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La Giunta approva il progetto definitivo di Piazza Castello

Via libera al progetto definitivo per la rigenerazione di piazza Castello. Dopo il parere positivo della Sovrintendenza, la Giunta ha approvato il primo lotto di intervento – relativo alle aree di piazza Castello e via Beltrami – del progetto vincitore del concorso bandito dall’Amministrazione con l’obiettivo di dare nuova vita alla piazza. Rispetto al progetto preliminare redatto dagli architetti Genuizzi, Strambio, Banal e Ragazzo, quello definitivo, sottoposto alla Sovrintendenza, ha visto alcune modifiche non sostanziali, consistenti principalmente nella realizzazione di un triplice filare alberato sulla piazza, nell’incremento delle nuove alberature (passate da circa 130 a 184) e delle aiuole e nella rivisitazione della pavimentazione di via Beltrami, non più in calcestre ma in Granito bianco di Montorfano e di Beola grigia. “Piazza Castello è una delle aree storiche della città – dichiara l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran – ed è stato quindi prezioso, oltre che necessario, il contributo della Sovrintendenza per rendere la riqualificazione rispettosa del contesto. Ringrazio i vincitori del concorso che in questi mesi hanno collaborato con l’Amministrazione interpretando al meglio le indicazioni ricevute e restituendo un progetto ancora più armonioso e più verde”. Approvato il progetto definitivo, si procederà quindi con la progettazione esecutiva e il conseguente avvio della procedura di gara, con l’obiettivo di avviare i lavori entro il 2021, per un importo complessivo di 9,9 milioni di euro. Galleria fotografica  

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Presentato il progetto di riqualificazione di Monte Stella

È stato presentato ufficialmente ieri mattina il progetto Monte Stella: nascita di un modello di tutela condivisa. Nel 2020 ricorre il 60° anniversario della realizzazione del Monte Stella, uno dei simboli identitari della città di Milano. Progettato dall’architetto Piero Bottoni, il parco fu concepito dall’accumulo di macerie derivate dai bombardamenti della seconda guerra mondiale e dall’ultima demolizione dei bastioni. Frequentato da milioni di persone negli anni, oggi il parco necessita di urgenti interventi di manutenzione, necessari in futuro a non dover limitare la fruibilità di questo importante polmone verde urbano. Il programma “Monte Stella: nascita di un modello di tutela condivisa”, la cui realizzazione è resa possibile grazie al sostegno di Fondazione di Comunità Milano, intende da qui a dicembre 2020 rinnovare e riqualificare il parco, coinvolgendo le comunità locali in un’ottica di cura, fruizione e tutela partecipata. Obiettivo primario è quello di ripristinare e mettere in sicurezza i micro dissesti attuali e alcuni ambienti semi-naturali, sempre prestando attenzione alla tutela della biodiversità del luogo. In un secondo momento, il progetto si pone un fine sociale, quello dello sviluppo di uno spirito collaborativo di cura, per educare ad un comportamento rispettoso degli spazi verdi. La forza del programma risiede proprio nell’attivazione di una rete di organizzazioni, comitati, scuole e privati che hanno a cuore il territorio e verranno coinvolti in varie attività, tra cui, per citarne alcune, l’individuazione di un’oasi naturale urbana, nuovi arredi, integrazione del patrimonio arboreo e arbustivo, programmi di alternanza scuola-lavoro. L’organizzazione del progetto è gestita da sei partner: Ambienteacqua Onlus (capofila) Comune di Milano, AIPIN, CAI Milano, Fondazione dell’Ordine degli Architetti di Milano, Non Riservato.  Le attività dei partner sono anche supportate da altre importanti realtà: Civico Museo di Storia Naturale, Villaggio della Madre e del Fanciullo, CAI-SEM, LIPU Sezione Milano, GA.RI.WO – Giardino dei Giusti, Associazione Alpini, Scout CNGEI, Associazione Provinciale Apicoltori. “Il Monte Stella è uno dei parchi più suggestivi, simbolici ed estesi di Milano – dichiara l’assessore al Verde Pierfrancesco Maran –. Per la sua conformazione naturalistica è anche uno dei più bisognosi di manutenzione e interventi di riqualificazione. Siamo quindi molto soddisfatti di questo progetto, nato dalla collaborazione con realtà attive sul territorio, che non solo migliorerà la qualità naturalistica e la fruibilità del parco, ma coinvolgerà direttamente i cittadini, rendendoli partecipi della rigenerazione”. Il progetto è realizzato con il contributo di Fondazione di Comunità Milano, per la quale l’Arch. Sandro Balducci, Consigliere della Fondazione: “Con il suo primo bando la Fondazione di Comunità Milano ha finanziato 48 progetti per oltre 2 milioni di euro. I progetti sostenuti comprendono interventi in grado di incidere sul tessuto sociale; gli elementi che li caratterizzano sono il focus sui giovani, la valorizzazione del territorio, l’attenzione all’ambiente. Il progetto Monte Stella – nascita di un modello di tutela condivisa ha saputo coniugare questi elementi insieme alla capacità di integrare diverse visioni in un unico intervento destinato a qualificare uno spazio verde, ricco di biodiversità, che offre benessere agli abitanti e svolge un’importante funzione nell’ecosistema della città. Il sostegno della Fondazione di Comunità consentirà di avviare gli interventi di ripristino e manutenzione, nel rispetto della straordinaria storia del Monte Stella; intende inoltre attivare i cittadini perché la cura del nostro patrimonio naturale e paesaggistico deve essere l’imperativo di ciascuno. Un riferimento tangibile per far crescere giovani giustamente preoccupati del futuro del pianeta, ma anche attenti custodi del proprio parco di quartiere”. Infine, il Dottor Alberto Guzzi – Direttore Tecnico del Progetto: “Monte Stella, il polmone verde più diversificato e tra i più estesi della città di Milano, necessita di un complesso e organico intervento di ripristino e manutenzione per consolidare la stabilità dei versanti e regimare correttamente le acque meteoriche; l’intervento dovrà rispettare il principio d’invarianza idraulica affinché le acque meteoriche vengano intercettate riducendo l’attuale scarico nella rete fognaria cittadina. L’intervento manutentivo dell’Amministrazione Comunale verrà indirizzato all’impiego dei più attuali criteri dell’Ingegneria Naturalistica, che sviluppa progettualità con il duplice obiettivo di mettere in sicurezza i fenomeni erosivi e potenziare il grado di naturalità dei luoghi. All’Amministrazione comunale saranno suggeriti inoltre gli accorgimenti tecnici, già sperimentati, che consentiranno anche ai diversamente abili di percorrere, in autonomia o supportati, il percorso perimetrale di Monte Stella: sarà la prima realizzazione in Lombardia di tale lunghezza in un parco pubblico”.  

