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De Corato: sottopasso Boccioni occupato da extracomunitari e balordi

“L’uscita di sicurezza del sottopassaggio dello svincolo autostradale di Viale Certosa in via Mambretti-Stephenson e il sottopasso pedonale di via Boccioni sono, ancora una volta, occupati da extracomunitari e balordi”. A denunciarlo è il consigliere comunale di Milano di Fratelli d’Italia, Riccardo De Corato, già vice Sindaco della città e Assessore regionale. “Si tratta di una situazione ciclica, alla quale il Comune di Milano, come dimostrano anche i fatti, non sa dare una risposta esaustiva. Le immagini, che il Comitato Milano Sicura ha girato, parlano chiaro: un degrado diffuso, che ha trasformato i sottopassi in un dormitorio e in una cloaca a cielo aperto. Mi chiedo se anche questo faccia parte del “piano freddo” del Comune di Milano: gli ospiti che ARCA non accoglie in via Aldini possono occupare indisturbati i sottopassi? Ogni sera potrebbe accadere una tragedia visto che per scaldarsi, gli occupanti accendono fuochi, come testimonia il materiale infiammabile depositato negli anfratti. In via Stephenson sbandati e balordi hanno occupato anche un deposito di A2A. Il silenzio ed il voltar la testa di Sala & co. sono intollerabili! Questa situazione non è altro che la cartina tornasole che certifica il disinteresse di questa Giunta di centrosinistra e del primo cittadino di Milano alle problematiche legate al decoro e alla sicurezza delle periferie della città. Presenterò a Palazzo Marino – conclude De Corato – un’interrogazione per sapere quanto sia stato fatto in passato in merito alla situazione e quanto la Giunta intenda fare nei prossimi giorni per far sì che i cittadini possano transitare nel sottopasso senza correre il rischio di essere importunati come, tra l’altro, è già successo e senza dover soprassedere a ciò che di disgustoso giace a terra!”

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Sgomberati i Pirati Riot dall’immobile occupato in via Cozzi

Le Forze Dell’Ordine hanno sgomberato lo stabile di in via Cozzi 1 occupato abusivamente in via Cozzi 1 dal collettivo Pirati Riot. L’immobile, composto da 4 appartamenti al primo piano, 3 al secondo e un piano terra/seminterrato che era stato adibito adibito a sala ricreativa. Dopo avere censito gli occupanti abusivi, le Forze dell’Ordine hanno provveduto al loro allontanamento: si tratta di 14 persone, 9 uomini e 5 donne, di cui 6 residenti fuori provincia. Il servizio è stato predisposto dal Questore allo scopo di tutelare l’ordine e la sicurezza pubblica con un dispositivo che ha visto l’impiego di agenti della DIGOS, del Reparto Mobile della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia Locale e di personale dell’ATM. L’intervento è iniziato alle ore 7.00 e si è sviluppato sui tre piani dello stabile, con l’accesso del personale di Polizia di Stato che si è dislocata ad ogni singolo piano: all’interno della corte, utilizzata dagli occupanti per feste e rave party con finalitàdi autogestione, sono stati rinvenuti un fugone, una roulotte e tre automobili. Gli stessi occupanti, dopo che due di loro sono saliti per pochi minuti sul tetto, stanno provvedendo a lasciare lo stabile portando con sè i loro 5 cani e il materiale presente, liberando la struttura occupata da fine 2016 per la quale la società immobiliare proprietaria aveva sporto denuncia e i cittadini di zona avevano presentato degli esposti.  

