Out of the blue: viaggio nella calligrafia attraverso Alcantara

Apre domani, mercoledì 9 settembre, e resterà aperta gratuitamente fino a domenica 11 ottobre, ‘Out of the blue, Viaggio nella calligrafia attraverso Alcantara’, una mostra promossa e prodotta da Comune di Milano, Palazzo Reale e Alcantara S.p.A, appositamente concepita per l’Appartamento dei principi. L’accesso alla mostra è contingentato, solo su prenotazione e nel rispetto delle disposizioni volte a tutelare la sicurezza e la salute dei visitatori. La mostra, a cura di Dagmar Carnevale Lavezzoli e Katie Hill, partecipa alla Art week 2020 (7 -13 settembre 2020) e conferma il costante interesse di Alcantara per la creatività contemporanea più avanzata, trasformando gli spazi di Palazzo Reale di Milano in porte d’accesso a proposte espositive inusitate per contenuti e modalità di fruizione. La calligrafia è una delle più elevate forme artistiche della cultura cinese. In ‘Out of the blue’ sei affermati artisti cinesi – Qin Feng, Qu Lei Lei, Sun Xun, Mao Lizi, Zhang Chun Hong, Wang Huangsheng – combinano la millenaria tradizione del loro passato con le tecnologie più moderne, utilizzando Alcantara come comune denominatore. Spaziando da proiezioni digitali a foreste di inchiostro su rotoli, gli artisti si ispirano alla pratica calligrafica per interrogarsi sulla natura della relazione che intercorre fra l’uomo e il mondo che lo circonda attraverso nozioni taoiste di temporalità, forza vitale e partecipazione. Fondata nel 1972, Alcantara rappresenta una delle eccellenze del Made in Italy e dal 2009 è certificata “Carbon neutral”, avendo definito, ridotto e compensato tutte le emissioni di CO2 legate alla propria attività. Nel 2011 la rendicontazione è stata estesa fino a comprendere l’intero ciclo di vita del prodotto, includendo quindi le fasi di uso e smaltimento (“from cradle to grave”). L’Appartamento dei principi, un ambiente di dieci sale nell’ala sud-ovest di Palazzo Reale, costituisce un prezioso esempio di abitazione regale di inizio Ottocento, giunto a noi pressoché intatto. Previsto dalla riorganizzazione napoleonica dell’edificio nel 1805, viene adibito ad “Appartamento di riserva per principi” nel 1830, destinato a principi e arci-duchini nati dal matrimonio di Ranieri con Elisabetta di Savoia-Carignano. I lavori di rimonta, che ne prevedono la sofisticata decorazione delle sale, perlopiù in stile Restaurazione, diretti dall’architetto Giacomo Tazzini, si concludono nel 1838, poco dopo l’arrivo dell’Imperatore Ferdinando I, giunto a Milano per cingere la corona di Re del Lombardo Veneto.

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