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La Polizia locale in aiuto alle persone più anziane

Avviato oggi il nuovo servizio della Polizia locale per stare vicino alle persone più anziane, nell’ambito del progetto Milano aiuta, in questo momento di difficoltà, durante il quale è loro richiesto di rimanere in casa il più possibile. Da oggi, gli over 65 che ne avessero bisogno, possono richiedere l’aiuto degli agenti per il ritiro di contanti, telefonando allo 02.02.02 (tasto 0), dalle 8:00 alle 20:00 dal lunedì al sabato.

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La Polizia Locale, consegna pc agli studenti

Tra ieri e oggi la Polizia locale di Milano ha consegnato a 44 ragazzi dell’Istituto tecnico “E. Torricelli” altrettanti computer con cui seguire le lezioni a distanza. La proposta è nata dall’agente che ha ricevuto la chiamata della Dirigente scolastica, che cercava informazioni per le autocertificazioni da far compilare ai genitori per il ritiro. L’agente ha dunque portato al Comandante Marco Ciacci e alla vicesindaco e assessore alla Sicurezza Anna Scavuzzo l’idea che fosse proprio la Polizia locale a occuparsi di queste consegne, a Milano e fuori città. E così, anziché solo un’informazione, la Dirigente ha trovato un aiuto. “Siamo stati subito entusiasti dell’idea del nostro agente – spiega il Comandante Marco Ciacci –, che dà il metro di quanto la Polizia locale sia vicina ai cittadini concretamente. Non si tratta solamente di un’azione simbolica, anzi, siamo intenzionati a replicare questo servizio anche per altre scuole, qualora ne avessero bisogno”.

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La lettera dei ghisa: fateci lavorare

La lettera dei ghisa: fateci lavorare. A diffonderla Rosa Pozzani, Fi, che ha aggiunto: Leggo e apprendo con grande ammirazione le parole del Cav. Gianfranco Peletti, Presidente dell’Associazione Polizia Locale di Milano, con cui ha voluto ricordare al Comandante della Polizia Locale qual è il vero animus del Corpo che tra pochi mesi compirà 160 anni: “Nobis Urbem Commendant”, ai Ghisa è affidata la città. Abnegazione, sacrificio, dedizione, umanità, professionalità messi al servizio dei milanesi in occasione di guerre, dittatura, anni di piombo, terremoti, inondazioni, con il Corpo della Polizia Locale sempre in prima linea (non sempre e solo per fare multe) al fianco delle altre Forze dell’Ordine, dove ciascuno sa di dover mettere in conto anche di rischiare la propria vita. Duole dover constatare che in questo momento tragico per la nostra Città e per il nostro Paese, le scelte piovute dall’alto mortificano lo spirito del Corpo, fino al punto di suscitare vergogna e disagio nei Ghisa per non essere al fianco della popolazione. Mi sento di condividere con i Vigili di Milano il loro stato d’animo e sono loro vicina capendo che lo spirito di obbedienza si impone davanti a scelte non condivise. Ogni giorno vediamo al lavoro operatori della grande distribuzione e piccoli negozianti, operatori della Sanità, Forze dell’Ordine ed Esercito, sacerdoti e volontari tutti stretti in una grande battaglia in cui si fa sentire imbarazzante l’assenza quasi totale della Polizia Locale.  Auspico la soluzione di questa emergenza sanitaria nel più breve tempo possibile e nella ripresa sono certa che la Polizia Locale saprà come sempre distinguersi e cancellare l’onta grigia piovuta dall’alto sul Corpo . Al Comandante dei Vigili e all’Assessore alla Polizia Locale del Comune di Milano chiedo di riconsiderare le loro scelte: la città ha bisogno di tutti i suoi Vigili, anche di quelli in pensione già disposti a rientrare. Signor Comandante, le scrivo a titolo personale e per conto dei Colleghi a riposo dopo avere letto la lettera che ha inviato al personale in servizio, in riferimento a articoli pubblicati che denigrano il nostro Corpo. Conosciamo e abbiamo letto anche alcune delle lettere che le hanno scritto a titolo personale Colleghi che non sono stati d’accordo con le disposizioni impartite e abbiamo pensato fosse utile farle pervenire anche il nostro pensiero in merito alle scelte fatte dall’Amministrazione in questi tragici frangenti per la nostra città. Il nostro motto “Nobis Urbem Commendant” che tradotto in italiano significa “A noi è affidata la città”, nonché le qualifiche attribuite dagli art. 57 e 357 C.P.P. e la qualità di Agente di P.S. attribuita con Decreto Prefettizio fanno chiaramente capire che quando si è deciso di intraprendere questo lavoro si è fatta una scelta. Non voglio entrare nella retorica, perché è ovvio che in questi quasi 160 anni di storia del Corpo i servizi svolti dal nostro Corpo per la nostra città hanno attraversato guerre, carestie, dittatura, terrorismo, criminalità organizzata ecc. ecc. sempre con un ruolo da protagonisti e professionisti che hanno scelto di dedicare la loro vita (e conseguentemente quella delle loro famiglie) al servizio della città e dei cittadini. All’interno del Corpo abbiamo Colleghi che sono presenti da quasi un secolo, attraverso diverse generazioni che hanno sempre fedelmente seguito la città e le Amministrazioni, obbedendo sempre alle scelte fatte, anche se magari non condivise, proprio come sta accadendo oggi. Sappiamo benissimo che anche lei che è il nostro Comandante esegue ordini e disposizioni che le arrivano dall’alto e siamo solidali con lei e proprio per questo che le manifestiamo il nostro malessere di sentirci come dei traditori nei confronti della popolazione, dei Colleghi delle Forze di Polizia, del Personale sanitario e di tutti coloro che continuano a fare il loro dovere come è giusto che sia. Non vogliamo entrare nel merito delle scelte effettuate ma semplicemente esprimerle il nostro disagio e vergogna per essere assenti nel momento del bisogno e mi creda che è veramente pesante sopportare questo per chi ha sempre fatto il proprio dovere con abnegazione, spirito di sacrificio e spesso rischiando la vita. Non voglio rubarle del tempo prezioso e chiudo qui questo sfogo augurandole un in bocca al lupo ricordandole che le sue donne e i suoi uomini, compresi quelli a riposo, sono sempre presenti e disponibili per la nostra città. Il Presidente dell’Associazione Polizia locale di Milano (Cav. Gianfranco Peletti)

