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Piove sull’arancione lombardo

Piove sull’arancione lombardo. Perché mentre i telegiornali trasmetto lo stesso programma da un anno, fuori è ricominciata una bella stagione proprio mentre la Lombardia si prepara a un nuovo giro di colori più tenui del rosso. Quanto sia inutile questa divisione lo hanno visto le persone in giro negli ultimi giorni: il grande senso di umanità evocato dal ministro dell’Interno Lamorgese è stato applicato (per fortuna) ampiamente e bene o male tutti sono andati o in vacanza o hanno preso qualche boccata d’aria. Ma prima ancora per Milano si vedevano centinaia di persone in giro, con tanto di mercatini e feste. Così l’unico vero risultato delle misure governative sembra aver dato soddisfazione alle migliaia di condomini che avrebbero tanto voluto veder scattare la polizia ogni volta che un vicino organizza una cena con amici. Quello perennemente incazzato con tutti perché fanno rumore, hanno un cane, ballano o semplicemente disturbano la quiete in cui vorrebbe immergersi pure vivendo in condominio. Quella particolare specie di umano che passa il tempo a controllare cosa buttano nella spazzatura i vicini di casa o controlla quante volte viene usato un parcheggio condominiale per essere sicuro di avere sempre disponibile quello che ritiene più comodo. Finalmente quando questi soggetti chiamano, polizia e carabinieri scattano per dovere a sanzionare i festaioli. Perché tecnicamente tutto è assembramento per adesso. Ma sull’arancione lombardo si addensano nubi: gli incazzosi di condominio non avranno lo stesso sfogo, ma anche gli altri come prenderanno le uscite? Dopo un anno di contatti sociali limitati il rischio di scontri è alto. Perché la tensione sta salendo e tutti saranno nel dubbio. Intanto è arrivata la pioggia. E se piove sull’arancione lombardo che si profila da lunedì, saranno tutti in macchina. Ancora più incazzati e timorosi allo stesso tempo.

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Approvato: il piano: 1 Città, 20 Musei, 4 Distretti

La Giunta ha approvato i contenuti del piano strategico “1 Città, 20 Musei, 4 Distretti”, dando mandato alla Direzione Cultura di proseguire nello studio di fattibilità organizzativa ed economica del progetto di creazione di distretti museali urbani, finalizzato alla nascita di un nuovo management culturale della città. Il progetto prevede un processo di riorganizzazione dei musei civici che mira alla creazione di quattro distretti museali, situati in altrettante zone della città, caratterizzate da un’elevata concentrazione di istituzioni museali e culturali. In particolare, vengono individuate in base al criterio della prossimità geografica quattro aree nelle quali inserire 23 musei civici: Sempione (Castello Sforzesco, Museo Archeologico, Acquario civico), Duomo (Palazzo Reale, Museo del Novecento, Museo del Risorgimento, Palazzo Morando, Palazzo della Ragione, Studio museo Messina), Giardini (GAM, PAC, Museo di Storia Naturale, Planetario, Casa Museo Boschi-Di Stefano, Palazzo Dugnani), Ansaldo (Mudec). All’area Ansaldo afferiscono anche i progetti speciali CASVA, Arte negli Spazi Pubblici, Casa della Memoria, Reti e Cooperazione Culturale. L’obiettivo del piano è duplice: da un lato mira a rendere più efficiente il sistema museale civico verso l’esterno grazie a un’offerta culturale cittadina integrata anche con gli istituti culturali non civici presenti nei distretti; dall’altro implica un riassetto organizzativo interno delle direzioni, in modo da garantire un migliore svolgimento dei processi interni e quindi maggiore qualità dei servizi erogati. Inoltre, la gestione integrata delle politiche culturali potrà connettersi più efficacemente alle strategie di sviluppo urbanistico, economico e sociale dei rispettivi territori, diventando il motore di una crescita armonica per ciascun ambito territoriale. La ricerca è stata cofinanziata da Fondazione Cariplo ed è stata svolta dalla Direzione Cultura del Comune di Milano insieme a Fondazione scuola dei beni e delle attività culturali e al Gruppo di ricerca ASK – Bocconi. La ricerca per la redazione del Piano è stata svolta da PTSCLAS.

