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Rogoredo, la Polfer arresta due spacciatori marocchini

Arrestati ieri dagli agenti della polizia ferroviaria due spacciatori marocchini, nella zona del boschetto della stazione di Rogoredo, piazza di spaccio di eroina e cocaina. I due, 19 e 25 anni, sono stati notati tra il via vai di tossicodipendenti che dalla stazione di Milano Rogoredo si dirigevano nella vicina area boschiva di via Orwell per poi uscirne dopo pochi minuti. Gli agenti hanno notato uno di loro intento a indirizzare gli acquirenti verso il connazionale che, seduto a terra, confezionava le dosi di sostanza cedendole in cambio di denaro. Gli agenti li hanno bloccati mentre cercavano di allontanarsi a bordo di un autobus: a seguito della perquisizione, hanno trovato addosso ai due 8,5 grammi di cocaina, un bilancino di precisione e 270 euro.  

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Polizia Ferroviaria: a ferragosto, cinque arresti fra Centrale e Rogoredo

Cinque arresti, 50 persone indagate e 31 sanzioni amministrative emesse, di cui 9 in materia di sicurezza ferroviaria. E’ il bilancio dei controlli effettuati dalla Polizia Ferroviaria lombarda nei giorni di ferragosto, periodo in cui sono state controllate complessivamente 3.563 persone.  Sono state impegnate 433 pattuglie nelle stazioni, 27 in servizio antiborseggio in abiti civili e 137 a bordo di 337 convogli ferroviari. A Milano Rogoredo, dove si sono concentrati gli agenti nei primi giorni, 171 sono state le persone identificate, di cui 68 quelle con precedenti di Polizia. Una persona è stata proposta per la misura del Foglio di Via Obbligatorio dal Comune di Milano mentre 2 sono state denunciate in stato di libertà per la violazione del Foglio di Via. Una persona è stata trovata in possesso di sostanza stupefacente. In Stazione Centrale i controlli si sono svolti con l’ausilio di un’unità cinofila anti-esplosivo, sono state 3 le persone arrestate, 5 sono gli stranieri rintracciati in “posizione irregolare” e 2 i minorenni, non accompagnati, rintracciati per l’affidamento alle loro famiglie. Un altro arresto è si è invece registrato a Milano Lambrate: un uomo è stato fermato per aver rubato uno smartphone, il suo complice è invece riuscito a fuggire.  

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Rogoredo, terza morte da gennaio

Un cadavere in avanzato stato di decomposizione è stato trovato questa notte in via Sant’Arialdo, nei pressi del boschetto di Rogoredo, zona di spaccio e consumo di eroina a Milano. La polizia è intervenuta intorno alle 23:40, chiamata perché’ il cadavere era stato visto a ridosso del muro della ferrovia. Il corpo era nascosto fra le piante e si trovava lì sicuramente da più di una settimana. Quindi si è proceduto all’identificazione: si tratta di un uomo italiano di 35 anni che già da un mese aveva fatto perdere le sue tracce. Dopo un periodo in una comunità di recupero era infatti sparito; aveva precedenti per droga e reati contro il patrimonio connessi alla tossicodipendenza. Il cadavere è stato messo a disposizione dell’autorità giudiziaria per accertare le cause della morte: potrebbe trattarsi di overdose, ma saranno effettuate le ulteriori analisi. “Ciò che è avvenuto la scorsa notte nel boschetto della droga di Rogoredo è l’ennesimo brutto episodio di degrado e delinquenza a Milano”. Commenta l’Assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, Riccardo De Corato, “Dall’inizio dell’anno ad oggi – prosegue – nella nostra regione, i decessi per droga sono stati, contando anche quello di ieri, almeno 15. Questa è la terza morte a Rogoredo da gennaio ad oggi. Numeri decisamente troppo alti“. Secondo De Corato è necessario smetterla “con le chiacchiere di Sala, le passeggiate e i concerti” per “invece intervenire subito ed in maniera drastica!” poiché è “evidente che la strategia messa in atto per fermare queste stragi non è efficace e ci sono enormi buchi nella stessa“. “Occorre una strategia d’urto più forte, con telecamere e militari strade sicure!” continua l’ex vice-sindaco, ricordando,   “Quando governavamo noi del Cdx con Albertini prima e Moratti poi  avevamo presidiato in maniera massiccia i vari Parchi delle Cave, Alessandrini, delle Basiliche e Sempione con telecamere, postazioni, vigili e Caserma di Carabinieri, – concludendo – cosa aspetta l’Amministrazione Sala a fare lo stesso?“.  

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Quando una nascita non è una buona notizia

