Intitolata

Intitolata una via a Oronzio De Nora

Una strada che si fa piazza. È il cuore del progetto nato dall’incontro di diverse realtà ed esigenze del quartiere Ortica di Milano per dare una nuova identità a via Casasco, rimasta a lungo chiusa e non utilizzata. Per volontà del Municipio 3, in collaborazione con l’azienda Industrie De Nora, che nella via ha la sua sede, e insieme con l’associazione OrMe Ortica memoria, che nel quartiere agisce con iniziative di arte partecipata, l’intento è rigenerare un pezzo di città, realizzando un nuovo spazio pubblico colorato e fruibile, che sarà manutenuto e animato grazie ad un Patto di collaborazione tra pubblico e privato. Questo pomeriggio la nuova strada è stata intitolata dopo la firma del Patto di collaborazione. “Bella la storia di un altro milanese di adozione, venuto dalla lontana Altamura per contribuire alla laboriosa ricchezza di Milano città da sempre accogliente – dichiarano gli assessori Lorenzo Lipparini (Partecipazione, Cittadinanza attiva e Open data) e Marco Granelli (Mobilità e lavori pubblici) –. Siamo felici della proposta del Municipio e di tanti soggetti che, ognuno per la sua parte, hanno portato qualcosa alla città dando vita a una nuova via, che mette insieme arte pubblica, mobilità e verde. Uniti da un patto di collaborazione, l’ottantesimo – certo non l’ultimo –, insieme ci prenderemo cura di questa strada anche nei prossimi anni perché sia un luogo bello dove stare e da vivere del quartiere Ortica. Grazie a tutti coloro che si sono impegnati con determinazione per arrivare qui e per coloro che continueranno a farlo”. Seguendo il modello avviato dall’Amministrazione con le “Piazze aperte”, soggetti pubblici e privati – Comune, Municipio 3, Industrie De Nora che affaccia sulla strada, OrMe Ortica memoria, WAU! – partecipano a una vera trasformazione urbana che consentirà un nuovo utilizzo condiviso della strada. “Sono molto contenta di questo importante percorso di collaborazione tra istituzioni, volontari e realtà associative e produttive del territorio, un segnale di coesione in un quartiere in trasformazione e di sinergia con gli assessorati centrali alla Cultura, alla Mobilità e alla Partecipazione – dichiara la presidente del Municipio 3, Caterina Antola“. “È un progetto condiviso che vuole sperimentare nuovi usi temporanei, con l’idea di consolidarli in maniera permanente con azioni di de-pavimentazione e di ridisegno degli spazi della strada, nel quadro degli interventi urbanistici previsti in zona e in prossimità del Giardino San Faustino – continua Antonella Bruzzese, assessora all’Urbanistica, Verde e Spazio pubblico del Municipio 3″. “Con l’intitolazione a De Nora e il murale dedicato alla scienza, la strada avrà una nuova identità, un segnale importante per il quartiere e la città – sottolinea infine l’assessore alla Cultura e Partecipazione Luca Costamagna. La nuova “strada-piazza” sarà infatti intitolata all’ingegnere Oronzio De Nora, fondatore di Industrie De Nora che affaccia su via Casasco, grazie alla proposta, accolta favorevolmente dall’Amministrazione comunale, della stessa azienda De Nora, che ha contribuito con un forte coinvolgimento diretto, al progetto di miglioramento del quartiere che storicamente la ospita. “Il quartiere Ortica ha visto