granelli

Ben più di 18 buche per il campo da golf più grande del mondo

Il numero impressionante di buche che costellano le strade di Milano ai milanesi ispirano sicuramente sentimenti ben diversi da quelli che ci hanno suggerito il titolo. Un misto fra sconforto, rabbia e rassegnazione all’essere costretti a circolare cercando di schivarle, per non rimetterci una gomma, le sospensioni o, ancora peggio, la pelle, se si tratta di motociclisti. Una delle voragini più note è sicuramente quella, o meglio, quella più grande fra le tante presenti in via Breda, segnalata all’Assessore Granelli oramai da politici di tutti gli schieramenti dell’opposizione, senza che sia stato fatto nulla per ripararla o almeno metterla in sicurezza. Per ora l’unico provvedimento è stato preso grazie al senso pratico dei residenti, che l’hanno resa evidente per chi transita alzandoci davanti un bancale con appesi i copricerchi persi da chi non ha fatto in tempo ad evitarla, facendo fare una ben misera figura per chi dovrebbe occuparsi di sicurezza e viabilità. Resta da spiegare come un Sindaco così attento alla propria immagine, possa tollerare di vederla gravemente danneggiata dalle condizioni in cui versano le strade della città. Probabilmente ne è ben conscio e potrebbe decidere di sostituire o dimezzare le deleghe all’Assessore granelli, mettendo in atto un’operazione simile a quella che ha visto l’assessore Galimberti dividere le sue con Paolo Limonta. Sala si trova però per le mani una bella patata bollente, non sarà una decisione facile da prendere stretto com’è fra l’incudine dell’opinione pubblica e il martello del PD, che non intende certo accettare tacendo altri provvedimenti diretti contro suoi esponenti. Intanto, mentre il Sindaco che non premia “la presunta rappresentazione di uno spazio politico”, se la vede con le rappresentanze politiche, i milanesi continuano a mettere alla prova gli ammortizzatori mentre pensano a chi votare fra un anno e mezzo.  

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Comazzi risponde agli attacchi di Granelli a Regione Lombardia

Agli attacchi arrivati a Regione Lombardia da Palazzo Marino, in seguito all’approvazione dell’emendamento che modifica la governance delle Agenzie del trasporto pubblico locale che ha ridotto al 40% la quota del Comune di Milano, ha risposto il Capogruppo di Forza Italia in regione Gianluca Comazzi: “Dopo i commenti stizziti di ieri sulla riforma della governance dell’Agenzia di bacino, oggi il sindaco Sala minaccia addirittura di fare ricorso. Forse il sindaco sogna il ritorno del Ducato di Milano: in attesa dei Visconti, gli consigliamo di tornare alla realta’, accettando un confronto sereno con gli altri territori e con Regione Lombardia, anche e soprattutto nell’interesse di Milano“. “A volte” – ha aggiunto l’azzurro (che ha accompagnato le sue parole con una vignetta rappresentante il Sindaco in abiti rinascimentali – si ha l’impressione che la giunta Sala voglia imporre le proprie politiche senza rendere conto a nessuno: basti pensare che si tratta dell’unica citta’ ad avere imposto il blocco dei diesel euro 4 a partire da questo ottobre, a differenza di quanto prevede il Piano Aria regionale”. Comazzi ha quindi definito “curioso che chi si dichiara contro la chiusura e il localismo esasperato  tenda a considerare territorio straniero tutto ciò che non fa capo direttamente a Palazzo Marino“. All’Assessore Marco Granelli che su Facebook  “bullismo istituzionale” togliere peso politico a Palazzo Marino nell’Agenzia di bacino del Tpl, Comazzi ha invece ribattutto che “anche oggi una frenata improvvisa di un convoglio della M1 ha provocato contusioni a 11 passeggeri“. Con un “servizio del genere – ha concluso l’azzurro- a scioperare dovrebbero essere direttamente i cittadini, che da questa estate sono costretti a pagare di piu’ per viaggiare in condizioni simili. L’assessore Granelli si astenga dal fare polemiche sterili e si impegni di piu’ per risolvere i tanti problemi del trasporto pubblico di Milano“.  

