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Opposizione: Sala sui Daspo meglio tardi che mai

L’apertura del sindaco di Milano Beppe Sala al “Daspo” urbano, come strumento di contrasto al degrado dovuto alla presenza di campi nomadi abusivi, provoca le reazioni di chi, a destra, ne sottolineava da tempo la necessità. Fra i primi a reagire è stato l’ex vicesindaco e attuale assessore alla Sicurezza della Regione Lombardia Riccardo de Corato, di Fratelli d’Italia: “Come sempre, ma lo sappiamo, sulla sicurezza il sindaco Sala si accorge sempre troppo tardi degli strumenti e dei possibili rimedi per risolvere le situazioni piu’ delicate che vengono segnalate dai cittadini e dai milanesi, che sui rom a Baggio lo hanno accolto con sonore proteste“. La neo eletta eurodeputata della Lega Silvia Sardone, consigliere comunale a Milano, ha concesso a Sala di essersi dimostrato “possibilista, pur con colpevole ritardo“. Ma, ha sottolineato, “i cittadini di ogni periferia di Milano segnalano di continuo roulotte e camper: i controlli vengono fatti col contagocce e i nomadi sono liberi di fare ciò che vogliono. Quello che invece serve è rendere la vita impossibile a questi personaggi: piu’ controlli, piu’ sequestri, piu’ sgomberi. E’ vero che risolto il problema da una parte i rom spuntano altrove, ma con una presenza capillare ed efficace sul territorio si migliorerebbe sicuramente la quotidianità dei cittadini che giustamente protestano per l’assenza delle istituzioni“. Gianluca Comazzi, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale, ha sottolineato che “dopo 3 anni esatti da quando è stato eletto sindaco, Giuseppe Sala si è reso conto che la presenza massiccia di nomadi in alcune zone critiche delle nostre periferie causa disagi ai residenti: per arrivare a questa consapevolezza gli sarebbe bastato ascoltare i nostri interventi in consiglio comunale, o mettere piede una sola volta fuori dalla Cerchia dei Navigli. Che l’imminente partenza dell’assessore Majorino in direzione Bruxelles stia giàdando buoni frutti? Se così fosse, per il bene di Milano e dei milanesi auguriamo al neo europarlamentare una buona (e lunga) permanenza all’estero: è ora che questa giunta abbandoni l’ideologia e faccia i conti con la realtà,per restituire dignità ai cittadini che ogni giorno fanno i conti con degrado, illegalità, insicurezza“. Anche il presidente del municipio 7, proprio quello della zona visitata questa mattina dal sindaco, Marco Bestetti di Forza Italia, ha osservato: “Il sindaco Sala ha finalmente parlato del DASPO urbano come strumento di contrasto al grave degrado portato dai nomadi nei nostri quartieri. Sono due anni che chiediamo a gran voce di applicarlo, imponendo il divieto di stazionamento a chi pensa di poter trasformare i nostri quartieri in latrine a cielo aperto“. In questi anni, ha ricordato, “il sindaco Sala e l’assessore alla Sicurezza Anna Scavuzzo hanno sempre fatto spallucce, sostenendo che il DASPO non era uno strumento adeguato. Se però adesso si sono finalmente convinti delle nostre ragioni, ne prendo atto con viva soddisfazione e li esorto a non perdere altro tempo“. A Milano, ha ricordato De Corato, “ci sono 3 mila nomadi, Sala dice di non essere contrario alla chiusura dei campi ma non lo fa“, mentre “nel lontano 2010, durante la giunta Moratti, abbiamo allontanato da Milano 8000 rom che a causa dell’entrata nell’Ue della Romania erano arrivati in migliaia a Milano“. Secondo l’esponente di Fratelli d’Italia, “il daspo urbano e la videosorveglianza sono gli unici strumenti utili, concreti e validi ad arginare situazioni come queste“. AGI  

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Bilancio, approvati alcuni emendamenti dell’opposizione

