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Approvate le modifiche al PGT per l’Hub San Cristoforo-Parcheggio via Merula

Il Consiglio comunale ha approvato alcune modifiche delle destinazioni del Piano dei Servizi del Piano di Governo del Territorio vigente e l’acquisizione di un’area dell’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla Criminalità Organizzata al fine di consentire la realizzazione dell’Hub di Interscambio San Cristoforo-Parcheggio via Merula, capolinea ovest della linea della metropolitana M4. Il parcheggio di interscambio San Cristoforo-Merula sarà realizzato su aree per un totale di 20mila metri quadrati in parte comunali (la sede dell’ex scuola dell’infanzia demolita) e in parte di proprietà dell’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla Criminalità Organizzata; aree che erano inquinate. Le aree dell’Agenzia saranno concesse gratuitamente perché destinate a funzioni di pubblica utilità. Il progetto prevede un parcheggio completamente interrato con un piano dedicato alla sosta delle auto con 290 stalli senza sottrarre spazio in superficie. A livello strada sarà in parte realizzato un hub per il capolinea dei bus extraurbani che collegano a Milano a Buccinasco, Corsico e agli altri comuni di questa parte dell’area della Città metropolitana. La maggior parte della superficie del parcheggio sarà invece dedicata a verde e spazio per il quartiere, collegata con via Martinelli e l’area oggi occupata dal cantiere che connetterà via Martinelli con via Ludovico il Moro. Tale area sarà pedonale e verde e rappresenterà uno spazio per il quartiere oltre che la connessione con la passerella che collega con la stazione S. Cristoforo M4. In questa area è inoltre prevista la fermata dei bus, del prolungamento del tram 2 e il loro transito esclusivo. Sarà anche collocata una velostazione per custodire in sicurezza le biciclette. La realizzazione del parcheggio in sotterranea permetterà quindi di creare una connessione verde e di spazio pubblico tra il quartiere e il Parco Sud. L’accesso delle auto al parcheggio non avverrà dalle strade del quartiere bensì dalla nuova viabilità tra via Enna e via Chiodi, viabilità a una sola corsia per senso di marcia, completa di ciclabile e alberature. Questa nuova strada sarà raggiungibile a sud solo da via Enna, dal cavalcavia Giordani e dalla viabilità di connessione con Buccinasco; mentre a nord sarà collegato direttamente esclusivamente a via Chiodi, via Faenza e viale Famagosta. In questo modo l’intenso traffico di ingresso e uscita in città sarà dirottato dalle attuali vie Ludovico il Moro e via Martinelli, parte del quartiere, verso invece la nuova viabilità e da questa al parcheggio, lontano dalle abitazioni e separata da un corridoio verde. La sua realizzazione sarà un’occasione importante per riqualificare e moderare la velocità su via Martinelli, migliorando la sicurezza stradale del quartiere e la vivibilità degli spazi, anche secondo le indicazioni che fornirà il Municipio 6.

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De Corato: nel PGT 7 moschee alla faccia dei milanesi

Oggi è stato pubblicato sul Burl il “Piano di governo del territorio“, comprensivo del “Piano per le attrezzature religiose” e la variante del “Piano delle regole“, deliberato il 14 ottobre scorso dal Consiglio Comunale di Milano. “Con l’ufficialità del Par Milano apre alle moschee – commenta l’Assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato (FdI) – per buona gioia dei milanesi, compresi quelli di via Padova e via Esterle che erano scesi in strada per manifestare il loro dissenso raccogliendo migliaia di firme contro l’apertura di moschee“. “Mentre nel resto del mondo succedono attentati – continua De Corato – come l’ultimo avvenuto pochi giorni fa a Londra quando un terrorista islamico ha accoltellato per strada tre persone, la Giunta meneghina continua nella sua decisione di cospargere la città di minareti in ogni zona“. “Milano avrà 4 centri islamici abusivi sanati e 3 nuove moschee – spiega De Corato –  in via Marignano, via Esterle e nel parcheggio Trenno di via Novara. Diventerà la più grande città italiana con più luoghi di culto islamici. A nulla sono servite le proteste dei residenti. Evidentemente – conclude De Corato – questa maggioranza eletta anche con i voti della comunità islamica che si riconosce nel consigliere islamico Sumaya Abdel Qader non poteva far altro che pagar pegno“.  

