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Confesercenti Milano: Painini confermato alla presidenza

Confesercenti Milano: Painini confermato alla presidenza. «Ringrazio il gruppo dirigente dell’Organizzazione territoriale per aver riconfermato la fiducia nel mio operato e nella squadra messa in campo. Siamo chiamati a grandi responsabilità nel contesto imprenditoriale più dinamico del Paese e in un momento storico molto delicato, dove economia, salute pubblica e sostenibilità ambientale devono assolutamente viaggiare di pari passo», così Andrea Painini commenta la rielezione alla carica di Presidente della Confesercenti provinciale di Milano, espressa all’unanimità dall’odierna assemblea elettiva. Andrea Painini, Classe 1977, vive a Milano e si occupa d’intermediazione immobiliare da oltre 20 anni. Socio Confesercenti dal 2008, Painini si è avvicinato all’Organizzazione partecipando alla vita dell’Associazione Nazionale Agenti e Mediatori d’Affari ANAMA – di cui oggi è tuttora vice-Presidente nazionale – e dunque nel più generale contesto confederale, dove oltre a ricoprire il ruolo di Presidente provinciale dal 2014 è altresì vice-Presidente nazionale di FEDERFRANCHISING, nonché vice-Presidente di Confesercenti regionale Lombardia e vice-Presidente di ENBIL – Ente bilaterale regionale lombardo. La Confesercenti provinciale di Milano rappresenta e assiste oltre 5.000 imprese attive sul territorio della città metropolitana, nonché nelle province di Monza e Brianza, Lodi e Pavia. A Painini vanno i migliori auguri di tutta la Confesercenti provinciale, che è chiamato a traghettare oltre alla pandemia e verso nuovi orizzonti.

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Confesercenti, Painini: “Catastrofe economica, accelerare sui vaccini”

Confesercenti, Painini: “Catastrofe economica, accelerare sui vaccini”. E’ questa la sintesi del presidente della Confesercenti milanese di fronte allo scenario del commercio meneghino dopo un anno di pandemia globale che ha devastato l’economia del territorio. “Da emergenza sanitaria a catastrofe economica. Bisogna assolutamente accelerare il piano vaccinale e servono misure economiche tempestive e proporzionate che permettano alle imprese non solo di ‘tamponare’ i danni di quest’ultimo anno, ma di poter sperare di rilanciarsi appena sarà possibile”. Così Andrea Painini, vicepresidente regionale di Confesercenti Lombardia, che spiega: “Per l’economia e le imprese, il bilancio del primo anno di pandemia è un bollettino di guerra: dal primo lockdown alla seconda ondata, dodici mesi di convivenza forzata con il virus sono costati all’Italia una riduzione di -183 miliardi di euro del Pil e di -137 miliardi per i consumi – di cui 36 da addebitare all’assenza di turisti; abbastanza da riportare la spesa ai livelli del 1997, un passo indietro di 24 anni. – prosegue Painini – Una catastrofe che ha già ‘licenziato’ 262mila lavoratori autonomi e che non è ancora terminata: se non arriveranno sostegni adeguati, nel 2021 rischiano di cessare l’attività 450mila imprese, per una perdita di circa 2 milioni di posti di lavoro. Nel periodo marzo 2020-marzo 2021 i pubblici esercizi in Lombardia sono stati chiusi per un totale di 123 giorni su una media nazionale di 119. L’impatto della crisi potrebbe essere particolarmente forte per le imprese attive come Bar e Ristoranti (-51.085 a fine 2021) e del commercio di abbigliamento (-14.881), nella fattispecie in Lombardia un potenziale decremento di – 7589 unità (pubblici esercizi) e – 1715 (commercio e moda)”, conclude il vicepresidente regionale di Confesercenti, Painini: “Catastrofe economica, accelerare sui vaccini”.

