polemiche

L’urbanistica tattica agita la città

L’urbanistica tattica agita la città. Se da un lato, il Sindaco, l’amministrazione di sinistra e i loro sostenitori gioiscono per l’inaugurazione dell’intervento realizzato in via Venini, dall’altro, opposizione, cittadini e commercianti che sono contrari a queste iniziative, protestano per i disagi e si preoccupano davanti alla prospettiva che presto ne sopravvengano altri a rendere più difficoltoso muoversi e sostare in tutta la città. Una prospettiva per niente remota visto l’annuncio fatto ieri dal Comune dell’avvio di un “avviso pubblico per coinvolgere cittadini e associazioni nella realizzazione dei nuovi interventi” di urbanistica tattica, per un totale di 54 località, che subiranno la stessa sorte di Piazza Dergano, Piazza Angilberto, Via Rovereto, Porta Genova… dando probabilmente il colpo di grazia definitivo alla circolazione in città. Alessandro De Chirico, Consigliere Comunale di Forza Italia, che in mattinata aveva definito l’intervento di via Venini degno di “Bogotà”, realizzato “nonostante le proteste di un intero quartiere“, appreso del bando è nuovamente intervenuto rincarando la dose. Secondo l’azzurro infatti “la divulgazione del bando pubblico per la realizzazione di Piazze Aperte” è il frutto del “delirio di chi non fa altro che gettare fumo negli occhi ai milanesi“. L’azzurro sottolinea il passaggio in cui l’Amministrazione Comunale s’impegna a valutare “le proposte, che potranno contenere obiettivi e suggerimenti per rendere le piazze più vivibili, verdi e decorose, e dovranno dimostrare di offrire supporto sul territorio per poi procedere alla fase di co-progettazione, cui seguirà la firma di un patto di collaborazione”, definendolo risibile visto che secondo lui la Giunta Sala spererà “come al solito nella complicità di gruppi di cittadini politicizzati che useranno come alibi per non ascoltare i molti di più che saranno contrari”. A testimoniare i disagi che questo genere di interventi realizzati senza studiare i flussi del traffico per motivi meramente ideologici in mattinata c’era stato anche un post di Salvatore Basile, animatore del comitato che si batte contro l’intervento di urbanistica tattica realizzato in via Rovereto, per discutere del quale ha organizzato un incontro pubblico alcune settimane fa: “Qualcuno continua a non capire il disagio che provocano in via Rovereto ogni santo giorno, – spiega Basile su Facebook, allegando le foto che o testimoniano – non solo il venerdì, però abbiamo quattro foglie di basilico e due bancali,un paio di striscie colorate per terra, chiedo a chi si erge a pseudo ecologista tutto questo inquina di più o di meno, il nostro caro assessore Marco Granelli ha detto in politichese che non gli interessa di tutto quello che subiamo anche proponendogli di piantumare i marciapiedi (e li avrebbe un senso) e di riportare la viabilità come era, caro assessore il 2021 – conclude Basile – è molto vicino, continua così andrai lontano senza i voti di Rovereto vie limitrofe e da oggi anche Spoleto Popoli Uniti e commercianti di Venini, politiche fascistoidi di gente travestiti da comunisti“. Quello che però dovrebbe preoccupare di più tutti quelli che sperano nella provvisorietà di questi interventi è quanto scritto nel post sulla pagina Facebook del Comune di Milano: “Dergano e Angilberto II diventano più verdi con tanti nuovi alberi: per queste due piazze è pronto il progetto definitivo che renderà permanente il restyling avviato un anno fa“. Come al solito, quando non piace, nulla è più definitivo del provvisorio, soprattutto se si definisce “tattico” ciò che in realtà è “strategico”, che poi per molti si tratti di “strategia del degrado” evidentemente a Palazzo Marino non interessa.    

