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La Polfer arresta pusher brasiliano a Rogoredo

Gli agenti della polizia ferroviaria della stazione ferroviaria di Rogoredo a Milano hanno arrestato un pusher brasiliano mentre stava cedendo dello stupefacente ad una 37enne, già segnalata dalla Prefettura per uso personale di droga. Lo spacciatore, un 39enne pluripregiudicato e irregolare sul territorio, è stato trovato in possesso di diversi grammi di eroina, crack, oltre che di materiale per il confezionamento e di due bilancini di precisione.

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Rogoredo, soluzione provvisoria per i cittadini senza medico

Soluzione ponte per i cittadini di Milano Rogoredo rimasti senza medico di famiglia. “Da giovedì 7 novembre un medico di medicina generale riceverà su appuntamento, ogni giorno dalle 16.30 alle 18.30, nell’ambulatorio di via Monte Palombino 4 nel quartiere di Rogoredo“, ha annunciato l’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, confermando l’impegno di Regione Lombardia e Ats Città Metropolitana di Milano a “non penalizzare i residenti del quartiere a seguito della cessazione delle attività di un medico di base con oltre 900 assistiti. Un impegno che aveva portato nei giorni scorsi a una prima ricognizione delle disponibilità da parte degli altri medici in servizio nel territorio del Municipio 4“. “Si tratta di una prima risposta parziale e temporanea – sottolinea Gallera – che consente di scongiurare un disagio per i cittadini, soprattutto per i più fragili, all’interno di questo quartiere molto popolato di Milano“, noto alle cronache anche per l’emergenza legata al ‘boschetto della droga’. “Insieme ad Ats – ricorda l’assessore – ci siamo attivati nelle scorse settimane per valutare tutte le soluzioni possibili. Le norme nazionali non consentono però la necessaria flessibilità – ribadisce Gallera – e le istituzioni non possono costringere i professionisti a modificare l’ubicazione del proprio ambulatorio all’interno degli ambiti territoriali di riferimento (che a Milano coincidono con i Municipi), né” possono “aumentare il numero dei medici di medicina generale se l’area stessa non è definita ‘carente‘” secondo gli attuali criteri. “Il medico che attiverà temporaneamente il servizio giovedì prossimo in via Monte Palombino è già operativo nel settore della continuità assistenziale“, precisa il titolare della sanità lombarda che conclude: “Ci auguriamo di individuare nei prossimi mesi insieme ad Ats una soluzione definitiva attraverso l’attivazione dei percorsi necessari e la pubblicazione di un bando specifico per l’arruolamento di un medico di medicina generale con vincolo motivato di esercizio su Rogoredo“.    

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Gallera: non lasceremo Rogoredo senza medico di base

“Stiamo lavorando con il massimo impegno, in modo concreto, per garantire un’adeguata copertura dei servizi di medicina generale” a Rogoredo “per non penalizzare i cittadini, soprattutto quelli più fragili”. Lo ha dichiarato l’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, dopo l’addio del medico di base che contava 923 assistiti a Rogoredo. Insieme alla direzione di Ats di Milano, “abbiamo da subito monitorato la situazione e valutato alcuni percorsi alternativi” per “limitare i disagi per i cittadini“. Si è “deciso di mettere a disposizione gratuitamente” al pomeriggio i locali di via Monte Palombino, utilizzati la mattina dal Poliambulatorio specialistico della Asst Nord Milano e la sera dal servizio di Continuità assistenziale, proponendoli ai medici già presenti nel Municipio 4 per aprire un secondo ambulatorio a Rogoredo, ma “nessuno si è dichiarato disponibile“. Si sta quindi valutando di derogare al numero di assistiti per i medici del quartiere in via provvisoria. Tuttavia, “secondo le norme nazionali che regolano la ‘medicina convenzionata“, dice Gallera, Rogoredo “non risulta attualmente come carente” dato che nella stessa zona, “anche se non esattamente all’interno del quartiere“, ci sono tre medici con posti liberi e con ambulatori in viale Umbria (1.400 posti disponibili), in viale Lucania (700 posti) e via E.Martini (1.300 posti). Il che impedirebbe di “aumentare nello stesso ambito territoriale il numero dei medici di base salvo in casi di assoluta necessità e straordinarietà. Tuttavia, data la densità abitativa della zona, con Ats “si sta valutando la possibilità di individuare un sostituto temporaneo“. Piu’ avanti, dopo aver definito l’ambito ‘carente’, usciràa’ un nuovo bando per un medico di base con vincolo, “motivato” su Rogoredo.  

