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La Milano Digital Week sarà totalmente online

Torna Milano Digital Week, la manifestazione promossa dal Comune di Milano – Assessorato alla Trasformazione digitale e Servizi civici – e realizzata da IAB Italia, Cariplo Factory e Hublab. Un’edizione completamente online a tema “Città trasformata”. Da lunedì 25 a sabato 30 maggio 2020, Milano Digital Week riparte dalle riflessioni sulle trasformazioni del vivere quotidiano, con una possibilità ridotta di fruire fisicamente gli spazi, di vivere le relazioni interpersonali, di far parte di una comunità. Da qui la necessità di riformulare l’evento, in modo ancora più̀ collettivo: un progetto sulla capacità connettiva di trasformazione della città. L’edizione, che conta già oltre 200 eventi in programma, si svolgerà interamente online sulla piattaforma www.milanodigitalweek.com e rappresenta un’opportunità di riflessione e confronto per cittadini, istituzioni, aziende, università e centri di ricerca, studenti e millennials con particolare attenzione ai temi contemporanei e a quelli di prospettiva. “In questi due mesi la nostra vita e le nostre abitudini sono state completamente stravolte – commenta l’assessora alla Trasformazione digitale e Servizi Civici Roberta Cocco – È innegabile che il digitale abbiamo giocato un ruolo fondamentale nel consentire al Paese di non bloccarsi del tutto ma di trovare nella tecnologia e nelle soluzioni innovative la formula vincente per continuare a lavorare, studiare, relazionarsi e vivere in un quotidiano diverso. Proprio questo racconteremo nella Milano Digital Week online, un’edizione che oltrepassa i confini della città per lanciare un messaggio a tutta l’Italia: il digitale non è un accessorio ma una risorsa imprescindibile”. Il “digitale” è entrato in maniera pervasiva in questi ultimi tre mesi nella vita di tutti i giorni. In un mondo che ha improvvisamente ridotto le sue tante relazioni, a partire da quelle fisiche, il digitale ha messo a disposizione i suoi asset per attivare un paradigma diverso, che partiva da necessità che non potevano più̀ venire soddisfatte e trasformando le connessioni dell’intero Pianeta. Il lavoro, la formazione, le relazioni, appunto, e ancora il tempo libero nei luoghi di cultura e intrattenimento, all’aperto, e tanto altro: tutti i pilastri portanti di una vita attiva che, da un momento all’altro, sono stati azzerati nelle forme che conoscevamo finora. Il digitale, già essenziale per molti aspetti a partire dal tessuto produttivo, si è rivelato provvidenziale per la vita quotidiana. I temi della terza edizione: il Lavoro, quello che arriverà e quello che forse non ci sarà più, le competenze trasversali necessarie e le nuove economie, le governance e le ipotesi di Sviluppo (geopolitica, innovazione sociale e progettazione), 8 Hackathon focalizzati su otto dei 17 challenge legati ai Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite, supportati da otto aziende: una vera e propria assemblea di confronto – patrocinata da SDG Global Action – per vedere come il pensiero e la conoscenza ci potranno aiutare nel definire i nuovi paradigmi che ci aspettano o che probabilmente dovremo inventarci. L’Educazione, legata principalmente al mondo delle Università e alla formazione permanente, Sostenibilità e Ambiente (nuovi ecosistemi e strategie urbane), Salute e Privacy (accesso, etica e tecnologie necessarie), Disuguaglianze (modelli e pratiche per un futuro più equo, mappe delle disuguaglianze sociali e digitali), Arte, Musica e Cultura (nuovi mercati dell’arte, live performance, concert e live cinema), Media (Infotainment, Fake news, nuovi linguaggi). Se la protagonista resta Milano e le molte connessioni dentro e fuori Italia, sarà però una piattaforma e una regia digitale a creare un palinsesto con format diversi: talk, conference, Lectio magistralis, webinar, Hackathon oltre all’accesso all’Archivio della MDW con approfondimenti sul sito o su piattaforme esterne (blog, articoli). Una maratona di sei giorni – ideata e curata appositamente per la manifestazione – rivolta a cittadini, professionisti, giovani imprenditori, addetti ai lavori, curiosi e appassionati di tutte le età che vogliono scoprire i tanti volti della Milano digitale, o del mondo digitale in generale. La MDW, solo due mesi fa, era concentrata su “Città aumentata”, un laboratorio di una transizione sostenibile, con oltre 600 eventi già definiti da una call di grande partecipazione. Da questa call una buona parte parteciperà ancora confrontandosi con le trasformazioni in atto e gli scenari che collettivamente dovranno essere disegnati. A fine anno, verrà lanciata la call per la prossima Milano Digital Week, prevista per marzo 2021: un progetto per riannodare le fila del vecchio e del nuovo dentro questo nuovo Millennio già profondamente mutato al suo inizio.  