L’urbanistica tattica agita la città Leggi tutto »

Aggressione a un Militare, centrodestra all’attacco, sinistra: non strumentalizzare

L’aggressione a un Militare avvenuta in stazione Centrale per mano di un extracomunitario irregolare che lo ha colpito alle spalle con delle forbici mentre gridava “Allah Akbar!” , fortunatamente senza ferirlo gravemente, ha come era prevedibile fatto insorgere il centrodestra, le cui bordate sono state rintuzzate dalla segretaria metropolitana del Pd, Silvia Roggiani: “Destra e Lega ci risparmino la solita retorica populista strumentalizzando l’aggressione al giovane militare, che merita solo rispetto e un augurio di pronta guarigione“, ha detto, esprimendo “solidarietà a Matteo Toia” e “ferma condanna per la vile aggressione commessa“. Secondo il segretario della Lega Lombarda, Paolo Grimoldi, invece, “Non è possibile che non passi giorno a Milano senza che un immigrato extracomunitario non commetta un grave reato. Qualche giorno fa un senegalese ha cercato di aggredire una ragazza fuori da una discoteca, ieri un africano si è denudato in pieno centro in piazza Edison, stamattina un uomo in piazza Duca d’Aosta tenta di uccidere e aggredisce con delle forbici un nostro militare, ferendo al collo, mentre urla ‘Allah Akbar’. Ma ci rendiamo conto? A Milano ormai la sicurezza e’ fuori controllo“. “Complimenti – aggiunge – invece ai nostri militari per la prontezza e l’efficacia con cui hanno fermato e immobilizzato questo assalitore, auguri di pronta guarigione al militare ferito“, auspicando che “ora la magistratura indaghi e faccia chiarezza“. l’Assessore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato, che saputo dell’aggressione ha portato la sua solidarietà ai militari in Piazza Duca d’Aosta, ha definito l’episodio di oggi “veramente grave“. De Corato non esclude si possa parlare di “un’aggressione terroristica di matrice islamica” sottolineando che “gli extracomunitari continuano ogni giorno a bivaccare sulle aiuole e all’interno dello scalo ferroviario, ad importunare, aggredire e derubare i passanti e, principalmente i nordafricani, a spacciare indisturbati” fino ad arrivare alle “aggressioni ai militari“. De Corato ha a sua volta ribadito, “la situazione è ormai fuori controllo, bisogna procedere con la bonifica dell’area da sbandati e delinquenti: servono Polizia e pulizia“, azioni “concrete per riportare immediatamente la legalità e, di conseguenza, il decoro all’interno e all’esterno dello scalo ferroviario“. Ma “la giunta e Sala sottovalutano che si tratta di una delle zone più a rischio e nella piazza continua a mancare un presidio della Polizia Locale“. Anche secondo Gianluca Comazzi, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Stazione Centrale e zone limitrofe sono ormai “una vera e propria polveriera sotto gli occhi di tutti. Gli unici a non essersene accorti sembrano essere i membri della giunta milanese, che pensano di risolvere l’emergenza sicurezza con aiuole, arbusti e composizioni floreali”, servono invece “più agenti nelle strade, maggiori controlli, potenziamento delle pattuglie. E’ inaccettabile – ha concluso Comazzi – che le migliaia di persone che ogni giorno arrivano a Milano trovino questo raccapricciante biglietto da visita“. Secondo Silvia Sardone, Consigliere Comunale della Lega, l’episodio “rappresenta un punto di non ritorno” nell’indifferenza del “Comune” che “fa sempre finta di non sentire ed ecco i risultati”. La prova, conclude la Sardone che “l’accoglienza indiscriminata tanto cara alla sinistra si dimostra fallimentare ogni giorno di più“.  

Aggressione a un Militare, centrodestra all’attacco, sinistra: non strumentalizzare Leggi tutto »

Ancora polemiche fra Sala e Salvini

“Ritengo che in un momento di difficoltà economica aumentare il biglietto non sia una scelta intelligente. Ci sono tanti modi per recuperare soldi senza aumentare ulteriormente le tasse a chi usa i mezzi pubblici”.  Così il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, commenta il ventilato aumento del biglietto a Milano. Sul sindaco Sala ha detto che “ha fatto tanto in centro, ma le città non sono solo il centro“. “Da un sindaco – ha concluso – mi aspetto più attenzione alle periferie“. “È difficile stare dietro a Salvini perché passa con disinvoltura dalla Sea Watch a Higuain al biglietto del tram, meglio lavorare che rispondere a tutto. Non ho commenti per Salvini, quello che dovevo dire l’ho già detto“, ha replicato il sindaco di Milano Giuseppe Sala. Per quanto riguarda l’aumento del biglietto Atm “ritengo molto più rilevante la sicurezza e la qualità del servizio che i 50 centesimi, ad abbonamento invariato“, ha detto Sala.

