marco osnato

Fratelli d’Italia: “Il fallimento dell’accoglienza sotto i ponti della Martesana”

Fratelli d’Italia: “Il fallimento dell’accoglienza sotto i ponti della Martesana”. “Su invito di alcuni cittadini, che ci hanno segnalato un accampamento di senzatetto sotto i ponti ferroviari che scavalcano il percorso ciclopedonale che corre lungo la Martesana vicino al Parco Piccola Goccia, con l’Onorevole Marco Osnato, abbiamo svolto un sopralluogo  per verificare le condizioni in cui vivono queste persone”, spiega Otello Ruggeri, presidente del Circolo Nord Est Milano di Fratelli d’Italia. “Oggi abbiamo potuto toccare con mano la Milano dell’accoglienza di Majorino, di Sala e della sinistra benpensante – commenta l’onorevole Marco Osnato – osservando come, solidarietà, fratellanza e la vicinanza esistano solo a parole, ma nei fatti si abbandonano italiani, immigrati, giovani, meno giovani e donne a vivere nel fango circondati da sporcizia e carcasse di animali in decomposizione. Noi crediamo – continua Osnato – che situazioni del genere nella Milano del 2020 non possano più essere tollerate. Sia per la sicurezza dei milanesi, sia per la dignità delle persone che accogliamo in Italia promettendo loro una vita migliore. Questa – conclude – non può certo essere rappresentata da un permesso di soggiorno che da diritto a un  giaciglio di fortuna sotto un ponte a fianco della Milano che corre”. “Fa specie pensare che questo accampamento si trovi al centro di due iniziative tanto decantate dalla sinistra milanese:  i Giardini Bing e i Murales pro accoglienza del parco Piccola Goccia. – Aggiunge Ruggeri – Evidentemente, quelli che le promuovono parlando di accoglienza e inclusione, preferiscono non vedere come, a pochi metri da esse, i loro propositi siano drammaticamente smentiti dalla realtà”.

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Le reazioni all’arresto del milanese dell’Isis

Le reazioni all’arresto del milanese dell’Isis. La notizia dell’arresto di Nicola Ferrara ha scosso la comunità milanese. Nicola Ferrara, 30 anni barese d’origine e milanese d’adozione,  aveva intrapreso un percorso di radicalizzazione nel 2015, diventando rapidamente un istigatore di odio e violenza. Tra l’altro il suo pubblico erano i minori, due in particolari. Frequentava l’associazione Al Nur di via Chiarissimi e diffondeva il suo verbo d’odio contro la società in cui era cresciuto. Dopo che è stato fermato, le reazioni all’arresto del milanese dell’Isis sono state tante. “Il fiancheggiatore dell’Isis identificato oggi frequentava una moschea abusiva sita in uno scantinato di un quartiere residenziale della parte nord di Milano: chiunque conosca quella zona sa che li’ di fronte, essendo in prossimita’ di una scuola elementare, passano ogni giorno centinaia di bambini spesso accompagnati dai genitori – ha commentato Marco Osnato, parlamentare di Fratelli d’Italia – Crediamo che questo sia un elemento in piu’ di allerta in tutta questa vicenda. Da tempo denunciamo un atteggiamento da parte del Comune e delle Autorita’ di Pubblica Sicurezza troppo permissivo nei confronti di queste realta’ che spesso ospitano personaggi contigui al mondo del terrorismo. Sapere che a due passi trascorrono ore di lezione centinaia di bambini e’ oltremodo preoccupante”. Lo ha dichiarato Marco Osnato, deputato di Fratelli d’Italia, commentando l’operazione antiterrorismo compiuta oggi a Milano dai carabinieri del Ros che hanno arrestato un uomo radicalizzato dell’Isis con l’accusa di istigazione a delinquere aggravata dall’uso del mezzo telematico”. “Come apprendiamo dalle prime agenzia stampa, il radicalizzato arrestato per apologia e istigazione all’adesione all’Isis frequentava la moschea abusiva “Al Nur” di via Chiarissimi a Milano, vicina agli ambienti sunniti e più radicali dell’islam. A questo punto chiediamo al Comune di non nascondere più la sabbia sotto al tappeto, ma di intervenire nell’unico modo possibile: chiudere e smantellare questo sedicente centro culturale che altro non è che un luogo di culto illegale, per di più frequentato da aspiranti terroristi, oltre ovviamente a tutte le altre moschee irregolare presenti a Milano. Ora basta”. Così Silvia Sardone, europarlamentare e consigliere comunale della Lega. “Siamo di fronte a una vicenda gravissima e inquietante che vede ancora una volta la nostra città come crocevia di propaganda estremista e relazioni oscure. Oltre all’arrestato, le indagini vertono anche su due minorenni che frequentano via Chiarissimi, uno dei quali in particolare è risultato essere in contatto col sito Amaq, agenzia di stampa strumento di propaganda dell’Isis. È arrivato il momento di ripulire Milano dai fondamentalisti e da quanti aggirano regole chiare e ben precise: la sinistra non si azzardi a parlare di razzismo o di libertà di culto, perché in gioco c’è la sicurezza di tutti”. Anche Samuele Piscina, presidente leghista del Municipio 2, ha rilasciato una dichiarazione in merito: “L’estremista islamico arrestato oggi frequentava la moschea irregolare «Al Nur» di via Carissimi e indottrinava alcuni minorenni dicendogli di «lottare» contro gli italiani. Più volte negli anni ho segnalato questo centro di illegalità e nè il Comune nè il Prefetto ha mosso un dito!”.  

