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Statale: provvedimenti contro docente per un post sessista

Andrà sicuramente incontro a un procedimento disciplinare Marco Bassani, il professore di Storia delle dottrine e delle istituzioni politiche dell’Università Statale di Milano che ha pubblicato sui social una foto accompagnata da un commento sessista nei confronti della vicepresidente eletta degli Stati Uniti, Kamala Harris. Il post è stato poi rimosso dai social. Il procedimento, che ancora non è stato deciso dall’ateneo, può variare dalla sospensione al richiamo, a quanto si apprende. ANSA

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Le cose che il Comune potrebbe, ma non fa

A smentire la narrativa secondo la quale, Il Sindaco Sala e il Comune di Milano, non possono fare nulla per contrastare la diffusione del coronavirus, essendo stati superati nelle prerogative da Governo e Regione Lombardia, ci sono i molti provvedimenti che l’amministrazione milanese potrebbe prendere per appoggiare il lavoro delle istituzioni superiori. Eccone alcuni: – Chiudere i parchi cittadini, per evitare gli assembramenti che si sono verificati i giorni scorsi, favorendo il contagio fra bambini i che poi lo trasmettono ai genitori che ne hanno conseguenze più gravi. – Mettere in strada tutte le pattuglie della Polizia Locale, per verificare e imporre il rispetto delle disposizioni del governo, in modo di evitare gli assembramenti che nei giorni scorsi si sono verificati dentro e fuori dei locali nelle zone della movida (ma non solo li), favorendo la diffusione del contagio fra gli avventori. – Sospendere le Aree B e C, per ridurre il numero delle persone costrette a prendere i mezzi pubblici esponendosi ed esponendo gli altri al contagio. – Sospendere i servizi di car sharing, i cui veicoli, visto l’uso promiscuo, sono vettori di contagio. Un elenco che può sicuramente essere reso più corposo aggiungendo altri provvedimenti alla portata della Giunta Sala, che è necessario siano presi in questi giorni in cui ognuno di noi è chiamato a fare la propria parte. Se non saranno messi in atto, terminata la crisi, anche i nostri amministratori saranno chiamati a rispondere di quello che avranno e non avranno fatto, insieme ai molti che hanno contribuito a precipitarci in questo incubo.  

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Consiglio Comunale, provvedimenti approvati prima dell’interruzione

Prima che la seduta fosse interrotta a causa della manifestazione delle “ancelle”, il Consiglio Comunale è riuscito ad approvare alcuni provvedimenti, fra i quali, con 27 voti favorevoli, nessun contrario e cinque astenuti la fideiussione a garanzia del mutuo per la riqualificazione del centro sportivo di proprietà comunale di via Chopin 81. Il finanziamento di 692mila euro  sarà concesso dal Credito Sportivo all’Associazione Sportiva Dilettantistica Fatima, gestore dell’impianto. Approvate anche, con 22 voti favorevoli, 2 astenuti e 5 contrari le modifiche allo Statuto dell’Ente Parco delle Groane proposte dal relativo Consiglio di Gestione. Modifiche “rese necessarie dopo l’accorpamento al parco, approvato da Regione Lombardia, della Riserva naturale fontana del Guercio e del Parco Locale di Interesse Sovracomunale della Brughiera Briantea, al fine di ricomprendere anche i territori della Provincia di Como e i relativi Comuni. L’ente cambia così nome e diventa “Parco delle Groane e della Brughiera Briantea”. Le proposte di modifica dello Statuto lasciano inalterate sia le prerogative di governance del Comune di Milano, che fa parte dell’ente dal 1976 come socio di maggioranza, sia l’entità del contributo annuo, pari a 370.173,60 euro. Infine, amministrazione ‘plastic free’ è l’obiettivo dell’ordine del giorno approvato all’unanimità, presentato dal consigliere Pd e presidente della Commissione ambiente Carlo Monguzzi (Pd) e da Patrizia Bedori (M5S). Il documento impegna il Comune ad eliminare ogni tipo di plastica “usa e getta” dagli uffici del Comune stesso e dalle sue partecipate. Inoltre Palazzo Marino avvierà una campagna di sensibilizzazione verso i bar, le caffetterie, le mense e la grande distribuzione del Comune di Milano, perché eliminino anche essi la plastica “usa e getta”, dotando ogni esercizio che aderirà alla campagna di un adesivo da applicare, in cui il Comune certificherà che in quel locale non si utilizza la plastica “usa e getta”.  

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