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Gli esperti a disposizione per le domande sul Covid19

Gli esperti a disposizione per le domande sul Covid19. E’ uno dei tanti servizi che si stanno attivando in questo momento e potrebbero essere quanto mai utili, soprattutto per chi si sta preoccupando chiuso tra le mura domestiche e bombardato da ansie e un flusso di informazioni spesso disordinato. Osservatorio Malattie Rare (OMaR), la testata giornalistica da 10 anni al fianco delle persone con malattie e tumori rari, ha deciso di fare la propria parte nell’emergenza Coronavirus: da oggi e fino a quando sarà necessario, sul portale saranno a disposizione oltre 25 esperti per rispondere online alle domande dei cittadini, che siano affetti da malattie rare o meno. Tra gli specialisti che risponderanno ai quesiti ci sono nomi noti al grande pubblico, come il prof. Roberto Burioni, il dottor Michele Conversano, la prof.ssa Susanna Esposito, il prof. Pier Luigi Lopalco e il prof. Fabrizio Pregliasco. Vi sono poi diversi clinici di spicco nel mondo delle malattie rare, come il prof. Dario Cocito, il dott. Alessio Gerussi, il prof. Pietro Invernizzi e il prof. Maurizio Scarpa, che si uniranno agli oltre 15 altri esperti che, già da tempo, hanno messo le loro competenze su specifiche patologie rare a disposizione del servizio di “L’esperto risponde” di OMaR. Si tratta di virologi, epidemiologi, immunologi, igienisti ed esperti di medicina preventiva, pediatri, metabolisti, epatologi, neurologi, nefrologi e pneumologi, ma anche esperti di diritto – come quelli dello ‘sportello legale’ di OMaR, che hanno tutti dato gratuitamente la loro disponibilità a svolgere il servizio. “In quest’ultima settimana sono arrivate tante richieste – spiega il direttore di Osservatorio Malattie Rare, Ilaria Ciancaleoni Bartoli – e non potevamo lasciare queste persone senza risposta. Non importa che abbiano malattie rare o meno, in questo momento di emergenza nazionale è giusto che chi può faccia uno sforzo in più per venire in aiuto di chi ha bisogno. Abbiamo uno strumento e lo mettiamo a disposizione. Abbiamo lanciato un appello al mondo scientifico e la risposta è stata straordinaria: questa è l’Italia che ci piace, un Paese dove idee, strumenti e competenze si incontrano per aiutare chi ha bisogno, o anche solo chi semplicemente è confuso o spaventato”. Per poter usufruire del servizio, in modo completamente gratuito, è sufficiente recarsi alla pagina de “L’esperto risponde” dedicata al tema “Malattie rare e Coronavirus”, seguire le semplici istruzioni riportate e inviare il proprio quesito compilando l’apposita scheda. La risposta, poi, sarà pubblicata direttamente online, nella stessa pagina. “Per permettere ai clinici di evadere tutte le risposte – conclude il direttore di OMaR – ci appelliamo al buon senso di tutti: meglio leggere prima le risposte già date, per verificare se si possa così avere già una soluzione al proprio quesito, e cercare di fare domande brevi e chiare”. Ecco la lista completa degli esperti che svolgono il servizio, un elenco che potrebbe crescere nei prossimi giorni e che sarà costantemente aggiornato sul portale dell’Osservatorio Malattie Rare. – Prof. Marcello Arca, Professore Ordinario in Medicina Interna presso l’Università “Sapienza” di Roma e Responsabile del Centro di Riferimento Malattie Rare del Metabolismo Lipidico del Policlinico Umberto I di Roma. – Prof. Baroukh Maurice Assael, direttore del Centro Fibrosi Cistica dell’Azienda Ospedaliera di Verona fino al 2015, oggi consulente del centro FC adulti di Milano. – Dott.ssa Maria Bova, del Centro di Riferimento Campano per la Diagnosi e la Terapia dell’Angioedema Ereditario presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. – Prof. Roberto Burioni, Professore Ordinario di Microbiologia e Virologia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. – Prof.ssa Maria Domenica Cappellini, Direttore dell’Unità di Medicina Generale e del Centro Malattie Rare presso la Fondazione Ca’ Granda Policlinico di Milano. – Prof. Dario Cocito, Istituti Clinici Scientifici Maugeri di Torino. – Prof. Marco Confalonieri, Direttore Struttura Complessa Pneumologia, Ospedale Universitario di Trieste. – Dott. Michele Conversano, Direttore del dipartimento di prevenzione della ASL di Taranto, Presidente di HappyAgeing, Past president della Società Italiana di Igiene e Medicina Preventiva (SItI). – Dott.ssa Adele D’Amico, dell’Unità Operativa di Malattie Muscolari e Neurodegenerative, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. – Prof. Francesco Emma, Direttore del Dipartimento di Pediatrie Specialistiche e Responsabile dell’UOC di Nefrologia e Dialisi presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS, Roma. – Prof.ssa Susanna Esposito, pediatra e infettivologa, Professore Ordinario di Pediatria all’Università di Parma e Direttore della Clinica Pediatrica all’Ospedale Pietro Barilla, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. – Prof. Sandro Feriozzi, del Centro di Riferimento regionale per la Nefrologia e Dialisi, UOC Nefrologia e Dialisi, Ospedale Belcolle di Viterbo. – Prof.ssa Annarosa Floreani, Professore Associato in Gastroenterologia, Dipartimento di Scienze Chirurgiche, Oncologiche e Gastroenterologiche, Università di Padova. – Dott. Alessio Gerussi, Università degli Studi di Milano-Bicocca, Divisione di Gastroenterologia e Centro per le Malattie Autoimmuni del Fegato all’Ospedale San Gerardo di Monza. – Prof.ssa Ornella Guardamagna, Specialista in Pediatria e Docente presso il Dipartimento di Scienze Pediatriche e dell’Adolescenza dell’Università di Torino. – Prof. Pietro Invernizzi, Università degli Studi di Milano-Bicocca, Divisione di Gastroenterologia e Centro per le Malattie Autoimmuni del Fegato all’Ospedale San Gerardo di Monza. – Prof. Pier Luigi Lopalco, Professore di Igiene all’Università di Pisa. – Prof.ssa Sonia Messina, ricercatore universitario presso il dipartimento di Neuroscienze, nonché vicedirettore del Centro Clinico NeMO SUD, presso il Policlinico “G. Martino” di Messina. – Prof. Sandro Michelini, dell’Ospedale S. Giovanni Battista di Roma, Presidente della Società Europea di Linfologia. – Prof. Sandro Muntoni, Associato in Patologia Generale, Università di Cagliari. – Prof. Giovanni Nigro, Pediatra Virologo, esperto di CMV pre e postnatale, già Direttore della Clinica Pediatrica Universitaria e della Scuola di Specializzazione in Pediatria dell’Università dell’Aquila fino al 2015. – Dott. Roberto Parrella, Direttore UOC Malattie Infettive a Indirizzo Respiratorio, AORN Ospedali dei Colli – Ospedale “D. Cotugno” di Napoli. – Dott.ssa Caterina Pelosini, della UO di Endocrinologia 1 dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana. – Prof. Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università degli Studi di Milano, Direttore sanitario dell’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano. – Prof. Maurizio Scarpa, Professore di Pediatria all’Università di Padova, Direttore del Centro di coordinamento regionale malattie rare dell’Ospedale Universitario di Udine. – Prof. Nicola Specchio, Responsabile Unità Epilessie rare e complesse, Dipartimento di Neuroscienze, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. – Prof. Carlo Vancheri, direttore del Centro di Riferimento Regionale per la Prevenzione, Diagnosi e Cura delle Malattie Rare del Polmone di Catania.

