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Sala: impossibile caricare manifestazioni. Serve più polizia

“Ieri mi sono espresso in maniera chiara: con manifestazioni così, che non sono concordate e quindi non c’è un tracciato concordato e si ramificano, come mi ha detto anche il prefetto non c’è molta possibilità di controllarle, a meno che la polizia non carichi, cosa che, né il prefetto né io, riteniamo oggi realisticamente possibile. È una cosa a cui non si può nemmeno pensare, diciamo la verità. Però questo è un problema, perché sentiamo che i commercianti si stanno lamentando. È un problema per tutta la città. Oggi pomeriggio (al Comitato cittadino per l’ordine e la sicurezza che si riunirà in Prefettura, ndr) ne parleremo con il prefetto prima dell’incontro e vedremo se ha qualche elemento di novità. Il prefetto dice che è anche un tema di forze disponibili e, da questo punto di vista, un po’ di forze devono arrivare anche da fuori”. È quanto ha dichiarato il sindaco di Milano Giuseppe sala ai cronisti che gli chiedevano un commento sulle manifestazioni dei no green pass a che si susseguono da mesi a Milano. Askanews  

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Lamorgese incontra i sindacati di Polizia

Lamorgese incontra i sindacati di Polizia. Giovedì 21 ottobre si è svolto l’agognato incontro con il Ministro dell’interno Luciana Lamorgese e le Organizzazioni Sindacali della Polizia di Stato. Un confronto richiesto da tempo e giunto tardivamente, poiché nel tempo sono molte le necessità che riguardavano la sicurezza del Paese e le donne e gli uomini della Polizia di Stato, che fino ad oggi erano orfani di un raffronto politico. Un confronto necessario e imprescindibilmente legato ad un eventuale intervento normativo. “Stiamo affrontando un momento molto difficile per la sicurezza ed è necessario che gli uomini del comparto siano messi nelle condizioni di poter svolgere al meglio la loro funzione.” Afferma il Segretario Generale del SAP, Stefano Paoloni e continua “Riguardo al green pass non è stata accolta la richiesta di poter effettuare i test presso in nostri uffici sanitari onde evitare di essere impossibilitati di farlo presso farmacia e/o strutture attrezzate. Il tutto per evitare di essere impediti a prendere servizio. L’unica apertura è stata rivolta alla possibilità di realizzare convenzioni per agevolare il personale.” Al Ministro è stata posta, anche, la questione sulle continue manifestazioni nelle piazze, che stanno creando numerose difficoltà e ci costringono a gestire il dissenso che la politica non ha avuto la capacità di affrontare. Molto delicati sono gli eventi che ci aspettano nei prossimi giorni e riguardo ai quali sarà necessaria la massima attenzione. Per quanto concerne le dotazioni agli agenti è stato rappresentato che a breve dovrebbero essere consegnati i primi Taser. A tal proposito la Lamorgese ha accolto la richiesta di introdurre, nel più breve tempo possibile, le Body Cam al fine di dare massima trasparenza agli interventi di polizia ed evitare sterili strumentalizzazioni. Ha inoltre manifestato l’impegno, congiuntamente con gli altri ministri del comparto, di voler reperire le indispensabili risorse nella legge di Bilancio per realizzare il “pacchetto specificità”. Il tutto per valorizzare le peculiarità della nostra professione e di prevedere un’adeguata tutela legale per fatti di servizio. L’obiettivo è quello di trovare una soluzione per interventi previdenziali che siano idonei, a compensare in parte, la mancata attivazione per gli uomini del comparto della previdenza complementare, in ritardo di ben 26 anni. E’ indispensabile che gli impegni assunti trovino presto riscontro e che il confronto possa proseguire in modo costruttivo, poiché sono numerose le risposte di cui si ha bisogno e che ad oggi risultano non soddisfacenti.

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No ai miracoli, la politica intervenga prima

No ai miracoli, la politica intervenga prima. Quella intrapresa è una pericolosa deriva che rischia di far implodere il comparto sicurezza. La violenza è in aumento e la ratio legis che fino ad oggi sembrava aver retto la struttura sociale, alla luce di quanto sta accadendo pare “passare di moda”. L’intolleranza di una parte della società a questi cambiamenti epocali, se pur transitori, rischia di proiettare sulla collettività l’ombra della legge della giungla. I numeri sono altamente preoccupanti, si stimano 38 poliziotti feriti, 600 dimostranti identificati e 12 soggetti sottoposti a fermo. Condanniamo ogni forma di violenza ed ogni espressione estremista sul nascere. Fermo restando che è un diritto dell’individuo quello di manifestare, è altrettanto perentorio che gli stessi individui manifestino pacificamente. Ringraziamo tutti coloro che esprimo solidarietà al comparto della Polizia, ma è necessario comprendere che certe cose dovrebbero essere prevenute e non compatite. “La polizia ha il dovere di consentire a tutti di manifestare pacificamente e senza armi. Ringraziamo Scalfarotto ma si ricordi che la polizia è obbligata ai miracoli quando la politica fallisce. La piazza è violenta quando non vi è da parte della politica la capacità di intercettare e canalizzare il dissenso”- Stefano Paoloni* a LaPresse *segretario nazionale SAP

