M’Impegno

All’Ambrosianeum il Laboratorio Società e Salute di MI’mpegno

Si è svolto sabato 9 marzo l’evento: “Salute e Ambiente: un binomio inscindibile”, un’importante pietra miliare realizzata dal Laboratorio Società e Salute di MI’mpegno, in collaborazione con: L’Umana Dimora e l’Istituto di Antropologia per la cultura della Famiglia e della Persona. Nell’illustre Ambrosianeum di Milano, un luogo che da sempre è crocevia di idee e pensieri, per dare vita a un dialogo costruttivo tra professionisti del settore, istituzioni e associazioni. “La nostra missione è chiara: illustrare lo stato dell’arte e presentare proposte concrete per affrontare le sfide che la stretta connessione tra la salute dell’uomo e l’ambiente ci pone davanti”, ha dichiarato Carmelo Ferraro, Presidente del Comitato MI’mpegno. Un evento significativo, che ha segnato non solo un momento di incontro, ma anche un’opportunità di crescita collettiva e individuale nell’incessante cammino verso un futuro più sostenibile e consapevole. È, infatti, innegabile che il benessere delle persone sia indissolubilmente legato alla salute del pianeta su cui viviamo. Le evidenze scientifiche sono chiare e inequivocabili; ignorarle o rimandare azioni efficaci sarebbe non solo irresponsabile ma gravemente dannoso. Eppure, nel mezzo delle difficoltà, risiede sempre un’opportunità: quella di rivedere le priorità del creato e delle sue creature, di innovare, di adottare comportamenti più sostenibili e, soprattutto, di agire insieme per il bene comune. Un palco di brillanti pensatori e attori, a partire dall’Assessore Giorgio Maione, Assessore all’Ambiente e Clima e dal video inviato da Gianluca Comazzi, Assessore al Territorio e Sistemi verdi di Regione Lombardia che, insieme a Fabrizio Piccarolo, Direttore Fondazione Lombardia per l’Ambiente hanno avuto modo di ascoltare le proposte emerse e dibattere sul futuro del territorio. Da Simona Beretta a Rosanna Favulli, da Paola Vizziello a Paola Pirotta e Paola Brambilla; ogni relatrice ha portato un contributo unico e prezioso alla comprensione e alla capacità di incidere positivamente sulla realtà che ci circonda. Donne che hanno dedicato la loro vita professionale e personale alla causa della sostenibilità, della salute, del welfare e della protezione dell’ambiente. “In dialogo sull’oggi per trasformarsi in azione domani. Ogni idea, ogni proposta emersa ha trovato terreno fertile nella volontà di fare la differenza responsabilizzando non solo noi ma le comunità, le famiglie, i giovani, le nostre vite” ha ribadito Angelo Pezzi, Coordinatore del Laboratorio. “Sono profondamente convinto che, insieme, possiamo superare le sfide che ci attendono e costruire un futuro in cui salute umana e ambientale siano due facce della stessa medaglia, indissolubilmente unite nel segno del progresso e della responsabilità”, ha concluso Carmelo Ferraro. Mentre Leonardo Salvemini, Presidente IACUPEF, ha dichiarato: “si è svolto un importante convegno sul tema Salute e Ambiente. Gli illustri relatori e relatrici hanno evidenziato come questo legame sia oggi più che mai incontestato e richieda un impegno concreto a ogni livello”. Durante l’incontro le Associazioni organizzatrici hanno lanciato l’apertura di un “tavolo permanente di monitoraggio degli interventi legislativi e dei provvedimentali diretti a realizzare un efficace binomio tra la tutela dell’ambiente e la salute dell’uomo”.