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Il piano d’azione del Comune di Milano per la ripresa scolastica

Rilevazione delle temperature per bambini e bambine della fascia 0-6 e per i loro accompagnatori e investimenti per i dispositivi di protezione del personale e per l’incremento delle pulizie di aule, giochi e arredi. Spazi adeguati e sicuri grazie a un massiccio programma di manutenzioni ordinarie e strutture provvisorie per le scuole che ne hanno bisogno. Provvedimenti per la viabilità pensati appositamente per le scuole con zone esterne a rischio assembramenti. Dal Comune di Milano un importante piano d’azione per la ripresa della scuola in sicurezza. Infanzia Saranno circa 30mila i bambini della fascia 0-6 che, anche quest’anno, potranno frequentare nidi e scuole dell’infanzia. Con uno sforzo straordinario, l’Amministrazione comunale ha garantito lo stesso numero di posti pre-Covid, già a partire dal 7 settembre. Gli uffici stanno concludendo la verifica dei bambini per ogni sezione. I nuovi iscritti verranno contattati dalle singole Unità Educative per gli inserimenti, che inizieranno a partire dal 14 settembre. Già decisa la misurazione della temperatura per tutti i bambini e per i loro accompagnatori. Seguendo le raccomandazioni ministeriali, il Comune ha stabilito che provvederà alla rilevazione della temperatura all’ingresso delle scuole, grazie ai termoscanner (oltre 500) che verranno utilizzati anche per i dipendenti. Il personale sarà dotato di tutti i dispositivi di protezione individuale necessari. Il Comune ha già acquistato 824.900 guanti monouso, 174.220 mascherine chirurgiche, 1.494 mascherine FFP2, 4.000 visiere protettive, 5.800 confezioni di gel igienizzante (a cui si aggiungeranno presto altre 4.040 confezioni). È previsto inoltre un investimento di 6 milioni di euro per intensificare le pulizie degli spazi scolastici, dei giochi e degli arredi. Gradi superiori Per quanto riguarda i servizi di pre e post scuola, il Comune sta concludendo, in condivisione con i presidi, la ricognizione sugli orari di ingresso e uscita stabiliti dalle singole autonomie scolastiche e sugli spazi disponibili, per poi avviare le procedure necessarie alla riorganizzazione e attivazione del servizio. Sul fronte della refezione, Milano Ristorazione sta ultimando i sopralluoghi per organizzare la somministrazione dei pasti che potrà avvenire in refettorio su turni, con un sistema misto (sia in classe sia in parte in mensa) o, in un numero minore di casi in cui la mensa viene utilizzata come aula, negli stessi spazi in cui gli studenti svolgono le lezioni. Edilizia scolastica Per ridefinire gli spazi, sono stati effettuati, in accordo con i Dirigenti scolastici, oltre 700 interventi di manutenzione ordinaria. Sul fronte della manutenzione straordinaria saranno portati a compimento una serie di cantieri tra cui Quadronno, Crocefisso, Graf, Crescenzago, che permetteranno a bambine e bambini di rientrare nelle loro classi con l’inizio dell’anno scolastico. Così come arriverà a compimento per l’inizio dell’anno scolastico la costruzione della scuola di via Pisa. Dove i lavori non sono stati ultimati (una decina di scuole) arriveranno i moduli per la realizzazione di strutture provvisorie (in allegato i rendering). La consegna dei primi 14 moduli è prevista per il 14 settembre nelle scuole di via Console Marcello, via Rasori, via Gallarate, via Cilea. Seguiranno, il 20 settembre, gli istituti di via Narcisi e via Gattamelata per un totale di 12 moduli e, il 27 settembre, le scuole di via Quarenghi, Martinetti e Castellino da Castello per un totale di 13 moduli. Le consegne si concluderanno il 4 ottobre con gli ultimi 6 moduli nelle scuole di via Forze Armate e via Crimea. Trasporti Il Comune di Milano ha ricevuto circa 30 richieste di supporto dalle scuole per evitare assembramenti negli orari di entrata e uscita. Saranno attuate tre tipologie di intervento a seconda della dislocazione e della tipologia di strade nelle quali si trovano. Per alcune scuole verrà istituito il “car free”. Laddove manca un marciapiede largo o uno spazio pedonale e non vi è il passaggio del trasporto pubblico, verrà emanato un provvedimento viabilistico con cui si attua il divieto di transito ai veicoli nella strada adiacente la scuola, esclusivamente negli orari di entrata e uscita, e le strade saranno presidiate da transenne e cartelli mobili (che saranno tolti all’avvio delle lezioni). Nelle scuole (una decina all’incirca) che hanno marciapiedi larghi o un’area pedonale attualmente non protetta, verranno collocati dei paletti per impedire la sosta irregolare dei veicoli. Infine, qualora non vi siano le condizioni strutturali per il car free e i marciapiedi sono già tutelati dal parcheggio abusivo e protetti, si procederà a una “bollinatura” dell’area di marciapiede circostante l’ingresso (analoga a quella utilizzata sui mezzi del trasporto pubblico) per indicare la posizione più corretta e prudente per bambini e accompagnatori in attesa dell’ingresso. Questo avverrà una decina di scuole e anche nelle 30/40 scuole dell’infanzia che hanno situazioni di maggiore criticità nel mettere in sicurezza l’accesso.