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La forza dei fatti chiude il boschetto di Rogoredo

La forza dei fatti chiude il boschetto di Rogoredo. Lo avevamo scritto qui e in altre sedi tante volte: Rogoredo doveva essere tra le priorità dell’Amministrazione perché una città come Milano non può diventare capitale dell’eroina. Soprattutto non può creare un’area così densa di spacciatori impuniti da raccogliere tutti i disperati del nord Italia. Non si possono tollerare buchi neri in una città che vuole essere d’esempio per un’intera nazione. Oggi finalmente arrivano buone notizie da Rogoredo: l’inversione di tendenza c’è stata. L’opera concertata tra istituzioni ha ottenuto l’effetto di ridurre drasticamente il numero di tossici e di spacciatori che frequentano il boschetto. Non si può cantare vittoria sullo spaccio in generale, o per aver sconfitto la droga, ma per un effetto positivo ottenuto con l’aiuto e la collaborazione di tutti sì. Milano ha saputo darsi da fare con tutte le armi a disposizione, dai controlli di polizia alle passeggiate civiche ai volontari. Una sfida difficile, ma che la città e la sua Amministrazione hanno saputo raccogliere e vincere con la forza dei fatti. Da Beppe Sala in giù è giusto riconoscere quello che a livello sociale è un grande successo. In altre situazioni e con altre persone la strada più semplice sarebbe stata riversare il problema nel vecchio scatolone dei rimpalli tra un “non siamo noi a poter fare qualcosa“, a “é lo Stato che deve intervenire“. Invece Milano si è unita e ha agito. Oggi tutti, giustamente festeggiano perché La forza dei fatti chiude il boschetto di Rogoredo. Anche Paolo Guido Bassi, presidente del Municipio 4 ha sottolineato l’importanza di questo risultato: “Ci davano dei ‘pazzi’ (anche alcuni amici) quando anni fa abbiamo deciso di prendere la strada più difficile sui problemi di #Rogoredo. Cioè, provare a fare qualcosa. Questo pur senza smettere di denunciare ciò che non funziona e continuare a essere ‘pungolo’ su chi potrebbe (e dovrebbe) fare di più. Un impegno pesante, il più delle volte ‘sotterraneo’ e lontano dai riflettori. Oggi non canto vittoria. Conosco troppo bene la zona per sapere che le cose sono ben lungi dall’essere risolte. Però l’inversione di tendenza c’è stata. Ciò, grazie a tanti che hanno condiviso questo obiettivo. Un risultato al quale anche noi abbiamo dato un significativo contributo. Del quale possiamo essere orgogliosi. Solo per un istante, però. Adesso, avanti a lavorare. #Municipio4 #coseconcrete”. Per una volta dunque viva MIlano, tutta.  

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Si intensifica l’azione della polizia a Rogoredo

Spaccio a Rogoredo, la Polizia di Stato prosegue il servizio di contrasto al fenomeno dello spaccio di stupefacenti, arrestando altri 2 spacciatori. Si tratta di due cittadini marocchini, di 49 e di 26 anni, per spaccio in zona Rogoredo ed il primo è stato anche denunciato perché irregolare sul territorio nazionale. La scorsa settimana, l’attività del servizio di contrasto al fenomeno dello spaccio di stupefacenti aveva portato all’arresto da parte della #Polizia di Stato di due spacciatori e al sequestro di 5 chilogrammi di droga e di oltre 5mila euro. Gli agenti della squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Ferroviaria ieri hanno notato degli strani movimenti sul cavalcavia tra via S.Arialdo e via Orwell e individuato i due stranieri: uno di questi era il responsabile della gestione delle ordinazioni di droga ed il relativo pagamento ed è stato trovato in possesso di 9 grammi di cocaina e 320 euro, mentre l’altro straniero, che aveva un sacchetto con 8 grammi di cocaina e 240 euro, preparava le dosi di stupefacente servendosi di un bilancino trovato in suo possesso durante la perquisizione degli agenti.

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Altri cinque chili di droga sequestrati a Rogoredo

Giovedì, in zona Rogoredo, gli agenti della squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Ferroviaria hanno sequestrato altri 5 kg di droga. Dopo i due arresti avvenuti mercoledì 2 ottobre e il sequestro di oltre 1 kg. di eroina, i poliziotti della Polizia Ferroviaria, hanno richiesto l’ausilio di unità cinofile antidroga per setacciare un appezzamento di terreno incolto, situato tra i viadotti autostradali ubicati tra l’area di San Donato Milanese e di via Rogoredo. Le indagini avevano infatti evidenziato che i due cittadini marocchini prima di recarsi nelle zone di spaccio limitrofe alla stazione FS (via Sant’Arialdo e via Orwell), erano soliti addentrarsi in detto appezzamento di terreno. Convinti che in quel luogo vi potesse essere nascosto un imponente quantitativo di droga, dalle prime ore della mattinata fino al tardo pomeriggio, gli agenti hanno quindi perlustrato la zona in questione e, anche con l’uso di cani poliziotto antidroga, hanno rinvenuto nascosti nel terreno e tra la vegetazione kg. 4,873 di eroina, che vanno a sommarsi alla droga già sequestrata in occasione degli arresti dell’altro ieri. E’ stato rinvenuto, inoltre, un frullatore e un bilancino di precisione, che induce a ritenere che in quel luogo, difficile da raggiungere con automezzi, ma accessibile solo a piedi attraversando tre corsie di autostrada, fosse il punto ove veniva tagliata l’ingente quantitativo di droga che, ogni giorno, viene spacciato nell’area boschiva e nelle zone adiacenti alla stazione FS di Milano Rogoredo.  

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