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Trasporto pubblico. Granelli attacca Regione Lombardia

“Oggi Regione Lombardia cambia le regole che aveva scritto nel 2012 senza averne parlato con Agenzie, Province, Città metropolitana e comuni”, lo ha dichiara l’assessore alla Mobilità Marco Granelli in merito all’approvazione dell’emendamento che modifica la governance delle Agenzie del trasporto pubblico locale che ha ridotto al 40% la quota del Comune di Milano. “Questo si chiama colpo di mano – spiega Granelli -. Noi siamo sempre stati disponibili al confronto, e per questo anche oggi eravamo presenti. I tavoli però si aprono prima di approvare le leggi, non dopo, perché il dialogo tra le istituzioni è necessario per il bene dei cittadini. Per questo ci saremo anche nelle prossime settimane”. “Voglio dire con chiarezza – aggiunge l’assessore – che con l’integrazione tariffaria che è stata fatta dall’Agenzia di Bacino, così come disegnata nel 2012, le famiglie dell’area metropolitana milanese, della provincia di Monza e Brianza e di molti territori hanno ottenuto un risparmio sugli spostamenti che va dal 20 al 30% e questo senza perdere efficienza nel servizio, qualità negli spostamenti, capillarità e soprattutto investimenti per nuove metropolitane e prolungamenti di quelle esistenti”. “Non siamo ‘milanocentrici’ – precisa ancora Granelli -, anzi vogliamo che l’Agenzia di Bacino rappresenti tutti i comuni della Città metropolitana e della provincia di Monza e Brianza, che complessivamente contano circa 4 milioni di persone, quasi metà della Lombardia. Né stiamo ponendo questioni di quote o di compravendita. Quello che ci interessa è che l’Agenzia del Trasporto pubblico resti in grado di lavorare bene e di rappresentare tutti, di far crescere il servizio e di bandire gare nel massimo equilibrio e nella trasparenza. Non vogliamo che ragioni esclusivamente politiche o di poltrone condizionino un servizio fondamentale per la vita delle persone e delle imprese. Se così stanno le cose – conclude – saremo pronti a cercare gli strumenti per evitare che il trasporto pubblico locale gestito da Atm diventi inefficiente come quello di Trenord“.  

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In 4 settimane 4mila interventi di manutenzione. De Chirico (FI): mai realizzato il piano di asfaltatura

Sono stati circa 4.300 gli interventi di manutenzione lungo le strade, i marciapiedi, le sedi tranviarie nelle ultime quattro settimane. A renderli necessari le continue piogge che hanno messo a dura prova la tenuta del manto stradale e dei masselli, le squadre dei reparti di manutenzione e il Nucleo di intervento rapido (Nuir) del Comune di Milano hanno lavorato in tutta la città con per fronteggiare il deterioramento. “Le piogge delle ultime settimane stanno mettendo alla prova le strade cittadine – dichiara Marco Granelli, assessore alla Mobilità e Lavori pubblici –  per questo abbiamo intensificato l’attività di manutenzione. Non vi è nessuna situazione straordinaria e il lavoro delle squadre è continuo per mantenere buona la qualità del manto e consentire di percorrere vie e strade in sicurezza. Sappiamo che i disagi ci sono e invitiamo tutti a segnalarci situazioni di ammaloramento”. La colmatura di buche con l’asfalto a freddo, tecnicamente chiamato ‘conglomerato bituminoso plastico’, e la sistemazione dei masselli di granito sono attività che vengono effettuate a ciclo continuo, sia dalle imprese incaricate dal Comune sia dalle squadre di pronto intervento. Nonostante le metodologie e i materiali utilizzati oggi offrano migliori garanzie di durata rispetto al passato, sono molti gli elementi che causano l’usura di carreggiate in asfalto o pietra. Tra questi particolarmente aggressiva è l’acqua piovana che si infiltra nelle fessure e scava sotto l’asfalto sbriciolandolo e provocando piccoli cedimenti e buche di superficie anche in punti dove la strada è in buone condizioni di manutenzione. Ovviamente anche le continue sollecitazioni del traffico veicolare, ad esempio dove transitano bus e mezzi pesanti, e la contiguità con le rotaie del tram possono deteriorare il manto stradale. Una ersione dei fatti contestata dal Consigliere Comunale di Forza Italia Alessandro De Chirico che prima segnala, “Ieri sera in via Diomede, in direzione autostrada, ho contato la bellezza di 9 auto con gli pneumatici bucati a causa di una vera e propria voragine nell’asfalto. Un episodio che non è il solo in una città che ha strade pietose” e poi spiega “Questo accade perché il grande piano di asfaltatura annunciato in pompa magna dall’assessore Granelli nel maggio 2018 deve essere ancora realizzato” chiedendosi,  “E il NIUR dovrebbe occuparsi della manutenzione delle scuole?”. “Siamo davvero alle comiche – conclude De Chirico – Sarebbe bene che la giunta Sala la piantasse con la ricerca spasmodica della visibilità sui media locali e nazionali per dedicarsi efficacemente alla risoluzione dei problemi della nostra Milano. Granelli e Galimberti dovrebbero essere sostituiti quanto prima per evitare che continuino a fare danni“.  

