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Palazzo di largo Treves aggiudicato per 52,7 milioni

Dopo 30 rilanci si è conclusa l’asta all’incanto per l’aggiudicazione del palazzo comunale di largo Treves. Tra sei società in gara, a prevalere è stata la Stella real estate che ha offerto 52,7 milioni di euro partendo da una base d’asta di 22,6 milioni di euro: molto più che raddoppiato il valore dell’immobile di 4.366 m2. “Un altro buon segnale per la ripresa economica della nostra città – afferma l’assessore al Demanio, Roberto Tasca –. Con l’asta odierna abbiamo compiuto un ulteriore passo per la valorizzazione e la razionalizzazione del patrimonio immobiliare comunale. Si rivela ancora una volta vincente l’utilizzo delle aste all’incanto per indurre i concorrenti ad una gara al rialzo che consente un maggiore incasso a beneficio del Comune. Le maggiori entrate saranno destinate a sostenere gli ingenti interventi in conto capitale che il Comune dovrà fare, tra i quali il prolungamento a Baggio di M1”. All’asta c’erano anche altri lotti. L’ufficio di via Pirelli 30: anche in questo caso gara vivace con 11 rilanci. Ad aggiudicarsi i locali di 414 m2 la società Real one S.r.l. per 2 milioni di euro. Si partiva da una base d’asta di 1,3 milioni di euro. Unico concorrente per l’immobile di via Edolo. La Covi immobiliare ha offerto 3,9 milioni di euro per 2.270 m2 che partiva da una base d’asta di 3,8 milioni di euro. Deserta invece l’asta all’incanto per l’immobile di via San Tomaso 3 di 3.361 m2, che resta al momento nella disponibilità immobiliare del Comune e che verrà presto rimesso a bando.

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Un lupo sulla facciata di un palazzo in via Palmanova

Una facciata cieca della dimensione di 150 Metri quadrati, uno stabile che fa parte di un comprensorio di case popolari di proprietà comunale. È questa la scenografia del murale appena realizzato in via Palmanova 59, frutto della collaborazione tra la Fondazione Arrigo e Pia Pini, che ha incaricato il collettivo Orticanoodles quale direttore operativo dei lavori data la sua esperienza in ambito di arte urbana, e il Comune di Milano. Il murale fa parte del progetto “Milano arte natura inclusione – MANI”, che giunge così alla sua terza tappa dopo aver toccato il CDD Anfossi nel Municipio 4 e l’area di via Guerzoni, con il coinvolgimento delle Associazioni L’Amico Charly e Rob de Matt, nel Municipio 9. Ora approda nell’area di via Palmanova, a nord della città, per il doppio intervento degli artisti Lucamaleonte e Pao. “Murales, teatro, cinema insieme allo sport, al gioco, al sostegno scolastico e all’animazione per i più piccoli sono alcune delle attività che stiamo portando nei cortili delle case popolari – ricorda l’assessore alle Politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti -. Sappiamo che l’area del bisogno è grande, che serve più attenzione per la manutenzione, che in alcuni quartieri è decisivo il rispetto delle regole di convivenza, ma sappiamo anche che dobbiamo insistere nel portare tutta l’energia possibile tra le case dei quartieri popolari di Milano. Il lavoro da fare è molto e impegnativo e la cultura è fondamentale per dare dignità e per riscattare quelle parti di città che per troppo tempo abbiamo dimenticato. Grazie ai Comitati inquilini tutti e, in questo caso, a Cortili solidali, sono convinto che riusciremo a raggiungere risultati importanti”. Un’intera facciata della palazzina di accesso al grande cortile delle case popolari è stata dunque trasformata con Lucamaleonte, artista romano la cui opera è inedita a Milano, che ha scelto di raffigurare un lupo come simbolo della natura, per invitarci ad attraversare le paure con coraggio e intelligenza, rispettando l’ordine naturale: “Il disegno del lupo – spiega – è stato concepito durante il confinamento, quando assistevamo impotenti allo svuotamento delle nostre città e all’arresto di quasi tutte le attività produttive. Il lupo rappresenta qualcosa di selvatico e profondamente naturale che è arrivato, nel 2020, e ha preso il sopravvento sulle nostre vite, così urbane. Il lupo rievoca la centralità della Natura in un mondo di macchine, strade e palazzi, in una società di relazioni che ci porta, troppo spesso, a perdere il contatto con il nostro istinto e con quella radice che accomuna tutti gli esseri umani come esseri viventi, quindi come pari. Questo lupo incarna la fierezza e la quiete di chi ha il mondo intero come casa, per questo lo regaliamo alla città di Milano e alle case di via Palmanova, come simbolo di protezione, di cura e di sicurezza”. In questo giorni inoltre Pao, insieme a dieci ragazzi del CAG Tarabella, sta disseminando interventi diffusi di street art nei dintorni di Palmanova: non solo per raccontare, ma per permettere ai più giovani di fare esperienza di arte urbana. Fondazione Arrigo e Pia Pini dal 2016 dona alle associazioni e ai gruppi attivi nel supporto a persone fragili e con vulnerabilità sociale l’esperienza di potersi accostare all’arte urbana, sviluppando progetti di impatto visivo con le proprie mani, sotto la supervisione di artisti esperti. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con APS non riservato, Wit design, Istituto italiano di fotografia e sostenuto da Fondazione Comunità di Milano.

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Ai domiciliari minaccia di fare saltare il palazzo e finisce in psichiatria

E’ successo alle 12.30 di martedì, dove in un palazzo di largo Rio de Janeiro vive un 39enne sottoposto agli arresti domiciliari. Durante una lite con i genitori ha impugnato un coltello da cucina e li ha costretti a fuggire dall’appartamento. Poi ha minacciato di aprire il gas e “far saltare tutto il palazzo“, infine di gettarsi dal terzo piano chiedendo infine di parlare con i suoi avvocati. Quando i legali sono giunti sul posto, e sono entrati in casa sua, approfittando del colloquio e della sua distrazione i Carabinieri lo hanno bloccato e consegnato al 118, che lo ha trasportato al reparto di  psichiatria dell’ospedale Niguarda. ANSA  

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