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Mascaretti(Fdi): città in crisi mentre Sala pensa a Roma

Mentre il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, “programma i suoi prossimi passi politici e incontra Di Maio e Letta, Milano soffre. La città è afflitta dal caro bollette, ma della proposta di utilizzare gli extra profitti di A2a per rimborsare cittadini, commercianti e aziende il sindaco non ne vuole sentire parlare”. Lo ha scritto in una nota il vice presidente del Consiglio Comunale di Milano, Andrea Mascaretti(Fdi). “Peggio ancora per quanto riguarda la sicurezza. Da anni denunciamo che la situazione è fuori controllo, ma il sindaco parla di riduzione dei reati. Eppure tutti abbiamo presente cosa è successo a Capodanno in piazza del Duomo o recentemente in via Bolla. Per non parlare delle decine di stupri, aggressioni e violenze che hanno fatto indignare perfino Chiara Ferragni” ha proseguto Mascaretti, “ma il sindaco dichiara che va tutto bene a Milano”. “Mentre forse è troppo distratto dai pensieri romani, scrive la tragica ordinanza sull’acqua, che ne fa, a tutti gli effetti, un novello Attila al cui passaggio non cresce più l’erba. Un divieto quello di innaffiare le aree verdi, davvero incomprensibile, considerando che la falda continua a salire e l’acqua in eccesso deve essere pompata via, mentre le piante muoiono rinsecchite in una Milano che rischia di diventare una savana” ha continuato. “Al sindaco rinnovo le tre richieste: un fondo con i dividendi di A2a per contrastare i caro bollette, una linea dura e maggiore presidio della città con uomini e telecamere per arginare la delinquenza e il ritiro dell’ordinanza sull’acqua per salvare il verde di Milano” ha concluso.

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Mascaretti (FdI): per Viale Don Orione avevamo chiesto pattuglie due anni fa

Sua via Don Orione sono stato uno dei primi a intervenire e purtroppo il Sindaco Sala non mi ha mai ascoltato. A luglio 2020 avevo presentato una mozione per richiedere l’istituzione di regolari passaggi dei vigili proprio nei giardinetti di viale Don Orione, sollecitando inoltre la richiesta, attraverso il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza, di un presidio fisso serale delle Forze dell’Ordine”. dichiara Andrea Mascaretti, Consigliere Comunale di Fratelli d’Italia e Vice Presidente del Consiglio “la necessità ”prosegue “era stata espressa a Otello Ruggeri Presidente del Circolo Nord–Est Milano di Fratelli d’Italia e ai nostri militanti  direttamente dai residenti in zona, dopo che da alcuni mesi panchine e spazio verde erano diventati teatro di schiamazzi, episodi di vandalismo, risse e degrado, causati da un gruppo di persone, senza occupazione ne’ fissa dimora, dedite all’alcol e a commerci illeciti, che vi stazionano da mattina a notte inoltrata, allontanando gli altri frequentatori, intimorendoli con liti e lanci di bottiglie“ Purtroppo – conclude Mascaretti “vista l’attenzione che la Giunta Sala riserva alla sicurezza, ne servirebbe una simile per ogni area verde di Milano, ma noi non demordiamo e se sarà necessario subisseremo l’amministrazione di richieste come questa, ma non lasceremo mai soli i cittadini. Alla fine Milano non sarà Gotham City, ma se mettiamo insieme tutto quello che è successo dalle violenze sulle donne la notte di capodanno in Piazza del Duomo fino a questi giorni in via Bolle e in via Don Orione il problema della sicurezza, a differenza di quanto afferma l’Assessore Granelli, c’è ed è davvero grande. I 500 agenti di polizia locale promessi dalla Giunta per riportare l’organico ai numeri della Giunta Moratti ancora non si vedono, i rinforzi delle Forze dell’Ordine promesse dal Governo nemmeno. Intanto, il degrado e la violenza la fanno da padroni.“

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Mascaretti (FdI): fondi caldaie poco accessibili

I fondi stanziati dal Comune di Milano per aiutare i cittadini bisognosi a sostenere il costo della manutenzione periodica delle caldaie autonome “sono a disposizione a parole, ma nei fatti risultano difficilmente accessibili o inaccessibili. Una beffa dunque per chi ha bisogno e si fida dell’Amministrazione”. Lo ha scritto in una nota il consigliere comunale di Fdi Andrea Mascaretti. “Dal Comune 600.000 euro di contributi per la manutenzione delle caldaie, dichiarava con enfasi l’amministrazione, ma per l’ennesima volta, come già era successo per i voucher taxi o per i contributi assunzioni del fondo di mutuo soccorso, i soldi destinati a chi ha bisogno vengono promessi, ma poi restano nel cassetto” ha aggiunto. Per Mascaretti “questo modo di fare, questa politica degli annunci suona davvero come una presa in giro in questo momento di grande difficoltà economica per famiglie ed imprese”. Il consigliere ha ricordato che il bando prevedeva due tipologie di sostegno. La prima, per gli impianti regolarmente targati e manutenuti, che consentiva di ottenere contributo spese di manutenzione per un importo fino all’85% della spesa sostenuta e fino a un massimo di 110 euro. La seconda, invece, rivolta agli impianti non regolarmente targati o manutenuti, consentiva di richiedere un intervento manutentivo gratuito da parte tecnici identificati dall’Amministrazione. “Alla data di scadenza del bando per la Manutenzione impianti termici autonomi del 22/03/2022 sono state presentate solamente 21 domande idonee. Giudicate voi” ha concluso.