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Coronavirus e passeggiate: ora controllano anche i vigili

Coronavirus e passeggiate: ora controllano anche i vigili. Il Prefetto Renato Saccone è infatti intervenuto nella serata di ieri per autorizzare anche la polizia locale, se avrà disponibilità di uomini e mezzi, a effettuare controlli sulle persone trovate in giro per le strade. Un problema che si era presentato in più parti d’Italia e soprattutto a Milano, dove ancora circolano migliaia di persone e secondo alcuni dovrebbero pure essere di più. A sollevare il problema in territorio meneghino era stata Forza Italia tramite Simone Enea Riccò, presidente della Commissione sicurezza del Municipio 5: “#Coronavirus Chiediamo al Prefetto di intervenire immediatamente e utilizzare tutte le forze disponibili per disporre controlli sul territorio. Questa è la situazione di oggi a Milano. E’ oltremodo necessario che tutte le Forze di Polizia, compresa la Polizia Locale, si adoperino per fermare questa follia prima che la situazione a Milano sfugga di mano. Il vicepresidente Fabrizio Sala oggi ha giustamente fatto notare che oltre il 40% dei Lombardi è in movimento, molti si sposteranno per lavoro certo, ma una situazione del genere mette a repentaglio la salute pubblica del capoluogo. E’ necessario un controllo del territorio più capillare, o viceversa l’unica soluzione sarà un inasprimento dei provvedimenti: non possiamo vanificare il grande sacrificio di tantissimi cittadini a causa di irresponsabili”. Diversi della comunità politica milanese avevano seguito la stessa strada, chiedendo un intervento rapido dalle istituzioni per risolvere una questione organizzativa molto importante in questa fase. “È davvero incomprensibile la decisione del prefetto Saccone di escludere gli agenti di Polizia Locale dal controllo del territorio, non dandogli la possibilità di verificare le motivazioni dello spostamento così come previsto dal DPCM dell’8/3/2020 – aveva attaccato Alessandro De Chirico, Consigliere Comunale di Forza Italia – A seguito di questa scelta, da domani circa il 70% degli agenti di PL sarà in ferie o in congedo parentale. Mentre il sindaco Sala nei suoi videomessaggi è in ritardo di un giorno rispetto a quello che succede fuori dal suo bunker, continuano ad arrivarmi segnalazioni con fotografie della presenza di gruppi di persone nei parchi non recintati della città. Chiedo al prefetto di tornare sui suoi passi affinché in un momento critico e di emergenza non prevalgano scelte politiche. Le Istituzioni continuano a ripetere che l’unità del Paese è fondamentale per superare l’ora più buia, ma questa scelta va nell’esatto opposto. In questa fase storica della Nazione equiparare la Polizia Locale alle forze di Pubblica Sicurezza è doveroso. Il presidio del territorio è fondamentale per impedire che si verifichino assembramenti in luoghi pubblici come parchi, piazze, supermercati e stazioni della metropolitana. Chi meglio dei ghisa può portare ordine in una città che conoscono come le loro tasche?”. Dopo le critiche si è mosso corso Monforte. E ora che si è mosso il Prefetto possiamo titolare Coronavirus e passeggiate: ora controllano anche i vigili. 

