polizia

Piromane aspirante suicida salvato dalla Polizia

Convinto di essere stato scoperto, un piromane, che negli ultimi giorni ha incendiato diverse auto e moto, ha tentato il suicidio. Un 35enne è ricoverato in gravi condizioni, ma non in pericolo di vita, all’ospedale Niguarda. Ferito ai polsi e all’altezza del cuore, l’uomo è stato salvato dalla polizia, che lo ha soccorso dopo essersi fatta aprire la porta di casa. Il piromane, che è incensurato, è accusato di aver dato fuoco, lo scorso 17 luglio all’alba in via Marostica al confine del quartiere De Angeli-Frua, a due macchine. Dalle immagini di alcuni sistemi di videosorveglianza è stata vista una persona con un grosso cane al seguito incendiare una delle vetture. Sempre in via Marostica, sempre all’alba, il primo agosto ha incendiato altri cinque tra auto e moto e il dehors di un locale di via Anguissola. Nel corso della perquisizione, i poliziotti del Commissariato Porta Genova hanno rinvenuto gli abiti immortalati nei filmati, il cane, un’agenda in cui scrive di volersi suicidare e un cellulare con due file audio delle sue memorie prima di tentare il suicidio. L’uomo è stato denunciato. ANSA

Piromane aspirante suicida salvato dalla Polizia Leggi tutto »

La Polizia a Torino è senza cibo

La Polizia a Torino è senza cibo.  A renderlo noto è il SAP: “Il Sindacato Autonomo di Polizia ha scritto al Prefetto di Torino e al Dipartimento PS per segnalare la grave situazione in essere nella mensa del Reparto Mobile di Torino. LA DISPENSA E’ VUOTA E SI RIESCONO A CONFEZIONARE SOLO POCHI PASTI. Non vengono fatti gli approvvigionamenti e i pasti vengono improvvisati ogni volta con quello che c’è e che viene acquistato giorno per giorno. Spesso non si riesce a confezionare i pasti in modo completo. Cibi non adeguatamente cotti, porzioni sottostimate, mancanza di scelta, scarsità di tovaglioli e vaschette per l’asporto, rifornimenti delle vettovaglie non aderenti al volume di pasti da somministrare. Questa la denuncia da parte dei colleghi di Torino. La mensa del Reparto Mobile svolge una importante funzione di servizio non solo per il personale del Reparto Mobile ma anche nei riguardi del Reparto Operazioni Crimine e delle Volanti. Molto probabilmente quanto sta accadendo è la conseguenza dell’aumento dei prezzi degli alimenti, delle materie prime e della tipologia di appalti stipulati con le ditte che devono garantire il servizio di mensa. “Nella fase di rinnovo dei contratti di appalto dei servizi di mensa” – afferma Stefano Paoloni Segretario Generale del SAP – “ci eravamo raccomandati con il Dipartimento della P.S. che i rinnovi non si concludessero secondo il principio dei massimi ribassi ma purtroppo così non è stato. Addirittura pare che molti appalti sono stati aggiudicati ad un costo inferiore rispetto a quello precedente.” Aggiunge Paoloni “La conseguenza è quella di lasciare centinai di poliziotti senza il previsto vitto o pasto con un pasto inadeguato”. Pertanto riteniamo sia urgente l’individuazione delle migliori soluzioni organizzative possibili a garanzia della dignità dei colleghi, soprattutto, come nella fattispecie, in cui il personale, per la tipologia dei servizi, in cui è impiegato, spesso non ha possibilità di scelta, né alternative di alcun tipo su come, quando e dove fruire della consumazione del pasto.

La Polizia a Torino è senza cibo Leggi tutto »

Armi agli ucraini sì, taser ai poliziotti no?

Armi agli ucraini sì, taser ai poliziotti no? Come mai questa strana posizione delle istituzioni italiane? Inviamo tranquillamente armamenti in grado di far saltare in aria un carrarmato, ma poi compriamo i taser e non li diamo alla polizia. Come mai? Quale strana idea  c’è dietro? Perché in molti casi non sappiamo cosa vogliano ottenere le persone al comando, ma qui sembra che la politica sia quella di pensare alla sicurezza oltre i confini e non in Italia. Negli anni sono stati autorizzati a portare pistole con la capacità oggettiva di uccidere pure i vigili urbani e abbiamo visto cosa può succedere se non sono in mano a persone in grado di usarle nei momenti. Ci ricordiamo tutti a Milano del vigile pistolero a cui per altro l’arma è stata tolta da una banda di ragazzini. In compenso non diamo alla polizia la possibilità di usare un’arma potenzialmente molto meno pericolosa per difendersi e difenderci. Con il risultato che è il sindacato di polizia a doverci ricordare che non possiamo avere volanti che effettivamente volano ovunque in caso di necessità, perché ancora viviamo in un mondo fisico normale. Quello quantistico dovrà aspettare a quanto pare. Noi per ora ci limitiamo alla domanda: Armi agli ucraini sì, taser ai poliziotti no? Perché ormai la politica italiana è talmente isterica da non stupire più nessuno per qualunque decisione, però le domande ci capita ancora di porcele. Anche se probabilmente nessuno si prenderà il disturbo di risponderci.

