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Giornalismo & comunicazione musicale 2022

Giornalismo & comunicazione musicale 2022. Sei incontri per chi voglia confrontarsi con il mondo dei media per le più svariate ragioni X edizione a cura di Luca Pavanel edizione online Dal 3 aprile al 22 maggio 2022 ore 10.00 – 13.00 Calendario 3 aprile -10 aprile – 24 aprile – 7 maggio 15 maggio – 22 maggio 2022 Temi e struttura delle lezioni del corso – Giornalismo musicale – Critica – Comunicazione – ufficio stampa – Le altre scritture “musicali”: dal progetto al racconto lungo Dalla scrittura di un articolo alla preparazione di una cartella stampa, passando per la critica e l’informazione online (testate web, blog e social network): una panoramica sul mondo dell’informazione nelle sue più diverse declinazioni. Con la possibilità di ascoltare l’esperienza dei protagonisti della scena milanese: giornalisti, critici e comunicatori. Sono alcuni dei temi che verranno affrontati nella nona edizione dell’ormai storico corso di Giornalismo & comunicazione musicale della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado: sei incontri totalmente online, a partire dal 3 aprile fino al 22 maggio 2022. Il ciclo di appuntamenti si rivolge a chi -strumentista, compositore, operatore di attività legate alla musica, appassionato, curioso- intenda confrontarsi con il mondo dei media per le più svariate ragioni (collaborazioni, promozione, editoria indipendente). Gli incontri in programma esplorano il perenne evolversi delle realtà comunicative, molteplici ma con un elemento comune: la parola scritta, con le sue regole.   Giornalismo & comunicazione musicale non offrirà però solo teoria. Durante e dopo le lezioni, dello spazio verrà dedicato a un approccio pratico con la comunicazione: esercitazioni con analisi e valutazione dei materiali prodotti, discussioni a partire da articoli, video musicali e ascolti, elaborazioni di testi giornalistici, di critica e letterari.     Luca Pavanel (Milano, 1963) giornalista professionista dal 1994, ha iniziato a scrivere di musica trenta anni fa. Per riviste, giornali, radio e tv si è occupato di classica, ma anche di popular music. Ha lavorato per uffici stampa, agenzie di comunicazione ed enti pubblici. Dieci anni fa l’idea di realizzare per “Il Giornale”, dove si occupa di musica, un blog dedicato alla contemporanea: “Fuori Tono”. Figura tra i collaboratori del quotidiano online “Il Corriere Musicale”, con cui lavora da anni, della rivista “Amadeus” e, all’attività di divulgatore delle produzioni attuali e di formatore, affianca quella amatoriale di pianista jazz. Ha studiato pianoforte e composizione.  Iscrizioni e pagamento entro il 16 marzo 2022 Link iscrizioni https://musica.fondazionemilano.eu/news/giornalismo-comunicazione-musicale-2022-a-cura-di-luca-pavanel-online ° Costo esterni 300 euro ° Costo studenti Fondazione Milano 100 euro ________________ CFA 2 Info iscrizioni irmus@fondazionemilano.eu; 02.97.15.24.13

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Applicazione dei Non Fungible Tokens (NFT) nel mondo educativo

