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Manifestazione degli ambulanti: delegazione dal Prefetto

Sono scesi in strada gli ambulanti che vogliono tornare a lavorare. In piazza Duca d’Aosta, davanti alla stazione Centrale di Milano, sono arrivati con cartelli chiedendo di ottenere ristori ma soprattutto di poter riaprire le lore attività.  “I Dpcm sono inutili’, ‘I vostri ristori sono elemosina, noi vogliamo lavorare’ sono alcuni dei cartelli che hanno mostrato mentre occupavano parte di via Vittori pisani e via Vitruvio, la strada che passa davanti alla stazione, bloccando il traffico. Per questo alcune linee di bus e metro sono state deviate. Sempre stamattina è però andata in scena anche un’altra protesta, quella degli autobus da noleggio che hanno cercato di arrivare davanti al palazzo della Regione per far sentire le loro ragioni e farsi ricevere dall’assessore ai Trasporti Claudia Maria Terzi, Anche in questo caso le richieste vanno dalla proroga della moratoria sul pagamento dei finanziamenti, a “ristori per sopravvivere” alla possibilità di lavorare. Gli ambulanti hanno quindi organizzato un presidio in Piazza Tricolore e alle 18:30 una delegazione di rappresentanti delle sette componenti sindacali che rappresentano gli ambulanti è stata ricevuta in Prefettura. E’ stato così superata una lunga fase di stallo che ha visto una animata discussione tra le diverse anime degli ambulanti su come proseguire la mobilitazione. C’era infatti chi chiedeva di forzare il blocco delle forze dell’ordine con le transenne che impedisce l’ingresso in corso Monforte che porta alla Prefettura, chi proponeva di occupare le tangenziali e chi invece propendeva per attendere l’incontro con il Prefetto Renato Saccone. ANSA

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Area C. De Chirico (FI): Intervenga il Prefetto. De Corato (FdI): strumento per tartassare i milanesi

Il mancato spegnimento di Area C, nonostante Milano sia diventata zona rossa, sta causando le proteste del centrodestra. “Solo chi si nasconde dietro all’ideologia non si accorge che tenere accese le telecamere di Area C è inutile”, sostiene infatti Alessandro De Chirico, Consigliere Comunale di Forza Italia, aggiungendo, “Dopo una domenica di bel tempo e un vento che ha spazzato lo smog, i valori di CO2 saranno sicuramente in calo. Domani l’aria sarà pulita come quella delle Alpi e con i milanesi chiusi in casa per la zona rossa le telecamere del centro vanno spente. Per combattere il maledetto virus è necessario che chi deve raggiungere il proprio posto di lavoro, perché non può ricorrere allo smart working, possa utilizzare il proprio mezzo privato. Solo l’ottusità granelliana e il gretimismo di Sala non si accorgono che il numero dei contagi aumenta sui mezzi pubblici affollati. Domani chiederò un incontro urgente con il prefetto – conclude De Chirico – affinché la ZTL venga spenta d’imperio”. “Domani Milano, come tutta la Lombardia, entrerà in zona rossa con le limitazioni che ne conseguono”, sottolinea a sua volta il Consigliere Comunale di FDI a Milano, Riccardo De Corato. “Nonostante ciò – continua – il sindaco Sala ha deciso di mantenere attiva Area C in modo da tartassare le tasche dei milanesi! Area C serve solo a riempire le tasche comunali a spese degli automobilisti e non fa di certo calare i valori di Pm10! Il problema di inquinamento di Milano riguarda tutta la Valle Padana e solo con interventi a laro raggio si può pensare di ridurlo, non certo con interventi spot che hanno soltanto finalità di incasso. Domani – conclude – in consiglio comunale, chiederò ancora una volta al sindaco Sala di abolirla!”.

