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Manifestazione contro il degrado dei residenti nei dintorni di piazzale Loreto

Si è svolta ieri in via Andrea Costa la manifestazione dei residenti della zona contro il degrado che da ormai troppo tempo la caratterizza. I partecipanti si sono mossi in corteo partendo da piazzale Loreto, percorrendo via Padova e via Bambaia per poi tornare in via Costa, dove hanno simbolicamente impacchettate le panchine dei giardinetti, rifugio di balordi. I cittadini scesi in piazza chiedono: 1) la presenza costante e continuativa nel quartiere, specialmente negli orari serali e notturni e durante i fine settimana, delle forze dell’ordine e della Polizia Locale, anche nella strada interna relativa ai numeri dispari di via Costa. 2)  controllo e verifica dei documenti e delle licenze degli esercizi commerciali etnici della zona, in particolar modo quelli di via Bambaia e della parte iniziale di via Padova. 3) Rimozione delle panchine di via Costa ormai ad uso esclusivo di balordi e sbandati che popolano il quartiere. I commercianti della zona affermano che la vivibilità di un quartiere vale di più di ogni aiuto economico a loro dato e le molte donne presenti alla manifestazione sostengono di aver paura di tornare a casa già alle 17 di pomeriggio. Timore, il loro, che si amplifica con il calar del sole. I residenti promotori della manifestazione scenderanno ancora in piazza sabato 4 luglio p.v. con l’intento di richiamare e far porre l’attenzione delle Istituzioni su questa problematica. Alla manifestazione erano presenti l’Assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, Riccardo De Corato (FdI), il presidente del Municipio 2 Samuele Piscina (Lega) e il Presidente della Commissione Sicurezza del Municipio 2, Riccardo Truppo (FdI).

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Sardone (Lega): denaro pubblico sprecato per trovare lavoro a 23 persone in 4 anni

“Un altro spreco di risorse, un altro progetto che si dimostra un fallimento totale per la tanto sbandierata accoglienza e integrazione vanamente inseguita dalla giunta Sala. Parliamo dei Centri di autonomia abitativa di via Brambilla e via Marotta, convenzionati con il Comune di Milano attraverso un’Associazione Temporanea di Impresa costituita da Casa della Carità “A. Abriani” e CeAS (Centro Ambrosiano di Solidarietà)”, lo denuncia Silvia Sardone, Europarlamentare e Consigliere Comunale della Lega. “In risposta a una mia interrogazione comunale – spiega la leghista – ho scoperto che dal 2016 al 2019 in entrambe le strutture solo 23 adulti in totale su 300 persone circa ospitate (75 all’anno), principalmente rom, ma anche nordafricani, hanno trovato lavoro, con un trend decisamente negativo se pensiamo che si passa dagli 8 lavoratori del 2016 ai 4 dell’anno scorso. I numeri sono pessimi anche per quanto riguarda l’autonomia abitativa: su 38 famiglie ospitate all’interno dei due centri, l’anno scorso solo 14 nuclei hanno trovato casa, con un record negativo nel 2017 quando solo due famiglie sono riuscite a sistemarsi autonomamente”. “È evidente – continua – che le politiche sociali del Comune di Milano facciano acqua da tutte le parti. Lo abbiamo visto col Cat di via Sacile costato due milioni di euro in tre anni e poi smantellato, col Caa di via Novara (tra il 2016 e il 2018 il 40% degli ospiti non ha trovato casa), col Villaggio Martirano spacciato come il campo nomadi più bello d’Europa dove però viene pagato solo il 20% degli affitti. La sinistra però – conclude la Sardone – va avanti a testa bassa, non si ferma nemmeno davanti ai numeri: per loro la falsa propaganda sull’integrazione viene prima di tutto e ovviamente prima degli italiani”. 

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Un nuovo specchio d’acqua per gli uccelli a Boscoincittà