Applicazione dei Non Fungible Tokens (NFT) nel mondo educativo (di Andrea Pisaniello – Instructional Designer/E-Learning specialist, Aidr – Osservatorio Educazione digitale). Cosa sono gli NFT  Nel mondo digitale ultimamente si parla spesso di NFT e di risorse digitali crittografiche. Ma cos’è un NFT (Non Fungible Token)? è un token digitale e crittografico unico ed immutabile, rappresenta un atto di proprietà creato ed archiviato utilizzando la tecnologia blockchain, è pertanto di proprietà dei creatori stessi di contenuti digitali o di chi ne acquisisce i diritti. Essendo un token non fungibile, non può essere modificato e non può essere scambiato con un altro token di pari valore. Per comprendere meglio, consideriamo un NFT come un’opera d’arte unica, ad esempio la Gioconda di Leonardo Da Vinci, ne esiste una sola ed è situata la Museo del Louvre di Parigi; se qualcuno volesse avere quel quadro in particolare, dovrebbe acquistarlo (qualora fosse in vendita) o produrre una copia, ma in quel caso non si tratterebbe più della Gioconda originale che è ciò che da valore all’opera. La stessa cosa accade con gli NFT, sono un bene digitale unico, tale individualità è dovuta ad una marca digitale, dotata di un certificato di autenticità e unicità. Gli NFT sono associati a dei contenuti digitali, un video, una foto, una gif, un testo, un articolo, un audio di cui ne garantiscono appunto l’unicità e l’autenticità. Quando l’oggetto digitale viene certificato come un NFT è come se si apponesse sopra la firma dell’autore. Come funzionano gli NFT  Qualsiasi contenuto digitale può essere potenzialmente tokenizzato, attraverso la tecnologia blockchain, può essere dotato di una serie di metadati che ne garantiscono l’autenticità, identificandone l’autore, il valore iniziale, di acquisizione e tutte le transazione avvenute dalla sua creazione. Quando si tokenizza un contenuto digitale, si crea un certificato digitale di proprietà e autenticità, che indica l’unicità del contenuto e che i diritti di proprietà di tale contenuto sono di chi l’ha acquistato. Questi asset digitali vengono acquistati e venduti su dei mercati NFT, dove i loro creatori o venditori li mettono in vendita attraverso un prezzo fisso o pianificando delle aste. Chi acquista un contenuto digitale legato ad un NFT non acquista l’oggetto in senso stretto, si garantisce la possibilità di rivendicare un diritto di proprietà su quell’asset, attraverso lo strumento dello smart contract, un protocollo  informatico che facilita e verifica l’esecuzione di un contratto. Principali caratteristiche degli NFT  La caratteristica principale degli NFT, ovviamente, è che sono digitali, non sono degli oggetti materiali. Si tratta di contenuti, opere e oggetti digitali unici, creati come abbiamo visto con la tecnologia blockchain, che ne permette la tracciabilità, e fa si che non possano essere falsificati o hackerati. Gli NFT si basano su due standard: ERC-721, ed il più recente ERC-1155 entrambi basati sulla blockchain Ethereum. Utilizzo attuale degli NFT  Gli NFT possono in teoria applicarsi a qualsiasi proprietà intellettuale, ma fino ad ora il loro sviluppo si è concentrato su alcuni settori. Arte e musica Ultimamente diversi artisti si sono affacciati a questa nuova tecnologia, affascinati dall’opportunità di creare opere digitali senza il rischio che vengano copiate. Oggetti come immagini, brevi video e quadri vengono definiti crypto art.  Gli artisti digitali sono decenni che distribuiscono le proprie opere online, però prima dell’avvento degli NFT non esisteva un sistema per possederle e collezionarle in modo unico e tracciabile. Le crypto art NFT nel 2021 hanno vissuto un momento d’oro, diversi artisti e personaggi famosi le hanno acquistate a cifre elevate per poi esporle sui propri profili social, le hanno utilizzate come sfondo per le videoconferenze, per creare dei volantini, gli artisti stessi hanno creato delle gallerie online per vendere le proprie opere digitali. Così come l’arte gli NFT si stanno inserendo nel mercato musicale, diversi artisti stanno creando contenuti NFT per rendere uniche le esperienze dei propri fan più affezionati. In Italia Boosta (tastierista dei Subsonica) insieme al visual artist croato Danijel ZeZelj e con la collaborazione della start-up Genuino, hanno creato il progetto Music is Art. Lanciato sulla piattaforma Marketplace, il progetto riguarda una collezione di composizioni musicali e visual art. Il DJ Steve Aoiki ha creato una clip “Hairy” di 30 secondi accompagnata da animazioni. L’artista internazionale The Weeknd ha pubblicato diversi contenuti NFT sulla piattaforma OpenSea. Oggetti da collezione La tecnologia NFT si è dimostrata particolarmente di successo per versioni digitali di oggetti da collezione, come ad esempio le card collezionabili. Leghe sportive come l’NBA, la MLB e la NFL hanno creato delle raccolte digitali per commemorare giocatori importanti, giocate eccezionali o statistiche storiche. Diversi giocatori professionisti hanno creato delle proprie card NFT con le loro giocate. La piattaforma streaming DAZN ha creato diversi video brevi in formato NFT sulla piattaforma OpenSea per presentare l’incontro di boxe tra Canelo e Saunders.  Gaming Gli NFT possono essere collegati ad alcuni oggetti che si trovano all’interno dei videogiochi, come armi, personaggi, abiti, luoghi. Molti oggetti sono già stati creati, venduti e scambiati all’interno dei vari markets dei relativi giochi. In futuro oggetti all’interno dei giochi potranno essere disegnate da personaggi famosi e venduti come pezzi unici, immaginiamo che Messi disegni una scarpa da calcio con tecnologia NFT e che la metta in vendita per essere utilizzata dall’acquirente nel popolare gioco FIFA.  Potenziale applicazione degli NFT nel mondo educativo  Certificazioni Grazie alle sue caratteristiche e funzioni, gli NFT possono svolgere un ruolo primario anche utilizzati nel campo dell’istruzione. Pensiamo ad esempio alle certificazioni Universitarie o di istituti di formazione, che potrebbero essere create per gli studenti utilizzando la tecnologia NFT, l’utilizzo di questo strumento può essere utile per l’autenticità dei certificati attraverso un’identificatore inserito nelle qualifiche accademiche. Potenzialmente tutti i certificati o i diplomi conseguiti durante la carriera universitaria potranno essere tokenizzati e archiviati in una sorta di portafoglio digitale, che avrà la funzione di storico educativo di una persona. Questo potrebbe essere di supporto anche per i datori di lavoro nella valutazione delle certificazioni presentate dai candidati a quell’offerta di lavoro.  Diritti, innovazione e ricerca Durante la carriera accademica gli studenti