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MI’mpegno e l’intelligenza artificiale, una serata non scontata

Ci avevate mai pensato? “L’Intelligenza Artificiale dice quello che sa, ma non sa quel che dice”. Lo dice in apertura l’On. Palmieri, presidente della Fondazione Pensiero Solido. Si potrebbe dire che Tonino, il commentatore da bar con cui siamo cresciuti tutti, che ripeteva luoghi comuni, idee pre digerite, input alieni (spesso, in effetti, dell’altro mondo), fosse il primo e più grezzo prototipo dell’IA. Ovviamente si esagera, ma l’idea è che stiamo parlando di una tecnologia che si basa su calcoli stocastici (la sala sogghigna), pertanto probabilistici. Quindi non umani. L’IA, a differenza di Tonino, per esempio, è sempre gentile. Si augura sempre di essere utile, diversamente da Tonino. Insomma, no, non è una persona vera. Noi restiamo sovrani della nostra libertà, perché l’IA, per come intendiamo noi l’esistenza, non esiste. Non ha una sua personalità. Quindi no, non dobbiamo avere paura. L’IA è solo una calcolatrice di parole. O un pappagallo stocastico. Parola di filosofo, Cosimo Coco. Il Gatticidio come motore del progresso L’avvocato Vinciago, tavolo IA dell’Ordine degli Avvocati, ha, però, qualcosa da dirci di preoccupante: “Se concludete una richiesta a ChatGPT o uno dei suoi fratelli minacciando di uccidere un micio in caso di errore otterrete una risposta più attendibile. Perché? Perché l’IA generativa ha imparato quanto valore diamo ai gattini leggendo quanto ne parliamo, quante foto facciamo loro e quanti pervasivi siano”. Un profilo certamente preoccupante: non solo l’IA può essere ricattata, ma ci conosce così bene da essere ricattabile come lo saremmo noi. Azione e tecnica contro umanità e pensiero Interviene il prof. Markus Krienke, docente di dottrina morale alla facoltà di Teologia di Zurigo, e sfoggia un video sul cellulare in cui parla cinese. Ovviamente lui non parla mandarino, ma l’espediente serve a farci una domanda: come impatta l’IA sulla nostra realtà? E poi: cosa pensereste di una società in cui le macchine prendano decisioni che impattano sulla nostra vita, senza supervisione umana? Una società in cui l’unico parametro è l’efficienza. In cui l’umano sia totalmente deresponsabilizzato, perché l’unico parametro è oggettivo (l’efficienza) e i decisioni sono tanto equanimi quanto anonimo: delle macchine. Questo contesto di fatto annichilirebbe la nostra libertà, perché eliminerebbe il senso critico: avremmo di fronte non più delle informazioni da costruire, ma delle risposte comode, pervasive e totalizzanti. Quindi la nemesi della libertà individuale, quindi e per concludere, la nemesi della società libera. Ma insomma, dobbiamo avere paura o no? Il costo ambientale dell’Intelligenza Artificiale Quanta CO2 è stata richiesta per programmare ChatGPT3? 125 voli andata e ritorno da Pechino. Quanta acqua richiede raffreddare i server dell’IA? Svariate migliaia di piscine di acqua. La Virginia ha bandito ulteriori data center per tutelare l’acqua. Dopo queste informazioni ci informa la giornalista di Telelombardia, dott.ssa Prandi, che senza autodisciplina interverrà la politica a toglierci MidJourney, così da impedirci di fare cose disdicevoli, tipo giocarci a fare immagini divertenti. Divertirsi ha un costo ambientale. “È come andare a prendere il latte sotto casa con un Boeing”. E il vostro divertimento, francamente, non vale tanto. Per fortuna interverrà la politica a regolare tutto, nella storia questo ha sempre funzionato benissimo, dopotutto. Prompting, quindi esisto La nuova frontiera e il nuovo obiettivo formativo sarà diventare prompter: ovvero interrogatore di IA. Lo dovrà diventare chiunque voglia restare nel mercato del lavoro, perché chiunque saprà usare a proprio vantaggio l’IA sarà troppo avanti rispetto a chi non la saprà usare. Ce lo assicurano sia l’On. palmieri che l’avv. Vinciago. Tocca quindi prendere buona nota e imparare a interrogare la moderna Sibilla Cumana. Insomma, una serata non scontata organizzata da Carmelo Ferraro, Presidente di Mi’mpegno, reduce dall’Ambrogino d’Oro e Olga Cola, Women Care, che ha affrontato il tema dell’Intelligenza Artificiale fuori dai canoni ordinari. Un approccio rinfrescante a un tema che rischia di diventare vecchio molto prima che familiare.

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