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Gallera: riscontri positivi alla sperimentazione del Tolicizumab, recluteremo personale estero

“Anche oggi i numeri evidenziano una crescita della diffusione del contagio“, ha esordito oggi l’Assessore Gallera, esponendo i dati, “11.685 positivi, con un incremento di 1.865, 4.898 persone ospedalizzate, con un incremento di 463, 732 persone in terapia intensiva, con un incremento di 85, 966 decessi e 1660 dimessi“, un afflusso costante che mette in difficoltà il sistema, che comunque reagisce, anche grazie alle dimissioni e all’aumento delle terapie intensive disponibili per i pazienti covid che sono salite a 1.100. “Complessivamente nelle terapie intensive sono stati trattati 1064 pazienti, ne abbiamo dimessi 149, e ne sono deceduti 145” ha quindi aggiunto Gallera, annunciando “stiamo già sperimentando il medicinale per l’artrite (Tolicizumab) e devo dire che i riscontri che stiamo avendo sono positivi” rivelando – con gioia – che grazie a questo farmaco anche le condizioni dell’Assessore Mattinzoli sono migliorate. “Continua con grande determinazione la nostra corsa contro il tempo… il problema sono i posti e il personale” ha continuato l’Assessore “stiamo alleggerendo gli ospedali più sotto pressione spostando pazienti in altri presidi“, un operazione svolta con un impegno tale che in alcuni momenti non c’erano più ambulanze disponibili “in modo che tutti i pazienti che hanno compromissioni polmonari trovino un posto e un’assistenza adeguata“. Nella giornata di oggi, i pazienti meno problematici e in via di guarigione, spostati dagli ospedali alle RSA sono stati 171. Per quanto riguarda il reclutamento del personale, “sono arrivate 1600 domande, un bellissimo segnale,” Gallera ha quindi sottolineato, “è chiaro  he abbiamo bisogno di persone che entrano a lavorare in una situazione complicata per la Regione Lombardia“, ma, “notiamo fra le persone che si presentano e quelle che accettano una significativa riduzione… noi abbiamo di persone che accettano un compito per cui un giorno la Lombardia e la storia gliene saranno profondamente grate” Ad oggi, 68 medici specialisti, 137 specializzandi, 74 medici laureati, 323 infermieri che avevano presentato domanda sono già destinati alle aziende ospedaliere e l’auspicio è che tutte accettino l’incarico. E visto che il tema del personale è la grande criticità “grazie al lavoro dell’Assessore Caparini, nel decreto legge verrà inserita anche la possibilità di reclutare personale estero, chiedendo solo che siano iscritti all’albo di provenienza“, offerta cui si sono già detti disposti a rispondere Cuba, Venezuela e Cina. Gallera ha quindi concluso dicendo che “ogni giorno è sempre più complicato, è sempre più difficile, perché il livello di saturazione dei nostri presidi è estremamente alto, ma il sistema sta reagendo con tutte le capacità che ha, con una forza e un efficienza” che ci ha permesso di “spostare 130 persone in due giorni cosa che non penso sia mai stata possibile in altri stati e, noi gli abbiamo individuato i posti e li abbiamo trasferiti, questo penso sia il segnale più bello della capacità di Regione Lombardia di mettercela tutta per vincere questa battaglia“.  

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Coronavirus, gli aggiornamenti di Regione Lombardia