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Smentito contagio del comandante della Polizia Locale

“In merito alle notizie di stampa che stanno circolando, si precisa che il Comandante della Polizia locale di Milano Marco Ciacci non ha avuto contatti ravvicinati e prolungati con la persona dello staff del Presidente di Regione Lombardia trovata positiva al Coronavirus e, pertanto, non necessita di alcun isolamento“. “Si precisa inoltre che il Comandante della Polizia locale non fa parte dell’Unità di crisi regionale. Il lavoro del Comandante prosegue secondo le indicazioni di comportamento fornite a tutti i cittadini dal Ministero della Salute”. Lo comunica il Comune di Milano in merito alle notizie secondo cui il comandante della Polizia Locale, Marco Ciacci, fosse stato esposto al contagio da coronavirus.  

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Tre minimarket chiusi dalla polizia locale

Tre minimarket chiusi dalla polizia locale. L’Annonaria negli scorsi giorni ha concluso una serie di operazioni in zona via Padova, dove a volte si esagerano gli allarmi e in casi come queste pare di no: sono stati infatti chiusi tre minimarket dalla polizia locale tra via Padova e piazzale Gabriele Rosa per vendita di bevande alcoliche da asporto in orari non consentiti (tra mezzanotte e le sei). Le multe invece sono state di 40mila euro. Non è nemmeno la prima volta che i titolari violavano le regole: i proprietari dei tre negozi di vicinato chiusi erano già stati sanzionati negli scorsi mesi per la medesima violazione ed è per questo stata disposta dalla Prefettura di Milano la sospensione dell’attività, in due casi per una settimana e in un caso per due settimane. Le operazioni dello scorso weekend hanno portato invece al sequestro in viale Brianza di un autonegozio per commercio itinerante oltre le due ore (1.000 euro) e per l’utilizzo di bombole a gpl (sanzione di 15.000 euro); alla sanzione per oltre mille euro a un pubblico esercizio in via Romilli per aver violato un provvedimento di inibizione suono; alla denuncia all’autorità giudiziaria per il titolare di un bar in viale Monte Grappa per aver venduto alcol a minori di 16 anni, oltre alla sanzione di 666 euro per la vendita a minori di 18 anni; all’accertamento di tre violazioni amministrative, per un totale di oltre 1.600 euro, a un locale in piazza XXV Aprile, per occupazione suolo pubblico non autorizzata e per la mancata esposizione della tabella alcoolimetrica e dei prezzi. Nella giornata di sabato sono stati inoltre controllati due autonegozi in piazza Stuparich: in un caso sono state elevate sanzioni amministrative per un totale di 3.000 euro; nell’altro è stato richiesto l’allontanamento del mezzo per motivi di sicurezza: al titolare è contestata la violazione alle norme di sicurezza sull’utilizzo di bombole a Gpl per 15.000 euro.

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