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Osnato (FdI): Prefetto e Questore si prendano le loro responsabilità

Osnato (FdI): Prefetto e Questore si prendano le loro responsabilità. “Nelle scorse settimane abbiamo segnalato al Ministro degli Interni che il clima di intolleranza politica, alimentato da centri sociali ed estrema sinistra, ma anche da alcuni rappresentanti della sinistra istituzionale, rischiava di fomentare lo scontro sociale, con il rischio si verificassero episodi eclatanti. L’imbrattamento della statua dedicata a Indro Montanelli dimostra che non siamo stati ascoltati”. Lo dichiara il Parlamentare di Fratelli d’Italia Marco Osnato. “Delle due l’una – continua Osnato – o il Ministro non ha sensibilizzato Prefetto e Questore, o questi non lo hanno ascoltato. Certo è che ora ai milanesi, che hanno subito questo sfregio, una spiegazione va data. Per questo con la collega Paola Frassinetti presenteremo un’interrogazione urgente per avere chiarimenti sull’omessa sorveglianza e valutare se sentita la risposta sarà il caso di chiedere la rimozione dei funzionari che se ne sono resi responsabili. Un’omissione che andrebbe considerata tale anche in assenza della segnalazione del Ministro visto che erano sicuramente al corrente del clima avvelenato che si respira a Milano e delle richieste avanzate da Sentinelli e ARCI”. “Per quanto riguarda il Sindaco Sala – conclude Osnato – da parte sua c’è stata sicuramente una colpevole disattenzione nel non mettere una pattuglia della Polizia Locale a vigilare sul monumento, dopo che alcuni ne avevano chiesto direttamente a lui la rimozione. Ci auguriamo almeno che provveda al più presto a farlo ripulire per riportarlo al suo stato originale”.  

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Fratelli d’Italia: “Commercio e mobilità per la FaseDue, Sala inefficace”

Fratelli d’Italia: “Commercio e mobilità per la FaseDue, Sala inefficace”. Per il coordinamento cittadino di Fdi una soluzione c’è alla crisi della ripresa economica. Ed è quella che passa dal sostegno ai negozi di vicinato – #iocompronelmioquartiere -. “Una serranda abbassata o una vetrina spenta – sostiene Enrico Turato presidente della commissione Commercio del municipio 9 – crea immediata desolazione e le basi per fare degradare un territorio. Innanzitutto si parta dalla sanificazione degli ambienti che deve essere a carico del Comune con un servizio standard per tutti gli esercizi. Poi si pensi all’abbattimento della COSAP la tassa per l’occupazione di suolo pubblico, per permettere ai locali di utilizzare i marciapiedi per servire ai tavoli i clienti, oltre che a favorire l’e-commerce e lo sviluppo di APP che consentano di gestire a distanza le code fuori dagli esercizi. alcuni commercianti hanno lanciato un hustag che approvo: io compro nel mio quartiere. #iocompronelmioquartiere. “Il Sindaco ha dei poteri che non usa o dimentica di avere. – rincara Riccardo Truppo presidente della commissione Commercio e Mobilità del municipio 2 – Si lamenta dei milanesi che non seguono le regole del distanziamento ma promuove controlli a singhiozzo,  con contingenti limitati di polizia locale sul territorio multando le ambulanze sulle preferenziali – ancora accade in periodo di emergenza sanitaria – e i ristoratori che protestano per essere stati dimenticati. Non si può pensare, poi, che Milano riparta con una mobilità azzoppata. In questi giorni sono in corso audizioni con l’assessore Granelli e il nostro Municipio al fine di comprendere la portata dei progetti di riduzione corsie e carreggiate in assi portanti della città come viale Monza, corso Buenos Aires e Corso Venezia, per far spazio a piste ciclabili disegnate a terra senza protezione, a detta dei cittadini pericolose e inappropriate alle esigenze di spostamento. Lo spostamento in auto va protetto non ostacolato, soprattutto ora che i mezzi pubblici dovranno operare con funzionalità limitate”. “I municipi – assicurano Turato e Truppo – faranno la loro parte, tentando di avviare progetti utili a sostegno del commercio locale e delle realtà delicate e di prossimità come centri anziani e bocciofile, tentando di intavolare un dialogo costruttivo con gli assessorati di competenza. Speriamo solo di non trovarci nuovamente davanti a metodi bulgari, dove il dialogo è solo sulla carta e non nei fatti”. L’On. Marco Osnato afferma poi “Noi pensiamo si debba aprire il prima possibile ogni attività con prescrizioni chiare e praticabili. Finora sono mancate, come sono mancati incentivi, finanziamenti a fondo perduto, cassa integrazioni e deducibilità su interventi di santificazione!!! E su tutto aleggia il mostro della burocrazia che in questa fase costerà ancora più caro”.