“Oggi abbiamo 644 posti nelle nostre terapie intensive disponibili per pazienti affetti da coronavirus. Ai 723 che erano all’inizio ne abbiamo aggiunti 223, arrivando a 946. E nei prossimi giorni ne apriremo altri 150/200“. Lo ha detto l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, nel corso della conferenza stampa convocata per fare il punto sulla situazione Coronavirus. “Da quando è iniziata l’emergenza – ha spiegato – le terapie intensive hanno gestito 778 pazienti e dimessi 103, i deceduti sono stati 80. Il 25% dei pazienti non è più in TI, e oggi stiamo cercando di far ruotare il più possibile i pazienti, individuando altre strutture che possano ospitare i pazienti meno gravi. Pensiamo a strutture alberghiere o a spazi più ampi come potrebbero essere quelli della fiera. E’ anche al vaglio la possibilità di utilizzare per le cure intermedie le strutture socio sanitarie così da alleggerire i presidi ospedalieri e aprire spazi sulle terapie intensive e trovare spazi tipo a Cuasso al Monte o Sondalo (100 posti). Va avanti anche la ricognizione su strutture tipo quella di Bollate per la subintensiva, ampliando così al massimo la nostra capacità di ricezione“. E poi l’appello, forte, a tenere e diffondere comportamenti virtuosi. “Vanno fermate ascisse di crescita dei contagi – ha detto – e quindi rilanciamo ad osservare ancora più scrupolosamente le indicazioni. I risultati li possiamo vedere nell’arco di 7/10 giorni, quindi con il presidente abbiamo condiviso la necessità di mettere in campo misure ancora più forti“. L’assessore ha quindi confermato che la Regione continua a sostenere gli ospedali che sono più in sofferenza come Bergamo e Cremona, non solo cercando di spostare alcuni pazienti, ma anche inviando personale medico e sanitario. “Oggi – ha quindi spiegato l’assessore – usciremo con un bando per medici specializzandi e infermieri che verranno assunti con contratti co.co.co. Abbiamo 200 medici specializzandi che possono intervenire subito. Tutti i medici specializzandi del quarto e quinto anno, già nelle graduatorie degli ospedali, che potranno essere assunti direttamente dalle strutture con contratti a tempo determinato“. Per quanto riguarda i medici non specializzati, che in Lombardia sono un migliaio, potranno essere impiegati in base a una semplice valutazione dei titoli. “Entro domani poi si laureeranno altri 250 infermieri che potranno entrare subito in servizio“. Gallera ha quindi spiegato che sono stati trasferiti 30 pazienti in altre regioni, “solo 1 covid positivo”. “Abbiamo preso sul serio la disponibilità della Protezione civile a costruire una grande area, come la Fiera, dove realizzare 500 posti letto di terapia intensiva, serve però la strumentazione adeguata. Il progetto è pronto ed è già nelle mani della protezione civile nazionale“. L’assessore ha quindi aggiornato i dati dei contagi ricordando anche quelli dei giorni precedenti:”i casi positivi sono 5.791 (molti tamponi di oggi sono ancora da processare), 3319 i ricoverati, dei quali 466 in terapia intensiva, 642 quelli in isolamento domiciliare, i dimessi e trasferiti al domicilio 896, i deceduti. I tamponi effettuati 21.479“. Nella provincia di Milano si sono riscontrati 592 casi di cui 246 a Milano città.

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Contagiato un dipendente di Regione Lombardia. Sospesi i lavori del Consiglio?

La comunicazione ufficiale che è rimasto contagiato un dipendente di Regione Lombardia è di questa mattina e subito sono stati attivati i protocolli per valutare le misure da adottare allo scopo di di evitare la diffusione del virus. Fortunatamente già da diversi giorni buona parte del personale del “Pirellone” lavorano da remoto e questo a ridotto il numero di quelli venuti in contatto con il collega malato, ma si è comunque resa necessaria una riunione dei dell’Ufficio di Presidenza con i capigruppo consiliari, per valutare se sia il caso di sospendere i lavori del Consiglio Regionale.  

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Il Coronavirus contagia la Regione

Il Coronavirus contagia la Regione. Ci sarebbe almeno un dipendente della Regione che è stato contagiato dalla nuova ondata di influenza. E un altro che sta aspettando i risultati del tampone. Nei corridoi di Palazzo ne sono certissimi, ma non ci sono conferme ufficiali. Una reazione comprensibile vista l’ondata di panico, per altro immotivata, diffusasi molto più virulentemente del virus. Eppure questa è la notizia che ci permettiamo di riassumere così: il Corona virus contagia la Regione. Proprio lì dove la macchina amministrativa sta cercando di tenere in piedi un sistema fortemente scosso dalle ultime notizie. I contagi e i decessi aumentano, ma anche la reazione del sistema sanitario seppure tra gli scontri politici che sono ben più coriacei dei virus: in questi giorni si sta tenendo la sfida tra il premier Giuseppe Conte e Giulio Gallera, assessore al Welfare della Lombardia. Il primo accusa l’ospedale di Codogno di essere stato tra le cause  del contagio perché non avrebbe seguito le procedure, il secondo bolla l’intervento come un “attacco ignobile”. Forse quello che ha davvero in mente Conte è togliere la gestione della sanità alle Regioni, decretandone di fatto la fine perché è proprio sotto quella voce che ci sono il 90 per cento dei bilanci regionali. Intanto però altra tegola sull’assessore Gallera: ecco che il Coronavirus contagia la Regione. Un brutto momento per l’Amministrazione, tanto che gli stessi dipendenti vedono possibili rischi anche nella giunta regionale: “Foroni – sussurra uno di loro – è di Codogno, eppure va avanti e indietro“. Pietro Foroni, classe ’75, è l’assessore regionale alla Protezione civile, è effettivamente nato a Codogno, nel pieno della zona rossa, ma non possiamo confermare che faccia avanti e indietro. L’ansia che suscita in chi lavora nei suoi stessi uffici però sì. E forse si andrà a sommare a quella che ha catturato gli ultimi giorni di Milano.  