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Quarta edizione del premio di giornalismo e comunicazione “La rosa d’oro”

Quarta edizione del premio di giornalismo e comunicazione “La rosa d’oro”. Prende il via la quarta edizione del Premio di giornalismo e comunicazione “La Rosa d’Oro” dell’Associazione Internazionale Regina Elena O.d.v. Sul sito del sodalizio è stato pubblicato il regolamento di partecipazione alla IV edizione che, da quest’anno, diventa internazionale consentendo la partecipazione anche a giornalisti e comunicatori esteri non europei. La manifestazione, curata dalla Delegazione ai rapporti istituzionali e alla comunicazione dell’associazione, si terrà a Milano il 17 settembre di quest’anno con la cerimonia di premiazione nella splendida cornice del teatro “alle Colonne” della Basilica di San Lorenzo Maggiore, nel pieno centro del capoluogo lombardo. Il premio vuole essere un riconoscimento all’impegno professionale di giornalisti e comunicatori per incentivare la corretta informazione. “Una cosa di cui siamo orgogliosi- spiega Biagio Liotti, delegato nazionale ai rapporti istituzionali e alla comunicazione- è che l’iniziativa viene svolta senza alcun tipo di contributo pubblico ma, grazie al lavoro volontario dei nostri iscritti e collaboratori esterni che puntano alla qualità del messaggio più che a qualche luce in più sul palco”. Le prime due edizioni del premio, rispettivamente vinte dai giornalisti Flavia Filippi e Giulio Mola si sono svolte a Roma mentre la terza, vinta dal giornalista Angelo Cimarosti, sempre a Milano: “dopo Roma – spiega Liotti- abbiamo voluto trasferirlo a Milano dopo la prima grande ondata pandemica , per dimostrare vicinanza alla regione più colpita dal COVID-19. Quest’anno, sempre Milano, per continuare a contribuire alla rinascita della nostra capitale economica e dell’informazione”. Dalla prima edizione sono state consegnate anche delle menzioni speciali per la comunicazione istituzionale: alla rappresentanza in Italia della Commissione Europea, al Sacro Convento di Assisi, alla Croce Rossa Italiana, all’ufficio stampa della F.A.O., agli Istituti Fisioterapici Ospitalieri di Roma, all’Università degli Studi di Milano “La Statale”, alla Sanità Alpina, all’Ordine di San Michele dell’Ala, al Comune di Cuneo, al prof. Pier Franco Quaglieni vice presidente del Centro “Pannunzio” di Torino. I giornalisti e comunicatori che vorranno partecipare a questa quarta edizione dovranno inviare i loro elaborati e lavori entro il 7 luglio 2021. Gli articoli e testi della carta stampata/web, i servizi radio-televisivi e fotografici, nonché documentari e cortometraggi, saranno valutati da una giuria proveniente dal mondo del giornalismo, della comunicazione, accademico e istituzionale. Per ulteriori informazioni si invita a visitare il sito: www.reginaelenaonlus.eu.

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