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Agenzie immobiliari, Painini: “Applicare il buon senso delle indicazioni governative”

Agenzie immobiliari, Painini: “Applicare il buon senso delle indicazioni governative”. A dirlo Andrea Painini, Presidente di Anama Confesercenti Milano, commenta positivamente questa nuova fase che potrà portare ad un lento ritorno degli scenari economici dei mesi a dietro. Le tre principali associazioni di rappresentanza del settore dell’intermediazione immobiliari (Anama-Fimaa-Fiaip) fanno sapere in una nota congiunta che, se da oggi ad un privato cittadino è consentito uscire dalla propria abitazione per andare a visitare un alloggio che gli interessa, da acquistare o affittare, rispondendo ad un annuncio pubblicitario di un altro privato, non si vede per quale motivo ciò non gli dovrebbe essere consentito se accompagnato da un agente immobiliare, sempre nel rispetto delle generali norme anticontagio. Il buon senso, nell’applicazione delle disposizioni e raccomandazioni governative, deve comunque sempre essere posto alla base dell’agire di tutti, in questo periodo di emergenza sanitaria, per cui si deve avere sempre presente che la situazione attuale non è quella di 6 mesi fa e quindi i precetti e le raccomandazioni generali di prevenzione del contagio dovranno essere applicati e adottati con la massima attenzione e la massima perseveranza, nell’interesse generale di tutti, con obbligo pertanto di astenersi dall’eseguire la visita qualora non vi siano le condizioni perché la stessa possa essere eseguita in sicurezza (ad esempio per le condizioni di salute anche di una sola delle parti interessate). Laddove invece la visita possa avvenire nel rispetto totale di tutte le disposizioni normative e delle raccomandazioni vigenti, si ritiene che la visita possa avvenire, osservando la massima attenzione.

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Immobiliare, Painini: “Mercato in ripartenza grazie al calo degli affitti brevi”

Immobiliare, Painini: “Mercato in ripartenza grazie al calo degli affitti brevi”. Sono infatti stati registrati segnali positivi dalle agenzie immobiliari secondo Andrea Painini, Vicepresidente Nazionale di Anama, l’associazione degli agenti immobiliari di Confesercenti che raggruppa le principali reti organizzate del settore, raccoglie feedback incoraggianti. Il mattone, da sempre considerato un bene rifugio, sembra non volersi smentire neanche in questo difficile momento, seppur con molte incognite. La ripresa delle agenzie immobiliari a far data dal 4 maggio, nonostante le molte limitazioni dettate dalla restringente normativa nazionale (impossibilità di sopralluoghi in case abitate) ha mostrato segni che possono far ben sperare. Nella grandi città e in alcune località turistiche sono tornati sul mercato delle locazioni parecchi appartamenti prima destinati allo “short rent” che oggi, a causa del pesante calo dei flussi turistici, risulta essere meno redditizio. I numerosi giorni di lockdown hanno stimolato la voglia di una casa più rispondente alle esigenze della famiglia, con rinnovati interessamenti verso spazi esterni (balconi, terrazzi, giardini) e locali ad uso studio. Nonostante i tassi d’interesse dei mutui siano rimasti in linea con il periodo pre-Covid e quindi l’accesso al credito rimanga una modalità ancora molto utilizzata, le preoccupazioni sono date dalla difficoltà nell’ottenere credito per molti italiani che si trovano in una situazione di lavoro precaria o in cassa integrazione e dagli ingorghi delle pratiche nelle banche già sovraccaricate di lavoro. Gli agenti immobiliari, nella speranza che finisca presto questa gimkana di normative che sta limitando in maniera sostanziale la loro operatività, si sono attrezzati per offrire servizi di qualità in totale sicurezza: ovvero ricorrendo a visite virtuali e utilizzando un severo disciplinare igienico/sanitario per le attività in presenza. “Si è smaltito un po’ di lavoro arretrato, i telefoni hanno squillato, si è fatto qualche appuntamento e non sono mancati gli interessamenti” fanno sapere dalle agenzie”.

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