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Presidio dei lavoratori di Air Italy a Palazzo Lombardia

Oltre 200 lavoratori di Air Italy hanno partecipato al presidio a Palazzo Lombardia indetto dai sindacati in occasione dell’incontro con il presidente della Regione Attilio Fontana e l’assessore ai Trasporti Claudia Terzi. Molti partecipanti indossano le prime magliette bianche con la scritta ‘#salviamoairitaly’, per la quale ognuno ha versato un contributo di 5 euro, da utilizzare in vista del presidio davanti al Mit il prossimo 20 febbraio e al corteo per lo sciopero nazionale di 5 giorni dopo. “Il presidente Fontana – ha detto Rosario Caciuoccolo, coordinatore della Uilt-Uil per il Gruppo – ha manifestato grande attenzione per noi e per i lavoratori dell’indotto”. “Ci ha detto di aver preso contatti con il presidente della Regione Sardegna – ha proseguito il sindacalista – e noi gli abbiamo chiesto un coordinamento tra i due governatori perché, come per noi sindacalisti, Olbia e Malpensa sono una sola azienda”. “Rivedremo Fontana il prossimo 20 febbraio a Roma al tavolo presso il Mit“, ha aggiunto. ANSA  

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Comazzi risponde agli attacchi di Granelli a Regione Lombardia

Agli attacchi arrivati a Regione Lombardia da Palazzo Marino, in seguito all’approvazione dell’emendamento che modifica la governance delle Agenzie del trasporto pubblico locale che ha ridotto al 40% la quota del Comune di Milano, ha risposto il Capogruppo di Forza Italia in regione Gianluca Comazzi: “Dopo i commenti stizziti di ieri sulla riforma della governance dell’Agenzia di bacino, oggi il sindaco Sala minaccia addirittura di fare ricorso. Forse il sindaco sogna il ritorno del Ducato di Milano: in attesa dei Visconti, gli consigliamo di tornare alla realta’, accettando un confronto sereno con gli altri territori e con Regione Lombardia, anche e soprattutto nell’interesse di Milano“. “A volte” – ha aggiunto l’azzurro (che ha accompagnato le sue parole con una vignetta rappresentante il Sindaco in abiti rinascimentali – si ha l’impressione che la giunta Sala voglia imporre le proprie politiche senza rendere conto a nessuno: basti pensare che si tratta dell’unica citta’ ad avere imposto il blocco dei diesel euro 4 a partire da questo ottobre, a differenza di quanto prevede il Piano Aria regionale”. Comazzi ha quindi definito “curioso che chi si dichiara contro la chiusura e il localismo esasperato  tenda a considerare territorio straniero tutto ciò che non fa capo direttamente a Palazzo Marino“. All’Assessore Marco Granelli che su Facebook  “bullismo istituzionale” togliere peso politico a Palazzo Marino nell’Agenzia di bacino del Tpl, Comazzi ha invece ribattutto che “anche oggi una frenata improvvisa di un convoglio della M1 ha provocato contusioni a 11 passeggeri“. Con un “servizio del genere – ha concluso l’azzurro- a scioperare dovrebbero essere direttamente i cittadini, che da questa estate sono costretti a pagare di piu’ per viaggiare in condizioni simili. L’assessore Granelli si astenga dal fare polemiche sterili e si impegni di piu’ per risolvere i tanti problemi del trasporto pubblico di Milano“.  

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