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Rocca e Fidanza (FDI): dagli anarchici vandalismi e minacce ai magistrati

Sabato pomeriggio, circa 300 persone appartenenti alle realtà antagoniste milanesi, hanno partecipato a un corteo organizzato in solidarietà con Ilaria Salis.  Durante la manifestazione, come già era accaduto settimana passata, sono stati utilizzati fumogeni, fatte esplodere bombe carta e commessi imbrattamenti di cui hanno fatto le spese i muri dell’Auditorium di Milano in largo Mahler e di diversi palazzi della zona. A denunciare quanto avvenuto l’Europarlamentare Carlo Fidanza e il Consigliere Comunale Francesco rocca, entrambi di FdI, che in una nota hanno scritto: “A distanza di una settimana nuovi atti vandalici in zona Navigli; ieri sera, durante un corteo non autorizzato per Ilaria Salis, sono stati danneggiati i muri dell’Auditorium di Milano e diversi palazzi, alcuni dei quali anche storici, con slogan carichi d’odio, inni alla liberazione degli antifascisti detenuti per episodi di violenza e gravi minacce contro magistrati e forze dell’ordine”. Alcuni degli slogan incriminati recitavano: “Fuoco alle galere”, “Magistrato attento”, “Ruba occupa resisti”, “Assassini”, “Fuoco al capitale” e “41bis tortura”. “È evidente che ci sono gruppi di matrice antagonista che si sentono liberi di tenere in ostaggio e imbrattare liberamente la città, specialmente il quartiere Navigli dove trovano base logistica e operativa centri sociali e collettivi anarchici”. Hanno aggiunto Fidanza e Rocca, concludendo “Chissà se la Giunta Sala e la sinistra milanese esprimeranno parole di condanna di fronte a queste ripetute manifestazioni di odio che avvelenano il clima politico e deturpano la nostra città”.

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Violenza su donne. Forte (M5S Lombardia): “Cultura sessista e maschilista va sradicata anche nella Magistratura”

Violenza su donne. Forte (M5S Lombardia): “Cultura sessista e maschilista va sradicata anche nella Magistratura”. “Pieno rispetto per la Magistratura, ma è inconcepibile e intollerabile leggere le motivazioni di una sentenza che giustificano atteggiamenti violenti nei confronti delle donne. Così si crea un pericoloso precedente; ricordo infatti, che i casi di femminicidio e violenza non accennano a diminuire. La decisione dei giudici manifesta una cultura sessista e maschilista, che trasforma la disinvoltura di un essere umano in un alibi per gli uomini che credono di avere una sorta di diritto di possesso sulle donne, per un malsano senso di superiorità. Questa cultura che tollera la violenza, il sequestro, lo stupro e il femminicidio, va sradicata, anche nella Magistratura”, così Monica Forte, consigliera del M5S Lombardia e Presidente della Commissione regionale Antimafia sulla riduzione di una pena per violenza e stupro, attenuata a causa della “condotta troppo disinvolta” di una donna. “Senza una corretta formazione dei giudici, se non una loro selezione sulla base anche della sensibilità a questi temi, non faremo passi avanti. La sentenza mette nero su bianco motivazioni che non vorremmo mai aver dovuto leggere in un Paese che si riconosce come civile e democratico, e non è la prima e temo non sarà l’ultima. La violenza di qualsiasi genere, e quindi anche quella sulle donne, deve essere condannata senza se, senza ma e senza attenuanti di alcun genere. Altrimenti fingiamo di contrastare la violenza sulle donne e rimaniamo ancorati a una profonda visione maschilista della nostra società. I piani contro la violenza, le case rifugio, i centri antiviolenza, e il codice rosso devono affiancarsi al definitivo superamento della cultura sessista in ogni campo, anche nella Magistratura, altrimenti si rischia che tutto diventi inutile”, conclude Forte.

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