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Presentato il progetto Torre Milano

È stato presentato ieri Torre Milano, il nuovo sviluppo residenziale di Opm (Impresa Rusconi e Storm.it) firmato dallo Studio Beretta Associati. I lavori, che interessano una superficie commerciale di circa 10.500 metri quadrati, sono stati avviati nella primavera di quest’anno e la conclusione è prevista a cavallo tra il primo e il secondo semestre del 2022. Il progetto, del valore di 45 milioni di euro, è stato presentato dal consigliere delegato di Impresa Rusconi, Stefano Rusconi. Il complesso sorgerà in via Stresa 22, angolo piazza Carbonari, alle spalle del quartiere di Porta Nuova. La costruzione principale – 80 metri di altezza – conta 23 piani fuori terra e un 24esimo piano tecnico con belvedere sulla città, a cui si aggiungono altri due edifici, distinti e indipendenti, di tre piani ciascuno. Nel complesso, Torre Milano ospiterà 105 appartamenti di tagli differenti e 150 box auto nei piani interrati. Dal punto di vista architettonico, il progetto riprende i modelli dei grattacieli simbolo del boom economico della città – sarà in cemento armato come il Pirellone e la torre Velasca, ma con terrazze e giardini – e lo stile tipico dell’architettura razionalista. È prevista l’installazione di 190 pannelli fotovoltaici e di una vasca da 15mila litri per la raccolta delle acque piovane a scopo di irrigazione. Sul fronte servizi, previste tra le altre cose una zona wellness e uno spazio di coworking. Ogni appartamento avrà in dotazione Alexa, il servizio di interazione vocale di Amazon che permette di controllare i diversi ambienti della casa con la voce. “Torre Milano – spiega Gianmaria Beretta, fondatore dello Studio Beretta Associati – è prima di tutto un edificio residenziale e questo soprattutto la differenzia dai giganti di cristallo sedi di uffici. Ho cercato di disegnarla alternando in modo proporzionato pieni e vuoti, cercando leggerezza nella scansione ortogonale delle logge verdi, combinando una maglia non uniforme, ma ordinata in un’articolazione semplice e senza forzature. Un’architettura che si richiama al razionalismo? Nelle mie intenzioni un’architettura ripulita di ogni ridondanza, rigorosa, rispettosa del suo intorno e della città di Milano“.  