Ancora polemiche fra Sala e Salvini Leggi tutto »

Polemiche durante (e dopo) la cerimonia in memoria dell’Agente Savarino

Tre passi indietro per poi sfilarsi dalla cerimonia. Così i sindacati di base della polizia locale hanno protestato ieri contro il Comune alla cerimonia in ricordo del vigile ucciso nel 2012, Niccolò Savarino, in via Livigno nel parco a lui dedicato e alla presenza del sindaco Giuseppe Sala. La protesta per la vertenza aperta da tempo sull’introduzione del badge elettronico. “Abbiamo scelto, anche su richiesta dei familiari di Savarino, una forma di protesta molto sobria con cui abbiamo voluto segnare la distanza tra l’amministrazione e noi che rappresentiamo il 99% della polizia locale di Milano“, spiega Daniele Vincini, segretario del Sulpm. Sul fatto che alcuni dei vigili indossassero gilet gialli, Vincini smorza i toni: “Sono i gilet che abbiamo per servizio, non vogliamo passare per i rivoltosi“. Resta, però, lo scontro con il Comune: “Dopo che il sindaco Sala nell’incontro del 28 dicembre si è alzato e se ne è andato non abbiamo più avuto dialogo con l’amministrazione. Loro vanno avanti con un sistema, quello del badge elettronico, che sta ingessando l’operatività del corpo. Se ne assumeranno la responsabilità“. Il Sindaco Sala ha evitato di entrare nella polemica, ricordando: “Un vigile come Milano vuole, sempre in strada molto generoso, si impegnava anche nel volontariato certamente lascia un grande ricordo“. “Milano non può che essere amareggiata per il fatto che la pena è stata così lieve – ha quindi ribadito il Sindaco -. Di fronte a un omicidio così brutale l’assassino con 5 anni se l’è cavata. I vigili rischiano stando in strada e noi dobbiamo fare tutto per aiutarli nel loro lavoro“. In mattinata Riccardo De Corato, ex vicesindaco di Milano e assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia aveva deposto ha deposto una corona d’alloro dove fu ucciso l’agente Nicolò Savarino, in via Giovanni Battista Varè, al civico 25. “Sono passati 7 anni da quell’omicidio, e per i parenti non è stata fatta giustizia” ha sottolineato a sua volta De Corato, manifestando  vicinanza “Oggi come allora sono vicino ai famigliari di Savarino, che oltre al fratello persero la mamma, morta in poco tempo per il dolore, e con lui penso anche a tutti quegli agenti che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e ogni giorno rischiano la vita a bordo della loro bicicletta“, concludendo “I nostri vigili e tutti gli agenti delle forze dell’ordine devono essere più tutelati; come Assessore regionale mi sforzerò di fornire sempre più adeguati mezzi di protezione al fine di garantire la loro incolumità: dai taser agli spray, dai droni ai giubbotti antitaglio e antiproiettile“. “Sono convinto che il miglior modo per ricordarne la memoria sia quello di riconoscere i ghisa come corpo di Polizia d’eccellenza a cui devono essere dati maggiori poteri di prevenzione e controllo del territorio” ha affermato Alessandro De Chirico, vicecapogruppo di Forza Italia in Comune, contestando poi “l’ODG presentato da Milano Progressista per non introdurre il taser come strumento in dotazione degli agenti”  che, conclude “non va certo nella direzione di chi è convintamente dalla parte della legge e della legalità“.

