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Mascaretti e De Corato (FdI): “Farsa della sinistra sul Consiglio in presenza”

Mascaretti e De Corato (FdI): “Farsa della sinistra sul Consiglio in presenza”. “Per quanto andrà avanti la farsa? È scandaloso! Lunedì saremo in zona bianca, riprenderanno tutte le attività, ma il Consiglio Comunale si riunirà ancora in presenza mista a Palazzo Marino. E’ del tutto evidente che questa sia una scusa della maggioranza, sfrontata ed arrogante, per evitare il confronto con le opposizioni: è sicuramente molto più facile gestire da un computer il dissenso, piuttosto che confrontarsi ‘faccia a faccia’. Ieri, a conferma di ciò, il fatto che per gran parte della seduta tutto il centrosinistra non fosse presente. Si chiamano ‘partito democratico’, ma di democratico hanno ben poco. In 5 anni si sono confrontati solo con chi ha dato loro ragione e si sono votati un regolamento che, di fatto, mette il bavaglio alle opposizioni. Qualora il 21 giugno p.v. non torneremo a riunirci tutti in presenza a Palazzo Marino, dovrò tutelare le prerogative dell’intera assemblea consiliare in sede giudiziaria”, afferma il Consigliere Comunale di FdI a Milano, Riccardo De Corato, già vice sindaco del capoluogo lombardo ed assessore regionale in merito al consiglio comunale che il 14 giugno si riunirà ancora in modalità mista. Aggiunge il Capogruppo di FdI in Consiglio Comunale, Andrea Mascaretti: “Davvero inaccettabile che la maggioranza di sinistra Continui ad attribuirsi questo privilegio di svolgere i Consigli Comunali comodamente della propria poltrona in salotto. Proprio i Consiglieri comunali dovrebbero essere i primi a dare il buon esempio assumendosi le responsabilità, i rischi e cominciando a rimboccarsi le maniche per far ripartire la città. Invece, proprio il PD si è opposto alla richiesta di Fratelli d’Italia di ritornare a lavorare in presenza. Per noi questi sono privilegi inaccettabili”.    

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Mascaretti (FdI): la sinistra milanese si scaglia contro la proprietà privata

“Suonano molto sinistre le dichiarazioni di Granelli quando afferma nel suo comunicato che gli obiettivi di questa Amministrazione: ‘hanno l’intento di ridurre le emissioni inquinanti, diminuendo la circolazione dei mezzi privati’, come se le colpe dell’inquinamento fossero delle emissioni dei mezzi privati, a prescindere che siano ibridi, elettrici o ad idrogeno” dichiara Andrea Mascaretti Capogruppo di FDI a Palazzo Marino. “E’ chiaro che si tratta di un attacco ideologico alla proprietà privata e alla libertà di circolazione” prosegue Mascaretti ”a fronte di 100 nuove auto in sharing per oltre 2 milioni di city user, la Giunta Sala vorrebbe drasticamente ridurre la circolazione della mobilità privata. Immaginatevi il danno immediato all’economia cittadina a partire dai lavoratori e dagli imprenditori del comparto auto che vedrebbero le loro attività ridursi drasticamente in poco tempo. I presupposti raccontati da Granelli sono pure sbagliati, non lo dico io, ma i dati delle centraline Arpa che, durante i due mesi di lockdown totale non hanno rilevato sensibili cali di emissioni inquinanti a Milano. Pretendo dall’Amministrazione trasparenza e, in luogo di quelle ideologiche, chiedo l’avvio di politiche realmente sostenibili per la mobilità e l’ambiente a Milano”.

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Mascaretti (FdI): regolamentare l’utilizzo dei monopattini

Andrea Mascaretti, capogruppo Fdi in consiglio comunale di Milano, annuncia la presentazione di una proposta per regolamentare l’uso dei monopattini in città per una maggiore sicurezza. “Nel 2020 gli incidenti denunciati che hanno visto coinvolti dei monopattini a Milano sono stati 273, con 262 feriti, ma in realtà sono stati molti di più. Io stesso sono stato testimone di numerosi incidenti ai monopattini che non si sono trasformati in tragedia solo per caso e che non sono stati denunciati da chi ne è stato parte – ha affermato Mascaretti in una nota – Consideriamo che con il bel tempo aumenterà esponenzialmente l’uso dei monopattini elettrici che viaggiano a velocità considerevoli e sono dotati di ruote minuscole che non garantiscono la stabilità del conducente nel caso di strade sconnesse, binari del tram, buche, pietre della pavimentazione sollevate”. “Situazione nella quale – ha proseguito – versano molte strade di Milano. Se a tutto ciò aggiungiamo la ripresa delle attività in presenza e della vita sociale ed il conseguente maggior utilizzo di biciclette, moto, scooter e automobili, il rischio evidentemente aumenta”. Ecco perché, ha spiegato, “la proposta per regolamentare l’utilizzo dei monopattini nell’ambito urbano milanese a partire dal limite di velocità e l’obbligo di indossare un caschetto protettivo”.    