nascere l’azienda di mio nonno – commenta Federico De Nora, attuale Presidente della multinazionale italiana, prossima a compiere 100 anni, che ha fatto la storia dell’elettrochimica in tutto il mondo –. In un’ottica di rigenerazione urbana e sociale, sono orgoglioso di poter dare a nome mio, di mio nonno e di tutte le persone che lavorano in De Nora, un contributo tangibile al progetto di riqualificazione di uno dei quartieri più storici di Milano e, al contempo, rendere omaggio a Oronzio De Nora”. Diverse associazioni partecipano al progetto di riqualificazione della strada: “È sempre un’emozione donare il proprio contributo per progettare e realizzare, con l’aiuto prezioso dei volontari, un tratto di via pubblica che si rigenera con l’inserimento di nuove grafiche, colori e arredi che richiamano nuova socialità – dichiara Andrea Amato, presidente di We are urban Milano Odv -. Ringrazio l’architetto Francesca Minelli che ha saputo sviluppare l’idea, coerente con l’esigenza del territorio, lavorando in sinergia con l’assessore Bruzzese del Municipio 3 e con la dirigenza dell’azienda fondata dall’ingegnere De Nora”. Completa il progetto un murale lungo i muri perimetrali dell’azienda Industrie De Nora, realizzato da OrMe Ortica memoria: “Il 20esimo murale di OrMe dedicato alla Scienza ha un valore speciale nel secondo anno di pandemia. La scienza è stata la luce che ci ha guidati nell’incertezza, è la speranza che ci consente di pensare a un nuovo inizio – dichiara Serafino Sorace, Presidente di OrMe Ortica memoria –. Vogliamo celebrare le scienziate e gli scienziati che in diverse discipline hanno dato un contributo fondamentale all’avanzamento scientifico, dando lustro alla città di Milano per il loro ingegno e impegno”. De Nora è leader mondiale nella fornitura di tecnologie e soluzioni innovative per l’industria elettrochimica ed il trattamento acque. Dalla sua fondazione nel 1923, De Nora è guidata dalla filosofia del miglioramento continuo, attraverso lo sviluppo e la produzione di elettrodi e sistemi elettrochimici e l’approvvigionamento di tecnologie avanzate di disinfezione e filtrazione per risolvere i problemi legati al trattamento delle acque municipali e industriali. In tutto il mondo operano oltre 1.600 dipendenti, distribuiti tra stabilimenti, uffici commerciali e tre centri di ricerca, condividendo le proprie conoscenze, e impegnati nello sviluppo di soluzioni non convenzionali per raggiungere la transizione energetica verso la decarbonizzazione e un futuro sostenibile. OrMe Ortica memoria è un progetto di arte partecipata, patrocinato dal Comune di Milano, che intende trasformare lo storico quartiere Ortica di Milano – cantato, tra gli altri, da Enzo Jannacci, Nanni Svampa e Ornella Vanoni – in un museo a cielo aperto attraverso la realizzazione di venti murales. Le opere, dedicate ai temi della memoria, sono realizzate dal collettivo artistico Orticanoodles insieme a studenti di diverse scuole del territorio, associazioni e residenti. WAU! Milano (acronimo di We are urban) è un’organizzazione di volontariato che ha come obiettivo il miglioramento della qualità della vita attraverso interventi di riqualificazione e valorizzazione della città attraverso il coinvolgimento attivo di coloro che la vivono quotidianamente.