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Presentato il piano per la ripresa post Covid-19 elaborato dalla task force guidata dal Sindaco Sala

È stata pubblicata oggi la “C40 Mayors agenda for a green and just recovery”, il programma dei sindaci del network C40 cities per una ripresa sostenibile ed equa che delinea i coraggiosi passi da intraprendere per superare la crisi generata dalla pandemia Covid-19. Il piano è stato elaborato dalla “C40 Global mayors Covid-19 recovery task force”, istituita e diretta dal Presidente di C40 e Sindaco di Los Angeles Eric Garcetti e presieduta dal Sindaco di Milano Giuseppe Sala. A presentarlo insieme a loro, questo pomeriggio nel corso di una video conferenza stampa, i primi cittadini di Freetown, Lisbona, Medellín, Melbourne, Montréal, New Orleans, Rotterdam e Seattle. La “C40 Mayors agenda for a green and just recovery” prevede che misure specifiche, già in fase di realizzazione in molte città del mondo, diventino la “nuova normalità”, così che si possa allo stesso tempo essere preparati a contenere future pandemie, affrontare le ingiustizie sociali e mantenere il riscaldamento globale al di sotto dell’obiettivo di 1,5°C previsto dall’Accordo di Parigi. “All’inizio della pandemia, i sindaci della rete C40 hanno sentito il bisogno di collaborare ancora di più, per poter apprendere rapidamente gli uni dagli altri e prendere le decisioni più appropriate per affrontare la sfida Covid-19 – ha spiegato il Sindaco di Milano Giuseppe Sala -. È stata quindi creata una visionaria task force di sindaci per elaborare un percorso verso una nuova normalità, a beneficio di tutte le città del mondo. Il futuro delle nostre città è costruito su questa forte visione collettiva per una ripresa verde e giusta. Oggi – ha aggiunto il Sindaco Sala – presentiamo le azioni concrete che stiamo intraprendendo e continueremo ad adottare per la creazione di posti di lavoro e per tutelare i lavoratori essenziali, per garantire maggiore equità e resilienza e per la salute e il benessere di tutti i nostri cittadini.Il nostro vuole essere anche un forte appello all’azione da parte dei governi nazionali e di altre istituzioni affinché si muovano nella stessa direzione. Sono fiducioso che l’agenda dei sindaci C40 per una ripresa sostenibile e giusta sarà utile per l’azione individuale di tutti i sindaci C40 nelle loro città e regioni”. Tra le misure sostenute dai sindaci ci sono programmi per la creazione di posti di lavoro sostenibili; maggiori diritti e sostegno per tutti i lavoratori il cui contributo si è rivelato essenziale durante la crisi Covid-19; investimenti in settori green, come l’accesso garantito a servizi pubblici resilienti, in particolare per i più vulnerabili; programmi di riqualificazione edilizia; investimenti per un trasporto collettivo sicuro e affidabile e nuovi spazi protetti per pedoni e ciclisti. L’idea di una ripresa sostenibile ed equa dalla crisi Covid-19 è stata accolta con favore da leader e attivisti di tutto il mondo, tra cui rappresentanti di imprese e sindacati, giovani attivisti per il clima, economisti, gruppi di cittadini. Si basa sui principi del Green new deal globale annunciati dal Presidente di C40 e Sindaco di Los Angeles, Eric Garcetti, al C40 World mayors summit