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Mascaretti (FdI): riattivare Area B aggressione nei confronti delle fasce deboli

“Non solo non è ancora stata accolta la nostra richiesta di sospendere  Area C  fino alla fine della pandemia, ma addirittura si vorrebbero riattivare Area B e la sosta a pagamento. Una vera e propria aggressione nei confronti dei lavoratori e delle fasce deboli”. Così Andrea Mascaretti, capogruppo del partito di Giorgia Meloni a Palazzo Marino. “Le dichiarazioni di oggi dell’Assessore Granelli che esprime l’intenzione di riattivare al più presto Area B e la sosta a pagamento non sono condivisibili – continua Mascaretti – la Giunta Sala continua a mettere le mani nelle tasche dei cittadini. Decisione assurda come la misura del coprifuoco che è pesata interamente sui commercianti e sui ristoratori, mentre contestualmente sui mezzi pubblici abbiamo assistito a situazioni di veri e propri affollamenti involontari che non consentivano ai passeggeri di mantenere le distanze previste” prosegue Mascaretti “Area B è un divieto classista che va a colpire le famiglie più deboli economicamente, che in questo momento sono tante, poiché posseggono le auto più vecchie. Anziché un divieto si proceda con degli incentivi. Il Comune ha fatto cassa durante la pandemia rastrellando con le tasse locali o tesaurizzando 548 milioni di euro, ora li spenda anche per aiutare i cittadini e migliorare l’aria che respiriamo, dando incentivi ai milanesi per la sostituzione di auto vecchie con auto di nuova generazione, anche usate. Ma non è finita. Se si vuole che i cittadini dell’area Metropolitana non entrino in città con le loro auto occorrono che l’amministrazione faccia due cose: realizzare almeno 200 mila nuovi parcheggi d’interscambio e potenziare adeguatamente il trasporto pubblico locale, che resta tutt’ora inadeguato a rispondere alle esigenze della Città”.

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Un bilancio ottimista e in ritardo

Un bilancio ottimista e in ritardo. Il Comune di Milano sta infatti discutendo in questi giorni di un bilancio che doveva essere chiuso prima della fine dell’anno, ma si sa c’è stato il Covid e sono saltati tutti gli schemi. Uno danno indiretto del Sars-Cov-2 è l’effetto distruttivo sui sistemi organizzati: la pandemia ha impedito di curarsi negli ospedali perché erano pieni di contagiati. Le operazioni e le altre cure sono state rimandate. Non bastavano i medici, non bastavano gli ospedali. Allo stesso tempo non bastavano i soldi per i materiali, il personale, insomma tutto il necessario. Dunque anche il bilancio comunale è slittato, così come si è chiuso giustamente un occhio su altre eccezioni. Però lo scontro tra Mascaretti e Barberis assume toni incomprensibili perché il capogruppo del Partito democratico se la prende con il meloniano per i 110.000 emendamenti presentati. La sua colpa sarebbe di impedire così l’approvazione del bilancio in tempi rapidi, ma non è Mascaretti ad aver presentato in ritardo il testo. Ed essendo all’opposizione è il suo ruolo proporre modifiche all’operato dell’Amministrazione. Già il bilancio è stato definito ottimistico da parte dei revisori dei conti, ora dovrebbe anche essere senza emendamenti perché è in ritardo? Perché va bene un bilancio ottimista e in ritardo, ma almeno che si lasci all’opposizione il permesso di svolgere il proprio ruolo come preferisce. Perché in tempi di pandemia sono già tante le deroghe alle regole democratiche. All’Amministrazione toccherà lavorare molto per smaltire gli emendamenti? Crediamo sia giusto, più giusto che chiedere agli avversari di piegarsi alle regole del Comune.

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Bilancio. Mascaretti (FdI): Barberis scarica sul Governo le responsabilità della giunta

“Siamo entrati abbondantemente nel quarto mese del 2021, dunque un terzo di questo anno lo stiamo lasciando alle spalle, ma non abbiamo ancora iniziato a discutere il bilancio preventivo 2021, dunque la Giunta è in terribile ritardo poiché, soprattutto in questa situazione, sarebbe stato importante votare il bilancio preventivo entro la fine del 2020. Resto colpito che il capogruppo del PD Barberis oggi scarichi le responsabilità di tale ritardo sul Governo” lo dichiara Il Capogruppo di FdI Andrea Mascaretti. “Un ritardo che una buona amministrazione non avrebbe dovuto accumulare, soprattutto in una situazione come questa,  nonostante i vari differimenti concessi dal Ministro dell’Interno”. “Ilcapogruppo del PD Barberis – continua Mascaretti – annuncia con orgoglio pre-elettorale Il Comune è pronto a investire attraverso MM oltre 100 milioni di euro a favore delle case popolari della città. Ma si ricorda Barberis che Milano è stata amministrata dal PD? Cosa hanno fatto per le case popolari?” dichiara Andrea Mascaretti capogruppo FDI a Palazzo Marino “La sinistra ha completamente abbandonato le case popolari amministrate da MM.  Ci sono case comunali amministrate da MM dove cadono i soffitti sui letti e sulle tavole degli inquilini abbandonati dall’Amministrazione Sala. A Bruzzano, nelle case del Comune di Milano, la situazione è indecente gli inquilini degli ultimi piani convivono con muffe e macerie da almeno 5 anni. Sono addirittura intervenuti i vigili del fuoco che hanno, udite bene, diffidato gli inquilini ad andare nelle loro camere perché pericolose. Ma dove dovrebbero andare considerato che siamo in zona rossa e non si può uscire di casa. In zona via Murat, nelle case del Comune il riscaldamento funziona sempre e gli inquilini devono dormire con le finestre aperte. In altri casi restano senza riscaldamento per settimane. Ci sono anziani e disabili prigionieri nelle case del Comune che non mette gli ascensori e dove ci sono spesso non vanno. Per queste persone vuol dire essere rinchiusi e non poter andare a fare la spesa e neppure curarsi”. “Sono davvero uno sfracello le case del Comune di Milano – conclude Mascaretti – come dice un servizio televisivo andato in onda su una rete nazionale prima di Pasqua e il Comune, insieme ad MM, pur sapendolo, ha abbandonato i cittadini in quelle condizioni da anni! Fore il Capogruppo del PD, anziché fare annunci, dovrebbe scusarsi con i cittadini milanesi”

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