Niger

MISIN: il Generale Figliuolo termina la visita di tre giorni in Niger

MISIN: il Generale Figliuolo termina la visita di tre giorni in Niger. Cooperazione militare e addestramento delle Forze Armate nigerine impegnate nella lotta al terrorismo islamico i temi dell’incontro del Comandante del COVI con autorità diplomatiche, vertici militari e contingente italiano della MISIN. Niamey (Niger), 10 novembre 2022. Il Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo, Comandante Operativo di Vertice Interforze (COVI), conclude oggi una visita ufficiale di tre giorni nella Repubblica del Niger, dove ha incontrato autorità diplomatiche italiane, i vertici della Difesa nigerina e il personale militare impiegato nell’ambito della MISIN (la missione italiana bilaterale di supporto nel Paese africano). Giunta alla Base Arienne 101 di Niamey, la delegazione del COVI è stata accolta dall’Ambasciatrice d’Italia a Niamey, Emilia Gatto e dall’Addetto militare in Niger, Colonnello Franco Merlino. Ieri, dopo il trasferimento presso l’Headquarters della Missione, il Generale Figliuolo è stato accolto dal Comandante della MISIN, Generale di Brigata Liberato Amadio (Esercito Italiano), ha presieduto la cerimonia dell’alzabandiera e ha incontrato gli uomini e le donne del contingente. Nel corso del suo intervento, il Comandante del COVI, come affermato più volte dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, ha sottolineato che questa regione e, più in generale, il Mediterraneo Allargato, è strategica per il nostro Paese e per i nostri interessi nazionali. Quest’area è un campo di azione nel quale i riverberi della crisi derivante dal conflitto russo-ucraino rischiano di minare la stabilità e la sicurezza nel Sahel. Il compito dei militari italiani è supportare le autorità e le Forze Armate del Niger incrementando le loro capacità, perché rafforzare la sicurezza in questo Paese vuol dire realizzare le precondizioni per contrastare il terrorismo jihadista e tutte le attività economiche illegali attraverso le quali le organizzazioni criminali si autofinanziano: dal traffico di armi a quello di esseri umani. Dopo un aggiornamento sulle attività condotte dai militari italiani in zona di operazione, la visita è proseguita presso la École de la Garde Nationale du Niger (GNN), nella località di Bassora, dove ha assistito a un’esercitazione condotta dallo Special Operation Task Group (SOTG) e che ha visto operare sul terreno unità delle Forze Armate nigerine addestrate dai militari italiani. “Qualification course”, “Ordine pubblico” e “Anti terrorismo” sono solo gli ultimi corsi pianificati e portati a termine dal personale delle Forze Armate e dai Mobile Training Team dell’Arma dei Carabinieri. Nel pomeriggio, il Generale Figliuolo ha incontrato, insieme all’Ambasciatrice italiana, il Ministro della Difesa del Niger, Alkassoum Indatou e il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale di Divisione Salifou Modi. Il Ministro nigerino, anche a nome del governo, ha rivolto un ringraziamento per l’impegno che l’Italia ha assunto a sostegno del Paese africano. Tra i temi discussi: l’attuale situazione di sicurezza nel Sahel e nel Niger in particolare e quindi i meccanismi di cooperazione congiunta tra Roma e Niamey, le attività di addestramento e formazione condotte dai militari del contingente italiano, considerate fondamentali dalle autorità nigerine per migliorare le capacità e la preparazione delle loro Forze Armate impegnate nella lotta al terrorismo islamico. Il Generale Modi ha invece sottolineato il suo apprezzamento per l’approvazione del progetto definitivo del Centro di Medicina Aerospaziale (di prossima realizzazione a Niamey) e per la recente consegna al Niger, da parte dell’Italia, di una coppia di elicotteri bimotori Leonardo AB-412. La firma dell’Albo d’Onore e il tradizionale e simbolico scambio di doni tra i Comandanti hanno sancito la conclusione della visita.

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Niger: avvicendamento della Special Operations Task Unit ad Arlit

Niger: avvicendamento della Special Operations Task Unit ad Arlit. Concluso un mandato finalizzato all’addestramento delle forze speciali del Niger. All’interno del “Camp Aguelal” ad Arlit (regione di Agadez), il Generale di Brigata Liberato Amadio, Comandante della Missione Bilaterale di Supporto in Niger (MISIN), ha presenziato all’avvicendamento della Special Operations Task Unit (SOTU) inserita nello Special Operations Task Group (SOTG) “Victor”, alimentata da personale del 185° Reggimento Paracadutisti Ricognizione Acquisizione Obiettivi (RAO) Folgore dell’Esercito Italiano. Il mandato appena concluso ha visto la SOTU portare a termine brillantemente un intenso ciclo addestrativo a favore del 25° Bataillon Spéciale d’Intervention delle Forze Speciali del Niger e l’avvio del tirocinio selettivo dei corsisti della 253^ Compagnia. Un fitto programma di attività che ha permesso la selezione e formazione, in circa 4 mesi, di oltre 200 operatori delle forze speciali nigerine che hanno raggiunto la “qualificazione operativa” e che saranno verosimilmente rischierati, in breve tempo, in zona di operazione. In ragione di tale orientamento d’impiego riveste, pertanto, particolare importanza la formazione impartita dagli operatori delle Forze Speciali del 185° Reggimento Paracadutisti RAO del COMFOSE (Comando delle Forze Speciali dell’Esercito) su specifiche materie quali tiro operativo, C-IED, topografia, combattimento in ambiente urbano e rurale, conduzione di imboscate e contro-imboscate, esecuzione di check-point, tecniche di trattamento di ferito da arma da fuoco in un contesto non permissivo. La SOTU subentrata, oltre a dover proseguire l’iter addestrativo avviato dai colleghi del medesimo reggimento, ha ricevuto da quest’ultimi l’onorato compito di custodire gelosamente, all’interno del presidio avanzato in pieno deserto, un monumento ai caduti, realizzato con materiali di circostanza, sul quale campeggia la statua di San Michele Arcangelo, patrono e protettore dei Paracadutisti. L’opera commemorativa è stata inaugurata e benedetta nel mese di luglio scorso dal Cappellano Militare della MISIN. Il Generale Amadio, nel breve di discorso di saluto, ha ringraziato il personale della SOTU uscente ricordando l’importanza della formazione delle forze speciali nigerine, uno dei compiti specifici della MISIN, missione condotta sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), guidato dal Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo.

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