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Inter e Milan presentano progetto nuovo stadio di San Siro, ma Bestetti non è d’accordo

Inter e Milan hanno presentato al Comune il masterplan per la realizzazione del nuovo stadio di San Siro. Si tratta di un progetto da 1,2 miliardi di investimenti privati per una nuova e moderna area sportiva nel quartiere. Il nuovo stadio di Milano potrebbe vedere la luce già nel 2023. Si è trattato del primo passo ufficiale dei due club per ”avviare un percorso condiviso verso la costruzione, nell’area di San Siro, di un distretto urbano, moderno, sostenibile e accessibile, che ruoti intorno a un impianto sportivo innovativo dai più elevati standard internazionali”, si legge nel comunicato congiunto di Inter e Milan. All’interno sorgerebbero un nuovo impianto ”da circa 60mila posti a sedere, nell’area contigua a quella dell’attuale stadio” e ”un distretto multifunzionale nell’area del Meazza dedicato allo sport, all’intrattenimento, allo shopping e al divertimento”, uno spazio che dovrebbe rappresentare ”un luogo di aggregazione in grado di accogliere cittadini, tifosi e turisti 365 giorni all’anno, dando occupazione a oltre 3.500 persone’‘. La realizzazione di questo progetto è ritenuta ”essenziale” dai due club ”per riportare il calcio di Milano tra l’élite del calcio europeo e mondiale”. Gli investimenti per 1.2 miliardi di euro saranno sostenuti dalle due società ”a fronte della concessione di un diritto di superficie a 90 anni, da assegnarsi tramite gara pubblica, per la quale i due club, in qualità di proponenti, avranno un diritto di prelazione”. Per niente d’accordo con la proposta Marco Bestetti, Presidente del Municipio 7 . “Lo stadio di San Siro è un monumento nazionale, un simbolo di Milano e dell’Italia nel mondo che non può essere cancellato con un colpo di ruspa” commenta Bestetti, aggiungendo, “Il futuro dello stadio, che è di proprietà dei milanesi, – prosegue Bestetti – lo devono decidere i milanesi. Da settembre, con il Comitato No demolizione di San Siro, presentato lo scorso marzo a Palazzo Marino, promuoveremo una grande mobilitazione popolare in  difesa dello stadio per raccogliere le firme previste per l’indizione di un referendum cittadino su San Siro. Milan e Inter investano nell’ammodernamento di San Siro senza distruggere la Scala del calcio. La Milano calcistica – conclude l’azzurro – è sempre stata ai massimi livelli mondiali giocando a San Siro. Prima di costruire uno stadio, forse è bene che comincino a costruire una squadra“.  

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Nuova vita per lo scalo di Greco altre zone della città