All’inizio di via Novara, uscendo dalla città, sulla sinistra, ed esattamente sotto la passerella azzurra di ferro, cambia da oggi il paesaggio e nasce lungo via Caldera e la stessa via Novara un nuovo specchio d’acqua di Boscoincittà, con bordi verdi e anche un isolotto boscato: si chiama “Fossone” perché così si chiamava il vecchio Fontanile che attraversava queste campagne. Ospiterà aironi e altri uccelli di passo, ma anche raganelle e libellule offrendo alla città un nuovo, inaspettato e gradevolissimo paesaggio di uscita o di ingresso a Milano. “Già da tempo il Comune di Milano ha invitato il Centro Forestazione Urbana di Italia Nostra ad occuparsi di questa area – spiega Pierfrancesco Maran, Assessore all’Urbanistica e al Verde -.  Da questa stretta collaborazione è partito l’intervento che oggi inauguriamo, una vera operazione di incremento di naturalità e di riqualificazione del paesaggio”. “Questa sollecitazione – aggiunge Silvio Anderloni, Direttore di Boscoincittà – è stata l’occasione per porre un tassello essenziale del più ampio e ambizioso progetto ambientale che mette in connessione tra di loro i parchi dell’Ovest della città, da Trenno al Parco delle Cave al Boscoincittà nato 47 anni fa proprio dalla collaborazione, del tutto nuova per quei tempi, tra Comune di Milano e Italia Nostra.” Il progetto del Fossone comprende un’area umida di circa 8.000 metri quadrati con una profondità media di circa 50 centrimetri, dall’alto valore naturalistico, che diventerà presto habitat per molte specie faunistiche, anfibi e uccelli acquatici. L’acqua compie un lungo viaggio: dalla sorgente in Svizzera (Val Bedretto – Passo della Novena – 2.478 metri), attraverso laghi, chiuse e canali, percorre oltre 200 chilometri per arrivare a riempire la zona umida, nell’angolo di parco tra via Novara e via Caldera. I terreni attorno allo specchio d’acqua sono oggetto di specifico studio: i prati a conduzione naturalistica sono funzionali all’ecosistema e garantiscono luoghi adatti alla riproduzione, all’alimentazione e al rifugio di specie selvatiche. I botanici dicono che si arriva a 30/50 differenti specie erbacee per metro quadrato. In questo modo si crea un nuovo spazio fruibile dai cittadini, un “crocevia” dei principali percorsi ciclabili e pedonali che, costeggiando il Fossone, collegano i parchi e i quartieri dell’Ovest Milano. I lavori del Fossone, cofinanziati da Comune e CFU e attraverso un bando regionale per le infrastrutture verdi, sono iniziati nel 2019 con un progetto curato dal Centro per la Forestazione Urbana di Boscoincittà; alle piantagioni di siepi e alberi hanno partecipato i volontari del Bosco, scuole, scout, volontariato aziendale e singoli cittadini.

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Piano di rateizzazioni degli affitti degli spazi comunali

I canoni di affitto di locali e negozi di proprietà comunale, relativi al periodo Covid, potranno essere rateizzati. L’Assessorato al Demanio ha infatti predisposto una particolare procedura per permettere la dilazione dei pagamenti ai 972 affittuari per il periodo marzo-settembre 2020. La misura prenderà il via il 30 settembre, data in cui scadono i termini per il pagamento dei canoni dei due trimestri sospesi per via dell’emergenza Covid-19. “Grazie al lavoro degli uffici delle direzioni Tributi e Demanio siamo riusciti a predisporre un piano di rateizzazioni per l’affitto dei locali comunali, i cui canoni sono stati sospesi durante i mesi dell’emergenza Covid-19 – spiega l’assessore al Demanio, Roberto Tasca -. Abbiamo predisposto dilazioni che intendono andare incontro alle esigenze di commercianti e imprese in difficoltà dopo il lungo lockdown. La misura non azzera il canone ma ne spalma l’effetto su tre anni. L’azzeramento non è consentito dalla legge e dalle difficoltà insorte per il bilancio del Comune, che potranno essere auspicabilmente superate con un nuovo intervento del Governo”. Era stata l’ordinanza del Sindaco dell’11 marzo 2020 a sospendere il pagamento delle bollette relative ai primi tre mesi dell’anno e a rinviare tutto al 30 settembre. La seconda rata trimestrale ha invece la sua scadenza naturale proprio il 30 settembre. Gli affittuari avranno la possibilità di rateizzare, se in regola nei confronti del Comune, fino a 24 mesi per importi fino a 6.000 euro e fino a 36 mesi per importi superiori. La somma rateizzabile equivale al semestre marzo-settembre e offre a tutti i concessionari e gli affittuari la possibilità di godere di un importante beneficio finanziario in un momento di difficoltà. Per ciascun affittuario verrà redatto un documento di conguaglio nel quale saranno identificati gli importi relativi ai mesi di chiusura con l’indicazione delle modalità di rateazione. Con tale “documento” verranno comunicate le modalità che dovranno essere seguite per la presentazione dell’istanza di dilazione. L’istanza dovrà essere presentata dall’affittuario dopo il ricevimento del documento di conguaglio per via telematica, attraverso una procedura definita specificamente per la situazione delineata. Il Comune, dopo aver valutato e regolarizzato le situazioni anomale,  individuerà i destinatari del provvedimento, che potranno essere tutti coloro che hanno da pagare locazioni e concessioni di immobili comunali. Potranno fare richiesta della dilazione anche i titolari di concessioni o locazioni scadute al 30 settembre 2020 e non rinnovate.

