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Rogo in azienda di cannabis light, 2 feriti gravi

Sono Giuseppe e Sergio Palumbo, due fratelli di 20 e 25 anni, i feriti gravi nell’incendio scoppiato questo pomeriggio in una ditta che produce cannabis legale in via Edison, a Trezzano sul Naviglio (Milano). Il terzo coinvolto è un dipendente, Saverio Sergi, di 66 anni, trasportato in ospedale in condizioni serie ma meno preoccupanti. I due fratelli hanno riportato ustioni diffuse su tutto il corpo e secondo quanto riferito dai soccorritori, il più giovane ha un quadro clinico disperato. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri e dai vigili del fuoco, l’incendio sarebbe scoppiato per motivi accidentali. Due dipendenti sono stati trasportati in ospedale in condizioni gravi. Un altro operaio non sarebbe in pericolo di vita. L’azienda che si occupa di commercializzare infiorescenze di canapa con principi attivi entro i limiti di legge. In un paio d’ore i vigili del fuoco hanno spento le fiamme divampate, secondo i primi accertamenti, dopo l’esplosione di un serbatoio di gas. I carabinieri stanno lavorando per accertare le cause dell’accaduto. ANSA

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Rogo nello scantinato del centro centro diurno per disabili del parco Finzi

“Ancora una volta le richieste del Municipio sono rimaste inascoltate dall’amministrazione comunale e, a causa di queste inadempienze, per poco non ci scappava la tragedia. Sono 3 anni che segnaliamo al Comune di Milano la grave situazione presente sotto il centro diurno disabili del parco Finzi, lungo viale Monza. Lo scantinato dello stabile, infatti, è in uno stato di totale abbandono e accessibile a chiunque, tanto che viene puntualmente utilizzato come luogo di bivacco o di spaccio e consumo di stupefacenti“. Lo dichiarano Samuele Piscina, Presidente del Municipio 2 di Milano e Marzio Nava, Assessore municipale al Verde. “Proprio quest’ultima fattispecie sembra possa essere la causa del principio d’incendio scoppiato stamane e subito estinto dagli operatori del centro diurno disabili che fortunatamente si sono accorti del fumo nero e hanno spento le fiamme, probabilmente causate da un mozzicone abbandonato da qualcuno che è entrato nel seminterrato, ancora prima che arrivassero i Vigili del Fuoco“. “Nel corso degli anni abbiamo chiesto ripetute volte la messa in sicurezza degli accessi dello scantinato tramite l’installazione di lastre che impedissero l’accesso ai locali sottostanti il CDD Negri-Pini, ma il Comune non ha mai autorizzato alcun intervento. Negli scorsi mesi avevamo addirittura effettuato un sopralluogo con l’Assessore Rabaiotti che aveva promesso un intervento rapido“. “Ricordiamo che nel parco, oltre al centro disabili, sono presenti anche un centro socio-ricreativo per anziani, un edificio scolastico, i servizi sociali di ATS e gli sportelli sociali municipali che convivono insieme in un’area che presenta numerosi altri problemi quali, ad esempio, la casa dell’ex custode in stato di abbandono e oggetto di occupazioni o i numerosi lampioni pericolanti lungo i vialetti“. “Cosa aspetta il Comune a provvedere a quanto richiesto mettendo in sicurezza l’area? – concludono i 2 esponenti municipali – È necessario che qualche ragazzino si faccia male affinché il Sindaco intervenga? O forse è troppo impegnato a intervistare cantanti e a registrare marchette televisive? Ora più che mai è fondamentale che l’intervento sia immediato!“.

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Quindici arresti per il rogo di via Chiasserini

La polizia sta eseguendo in diverse regioni un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 15 persone (di cui 8 in carcere, 4 agli arresti domiciliari e 3 con l’obbligo di dimora nel comune di residenza) “responsabili a vario titolo di traffico illecito di rifiuti, attività di gestione non autorizzata e intestazione fittizia di beni“. Le indagini della Squadra Mobile, coordinate dalla Dda di Milano, sono partite dall’incendio del capannone della ‘Ipb’ in via Chiasserini 104, a Milano, distrutto nel rogo divampato il 14 ottobre 2018. Durante quell’incendio dal sito di stoccaggio si sollevò una colonna di fumo nera visibile da chilometri, e per molti giorni a seguire l’aria fu irrespirabile nella zona e a causa del vento con i miasmi che arrivarono fino al centro della città.

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