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Intitolata una via all’inventore dell’Amuchina

Intitolata una via a Oronzio De Nora, ingegnere industriale, inventore dell’amuchina e fondatore delle industrie omonime che sono nate a Milano proprio al quartiere Ortica, dove si trova la via che prenderà il suo nome. La cerimonia di intitolazione, come spiega una nota del Comune, si terrà il 24 giugno. La via è stata da poco pedonalizzata: nel nuovo spazio pubblico saranno installate panchine, piante in vaso, tavoli da ping-pong ed è prevista la colorazione del suolo che sarà realizzata da WAU! Milano e da cittadini volontari. Inoltre, sarà dipinto da OrMe un murale lungo i muri perimetrali dell’azienda Industrie De Nora che riporterà diversi volti di chi ha dato un contributo importante alla scienza. La proposta di intitolare la via è della stessa azienda De Nora che ha contribuito al progetto con una donazione e con un coinvolgimento diretto. ANSA

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Intitolata una via alle Calciatrici del 1933

Nel 1933 nasceva a Milano il GFC (Gruppo Femminile Calcio) la prima squadra di calcio femminile d’Italia: tredici formidabili ragazze, guidate da tre sorelle, Rosetta, Marta e Giovanna Boccalini, determinate a sfidare il regime fascista per poter giocare a calcio. In quegli anni non era consentito alle donne praticare sport e attività che non fossero femminili tanto che i giornali, anche quelli sportivi, si affrettarono a commentare che “l’Italia fascista aveva bisogno di buone madri e non di virago calciatrici”. Le giovinette del GFC però non ebbero paura e continuarono ad allenarsi fino a disputare la prima storica, ma anche ultima partita, l’11 giugno del 1933. Dopo il match la squadra fu sciolta, ma loro rimasero nella storia di Milano e dell’Italia. Questa mattina il Comune di Milano, nell’anniversario della celebre partita, ha intitolato alle calciatrici del 1933 una via all’interno del Parco Sempione, dietro all’Arena Civica (lato via Legnano) e ha posto un totem per ricordarne la storia. Alla cerimonia hanno partecipato il Sindaco di Milano Giuseppe Sala, la consigliera comunale Anita Pirovano, promotrice dell’iniziativa in Consiglio Comunale, Elisabet Spina di Milan Academy, Ilaria Pasqui (Responsabile del Settore Femminile Internazionale F.C.), e i familiari delle formidabili ragazze hanno svelato un totem con la storia delle intrepide giovinette. Presente alla cerimonia anche la giornalista del Corriere della Sera Federica Seneghini, autrice del libro “Giovinette. Le calciatrici che sfidarono il Duce” e Marco Giani che ha curato il saggio contenuto nella pubblicazione. “Oggi – ha detto il Sindaco di Milano Giuseppe Sala – è davvero una giornata straordinaria per Milano. Queste giovinette innamorate del calcio mostrarono coraggio e determinazione nel non arrendersi a una vita schiacciata dal regime. Dopo di loro ci furono le staffette partigiane e tante altre donne che, anche al costo vita, contribuirono a costruire un futuro di libertà, per tutti. Sono fiero di queste giovinette che oggi ricordiamo e che entrano di diritto, con la loro squadra, nel mito calcistico della nostra città”. L’area verde, intitolata dal Comune, si trova tra le vie Legnano, Comizi di Lione e Legione Lombardia, e non è distante dall’Arena Civica dove al loro tempo scendeva in campo l’Ambrosiana Inter di cui molte di loro erano tifose. Benché fu imposta loro la regola di non mostrarsi al pubblico e di giocare solo con “moderazione e per diletto”, la curiosità e la partecipazione della gente alla prima partita non mancò. Ragion per cui forse in molti si affrettarono a porre fine alla loro esperienza di calcio amato e giocato e di voglia di libertà. «Amo moltissimo il giuoco del calcio, un amore tenace il mio, non un fuoco di paglia. Le mie compagne hanno tanta passione e buona volontà: non tramonteremo mai». Rosetta Boccalini ATTACCANTE, 1933

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Intitolata a Piersanti Mattarella una piazza in via Moscova

È stata intitolata questa mattina a Piersanti Mattarella la piazza compresa tra i civici 26 e 28 di via della Moscova, davanti alla sede del Comando Legione dei Carabinieri. L’intitolazione a uno dei politici italiani che maggiormente si è distinto per aver portato avanti la cultura della legalità e che per questo, nello svolgimento delle sue funzioni di Presidente della Regione Sicilia, venne assassinato nel 1980 dalle organizzazioni mafiose è stata approvata dalla Giunta a fine marzo. La scelta del luogo è ricaduta su una piazza centrale della città per rimarcare la ferma volontà di contrasto a tutte le mafie da parte dell’Amministrazione. Nato a Castellammare del Golfo nel 1935, Piersanti Mattarella, fratello dell’attuale Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, si trasferì a Roma nel 1948, per poi tornare in Sicilia nel 1958. Da consigliere comunale di Palermo, consigliere e assessore regionale e infine presidente della Regione Sicilia ha portato avanti la convinzione che sviluppo, equità e giustizia sociale potessero esistere solo nella legalità e nella trasparenza. Da Presidente della Regione, in poche settimane fece approvare riforme in direzione della trasparenza con grande determinazione sul fronte degli appalti e dell’urbanistica: con la legge n° 71 del 1978 riuscì infatti a comprimere gli spazi della speculazione edilizia nelle aree del “verde agricolo”. Dopo l’uccisione di Peppino Impastato, Mattarella pronunciò un durissimo discorso contro Cosa Nostra. Piersanti Mattarella venne ucciso a Palermo il 6 gennaio 1980 a colpi di pistola, mentre era in auto e si stava recando a messa con moglie e figli. Nel 1995, vennero condannati all’ergastolo i mandanti dell’omicidio Mattarella, i boss della cupola: Salvatore Riina, Michele Greco, Bernardo Provenzano, Bernardo Brusca, Giuseppe Calò, Francesco Madonia e Nenè Geraci. Le condanne vennero confermate in Cassazione. Piazza Piersanti Mattarella vuole essere un tributo permanente a tutte le vittime innocenti della criminalità organizzata. All’intitolazione, che si è svolta alla presenza del Sindaco di Milano Giuseppe Sala e del nipote di Piersanti Mattarella, Giovanni Argiroffi, hanno partecipato la Vicesindaco Anna Scavuzzo, l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno, il Presidente del Consiglio comunale Lamberto Bertolé e il Presidente del Municipio 1 Fabio Arrigoni, il Prefetto Renato Saccone, i vertici delle Forze Armate e delle Forze dell’Ordine presenti a Milano e rappresentanti dell’Associazione Vittime del Dovere e di Libera Milano.

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