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Via Cabella, ennesimo immobile comunale occupato

“Ho svolto un sopralluogo all’interno dell’ex scuola di via Cabella, nel quartiere Baggio, e ho preso atto dell’ennesimo buco nero rifugio di sbandati a Milano“. A riferirlo è Silvia Sardone, Consigliere Comunale e Regionale del Gruppo Misto. “Ho trovato diversi giacigli nei locali esterni al corpo della scuola con coperte, materassi, mobiletti, avanzi di cibo, alcolici – prosegue -. La cosa grave è che appena di fianco a quella che fu la scuola elementare Enrico Fermi c’è un asilo nido frequentato da decine di bambini. È inconcepibile che il Comune non si sia ancora attivato per lo sgombero degli occupanti e la messa in sicurezza definitiva dell’area, soprattutto considerato che a due passi c’è una struttura pienamente funzionante che vista l’età dei bimbi meriterebbe un ambiente più sereno attorno a sé“. “I residenti della zona – fa sapere ancora la consigliera – mi hanno spiegato di vedere gli occupanti entrare nel cortile dell’ex scuola approfittando di un buco nella rete sopra la cancellata che si trova sul retro: ovviamente c’è molta preoccupazione nel quartiere, come normale che sia, ma nonostante ciò le occupazioni procedono imperterrite senza che da Palazzo Marino nessuno alzi un dito. Il sindaco Sala continua a parlare di Modello Milano, piani periferie e accoglienza di qualità – conclude Sardone – poi però alla prova dei fatti si dimostra come al solito inconsistente. Gli ricordo che via Cabella, e tutto il quartiere di Baggio, fanno parte di Milano, la città che dovrebbe amministrare senza differenze tra centro e periferie. Ma per lui i problemi di sicurezza sono finti al 90%”.

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Lancio di sassi e una bomba carta contro ex liceo occupato abusivamente

Lanci di sassi e una bomba carta contro i locali occupati abusivamente da Ri-Make in via Del Volga, in zona Bruzzano-Affori. Il collettivo, che ha occupato abusivamente l’ex liceo Omero dopo essere stato sgomberato a maggio 2018 dalla ex Bnl di via Astesani, denuncia l’episodio, avvenuto giovedì sera . L’esplosione, fanno sapere da Ri-Make ha causato “danni al vetro e a un armadio, senza danni per le persone che si trovavano all’interno (in particolare alla ragazza che vive da tempo nell’ex casa del custode)“. Prima del lancio di una bomba carta sarebbero invece stati lanciati sassi che hanno infranto altre vetrate.

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Il Palasharp trasformato in dormitorio per immigrati

A denunciarlo è Silvia Sardone, consigliere comunale e regionale del Gruppo Misto, che questa mattina vi ha svolto un sopralluogo: “ all’interno dell’area del Palasharp ho potuto constatare la massiccia presenza di immigrati che hanno trasformato l’ex tempio di concerti ed eventi in un vero e proprio dormitorio. Altri extracomunitari hanno preso possesso anche del tendone usato dalla comunità musulmana per la preghiera del venerdì: al suo interno è pieno di materassi e addirittura tende dove vivono decine di persone. E’ incredibile che un luogo simbolo di Milano sia abbandonato e ridotto in queste condizioni”. “E’ scandaloso che il Comune lasci a marcire il Palasharp” accusa la Sardone, ricordando “gli anni d’oro con le esibizioni di Frank Sinatra, Elton John, Nirvana e molti altri“. “Ora all’interno della struttura – continua l’ex azzurra – troviamo dei mini appartamenti che contano anche la presenza di alcuni bambini in condizioni igienico-sanitarie davvero pessime. Anche in cima ai gradoni delle tribune si possono trovare altri rifugi di immigrati. A preoccupare c’è anche la situazione del tendone adiacente che tutti i giorni tranne il venerdì di preghiera si trasforma in un dormitorio abusivo di nordafricani“. Sardone si domanda “perché il Comune non metta in sicurezza l’accesso di via Padre Carlo Salerio dove gli immigrati entrano ed escono in tutta tranquillità perché il cancello è stato divelto” concludendo “Il Palasharp è uno dei tanti buchi neri sparsi per la città dove può succedere di tutto senza che il Comune ne sia a conoscenza: il fatto che così tanti immigrati trovino riparo in una struttura come questa testimonia una volta di più l’incapacità della sinistra di gestire l’accoglienza a Milano“.

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