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Piazza Belloveso: rivolta contro Granelli

Piazza Belloveso: rivolta contro Granelli. L’appello ai cittadini del quartiere arriva da una donna che invita i residenti a scrivere in massa all’assessore alla Mobilità Marco Granelli. Lo scopo è fermare il progetto di urbanistica tattica che vorrebbe migliorare la viabilità e invece sembra destinato a peggiorarla. “Vogliamo una Niguarda più bella No alla nuova piazza Belloveso – Maria Cristina Sculco – Crea soltanto enormi disagi in primis alla scuola di via Passerini, a chi frequenta la Chiesa, a chi accompagnata i bambini all’asilo, alla viabilità ancor più limitata, a chi prima parcheggiava in piazza, a chi deve andare in farmacia etc Tutti i negozianti sono contrari MA ancora una volta questa Giunta del Comune IGNORA i Cittadini. Vi chiedo gentilmente di mandare all’assessore Granelli via mail il Nostro desiderio di una Niguarda più bella!!! No alla nuova piazza Belloveso. Grazie è importantissimo!!! Assessore.granelli@comune.milano.it GRAZIE”. Ma la piazza sta creando anche critiche dal versante politico: Andrea Pellegrini, consigliere leghista di Municipio 9, ha contestato le modalità della nuova sistemazione della piazza incitando Palazzo Marino ad ascoltare i cittadini: “Ecco qualche immagine che mette a nudo la scellerata decisione di Granelli &C di modificare la viabilità della Piazza Belloveso mettendo a rischio i tanti pedoni tra cui bambini e anziani che frequentano l’Oratorio e la Parrocchia di San Martino. Ma perché tanta fretta? Perché non ascoltare i pareri della Comunità e delle Istituzioni minori?“. Sarà una battaglia difficile in ogni caso però: la nuova giunta ha scoperto questo sistema dell’urbanistica tattica per cambiare con poco sforzo l’immagine della città. E difficilmente lo lascerà andare per le proteste dei cittadini: Pisapia insegna, i comitati servono solo prima delle elezioni. Poi si governa.  

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Tessere anche ai minori di 14 anni, De Chirico (FI) incalza Granelli: aveva detto che non si potevano fare!

Secondo il Comune sono ben 25.775 i giovani sotto i 14 anni che dallo scorso 15 luglio stanno utilizzando quotidianamente la tessera per viaggiare gratuitamente su tutta la rete di trasporto pubblico del bacino di Milano. Per questo da ieri iAtm ha cominciato a emettere le nuove tessere under 14 dotate di microchip, esattamente come quelle degli adulti. “Abbiamo attuato una riforma tariffaria che con la gratuità per gli under 14 ha consentito un risparmio per le famiglie di oltre cinque milioni di euro – dichiara Marco Granelli, assessore alla Mobilità -. Con la nuova tessera elettronica per chi ha fra gli 11 e i 14 anni miglioriamo ulteriormente il servizio rendendo più agevoli i passaggi da tutti i tornelli sempre più automatizzati“. Soddisfatto del provvedimento Alessandro De Chirico, Consigliere Comunale di Forza Italia, secondo cui “l’assessore Granelli è tornato sui suoi passi“, certezza acquisita dopo essere “andato sul sito del Comune di Milano” per riascoltare “quanto dichiarato dall’assessore con la delega alla mobilità”  nel corso della disccussione sugli Abbonamenti gratuiti per Under 14 del 30 settembre. “C’è da sbellicarsi nel sentire le scuse per cui, solo una settimana fa, non era prevista la fornitura delle tessere magnetiche come per qualsiasi abbonato” ironizza De chirico, che poi elenca le motivazioni adotte da granelli, “Richieste troppo numerose (!), la tecnologia non lo prevedeva (?) e pericolo di cedibilità del titolo di viaggio a terzi“. “Miracolosamente – conclude quindi De Chirico – in una sola settimana i progressi tecnologici hanno permesso questa grandissima evoluzione. È incredibile quanto può produrre la scienza unita all’intelletto umano! Grazie Granelli, da oggi Milano è diventata davvero una smart city“.  

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