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La Direttiva europea PSD2 ed i conti corrente online

Lo scorso 14 settembre sono entrate in vigore anche in Italia le nuove norme della direttiva europea PSD2 (Payment Services Directive 2) per i conti corrente online al fine di garantire una maggior sicurezza e trasparenza dei movimenti di denaro in Europa. La Commissione UE riferisce in una nota: “I consumatori europei saranno più protetti contro le frodi online, e avranno miglior accesso a forme più innovative di pagamenti online e via smartphone”. La Direttiva impone alle banche maggiori misure di sicurezza affinché le transazioni realizzate con dispositivi elettronici possano essere più protette contro eventuali frodi. Per far fronte all’aumento dei rischi e delle truffe per i consumatori, la normativa introduce due nuovi sistemi di autenticazione semplici e sicuri: “3ds 2.0” e “SCA” (Strong Customer Authentication, ovvero autenticazione forte). Per spiegare agli utenti in cosa consista “l’autenticazione forte” e quali siano le novità sui servizi di pagamenti l’Abi insieme a 17 associazioni dei consumatori ha realizzato un’infografica sulle ultime novità della direttiva. Tutti i pagamenti digitali dovranno essere autorizzati con almeno 2 elementi di autenticazione a scelta fra 3 diverse opzioni: un oggetto che possiede solo il cliente (lo smartphone); una caratteristica che possiede solo il cliente (l’impronta digitale o un altro fattore biometrico) o un’informazione nota solo al cliente (una password). La chiavetta (il cosiddetto “token”) verrà sostituita da un sistema di codici che, tramite smartphone, garantiranno immediato riscontro tra banca e cliente in ogni operazione. Si dovrà ricorrere al token mobile, una password valida per un solo utilizzo generata in modo automatico dall’app dell’istituto di credito. Il nuovo sistema d’identificazione basato su due fattori è divenuto obbligatorio per tutti i pagamenti online e mobile superiori a 30 euro. Solo quelli di piccolo importo, ricorrenti o destinati a beneficiari di fiducia indicati dall’utente e i pagamenti di parcheggi e trasporti non rientrano nelle nuove regole della PSD2. Mentre per l’online banking, la direttiva europea è già in vigore, per gli acquisti sul web fatti con carta di credito, è previsto un passaggio graduale alle nuove regole di sicurezza. La Direttiva ha introdotto anche un’importante novità: il rimborso dei pagamenti non autorizzati, fatti ad esempio con strumenti smarriti o rubati, entro 24 ore dalla notifica del cliente e con franchigia ridotta da 150 a 50 euro. Il settore finanziario attraversa un periodo di notevole cambiamento, visibile nella nascita di aziende e servizi sempre più avanzati. La Direttiva ha obbligato gli operatori finanziari tradizionali ad investire importanti risorse in innovazione tecnologica al fine di sfruttare le possibilità che sono state consentite. L’utilizzo dei pagamenti digitali sta aumentando a livello internazionale. La crescita si registra anche in Italia, sebbene ad un tasso inferiore rispetto all’estero. L’Italia è infatti ancora in fondo alla classifica dei pagamenti digitali, con un tasso di utilizzo ben inferiore rispetto alla media europea. La Direttiva abilita inoltre l’open banking, il cui obiettivo è quello di innovare e rendere le transazioni bancarie all’interno dell’Unione Europea meno costose, maggiormente efficienti, facili e sicure. Ciò viene reso possibile attraverso l’apertura delle interfacce di programmazione (API – Application Program Interface) delle banche alle aziende fintech, per consentire l’estensione di servizi come i suggerimenti finanziari o l’automazione dei pagamenti (naturalmente i clienti delle banche dovranno fornire il loro esplicito consenso a queste nuove aziende, per permettere loro di accedere ai dati bancari). Il consumatore dall’entrata in vigore della Direttiva ha maggiori possibilità di scelta sulle modalità di pagamento di prodotti e servizi, su finanziamenti anche di piccoli importi e sulla gestione dei propri risparmi. Con la PSD2 le informazioni interne alla banca divengono del cliente. In particolare, la Direttiva prevede che banche o istituti di pagamento, autorizzati dalla Banca d’Italia o da un’altra Autorità europea competente, possano offrire: servizi dispositivi, cioè l’avvio di pagamenti online per conto degli utenti; servizi informativi, che forniscono informazioni aggregate di uno o più conti online, anche tenuti presso banche diverse e consentono all’utente di avere una situazione finanziaria aggiornata in un unico ambiente come una app; servizi di conferma disponibilità fondi, nel caso in cui l’utente abbia una carta di debito emessa da un istituto diverso da quello presso il quale ha il conto. L’open banking consente, infatti, a nuovi operatori del mondo fintech (ed anche a banche completamente digitali) di entrare nel mercato dei pagamenti in modo da stimolare la concorrenza e la creazione di nuovi servizi ed il miglioramento di quelli già offerti. Le persone fisiche e le imprese che hanno un conto corrente online potranno scegliere tra i servizi offerti dalla propria banca ma anche da altre banche e da altri soggetti, definiti “Terze Parti” acconsentendo loro di accedere ai dati finanziari. Servizi che possono andare dalla semplice informativa – per ottenere finanziamenti, leasing, garanzie – al pagamento di beni e servizi, alla stipula di assicurazioni, fino ad arrivare all’offerta di prodotti finanziari su misura. L’introduzione del PSD2 e dell’open banking riguarderà anche lo shopping online, che potrà divenire più economico. Al momento dell’acquisto, infatti, il rivenditore preleverà direttamente i soldi dalla carta di credito o dal conto online in maniera rapida, senza commissioni e senza intermediari, previo permesso del titolare della carta. Inoltre, varierà la gestione dei conti: con l’open banking sarà possibile aggregare e gestire differenti carte su un’unica piattaforma, anche nel caso in cui i conti appartengano a banche diverse.  