Un nuovo quartiere sostenibile e inclusivo con verde e case in affitto allo scalo di Greco, un teatro delle terme che recupera e rifunzionalizza l’edificio storico delle Scuderie de Montel, un edificio green dedicato alla ricerca oncologica in via Serio, un ostello innovativo che ospita anche funzioni pubbliche in viale Doria. Sono questi i progetti vincitori di “Reinventing cities”, il bando internazionale lanciato nel 2017 dal Comune insieme a C40 per trasformare siti inutilizzati o in stato di degrado in spazi di rigenerazione ambientale e urbana. I progetti, selezionati da giurie con esperti internazionali secondo un meccanismo di premialità basato in primo luogo sulla qualità del progetto e in seconda istanza sull’offerta economica, saranno presentati questo pomeriggio a Oslo, alla presenza di un rappresentante dell’Amministrazione comunale, insieme ai vincitori del bando per Chicago, Madrid, Oslo, Parigi e Reykjavik. Rivolto ad architetti, pianificatori urbani, designer, sviluppatori, imprenditori e innovatori e avviato con il supporto di Climate KIC, “Reinventing Cities” ha l’obiettivo di promuovere uno sviluppo urbano sano, verde, economicamente sostenibile e resiliente nelle città del network che hanno aderito. L’iniziativa ricalca “Reinventer Paris”, il bando che nel 2015 ha consentito di avviare la rivitalizzazione, attraverso progetti di elevata qualità ambientale e urbanistica, di 22 aree parigine. “Reinventing Cities” è un bando unico nel suo genere che si pone come primo obiettivo una riqualificazione edilizia orientata all’ambiente: il criterio di selezione chiave dei progetti infatti è la qualità delle proposte, che devono essere in grado di promuovere soluzioni innovative in termini di efficienza energetica, componente green, nuovi servizi, architettura, metodi di costruzione e finanziamento. Oltre a rigenerare 4 luoghi in diverse aree strategiche della città, l’alienazione consentirà al Comune di introitare complessivamente circa 7,3 milioni di euro. Di seguito il racconto dei quattro progetti vincitori per i siti milanesi, che verranno presentati dai rispettivi team domenica 26 maggio, a partire dalle 18:30, nel corso di un incontro pubblico alla Triennale di Milano promosso dall’Amministrazione comunale. Per quanto riguarda il quinto sito candidato al bando, il Mercato di Gorla, a fronte di alcune candidature pervenute nella fase iniziale, non è seguita alcuna offerta economica e pertanto non è stato assegnato. Scalo Greco – L’innesto Si chiama “L’innesto”, inteso come nuovo elemento capace di creare connessioni, il progetto vincitore (con l’offerta economica di oltre 4,8 milioni di euro) per lo scalo di Greco di proprietà di Ferrovie dello Stato italiane, presentato da Investire SGR S.p.A. insieme ai progettisti Barreca & La Varra, Arup Italia S.r.l. e altri. Un vero e proprio nuovo quartiere di social housing a Milano, il primo in Italia a zero emissioni, con case prevalentemente in affitto e con molto verde, che si svilupperà sulla superficie dello scalo di circa 73.500 metri quadrati. Di questi, al netto delle aree destinate all’esercizio ferroviario (circa 11.000 metri quadrati), il 72% (circa 45 mila metri quadrati) verrà destinato a verde, spazi, percorsi pedonali e attrezzati ad uso pubblico, ben più della quota del 60% fissata dall’Accordo di programma per la riqualificazione dello scalo ferroviario. Per quanto riguarda la superficie edificabile di 24mila metri quadrati complessivi, 21mila saranno destinati ad edilizia residenziale sociale e 3mila a funzioni compatibili (spazi di coworking, attività commerciali, supermercato sostenibile). In totale, si prevede che il nuovo quartiere ospiterà 400 nuovi alloggi di housing sociale (60% in locazione e 40% in vendita convenzionata agevolata) e 300 posti letto per studenti, per un totale di circa 1500 nuovi residenti, prevalentemente di età compresa tra i 24 e i 44 anni. “L’innesto” opererà una ricucitura dei quartieri circostanti, da un lato creando una connessione pedonale di qualità tra Bicocca, Precotto e l’Università, collegandosi ai sottopassi ferroviari esistenti e programmati, dall’altro inserendosi nel corridoio verde che da Porta Nuova va al parco di Monza, e dalla Martesana si congiunge al Parco agricolo Nord. Tre gli obiettivi principali del progetto: realizzare il primo housing sociale a zero emissioni attraverso l’utilizzo di tecnologie costruttive innovative e sostenibili, gestire in maniera resiliente e coordinata gli spazi della comunità grazie al coinvolgimento di tanti attori pubblici e privati (da A2a al Politecnico di Milano, da Cariplo factory a Delta ecopolis e altri), realizzare un quartiere collaborativo e inclusivo con spazi condivisi e un cuore agricolo. Gli obiettivi saranno perseguiti attraverso una serie di servizi previsti e strategie di sviluppo del nuovo quartiere, che avranno come comuni denominatori la sostenibilità e l’inclusione. I nuovi alloggi saranno realizzati in larga parte con materiali rinnovabili o riciclabili, dotati di impianti di riscaldamento con pannelli radianti a pavimento e di impianti fotovoltaici. Grande attenzione sarà data al ciclo dei rifiuti, prevedendo un sistema di raccolta differenziata con rilevatore di peso, per rendere gli abitanti più consapevoli delle quantità di rifiuti che producono, e l’installazione nel quartiere di due macchine per il compostaggio meccanico per trasformare i rifiuti in compost per gli orti e fertilizzante per le aree verdi. Sostenibilità significa anche risparmio idrico, con l’installazione di case dell’acqua e la realizzazione di un sistema di raccolta e riutilizzo delle acque meteoriche, e privilegiare la mobilità dolce, migliorando le connessioni pedonali e disincentivando l’utilizzo dell’auto privata. L’intervento principale sulla viabilità prevede il riposizionamento di circa 55 metri più a ovest di via Breda, che permetterebbe di dare continuità all’area del masterplan e generare un ambito prevalentemente ciclopedonale. Si promuove inoltre una penetrazione limitata dei veicoli all’interno del quartiere e la riduzione della dotazione di sosta (pensata prevalentemente sotterranea), a favore della previsione di una flotta di veicoli in condivisione per il quartiere. Per quanto riguarda il verde, si promuove l’idea di un parco agricolo naturale di Greco: sul tracciato dell’attuale via Breda nascerà il viale dei Gelsi, che insieme alla piazza principale costituirà un corridoio verde di 6.600 metri quadrati, cui si aggiungeranno un giardino comunitario per i residenti, nuovi spazi ortivi, la realizzazione di un frutteto e la piantumazione di 640 alberi. Grande valore è dato ai concetti di comunità e inclusione, con la nascita di un Human adaptive zone costituita da spazi e servizi per tutti come le cucine