di Copenaghen. Riconoscendo che per una ripresa equa e a basso impatto climatico dalla pandemia Covid-19 sarà necessario un impegno globale, il network C40 cities e i suoi alleati hanno chiesto anche ai governi nazionali di sostenere i loro sforzi. I sindaci di C40 richiedono un impegno per “garantire che tutti i fondi e i pacchetti di stimolo per la ripresa economica promuovano una transizione equa e sostenibile”. I sindaci di C40 sono chiari nella loro richiesta di interrompere tutti gli investimenti pubblici nei combustibili fossili: “Le nazioni devono cogliere questa opportunità per interrompere con decisione gli investimenti in industrie con elevate emissioni di CO2 e che impiegano combustibili fossili, aumentando gli investimenti verso un futuro a basse emissioni”. La “C40 Mayors agenda for a green and just recovery” chiarisce che la pandemia di Covid-19 ha reso evidenti le profonde disuguaglianze nelle città e tra diverse regioni del mondo e ha avuto un impatto sproporzionato sulle comunità indigene e sulle persone di colore, sulle comunità a basso reddito, sugli anziani soli e su coloro che vivono in insediamenti informali. I sindaci si impegnano ad affrontare queste ingiustizie sociali e rivolgono un appello ai governi nazionali affinché garantiscano che gli investimenti e i fondi per la ripresa puntino a creare società e comunità più eque e inclusive e affrontino direttamente le storiche disuguaglianze e le discriminazioni continue basate su etnia, genere e reddito. Agenda dei sindaci C40 per u​na ripresa verde e giusta C40 cities (2020) Mayors agenda for a green and just recovery LE AZIONI FONDAMENTALI DEL PROGRAMMA DEI SINDACI DI C40 PER UNA RIPRESA SOSTENIBILE ED EQUA – C40 MAYORS AGENDA FOR A GREEN AND JUST RECOVERY Insieme, in qualità di sindaci di C40, abbiamo identificato collettivamente le azioni fondamentali per realizzare la nostra visione di una ripresa sostenibile ed equa. Saremo in prima linea nell’intraprendere azioni per creare posti di lavoro e un’economia inclusiva grazie a: creazione rapida di nuovi posti di lavoro sostenibili; sostegno e protezione dei lavoratori essenziali; sostegno e creazione di programmi di formazione per migliorare le competenze e riqualificare la forza lavoro e gli attuali disoccupati, in modo tale da consentire una transizione equa verso un’economia inclusiva. Saremo in prima linea nell’intraprendere azioni per la resilienza e l’equità, fornendo a tutti i servizi pubblici fondamentali, che sono alla base di una società equa e di un’economia forte, servizi che siano in grado di resistere alle crisi future, grazie a: creazione di un sistema di trasporto collettivo sicuro e resiliente post-Covid; creazione e investimenti nei servizi pubblici fondamentali per tutti, come acqua potabile, cibo, servizi igienico-sanitari e alloggi sani e a prezzi accessibili. Saremo in prima linea nell’adoperarci a favore della salute e del benessere, restituendo spazio pubblico alle persone e alla natura, risanando le nostre strade e garantendo aria pulita per rendere vivibili le comunità, grazie a: creazione di “città dei 15 minuti”, dove tutti gli abitanti sono in grado di soddisfare la maggior parte delle loro esigenze grazie a servizi situati a breve distanza dalle loro case, raggiungibili