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Craxi, sovranismo tra destra e socialismo

Craxi, sovranismo tra destra e socialismo. Il convegno tenutosi al Palazzo delle Stelline ieri ha provato a parlare di Bettino Craxi con la lucidità che i decenni passati dalla sua scomparsa politica permettono. Il punto del convegno organizzato da Fratelli d’Italia era proprio riuscire dove la sinistra ha fallito nelle scorse settimane: parlare di un ex presidente del Consiglio che ha nel bene e nel male segnato la storia d’Italia. Parlarne per mettere a fuoco cosa rimane di quel periodo e di un personaggio come l’ex leader socialista. Uno dei cardini dell’eredità di Craxi, ricordato da Alfredo Mantica, è il rispetto per gli avversari politici. Un rispetto per chi non la pensa come l’altro che si è perso. Oggi il dibattito pubblico e quello politico in particolare sono intrisi di un odio verbale che nella prima Repubblica non esisteva. Inoltre al leader socialista i presenti, tra cui l’organizzatore del convegno Marco Osnato, hanno riconosciuto una visione sul futuro che altri non hanno avuto: ad esempio sull’Europa come entità burocratica, un progetto che già allora manifestava tutti i limiti che hanno portato all’odierna Brexit. O la capacità di mettere la propria nazione prima degli interessi degli alleati americani, o degli amici dell’Unione Sovietica. Una visione sovranista confermata anche dall’ex sindaco Paolo Pillitteri che ha salutato le duecento persone presenti con un intervento che ha rimarcato le distanze tra la politica attuale e quella degli anni Ottanta del Novecento. Alcuni relatori, come Alessandro Colucci, hanno rilanciato la proposta di intitolare una via a Bettino Craxi. Altri invece si sono concentrati su quanto, pur nelle rispettive differenze, anche da sinistra (non quella comunista) ci sia stata una coscienza nazionale che ha facilitato la crescita dell’Italia, anche come sistema economico nazionale oggi smantellato dalle politiche anni Novanta. Al dibattito hanno partecipato anche Tommaso Foti, vice capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia, Stefano Maullu, membro del coordinamento nazionale dei meloniani, e Loris Zaffra, ex assessore proprio nella Milano da bere dell’epoca craxiana. A moderare l’incontro era presente Michelangelo Bonessa, direttore dell’Osservatore.

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Alla fine il convegno su Craxi lo fa il centro destra

Alla fine il convegno su Craxi lo fa il centro destra. Ne hanno parlato tanto a sinistra, da concludere che non sono in grado di affrontare un argomento così spinoso come la figura dell’ex presidente del Consiglio. Così è Fratelli d’Italia a lanciare il convegno milanese, ma in qualche modo italiano, su una delle più controverse figure del Novecento italiano. E, scherzi della storia, è proprio il partito erede di quello che più di tutti contestò Bettino Craxi con il lancio delle monetine a parlarne decenni dopo. A darne l’annuncio Marco Osnato, deputato di Fratelli d’Italia: Cari amici, vi aspetto a questo evento molto significativo che – insieme ad alcuni amici – ho pensato affinché si potesse riflettere su come il tema della sovranità e dell’interesse nazionale siano parte della nostra storia anche recente e non un’”impuntatura” di alcuni “beceri sovranisti”. Bettino Craxi, al netto delle implicazioni giudiziarie intorno alla sua persona, è stato un leader che – da sinistra- ha posto l’Italia al centro della sua azione politica e noi vogliamo capire come e con che risultati. Venerdì 21/2 alle 18.30 al palazzo delle Stelline a Milano ne parliamo con alcuni amici e spero di incontrarvi numerosi! Marco Osnato #fratelliditalia #marcoosnato #stefanomaullu #tommasofoti #alessandrocolucci #bettinocraxi #sovranismo #internazionale #italia Con questo convengo si pone un’ulteriore pietra sulla sinistra milanese. Prima i giovani del Pd hanno provato a organizzare il convegno, anche per chiudere una porta sul passato, poi i vecchi li hanno contestati e allora hanno compiuto un passo indietro. Le nuove leve hanno provato a chiedere a Sala di sbrogliare la matassa e lui ha risposto dandogli degli incompetenti. Alla fine sono rimasti nella nebbia ed è stata la destra a dover prendere in mano il pallino. La domanda ora è: quanti avranno il coraggio di andare anche della sinistra?

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