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Mascaretti (FdI): area B e C balzelli medioevali

“Dal 1° ottobre ci saranno nuovi divieti. La Giunta ha deliberato di modificare la disciplina viabilistica di Area B e di Area C colpendo nuovamente i milanesi a basso reddito. Sono scelte inique che non si possono accettare”. Lo ha scritto in una nota il vice presidente del Consiglio Comunale di Milano e esponente di Fdi Andrea Mascaretti, dopo che la Giunta ha deciso di posticipare l’entrata in vigore, già sospesa per l’emergenza Covid, di nuove restrizioni per l’ingresso nelle aree della città delimitate da Area C e a Area B. “Chi, in questo momento di crisi non può permettersi di comprare un’auto nuova per cambiare quella vecchia, per decisione della Giunta dovrà andare a piedi. Sembra di essere sotto un’antica monarchia quando i ricchi andavano in carrozza e i poveri a piedi. Scelte illiberali che non si possono condividere perché finiscono per limitare sempre più la libertà di spostamento dei cittadini” ha aggiunto Mascaretti.    

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Bocciato Odg contro maternità surrogata, Mascaretti e Valcepina: “Inaccettabile”

Bocciato Odg contro maternità surrogata, Mascaretti e Valcepina: “Inaccettabile”. Nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 20 gennaio, il gruppo di Fratelli d’Italia ha presentato un Ordine del giorno per contrastare la pratica, già illegale in Italia, della maternità surrogata. Nello specifico, i consiglieri hanno chiesto di impegnare il sindaco Sala e la giunta a “dichiarare in modo chiaro la propria contrarietà allo sfruttamento e alla commercializzazione di fatto di donne e bambini, a sostenere proposte di legge che evitino che le stesse pratiche vengano compiute all’estero e stimolare la divulgazione dei contenuti della legge 40 del 2004 attraverso apposite iniziative”. La maggioranza ha però respinto l’odg, bocciandone contenuti e metodo. “Dopo il rischio dell’arrivo anche a Milano della fiera sulla maternità surrogata, già promossa a Parigi, abbiamo sentito la necessità di chiedere una presa di posizione chiara da parte della Giunta contro quello che è, e resta, un reato ed uno sfruttamento intollerabile. Le istituzioni hanno il dovere in questo ambito di dare messaggi coesi e chiari, andando oltre le proprie posizioni ideologiche: contrastare la maternità surrogata significa promuovere un principio di civiltà e il rispetto dei diritti umani. Invece, la sinistra milanese preferisce il silenzio, dimostrando se non complicità, quantomeno una connivenza”. Lo ha dichiarato Chiara Valcepina, consigliere comunale di Fratelli d’Italia a Milano che ha illustrato l’odg. “Siamo decisamente amareggiati per la politica dello struzzo fatta dalla sinistra meneghina che, di fronte alla possibilità di condannare la pratica della maternità surrogata, perpetrata all’estero da italiani in barba alla legge 40 che la vieta nel nostro Paese, ha incomprensibilmente votato contro la proposta di Fratelli d’Italia illustrata in aula dalla collega Chiara Valcepina.” Lo ha dichiarato in una nota Andrea Mascaretti, capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Marino.

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Dissidi FdI, Mascaretti smentisce la ricostruzione dei fatti in Consiglio comunale

Dissidi FdI, Mascaretti smentisce la ricostruzione dei fatti in Consiglio comunale. Il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale ci fa sapere che non conferma la ricostruzione dei fatti d’aula che abbiamo riportato ieri. Nessun tentato accordo a nome del gruppo senza farlo sapere al gruppo sostiene Mascaretti, ma la smentita non riguarda tutto il nostro articolo. Infatti è innegabile che in Fratelli d’Italia ci sia un tema ampio di anime in agitazione: ancora è da assorbire il colpo assestato alla parte milanese dei meloniani da Fanpage, perché alla fine buona parte degli eletti farebbero proprio parte del giro accusato di fare affari in “black”. Il tema dunque non può essere secondario, anche se per ora gli attacchi della testata sembrano sospesi. Ma ancora prima degli attacchi esterni, ci sono da gestire quelli interni: le correnti si sono create insieme alla marea che ha permesso al partito di triplicare i voti persino a Milano, città nota per il suo progressismo. E la classe dirigente deve ancora trovare i suoi equilibri, perché tutti vorrebbero comandare, ma non hanno mai gestito un partito di grandi dimensioni. Inoltre c’è un tema di rinnovamento generazionale: Riccardo De Corato non si è candidato dopo decenni e, pur restando in parte in campo, la sua assenza è dura da colmare per i giovani. Quelli come Fidanza sono in difficoltà visto che sono stati beccati con le mani nella marmellata a dire frasi come quelle sulle aperture al “black”, dunque gli ex Forza Italia come Mascaretti e Maullu hanno campo quasi libero visti i pochissimi avversari o comunque competitor. Ci sono correnti in crescita nonostante i pochi rappresentanti come quella di Marco Osnato, parlamentare milanese di FdI, ma lo spazio è comunque tanto. E il partito dovrà attrezzarsi a dovere se vorrà competere per la Regione nel 2023. A meno che la corsa non interessi troppo perché in fondo uno smacco pesante come la perdita di Palazzo Lombardia potrebbe assestare un colpo durissimo alla Lega che resta uno dei veri avversari di Fratelli d’Italia.

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