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Piano di rateizzazioni degli affitti degli spazi comunali

I canoni di affitto di locali e negozi di proprietà comunale, relativi al periodo Covid, potranno essere rateizzati. L’Assessorato al Demanio ha infatti predisposto una particolare procedura per permettere la dilazione dei pagamenti ai 972 affittuari per il periodo marzo-settembre 2020. La misura prenderà il via il 30 settembre, data in cui scadono i termini per il pagamento dei canoni dei due trimestri sospesi per via dell’emergenza Covid-19. “Grazie al lavoro degli uffici delle direzioni Tributi e Demanio siamo riusciti a predisporre un piano di rateizzazioni per l’affitto dei locali comunali, i cui canoni sono stati sospesi durante i mesi dell’emergenza Covid-19 – spiega l’assessore al Demanio, Roberto Tasca -. Abbiamo predisposto dilazioni che intendono andare incontro alle esigenze di commercianti e imprese in difficoltà dopo il lungo lockdown. La misura non azzera il canone ma ne spalma l’effetto su tre anni. L’azzeramento non è consentito dalla legge e dalle difficoltà insorte per il bilancio del Comune, che potranno essere auspicabilmente superate con un nuovo intervento del Governo”. Era stata l’ordinanza del Sindaco dell’11 marzo 2020 a sospendere il pagamento delle bollette relative ai primi tre mesi dell’anno e a rinviare tutto al 30 settembre. La seconda rata trimestrale ha invece la sua scadenza naturale proprio il 30 settembre. Gli affittuari avranno la possibilità di rateizzare, se in regola nei confronti del Comune, fino a 24 mesi per importi fino a 6.000 euro e fino a 36 mesi per importi superiori. La somma rateizzabile equivale al semestre marzo-settembre e offre a tutti i concessionari e gli affittuari la possibilità di godere di un importante beneficio finanziario in un momento di difficoltà. Per ciascun affittuario verrà redatto un documento di conguaglio nel quale saranno identificati gli importi relativi ai mesi di chiusura con l’indicazione delle modalità di rateazione. Con tale “documento” verranno comunicate le modalità che dovranno essere seguite per la presentazione dell’istanza di dilazione. L’istanza dovrà essere presentata dall’affittuario dopo il ricevimento del documento di conguaglio per via telematica, attraverso una procedura definita specificamente per la situazione delineata. Il Comune, dopo aver valutato e regolarizzato le situazioni anomale,  individuerà i destinatari del provvedimento, che potranno essere tutti coloro che hanno da pagare locazioni e concessioni di immobili comunali. Potranno fare richiesta della dilazione anche i titolari di concessioni o locazioni scadute al 30 settembre 2020 e non rinnovate.

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Giovane donna morta dopo caduta da quinto piano

E’ giallo sulla morte di una giovane donna, una studentessa di 21 anni, precipitata nella tarda serata di sabato dal quinto piano nella tromba delle scale di uno stabile in via Bellezza. Gli investigatori che si stanno occupando della morte di una ragazza propendono per il suicidiodi. Gli agenti della Questura hanno raccolto la testimonianza di una sua coinquilina la quale ha raccontato di aver passato la serata con la giovane ma che sono rientrate in due momenti diversi. La ragazza che viveva con lei l’ha sentita rientrare e, intorno alla 23 e 30, ha sentito che usciva di casa. In camera della studentessa morta sono state trovate confezioni di farmaci contro gli attacchi di panico. i poliziotti continuano comunque gli accertamenti. ANSA

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