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Manifestazioni. PM: Polizia fa il suo dovere la politica dia chiarimenti

“Le istituzioni fanno il loro dovere e stanno fronteggiando al meglio questo fenomeno che desta preoccupazione e che lascia intravedere un futuro imprevedibile, se la politica non chiarisce le sue linee di azione”. Lo ha detto il pm Alberto Nobili, capo del pool antiterrorismo milanese, sulle manifestazioni ‘no Green pass’ sempre più violente e che a Milano sabato hanno portato ad un arresto e 57 denunce. “Evitando situazioni di conflittualità violenta – ha detto – le istituzioni stanno cercando di gestire al meglio il disordine, bisogna elogiare il comportamento della polizia e l’efficacia del coordinamento della Digos”. ANSA

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Rivolta contro la Polizia alle colonne di San Lorenzo

Tensione e lancio di bottiglie durante il servizio anti assembramenti della polizia sabato sera. Alle Colonne di San Lorenzo, uno dei luoghi simbolo della movida, dopo il coprifuoco c’erano circa 2mila persone, motivo per cui è stato necessario l’intervento della polizia.  La stessa scena si era verificata anche venerdì ma tutti i presenti erano scappati all’arrivo degli agenti. Sabato, invece, un gruppo di circa 100 persone ha reagito lanciando bottiglie. L’azione, iniziata alle 22.45, è durata pochi minuti e si è risolta con la fuga dei violenti. Attorno alle 23 poi la polizia è intervenuta in corso di Porta Ticinese, a poca distanza dalle Colonne, per una lite tra uomini. Gli agenti sono riusciti a bloccare 3 persone, mentre due persone con contusioni sono state portate in ospedale al Fatebenefratelli e al Sam Paolo. In corso Garibaldi, altra meta della notte milanese, è stato necessario allontanare le tante persone (secondo le forze dell’ordine circa 1.500) che continuavano a bere dopo il coprifuoco. In questo caso non ci sono stati problemi di ordine pubblico. ANSA

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Lo scandalo di Piazza Duomo

Domenica 2 maggio Succede a Milano, una metropoli, non un paesino sperduto su una montagna dove la condivisione è pari al vecchietto che parla al bar davanti ad un aperitivo. I tifosi dell’Inter, ma non solo, avvolgono e travolgono p.zza Duomo e zone limitrofe. Sembrano tante formichine ma in realtà sono persone , persone magari asintomatiche, che in un 30% non sanno di contagiare, di essere vettori del virus. Il cittadino già in se stesso dovrebbe pensarci da se, ma no perché privarsi? Perché non fare i cittadini consapevoli e responsabili a discapito di un festeggiamento? È vero, caspita …era lo scudetto …però, davvero vogliamo passare sopra a tutto , a tutti gli sforzi per uno scudetto? Ci sono persone che non arrivano a fine mese. Ci sono persone che hanno dovuto chiudere le proprie attività, magari proprio quella di famiglia, che già tra le tasse, resistevano a stento. Ed invece no. Noi andiamo a festeggiare! Ma mica in modo consapevole. No, tutti attaccati, adesi e contigui. Ma come si fa? OK i tifosi, ma il Comune? Possibile che nessuno in amministrazione comunale ci abbia pensato? Non sarà mica che come per la ristrutturazione, se non si buttera’ giu’ lo stadio di San Siro, anche qui comandano le squadre? Sarebbe veramente scandaloso mettere al primo posto gli interessi di una squadra a discapito dei cittadini e degli sforzi che abbiamo dovuto sostenere e superare in questo anno di Covid. Ma come? Per i tifosi soprassediamo e se vogliamo invece andare a teatro non possiamo. Lo spettacolo e migliaia di persone sono in balia del Covid, ma per festeggiare ci si passa sopra…che ipocrisia. Questa non è cura, è non curanza della sfera economica sociale della città e delle persone. Abbiamo un’amministrazione assente in fattore sicurezza al cittadino. La nostra vicesindaco Scavuzzo a cosa pensa? Si gira dall’altra parte? Strano che ai piani alti non ci sia stato un terremoto dopo questo avvenimento veramente imbarazzante agli occhi di tutti. E ora che dovremmo finalmente riacquisire un po’ di libertà, come faremo se i contagi si rialzeranno? 15 giorni e ne vedremo l’effetto. Vi lascio con una riflessione di sole quattro parole: “ma come si fa?” A voi il giudizio.

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