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Arrestato autotrasportatore spagnolo con 350 kg di hashish

Nell’ambito delle attività di polizia finalizzate alla repressione del traffico internazionale di stupefacenti, gli agenti della Sezione Antidroga della Squadra Mobile di Milano, monitorando alcune grandi arterie stradali che attraversano la città di Milano ed i veicoli c.d. “pesanti” che percorrono le stesse, martedì scorso hanno focalizzato l’attenzione su di un T.I.R. Volvo con targa spagnola che stava percorrendo l’Autostrada A4 in direzione Torino. Il mezzo pesante appena superato il casello autostradale della Barriera Est di Milano ha effettuato, in modo anomalo, una sosta sulla corsia di emergenza ed il conducente è rimasto a bordo come ad attendere il sopraggiungere di qualcuno. Gli agenti, insospettiti dalla strana manovra, hanno deciso di sottoporre a controllo il veicolo. Il conducente ha da subito manifestato una particolare tensione emotiva e, una volta sceso dal veicolo, dopo aver mostrato ai poliziotti che il rimorchio era privo di merce, ha richiuso il telone in modo frettoloso cercando di distogliere l’attenzione dal veicolo. I poliziotti, in ragione del comportamento strano e della palese condizione emotiva, hanno deciso di salire sul rimorchio al fine di controllarne in modo più accurato la struttura ed una volta a bordo hanno sentito un forte odore, tipico dell’hashish, che proveniva dalla paratia in metallo situata nel fondo del rimorchio. Sul posto è intervenuta anche un’unità cinofila dell’U.P.G. e S.P. che, appena salita sul rimorchio, ha confermato i sospetti dei poliziotti segnalando presenza di sostanza stupefacente proprio all’altezza della paratia metallo. Inoltre, la paratia metallica presentava un’anomalia in quanto i bulloni che dovevano tenere unite alcune parti della stessa erano finti per cui era possibile che dietro la struttura era stato creato un vano artificiale. All’interno della cabina del TIR i poliziotti avevano, tra l’altro, rinvenuto un piccolo telecomando con quattro pulsanti del tutto diverso da quelli che aprono solitamente cancelli. Dopo aver praticato un foro nella parete metallica ed aver constatato che dietro vi erano delle confezioni di grosse dimensioni di colore nero, il conducente del TIR, un cittadino spagnolo di 34 anni, ha deciso di collaborare mostrando ai poliziotti l’apertura del vano c.d. “imbosco”. La paratia veniva azionata mediante apposizione di una calamita sul pavimento del rimorchio, nei pressi di un bullone e con una combinazione di tasti sul telecomandino si azionava uno sblocco meccanico. Dietro la parete metallica vi era un vano artificiale nel quale erano alloggiate  43 grosse confezioni di colore nero contenenti complessivamente 350 kg di hashish. Gli agenti della Squadra Mobile hanno arrestato il cittadino spagnolo per detenzione di ingente quantitativo di sostanza stupefacente ed è stato associato al carcere di San Vittore.

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Via Capecelatro: arrestato 42enne per spaccio

Ieri a Milano la Polizia di Stato ha arrestato un cittadino italiano di 42 anni per il reato di detenzione e spaccio di stupefacenti. In tarda mattinata, dopo di un’accurata attività d’indagine, gli agenti della Squadra Investigativa del Commissariato Porta Genova si sono recati in via Capecelatro per eseguire una perquisizione a casa dell’uomo che annovera dei precedenti di polizia. Il 42enne, mostratosi agitato alla vista degli agenti, ha subito negato, a domanda esplicita, di detenere sostanza stupefacente in casa ma i poliziotti, nel corso della perquisizione, hanno rinvenuto e sequestrato due dosi di shaboo, e numeroso materiale per il confezionamento; in una scatola di legno, infatti, c’erano i 0,2 grammi di anfetamine, materiale per il confezionamento, 1 bilancino di precisione e 21 cannucce, di cui alcune tagliate obliquamente e modificate in modo da essere utilizzate come piccoli recipienti per travasare la droga. Sulla mensola di una finestra della cucina, invece, occultati da un lenzuolo bianco, vi erano un secondo bilancino di precisione, altro materiale per il confezionamento e una pistola semiautomatica di plastica priva di tappo rosso. Infine, nella camera da letto, gli agenti hanno rinvenuto un barattolo in rame e 29 bustine di plastica utilizzate per il confezionamento della droga.

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