Armi agli ucraini sì, taser ai poliziotti no? Leggi tutto »

Polizia immobilizza donna armata e viene aggredita da un passante

“Questo pomeriggio i poliziotti del Reparto mobile sono intervenuti per fermare e disarmare una ragazza che si aggirava minacciosa con un coltello”. Gli agenti, però, “sono stati praticamente aggrediti da un illustre spettatore che ha pensato bene di lanciargli contro uno skateboard colpendo un collega alla schiena”. Lo afferma Valter Mazzetti, segretario generale del sindacato Fsp della Polizia di Stato, commentando l’episodio avvenuto questo pomeriggio nei pressi della Stazione Centrale di Milano.     “E’ veramente sconcertante – aggiunge Mazzetti – ciò a cui assistiamo in mezzo alle strade. Sempre di più, sempre peggio, sempre più inspiegabile e grave. Sarebbe ora di tornare a lavorare intensamente per diffondere la cultura della legalità e per chiarire le idee, soprattutto alle nuove generazioni, su chi sono i nemici e chi gli amici, su ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, su ciò che è ammesso e ciò che non lo è. E soprattutto su cosa significa essere un poliziotto e sul perché svolgiamo questo lavoro. Nonché, ovviamente, è indispensabile – conclude Mazzetti – stabilire pene più severe per chi aggredisce i poliziotti, per una chiara e non ambigua presa di posizione dello Stato”. ANSA

Polizia immobilizza donna armata e viene aggredita da un passante Leggi tutto »

Caso Shalabayeva esprimiamo soddisfazione

Caso Shalabayeva esprimiamo soddisfazione. Una vicenda contorta che ha visto l’accusa di numerosi colleghi, che sono dovuti salire sul banco degli imputati, solo per aver svolto il loro lavoro. La Corte di appello di Perugia si è così espressa a loro favore, assolvendoli tutti.  Accusati di sequestro di persona, evento legato alle presunte irregolarità sul rimpatrio di Alma Shalabayeva, la moglie del dissidente kazako Mukhtar Ablyazov assieme alla figlia più piccola Alua, che nel 2013 furono espulse e rimpatriate in Kazakhstan e successivamente riammesse in Italia dopo un periodo di estradizione. Tra i colleghi ingiustamente colpiti e assolti troviamo gli ex capi della squadra mobile e dell’ufficio immigrazione della Questura di Roma, Renato Cortese e Maurizio Improta ai quali ci sentiamo di esprimere la nostra vicinanza per quanto ingiustamente patito. La sentenza d’appello ha finalmente ribaltato quella di primo grado per la quale gli imputati erano stati tutti condannati: Renato Cortese, Maurizio Improta, Luca Armeni e Francesco Stampacchia a 5 anni, Vincenzo Tramma a 4 anni, Stefano Leoni a tre anni e sei mesi. Tutti erano stati riconosciuti responsabili di sequestro di persona. Ma la giustizia ha fatto il suo corso rimettendo le cose nel loro ordine naturale. Dice Stefano Paoloni Segretario generale del SAP: “Finalmente una vittoria per la giustizia e la legalità. Affermiamo soddisfazione per la sentenza, anche se i tempi si sono dimostrati troppo lunghi e farraginosi, impedendo a validi poliziotti di continuare a servire con la loro professionalità il Paese. Auspichiamo vivamente che ai colleghi venga riconosciuta la loro dignità professionale dopo la sentenza da parte della Corte d’Appello. Ora anche l’Amministrazione gli consenta di recuperare professionalmente il tempo perduto”. Comunicato del Sap

Caso Shalabayeva esprimiamo soddisfazione Leggi tutto »

Fugge dalla Polizia gettandosi nel Lambro: arrestato

Ha cercato di fuggire ai controlli della Polizia buttandosi nel fiume Lambro, a Milano, ma i poliziotti si sono tuffati ingaggiando una colluttazione e, alla fine, l’hanno arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. E’ accaduto martedì pomeriggio, quando una pattuglia del commissariato Mecenate ha cercato di controllare tre uomini in via Vittorini, alla periferia est della città. I tre hanno cercato di scappare ma, mentre due ci sono riusciti, un terzo si è buttato nel fiume. Gli agenti lo hanno seguito in acqua, bloccato e arrestato. ANSA

Fugge dalla Polizia gettandosi nel Lambro: arrestato Leggi tutto »