Approvati alcuni emendamenti al bilancio presentati dall’opposizione a Palazzo Marino, così li commentano i proponenti. “Con l’approvazione di un mio emendamento il Comune di Milano destina 40.000 euro per andare in contro alle esigenze di quei cittadini milanesi, disabili, che autonomamente vogliono recarsi nelle piscine comunali gestite da MilanoSport. – spiega  Alessandro De Chirico, consigliere Comunale di Forza Italia.  – Fino ad oggi, i biglietti ridotti vengono staccati solo a quei diversamente abili tesserati e accompagnati da qualche associazione del terzo settore. Un importante sostegno per abbattere un’altra barriera architettonica e permettere che dall’estate prossima tutti, senza discriminazione, possano godersi qualche ora di spensieratezza al fresco delle piscine comunali”. Così Alessandro De Chirico, consigliere Comunale di Forza Italia“. “Sono soddisfatta, invece, per l’approvazione del mio emendamento che stanzia 50.000 euro per l’acquisto di spray al peperoncino da dare in dotazione alla polizia locale”. Commenta Silvia Sardone, consigliere regionale e comunale del Gruppo Misto, che però lamenta anche “Le periferie sono state bypassate non solo sul lato sicurezza, ma anche sulla manutenzione stradale e persino sui giochi per i bambini nei parchetti. Infine – continua Silvia Sardone– non sono stati accolti i miei emendamenti per stanziare maggiori risorse per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle scuole, oltre che per il materiale scolastico: di continuo ricevo segnalazioni da parte di genitori che denunciano aule gelide, intonaci che si sgretolano, infiltrazioni nei soffitti, eppure per la sinistra la sicurezza dei nostri figli non merita maggiore considerazione e impegno. Bocciati anche i miei emendamenti che chiedevano più soldi da destinare ai disabili. Ottenuti, invece, piccoli interventi per le periferie“. “È stato approvato in Consiglio comunale un ulteriore stanziamento di 100mila euro a favore dei commercianti milanesi che subiscono pesanti disagi per via dei cantieri per la costruzione della M4. Come Lega abbiamo fin da subito sollevato il problema di sostenere i cittadini e gli operatori economici penalizzati dai lavori della nuova linea, che subiscono tra l’altro, ogni giorno, pesanti disagi di vario genere, tra cui la rottura dei sottoservizi che bloccano completamente il loro lavoro”. Spiega Gabriele Abbiati, Consigliere comunale della Lega a Milano, concludendo “Con questo provvedimento abbiamo aumentato quindi il fondo per le spese correnti del 10% rispetto a quello attuale”.

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Il caso Macao spezza i rapporti fra maggioranza e opposizione, sfiorata la rissa in aula

Dopo ore di discussione degli emendamenti presentati dall’opposizione alla delibera che prolungava la durata del fondo immobiliare “Comune di Milano II”, in cui erano state inserite e poi tolte le palazzine liberty di viale Molise occupate dal centro sociale Macao, i due gruppi avevano trovato una mediazione che consentisse all’opposizione di ritirare gli emendamenti rimanenti e votare la delibera in cambio dell’approvazione di un Ordine del Giorno che impegnava il Sindaco a ripristinare la legalità nelle palazzine occupate da Macao. Una volta raggiunto l’accordo è stato ratificato dalle firme dei consiglieri Tatarella (FI), Barberis (PD), Forte (Milano Popolare), con conseguente ritiro degli emendamenti da parte dell’opposizione che subito dopo ha votato la delibera e anche l’immediata eseguibilità. Quando però è arrivato il momento della maggioranza di rispettare i patti votando l’ordine del giorno concordato con l’opposizione ne è sbucato un’altro presentato dalla consigliera Pirovano di Milano Progressista che invita il sindaco a dialogare con Macao per non disperdere il buon lavoro svolto. Un documento che se approvato avrebbe annullato gli effetti di quello concordato con l’opposizione, con l’aggravante di essere stato firmato da Barberis che era stato fra i promotori del patto. Apriti cielo, Pietro Tatarella considerando l’accordo politico tradito, prende la parola e comincia a snocciolare accuse, chiudendo le porte ad ogni accordo futuro e minaccciando di trasformare ogni delibera che passerà in aula in un campo di battaglia, Matteo Forte, di Milano Popolare accusa invece la sinistra di avere rotto la fiducia con le opposizioni che sono state prese in giro smentendo l’accordo preso.  Le cose non avvengono però in modo sereno, ma fra urla insulti e continue sospensioni della seduta con anche un accenno di rissa fra Tatarella e Gentili prontamente sedato dai commessi. Proprio su Gentili si è concentrata la rabbia di Forte nell’intervento che ha sancito la definitiva sospensione della seduta. Il popolare lo ha accusato di non meritare di ricoprire la carica di presidente della Commissione Antimafia militando in un partito che difende l’illegalià, ricevendo in cambio insulti che sarebbe meglio non sentire in un’aula delle istituzioni. Nonostante Gentili si sia poi scusato Tatarella sembra deciso a chiederne le dimissioni contando anche sull’appoggio dei componenti della lista Sala che non avrebbero gradito essere stati coinvolti in questo “tradimento” da Milano Progressista.