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Il prefetto chiude 16 attività per violazione delle norme anticovid

Sulla base degli accertamenti delle Forze dell’ordine e delle polizie locali, il prefetto di Milano Renato Saccone ha adottato 16 provvedimenti, nei confronti di altrettanti esercizi commerciali, per i quali è stata disposta la chiusura per 5 giorni a causa della mancata osservanza delle norme contro la diffusione del covid. Si tratta di 5 bar, 1 ristorante/pizzeria, 1 laboratorio di produzione e vendita di prodotti di gastronomia e kebab, 6 esercizi commerciali alimentari di vicinato e 3 esercizi commerciali al dettaglio nel Comune di Milano e nei Comuni di Albairate e Cinisello Balsamo. ANSA

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Piazza Selinunte, Bestetti (FI): “Chiesto un incontro col Prefetto”

Piazza Selinunte, Bestetti (FI): “Chiesto un incontro col Prefetto”. A capodanno la zona ha fatto il botto: due morti in una sparatoria. Nel dettaglio si tratta del ferimento di due uomini di 33 e 39 anni, entrambi marocchini, avvenuto intorno all’1 di notte a Milano, in via Gigante, nella cosiddetta ‘casbah’ di piazza Selinunte, quartiere multietnico più volte al centro di fatti di cronaca. Nel corso di una lite, dai contorni ancora tutti da delineare, i due nordafricani sono rimasti feriti per i colpi d’arma da fuoco sparati, a quanto sembra, da un albanese, ora ricercato dalla Polizia. Il grave episodio ha causato una reazione politica dal Municipio 7. Ora per Piazza Selinunte, Bestetti (FI): “Chiesto un incontro col Prefetto”. Perché secondo Forza Italia e il Municipio 7 si tratta di un sintomo di una situazione più ampia, non di un episodio isolato: “Ho appena scritto al Prefetto di Milano per chiedere un incontro urgente insieme alla Questura, al Comune e ad ALER in merito alla grave situazione in cui versa il quartiere intorno a Piazzale Selinunte, dove si contano centinaia di occupazioni abusive. I blandi programmi di sgombero attuati fino ad oggi sono stati insufficienti e del tutto velleitari. È ora di cambiare rotta!”. San Siro dunque torna a far parlare di sé non per l’ormai arenato progetto dello stadio, ma nuovamente per i quartieri popolari delle periferie e le condizioni di sicurezza. Le periferie dovevano essere l’ossessione di Sala, ma persino lui ha dovuto ammettere di non aver fatto abbastanza. Le sparatorie tra stranieri, i poveri sempre più in aumento e i servizi sempre meno a portata di tutti danno ragione al primo cittadino. Ora bisogna vedere se il Prefetto deciderà di mettere in campo qualche azione decisa per provare a ripristinare l’ordine e la giustizia sociale in piazza Selinunte e dintorni.

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Sala: chiederò al Prefetto di rafforzare la presenza di Forze dell’Ordine

Sala: chiederò al Prefetto di rafforzare la presenza di Forze dell’Ordine – “L’omicidio in via Macchi è un fatto grave e per prima cosa esprimo sentite condoglianze alla famiglia della vittima. Siamo a disposizione dell’Arma dei Carabinieri che ha da subito avviato una accurata indagine per ricostruire i fatti, a partire dall’analisi delle immagini delle telecamere e del contesto nel quale si è consumata l’aggressione”. “Chiederò al Prefetto un incontro per valutare la situazione e prendere le decisioni necessarie per rafforzare la presenza delle Forze dell’ordine”. Lo dichiara il sindaco di Milano Giuseppe Sala in merito all’omicidio avvenuto in via Mauro Macchi.

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Prefetto: intensificheremo i controlli

“Non è certo il momento di abbassare la guardia: ho già predisposto un’intensificazione dei controlli per i prossimi giorni, in particolare per il weekend di Pasqua e Pasquetta“. Lo ha spiegato, il prefetto di Milano Renato Saccone, chiarendo che l’attività di monitoraggio delle forze dell’ordine sul rispetto delle limitazioni per l’emergenza Coronavirus ha portato dal 9 marzo ad oggi ad effettuare “più di 300mila controlli” nel capoluogo lombardo. “Abbiamo appurato – ha chiarito Saccone – che solo il 2% delle persone che si muovono viola le restrizioni imposte dai decreti“. Ora, però, ha aggiunto il prefetto, si punta anche ad “evitare che il restante 98% assuma comportamenti consentiti ma sbagliati, come ad esempio andare più volte al giorno a fare la spesa“. La catena del contagio, infatti, ha spiegato ancora, “la interrompe solo il distanziamento sociale”, anche perché “oggi siamo in un altopiano costellato di lutti: i comportamenti di ognuno di noi sono decisivi“.  

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