Piove sull’arancione lombardo

Piove sull’arancione lombardo. Perché mentre i telegiornali trasmetto lo stesso programma da un anno, fuori è ricominciata una bella stagione proprio mentre la Lombardia si prepara a un nuovo giro di colori più tenui del rosso. Quanto sia inutile questa divisione lo hanno visto le persone in giro negli ultimi giorni: il grande senso di umanità evocato dal ministro dell’Interno Lamorgese è stato applicato (per fortuna) ampiamente e bene o male tutti sono andati o in vacanza o hanno preso qualche boccata d’aria. Ma prima ancora per Milano si vedevano centinaia di persone in giro, con tanto di mercatini e feste. Così l’unico vero risultato delle misure governative sembra aver dato soddisfazione alle migliaia di condomini che avrebbero tanto voluto veder scattare la polizia ogni volta che un vicino organizza una cena con amici. Quello perennemente incazzato con tutti perché fanno rumore, hanno un cane, ballano o semplicemente disturbano la quiete in cui vorrebbe immergersi pure vivendo in condominio. Quella particolare specie di umano che passa il tempo a controllare cosa buttano nella spazzatura i vicini di casa o controlla quante volte viene usato un parcheggio condominiale per essere sicuro di avere sempre disponibile quello che ritiene più comodo. Finalmente quando questi soggetti chiamano, polizia e carabinieri scattano per dovere a sanzionare i festaioli. Perché tecnicamente tutto è assembramento per adesso. Ma sull’arancione lombardo si addensano nubi: gli incazzosi di condominio non avranno lo stesso sfogo, ma anche gli altri come prenderanno le uscite? Dopo un anno di contatti sociali limitati il rischio di scontri è alto. Perché la tensione sta salendo e tutti saranno nel dubbio. Intanto è arrivata la pioggia. E se piove sull’arancione lombardo che si profila da lunedì, saranno tutti in macchina. Ancora più incazzati e timorosi allo stesso tempo.