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People: le reazioni dell’opposizione

L’annuncio dell’assessore Majorino di “People. Prima le persone” una nuova manifestazione pro immigrati ha immediatamente causato la reazione di molti esponenti dell’opposizione cittadina. “In una città con tanti anziani soli, con una crescente quota di giovani affetti da dipendenze, con le famiglie dei disabili che non ricevono sufficienti sostegni, l’assessore ai servizi sociali in maniera compulsiva non fa altro che organizzare marce pro migranti” ha sottolineato Fabrizio De Pasquale, capogruppo di Forza Italia, per poi concludere “Abbiamo bisogno di affrontare nuove povertà , dipendenze e fragilità, migliorando i servizi e capitalizzando le risorse, non di Assessori che inseguono la leadership della sinistra no global”. Secondo Gianluca Comazzi, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale “E’ ormai evidente che la sinistra milanese è lontana anni luce dalle istanze dei cittadini” e “a quanto pare – conclude – per Majorino e compagnia è più importante cercare visibilità personale sfruttando slogan triti e ritriti sull’immigrazione“. Stefano Maullu europarlamentare di Fratelli d’Italia rileva che “la natura dell’evento conferma infatti che le priorità della sinistra sono sempre le stesse, ossia l’accoglienza indiscriminata, l’integrazione degli stranieri e la tutela dei loro diritti, che per Majorino e compagni contano molto di più di quelli degli italiani“. Poi prosegue “Milano, deve affrontare emergenze reali, problemi veri come la sicurezza, l’abbandono delle periferie e i disagi abitativi di innumerevoli cittadini, per la maggior parte italiani – prosegue Maullu -. Il fatto che la sinistra decida invece di concentrarsi su altro, sui migranti e sui diritti degli stranieri, è irritante e offensivo, specialmente per quei cittadini italiani che sono stati completamente abbandonati dalla politica folle e ideologica della sinistra”. Silvia Sardone, Consigliere Regionale e Comunale del Gruppo Misto commenta invece “Si dimenticano questi signori che gli unici discriminati, a causa delle folli politiche da loro appoggiate, sono gli italiani non gli immigrati. Perché non si fanno un giro al Pane Quotidiano, o nelle tante mense per i poveri di cui è piena la città? Si accorgerebbero che a essere in difficoltà sono anziani nati e cresciuti qui, padri e madri separate, senzatetto italiani“. Poi ironizza “Sorrido quando sento Majorino dire più politiche per il sociale, zero tagli ai servizi per i disabili, quando proprio il suo assessorato ha fissato un tetto massimo di fondi a disposizione dei disabili a Milano relativamente ai loro trasporti. Non c’è da stupirsi – coclude Silvia Sardone – la sinistra si mobilita solo in difesa dei migranti“.

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