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Avviato il progetto Pro Salomone con la presa in carico di 31 famiglie

Si chiama ‘Pro Salomone’, è uno dei 33 progetti attivati in Lombardia (tre dei quali a Milano) finanziati con 7,8 milioni di euro dalla Regione Lombardia, col contributo del Fondo Sociale Europeo, e, grazie a uno stanziamento di 251.304 euro, ha consentito la presa in carico di 31 nuclei familiari. Lo ha presentato, questa mattina, l’assessore alle Politiche sociali, abitative e Disabilità della Regione Lombardia Stefano Bolognini al Comitato Inquilini di via Salomone, nello stabile che, dal prossimo settembre, sarà oggetto di manutenzione straordinaria per oltre 7,5 milioni di euro, di cui oltre 6,6 milioni assegnati da Regione Lombardia e il rimanente coperto da Aler Milano. Oltre all’assessore Bolognini sono intervenuti il presidente di Aler Milano Angelo Sala, il presidente del Municipio 4 Paolo Guido Bassi e il dirigente dell’Assessorato Paolo Formigoni. Il laboratorio ha preso avvio a settembre 2018 e ha come partner la parrocchia ‘San Galdino’, la società cooperativa ‘La Strada’, l’associazione ‘La Nostra Comunità’, il Cento ambrosiano di Solidarietà CeAS e ‘Galdus’ Società cooperativa sociale e come capofila Aler Milano. “Come Assessorato – ha annunciato Bolognini – intendiamo presentare nelle città e nei quartieri tutti i 33 progetti finanziati. E’ giusto che i cittadini sappiano come la collaborazione tra Istituzioni e associazioni stia, poco alla volta, con tanta fatica ma altrettanta determinazione, ‘riconquistando’ il territorio, facendolo rinascere“. “Pro Salomone  – ha spiegato l’assessore – prevede due interventi: uno destinato alle persone svantaggiate, l’altro ad avviare percorsi di inserimento al lavoro. Il Laboratorio Sociale, che può contare su circa 120.000 euro, cerca di promuovere la coesione, prevenire e contrastare la morosità, individuare i casi di incolpevolezza e promuovere eventuali forme di gestione autonoma dei servizi. Il Laboratorio di promozione dell’Inclusione attiva, cui sono destinati circa 132.000 euro, ha lo scopo di avviare percorsi formativi di inserimento al lavoro, con uno sportello in via Salomone 32 (anche per socializzare e orientare), attivo di lunedì, giovedì e venerdì, dalle ore 10 alle ore 12, e raggiungibile anche attraverso il numero telefonico 348.8723239“. In particolare il progetto intende individuare e sostenere persone/nuclei fragili, per avviare percorsi di formazione e superare le situazioni socio-economiche difficili; orientare le persone inattive nella riqualificazione professionale e nell’orientamento; aumentare le conoscenze e le competenze per l’accesso ai servizi e alle forme di sostegno al reddito, per fare uscire da situazioni di morosità e inadempienza; potenziare il senso di appartenenza alla ‘comunità’, migliorare le competenze, attivare il protagonismo e la qualità dell’abitare; sperimentare modelli di contrasto al disagio sociale e all’abitare assistito, sostenibili e replicabili in altri ambiti. “Gli altri due progetti milanesi – ha proseguito Bolognini – sono ‘GoLab’, che ha come capofila Aler Milano e interviene su 500 nuclei familiari che vivono nelle vie Gola, Pichi e Borsi (con uno stanziamento di 252.00 euro) e il Laboratorio sociale ‘Giuffrè-Villani’, il cui capfila è il Comune di Milano, che riguarda gli stabili Erp comunali compresi tra il civico 8 di via Giuffrè e il civico 3 di via Villani (con uno stanziamento di 250.000 euro)“. “Monitoriamo molto attentamente la loro azione e i loro interventi – ha concluso – e abbiamo un’alta aspettativa nell’esito di queste azioni“.

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