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Da lunedì il primo bando online per 400 alloggi popolari

Aprirà lunedì 16 per chiudersi il prossimo 2 dicembre il nuovo bando per l’assegnazione di alloggi popolari (ora denominate Servizi abitativi pubblici, con l’acronimo di Sap) disponibili in città. L’avviso sarà il primo completamente rinnovato, come prevede la legge regionale 16/2016 e il relativo regolamento,  a partire dalla modalità di presentazione della domanda, che dovrà essere inoltrata esclusivamente on line, e dal meccanismo che lo governa: d’ora in avanti, infatti, sarà l’offerta abitativa a guidare le assegnazioni. Accedendo all’apposita piattaforma informatica, il candidato troverà la descrizione degli appartamenti a disposizione (tra cui informazioni sulla localizzazione, la superficie utile residenziale, la tipologia del metodo di riscaldamento, la stima delle spese per i servizi, l’ente proprietario, Comune  con gestione MM o Aler, e sul numero delle richieste già pervenute) e sceglierà quelli per cui presentare domanda, fino ad un massimo di cinque unità. Verranno messi a bando 200 alloggi di proprietà del Comune e gestiti da MM, 200 appartamenti di proprietà e gestione Aler più altri 57 (di cui 40 di Aler e 17 del Comune) in “stato di fatto”, le cui spese di risistemazione sono a carico dell’inquilino. Una quota di questi, pari al 20%, sarà dedicata ai nuclei familiari dichiarati indigenti. Quelli, cioè, che presentano un reddito Isee pari o inferiore a 3mila euro insieme ad almeno una delle seguenti condizioni:  la presenza di un over 65enne nel nucleo, la presenza di una persona con dichiarazione di invalidità o disabilità pari o superiore al 66%, uno o più minori a carico. L’attestazione di indigenza avverrà tramite i Servizi sociali e, nel caso di assegnazione, per i primi 36 mesi le istituzioni si faranno carico dei costi di affitto e spese attingendo ad un finanziamento regionale. Un’altra quota, del 10%, sarà dedicata alla categoria delle Forze dell’Ordine. Una volta chiuso il bando, Comune e Aler procederanno a stilare le graduatorie della lista d’attesa in modo separato, e seguendo i criteri previsti dal regolamento regionale: premialità sono riservate agli anziani, alle famiglie monoparentali, a quelle di nuova formazione, mentre i punteggi attribuiti aumentano con il crescere degli anni di residenza nella regione Lombardia e nel comune dove è localizzato l’alloggio per cui si presenta la domanda. Fino alla completa stesura della nuova graduatoria per le assegnazioni rimarrà in vigore quella attuale, compilata in base all’ultimo bando utile, il ventunesimo, che si è chiuso nel dicembre scorso. “Siamo consapevoli delle difficoltà che ogni cambiamento comporta – dice l’assessore alle Politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti –. La sperimentazione aveva evidenziato diverse criticità, pur fatta in Comuni di dimensioni molto inferiori rispetto a Milano. La direzione Casa e la direzione Politiche sociali si sono molto impegnate per gestire nel migliore dei modi il nuovo bando disegnato dalla legge regionale, senza rinunciare a sottoporre alcuni nodi della nuova impostazione a Regione, che ha comunque dimostrato spirito di collaborazione. Lo stesso che ha permesso, ad esempio, il lavoro di formazione dei dipendenti per la gestione del bando fatto insieme ad Aler. Per noi è centrale non solo non interrompere l’assegnazione delle case alle famiglie che da tempo aspettano, ma anche riuscire, superata la prova del primo bando, ad essere sempre più veloci ed efficaci nella risposta. Mi auguro che il nuovo modello non rallenti il sistema di assegnazione, sarebbe una responsabilità grave di Regione Lombardia“. Da lunedì 16 settembre sarà possibile accedere al sito www.serviziabitativi.servizirl.it . Per un supporto o in caso di problemi di autenticazione si può chiamare il numero 800131151 o scrivere a bandi@regione.lombardia.it Chi non dispone di un computer o ha comunque necessità di assistenza può rivolgersi, su appuntamento, agli sportelli di MM, a quelli di Aler Milano, o all’Area assegnazione alloggi Erp di piazzale Cimitero Monumentale 14 (scrivere a casa.assegnazione@comune.milano.it o telefonare allo 02.88467909).  