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San Siro, Sala: progetti nel rispetto del PGT

“La volontà di favorire le società c’è, nel rispetto delle nostre regole. Il Pgt regna sovrano“. Lo ha ribadito il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, in vista del prossimo vertice sullo stadio con Inter e Milan. “Martedì i miei collaboratori amministrativi e gli assessori incontreranno i club, ascolterò quello che viene detto – ha spiegato Sala -. La nostra posizione di partenza è chiara. E’ una situazione in cui bisognerà avere la capacita ognuno di concedere qualcosa all’altro“. ANSA  

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Approvato il PGT, soddisfatto l’Assessore Maran

Con 26 voti favorevoli e 12 contrari, il Consiglio Comunale di  ha approvato il Piano di Governo del Territorio che comprende il nuovo documento di piano, la variante del Piano dei Servizi, comprensivo del Piano per le attrezzature religiose e la variante del Piano delle regole. “È l’obiettivo che ci siamo posti“, ha commentato l’Assessore all’Urbanistica, Pierfrancesco Maran,definendo il PGT un piano “che prende il buon momento di Milano, in crescita secondo tutti gli indicatori“. Per l’assessore ora “bisogna estendere il diritto alla casa” quindi “gli obblighi di fare edilizia convenzionata” e “fare case popolari”. Maran “incrementare il verde, con 20 nuovi parchi” e “di spostare gli investimenti pubblici e privati dal centro e dal semicentro alle periferie dove – ha aggiunto – ci sono incentivi e investimenti importanti“. Tre gli obiettivi prioritari del Pgt: casa, ambiente e periferie. Tra le principali modifiche apportate al Piano attraverso gli emendamenti del Consiglio comunale, le controdeduzioni, le osservazioni presentate nei mesi scorsi da cittadini ed enti: l’innalzamento al 75% delle aree da destinare a verde nell’area di piazza d’Armi (percentuale gia’ elevata da 50% a 70% in fase di osservazioni) e la relativa eliminazione dell’indicazione di proposta di piano attuativo presentata nel 2017; l’obbligo, per le nuove costruzioni (comprese quelle con demolizione e ricostruzione), di essere a zero emissioni di CO2; l’individuazione, per le ristrutturazioni, di una soglia minima dell’indice di riduzione di impatto climatico richiesto, raggiungibile con tetti e pareti verdi e interventi di depavimentazione, oltre il quale e’ possibile monetizzare (tali risorse saranno destinate alla realizzazione del Grande Parco Metropolitano e a interventi di depavimentazione). Viene indicata anche la cancellazione della facoltà di realizzare servizi nelle pertinenze indirette per il verde urbano; l’eliminazione della possibilità di realizzare grandi strutture di vendita nelle aree destinate a grandi funzioni urbane di Ronchetto e Porto di Mare e nei Nuclei di antica formazione; la possibilità di realizzare grandi strutture di Vendita in prossimità delle piazze da rigenerare solo nel caso in cui siano coinvolti i mezzanini delle stazioni metropolitane; l’impossibilità di realizzare funzioni urbane in edifici destinati ad edilizia popolare; la ridefinizione dei tempi, da 24 a 12 mesi, perché un edificio dismesso sia da considerarsi pericoloso per la sicurezza e la salubrità pubblica; la previsione di aree adibite a parcheggi pubblici nelle zone adiacenti alle fermate della circle line.

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PGT, stop ai centri commerciali in centro e limitazioni nel resto della città

Nel corso della discussione che si sta svolgendo in Consiglio Comunale, per l’approvazione del Piano di Governo del Territorio, in seguito all’approvazione di due emendamenti presentati dal capogruppo di Forza Italia, Fabrizio De Pasquale, e dalla consigliera di Milano Progressista, Natascia Tosoni, è stato vietato realizzare nuovi grandi spazi commerciali, in stile Rinascente, nel centro città e nei quartieri storici, come Baggio e Quarto Oggiaro, come era invece previsto in una delle osservazioni al Pgt precedentemente accolta. In seguito a emendamenti presentati da maggioranza e Movimento 5 Stelle, anche a Ronchetto e Porto di Mare sraà creare grandi strutture di vendita superiori ai 2.500 metri quadrati. Nelle piazze Lotto, Maciachini, Corvetto, Loreto, Abbiategrasso, Trento, Romolo, le grandi strutture di vendita saranno autorizzate, ma, come stabilito in seguito all’approvazione di un emendamento presentato dal Consigliere del Pd Bruno Ceccarelli, dovranno essere realizzate in corrispondenza dei mezzanini della metropolitana. Via libera dell’aula di Palazzo Marino anche agli emendamenti su piazza d’Armi, per cui si e’ stabilito che il 75% sara’ destinata a verde e solo il 25% sara’ edificabile. Un risultato definito “eccezionale” dall’l’assessore all’Urbanistica e Verde Pierfrancesco Maran, che ha aggiunto, “L’obiettivo che ci siamo posti all’inizio era di creare il verde e in questo quadro si hanno le risorse economiche per garantire che il parco venga realizzato“, Per quanto riguarda il vincolo delle Belle Arti sulla procedura avviata dall’ex ministro ai Beni culturali, Alberto Bonisoli la scorsa primavera, l’assessore confida che si “concluderà con l’indicazione di limiti di altezza massima per gli edifici degli ex magazzini“. Approvato anche un emendamento del Consigliere di Forza Italia, Alessandro De Chirico secondo cui le aree ferroviarie non ancora asservite alle funzioni ferroviarie possano generare volumetrie da “far atterrare” sui nodi di interscambio strategici per la mobilità. “Bovisa, ad esempio – spiega De Chirico –  è un quartiere in forte espansione dove però esistono ancora aree degradate che richiedono una loro riqualificazione. Questo necessita di investimenti di privati che possano dare uno slancio urbanistico come quelli sviluppati a CityLife e in Porta Nuova“. L’emendamento si pone quindi l’obiettivo di “essere un incentivo in più per rendere anche Bovisa uno delle skyline di Milano con il programma Reinventing City“.  