Polemiche durante (e dopo) la cerimonia in memoria dell’Agente Savarino Leggi tutto »

Non si spengono le polemiche sulla cittadinanza a Lucano

Per tutto il pomeriggio di ieri si sono sussegite le polemiche  sul via libera, dato dal consiglio comunale di Milano all’ordine del giorno che invita il sindaco e la giunta a conferire la cittadinanza onoraria a Mimmo Lucano, sindaco di Riace è destinato a far nascere polemiche. La prima è già arrivata. Il primo a contestare la decisione è stato Alessandro De Chirico, vicecapogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino “Senza nemmeno aspettare la sentenza con cui i giudici stabiliranno se Mimmo Lucano è o non è degno di diventare cittadino onorario di Milano, la sinistra che governa la città ha deciso di nominarlo tale da se – protesta De Chirico -. Nulla di cui sorprendersi, sono gli stessi che vorrebbero regolarizzare occupanti abusivi e moschee irregolari nel nome di una loro personalissima interpretazione della legge. Stretti parenti di quelli che hanno dedicato un’aula del Senato a uno che lanciava estintori contro i Carabinieri senza rassegnarsi al fatto che, – conclude De Chirico – negli ultimi anni, gli italiani le loro idee le hanno condannate ogni volta che sono entrati in una cabina elettorale“. Poi, sempre sullo stesso tema, è intervenuto Riccardo De Corato, assessore alla Sicurezza della Regione Lombardia: “Per il Comune di Milano un condannato per aver fatto soldi sfruttando l’immigrazione clandestina è un esempio da seguire e premiare“. “Il Collegio del Riesame di Catanzaro parla del Modello Riace, che la stessa definisce sistema Riace – spiega De Corato – come qualcosa di ideato quasi esclusivamente per permettere a Lucano di continuare la propria ascesa politica e mediatica. Denaro e potere, questi gli obiettivi di Lucano secondo il Riesame, che non nasconde l’uso clientelare, per fini elettorali, del sistema accoglienza. Dare la cittadinanza onoraria a Mimmo Lucano – conclude De Corato –  significa affermare che fare soldi grazie all’immigrazione clandestina è giusto, anzi va preso come esempio“. “Per il tribunale del Riesame il ‘sistema Riace e’ inverminato di illegalita” e il sindaco Domenico Lucano (accusato anche di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina) e’ ‘spregiudicato e afflitto da deliri di onnipotenza’, tanto che ‘non puo’ gestire la cosa pubblica’ perche’ ‘viola la legge con naturalezza allarmante’. Anche i presunti buoni sentimenti sono una farsa, a giudizio dei giudici, perche’ tutte le scelte di Lucano sono state finalizzate al tornaconto ‘politico-elettorale’ piu’ che alla solidarieta’ o all’integrazione degli immigrati. Secondo il Riesame, a Riace hanno sprecato soldi pubblici, violato la legge, speso quattrini destinati ai minori stranieri per organizzare pranzi con politici. Eppure, a Milano come a Roma, il centrosinistra vuole conferire la cittadinanza onoraria a Lucano. “Sono ovviamente molto soddisfatto. Mi pare una bella notizia, coerente con l’impostazione di questi anni. Mi auguro tra l’altro che si capisca che in questo non c’è tanto una voglia di rivalsa dal punto di vista politico verso il governo, ma l’indicazione di strade che possono servire davvero sul piano dell’inclusione dell’integrazione“, ha invece commentato l’assessore alle Politiche Sociali del Comune, Pierfrancesco Majorino cercando di stemperare i toni. “In questi anni – ha aggiunto Majorino – Milano  ha fatto scelte diverse da quelle di Riace. Noi abbiamo puntato su un’attenzione al governo del fenomeno dell’immigrazione. Però sono due modelli, quello degli Sprar e degli interventi gestiti sul terreno dell’accoglienza diffusa e quello di Riace, che possono essere uniti da un’unica filosofia: considerare i migranti come uomini e donne con cui sviluppare percorsi positivi” ha concluso Majorino, senza probabilmente convincere quelli che hanno parlato prima di lui.

Non si spengono le polemiche sulla cittadinanza a Lucano Leggi tutto »