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Arrestato estorsore online

Un presunto estorsore che operava sotto mentite spoglie femminili sul web è stato arrestato dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni che ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dall’Autorità giudiziaria di Milano. L’uomo è un quarantatreenne, gravemente indiziato di estorsione online in danno di svariate vittime che agganciava su chat private. Presentandosi con profili femminili, riusciva a inoculare malware ai suoi interlocutori trafugando dati personali sensibili, foto e corrispondenza a sfondo sessuale, per poi estorcere pagamenti, anche in cripto-valuta, dietro minaccia di pubblicazione dei materiali compromettenti.

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TARI a portata di click per le imprese milanesi

Tari a portata di click anche per le imprese milanesi. Grazie alla collaborazione tra InfoCamere e Comune, infatti, da oggi all’interno del cassetto digitale disponibile sulla piattaforma impresa.italia.it, gli imprenditori milanesi potranno trovare tutte le informazioni relative alla situazione immobili e pagamento della Tari. Sarà sufficiente, fa sapere il Comune in una nota, accedere al proprio cassetto digitale e nella sezione “fisco e tributi”, nel caso di impresa localizzata sul territorio milanese, comparirà automaticamente il pulsante “Tari MILANO“: con un semplice click sarà possibile accedere alla scheda informativa dell’immobile e controllare le informazioni catastali, come la data di inizio e fine occupazione, la categoria, l’indirizzo, la superficie complessiva e il tipo di denuncia. Cliccando poi sul pulsante “info” l’imprenditore potrà accedere al proprio fascicolo cittadino (www.comune.milano.it/fascicolocittadino) da cui visualizzare le denunce di occupazione presentate al Comune di milano sia in forma cartacea sia in forma digitale ed essere indirizzato sul portale istituzionale nel caso in cui fossero necessarie nuove presentazioni, variazioni o cessazioni. “Ecco un altro importante tassello del piano di trasformazione digitale che il Comune di milano sta compiendo – commenta Roberta Cocco, assessore alla Trasformazione digitale e Servizi civici – reso possibile grazie all’ottima collaborazione con InfoCamere. Il dialogo tra il cassetto dell’imprenditore e il fascicolo del cittadino ci permetterà di semplificare ancor di più il rapporto tra i milanesi e gli enti locali“. “Questa innovazione certifica l’attenzione dell’Amministrazione nei confronti delle imprese milanesi e incontra il bisogno di semplificazione a vantaggio delle aziende. Un altro passo in avanti che avviene in concomitanza con il recente accordo siglato tra il Comune di Milano e Assolombarda sulla fiscalità locale“, conclude Roberto Tasca, assessore al Bilancio e Demanio. “Con il cassetto digitale dell’imprenditore stiamo sostenendo le imprese a diventare sempre più digitali – sottolinea il direttore Generale di InfoCamere, Paolo Ghezzi – Per un’impresa essere digitale significa affacciarsi sul mercato con velocità, semplicità e trasparenza, diventando più competitiva anche a livello internazionale. Se l’impresa non è  digitale non è impresa, e rischia di rimanere fuori dal circuito della creazione di valore di lavoro“. All’interno del cassetto digitale e’ anche possibile visualizzare tutte le pratiche presentate al Suap, lo Sportello Unico Attività Produttive del Comune di Milano.  

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