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PGT più verde dopo le osservazioni dei cittadini

Dopo l’adozione da parte del Consiglio comunale del nuovo Piano di Governo del Territorio per Milano 2030, avvenuta il 5 marzo scorso, la deliberazione – comprendente il nuovo Documento di Piano, la variante del Piano dei Servizi, comprensivo del Piano per le Attrezzature Religiose e la variante del Piano delle Regole – è stata pubblicata e messa a disposizione dei cittadini per 30 giorni per la fase di raccolta delle osservazioni. Il termine è scaduto il 15 luglio scorso e l’Amministrazione comunale ha ricevuto 840 osservazioni, alcune delle quali articolate in più tematiche per un totale di 1.623 osservazioni. Ieri in Giunta è stata quindi varata la delibera che controdeduce le osservazioni dei cittadini, apportando diverse novità, tra cui le più importanti sul fronte dell’incremento delle politiche green. “Quella dell’ambiente, insieme al diritto alla casa – spiega l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran – è la vera sfida delle città del mondo dei prossimi anni e quindi è giusto fare ulteriori passi avanti anche nel PGT che già prevede 20 nuovi parchi in città e riduzione del consumo di suolo del 4%“. Queste le principali novità. Tutte le nuove costruzioni (anche i casi di demolizione e ricostruzione) devono essere a ZeroCO2 (come, a titolo di esempio, sarà lo Scalo di Greco, il primo quartiere in housing sociale a impatto zero, vincitore del bando Reinventing Cities). La regola sulla permeabilità dei suoli negli interventi urbanistici cambia e, accogliendo la proposta del WWF e dell’Associazione Cittadini  per l’Aria vengono reinterpretate le norme sul Biotope Area Factor (BAF) che già si è data Berlino (e Segrate, primo caso in Italia): gli interventi dovranno raggiungere un indice che somma il suolo depavimentato con pareti e tetti verdi (che valgono un punteggio minore ma sono importantissime per le isole di calore) anche attraverso interventi di compensazione al di fuori del lotto. Qualora non si riuscisse a raggiungere questi obiettivi, si può monetizzare la differenza e il Comune ha un vincolo di uso negli investimenti per il Parco Metropolitano e per il piano che vuole piantare 3 milioni di alberi nella Città Metropolitana entro il 2030. A tal proposito è in via di redazione anche una mappa della rete ecologica con le aree da depavimentare ed alberare a Milano. Cambiano le regole per la Piazza d’Armi di Baggio, grazie al percorso impostato col Consiglio comunale e con la proprietà. Vengono infatti accolte due osservazioni: una dei proprietari che si auto-aumentano la quota minima di verde dal 50% al 70% dell’area (che è sostanzialmente quasi tutta quella non già edificata); un’altra che identifica il futuro parco quale Grande Funzione Urbana della Piazza d’Armi. “Sebbene resti ancora da risolvere il tema della procedura avviata dal Mibac – aggiunge l’assessore Maran – sono fiducioso che riusciremo ad arrivare all’obiettivo che ci poniamo da mesi: un grande parco di oltre 30 ettari, uno dei più grandi di Milano, e invece dei magazzini abbandonati, gli uffici pubblici statali che vogliono insediarsi in quella zona e che contribuirebbero a ravvivare il quartiere di Baggio”. La delibera viene ora mandata ai Municipi che nelle prossime settimane esprimeranno un parere. Anche i loro pareri verranno controdedotti e poi la delibera approderà in Consiglio comunale dove entro metà ottobre andrà approvata.  

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