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Scuola: rientri e proteste

Sono rientrati a scuola, anche se al 50%, i ragazzi delle scuole superiori di Milano in un giorno in cui comunque non si sono zittite le proteste, con un presidio davanti all’ufficio scolastico regionale di Priorità alla scuola per dire ‘no alle classi pollaio’ e uno davanti ad alcune scuole medie del comitato A scuola per chiedere che non ci siano più stop alle lezioni in presenza. Mezzi affollati più dei giorni precedenti ma senza grossi affollamenti, grazie anche all’aumento delle corse e alle navette istituite per 32 istituti superiori. Felici i ragazzi anche se preoccupati che “tra un paio di settimane la situazione precipiti e ci ritroveremo di nuovo a casa – dice uno studente mentre i compagni attorno a lui annuiscono -. Ma per ora ci godiamo il momento”. “Non ce la facevamo più a stare davanti a un computer” aggiunge un suo compagno, al rientro al liceo Manzoni. ANSA

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Tamponi a chi rientra da Spagna, Grecia, Croazia e Malta

“Una decisione importante: il Governo ha accolto con favore le sollecitazioni e le preoccupazioni della Lombardia e delle Regioni sui nuovi contagi da Covid19, concordando la formulazione di linee guida nazionali, con l’obbligo del tampone entro 48 ore, per chi rientra o arriva in Italia dai Paesi Europei con il maggior numero di contagi in questo momento”. È questo il commento del presidente della Regione Lombardia in merito all’ordinanza nazionale che stabilisce le regole per chi proviene da Grecia, Spagna, Croazia e Malta, con l’obbligo dell’auto segnalazione alle autorità sanitarie territoriali e la disposizione del tampone conseguente, a meno che non vi sia l’attestazione dell’esito negativo al test molecolare rilasciata nelle 72 ore precedenti l’arrivo in Italia. Il provvedimento è stato concordato al termine di una riunione straordinaria fra i rappresentanti del Governo e delle Regioni. “Per i cittadini lombardi che rientrano da questi Paesi – spiega l’assessore al Welfare della Regione Lombardia – mettiamo a disposizione il supporto operativo e informativo necessario attraverso il numero unico 116117, che fornirà i riferimenti delle Ats di competenza per domicilio”. “Nel periodo precedente l’effettuazione del test e in attesa del suo esito, ferma restando l’indicazione di informare immediatamente il proprio MMG o operatore sanitario pubblico in caso di insorgenza di sintomi sospetti – aggiunge – è fortemente consigliato ridurre la vita sociale (come gli eventi collettivi). Ed è indispensabile l’utilizzo della mascherina. Anche all’aperto e in presenza di conviventi nella propria abitazione”. La formulazione di un’ordinanza specifica per chi proviene o rientra da questi Paesi si è resa necessaria a fronte dell’evolversi della situazione epidemiologica locale e in considerazione del fatto che, trattandosi di Stati europei inseriti nell’Elenco ‘B’ del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 7 agosto scorso, non erano previste azioni restrittive o di monitoraggio. “Regione Lombardia – conclude l’assessore al Welfare – ha affrontato da subito il tema dei cittadini provenienti dall’estero attraverso un protocollo specifico per il settore agricolo. Che prevede il tampone per i lavoratori stagionali. Nonchè con il monitoraggio e controllo costante da parte delle Ats. Questo per coloro che hanno contatti stretti (a esempio le badanti) con persone anziane e fragili”.

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