Una donna ha partorito. Sarebbe una buona notizia, ma c’è un però: il racconto va completato. Una donna ucraina ha partorito nel boschetto della droga di Rogoredo. La donna è una tossica di meno di trent’anni. Dopo aver assunto l’ennesima dose, si è buttata come un animale a partorire in una cascina. Per quanto triste sia, l’unica buona notizia è un suo connazionale ha avuto almeno l’idea di chiamare il 118 per fornirle un minimo di assistenza medica. Avendo intossicato almeno in parte anche il nascituro, la donna è stata poi trasferita insieme al neonato alla clinica Mangiagalli. Questa vicenda ci riporta ancora una volta a quello che è indubbiamente un fallimento per l’Amministrazione Sala, per le istituzioni e anche di tutta la comunità milanese. Non dobbiamo negare gli sforzi di alcune parti della città per impedire lo sfascio umano che anima Rogoredo, ma se ancora ne parliamo è perché non sono stati sufficienti. A Rogoredo stiamo tutti perdendo una battaglia importante: Milano può rivendicare di essere l’immagine positiva di italianità che altre città, magari più antiche e in riva al Mediterraneo, non possono rivendicare. E’ la città delle possibilità, dove chiunque può trovare il suo spazio perché il lavoro a Milano è sacro in questo senso: se hai una buona idea e davvero sei disposto a spezzarti la schiena, qui trovi il tuo posto. E nel famoso “paese” da cui sei partito puoi tornare come donna o uomo di successo. Qui puoi essere ciò che vuoi senza dover parlare un’altra lingua. E’ il posto dove venire da giovani e da visitare da anziani. Ma poi, poi, si torna a Rogoredo: l’immagine di città della possibilità si è estesa al mondo dei tossici. L’eroina è tornata prepotentemente con vecchie e nuove mafie, è tornata e sta distruggendo l’ultimo sogno italiano. Ieri ha ucciso persino la magia della nascita. Speriamo sia l’ultimo omicidio, perché spento l’ultimo sogno si spegnerà del tutto anche l’Italia.

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Si droga e poi partorisce nel boschetto di Rogoredo

Ha partorito in una cascina, dopo essersi drogata. E’ accaduto a nella zona del Boschetto dello spaccio di Rogoredo. Mamma e bambino, secondo quanto riferito, stanno bene, anche se sono stati portati in ospedale per essere monitorati. E’ accaduto la scorsa notte, ed e’ stato riferito stamani dalla polizia, che e’ intervenuta sul posto, in via Rogoredo, su richiesta del 118 i cui soccorritori hanno assistito al parto dopo essere stati chiamati da un connazionale della donna, una ucraina tossicodipendente di 28 anni, poco prima delle 2. Secondo quanto riferito dal 118 la madre, Elnora, aveva assunto normalmente droga in gravidanza, e quindi è stata portata insieme al figlio alla clinica Mangiagalli. E’ probabile infatti che il piccolo debba essere sottoposto a terapie per l’assunzione fetale di stupefacenti. ANSA  

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Piano City, concerti anche nel boschetto di Rogoredo

Dal 17 al 19 maggio torna “Piano City Milano”, il festival di pianoforte che dal 2012 trasforma la città in una grande sala da concerto con un crescendo di pubblico e interesse. Per la prossima edizione, sono in programma oltre 50 ore di musica e 450 concerti gratuiti che animeranno giorno e notte diverse zone della città, a partire dalle piazze del Piano Quartieri del Comune con le periferie pienamente coinvolte nel palinsesto: la musica arriverà per esempio al Bosco di Rogoredo con un evento dal forte impatto simbolico che vedrà esibirsi Emanuele Misuraca (domenica 19 maggio, ore 16);ma saranno coinvolti anche altri luoghi inaspettati, come il Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo di Via Corelli, dove il duo Metamorphosis – Frederico e Valeria si esibirà con musiche tra otto e novecento, in collaborazione con Croce Rossa Italiana Comitato Milano (sabato 18, ore 20) o il Gratosoglio dove, domenica 19 maggio alle 19.30, con le simboliche torri sullo sfondo, il pianista e produttore Dario Faini si cimenterà in un concerto di musiche originali, descritto come un racconto in piano solo dei suoi Viaggi musicali. L’inaugurazione della manifestazione sarà il 17 maggio alle 21 con il pianista islandese Ólafur Arnalds sul palco del Main Stage della Galleria d’Arte Moderna – Villa Reale. Arnalds porterà le suggestioni dell’islanda, attraverso la sua musica sperimentale che spazia tra folk ed elettronica con un concerto spettacolare che prenderà vita intorno a tre pianoforti. Il Main Stage della GAM sarà animato da concerti serali di musicisti internazionali. Sabato 18 maggio alle ore 19.15 apre Henri Herbert, uno dei più ricercati pianisti di boogie woogie al mondo, seguito alle ore 20.20 da Alan Clark, genio ribelle del pianoforte e celebre tastierista dei Dire Straits, di Eric Clapton e di Bob Dylan. Chiudono la serata Christian Sands, tra i pianisti jazz più apprezzati per swing e fraseggio, che salirà sul palco alle ore 21.25 e Davide “Boosta” Di Leo, fondatore e storico membro dei Subsonica, che alle 22.30 si esibirà con una composizione scritta per l’occasione e dedicata all’anniversario dell’allunaggio. Domenica 19 maggio alle 19.15 sale sul palco l’energia esplosiva del ritmo cubano di Ramon Valle, seguito alle 20.20 dal flamenco di Pablo Rubén Maldonado. Alle 21.25 è la volta del giovane talento franco-libanese Rami Khalife, apprezzato a livello internazionale per la fusione tra musica pianistica ed elettronica. Chiude la serata alle 22.30 Danilo Rea, tra i maggiori pianisti jazz italiani, con il suo omaggio a Fabrizio De André. La Galleria d’Arte Moderna, o anche Piano Center Diurno, è il cuore di Piano City Milano anche durante il giorno: nelle postazioni Piano Laghetto e Piano Giardino si alternano programmi classici, jazz e qualche sorpresa. I concerti di Piano City Milano proseguono anche di notte, presso la Palazzina Liberty, che si trasforma nel Piano Center Notturno e ospita esibizioni che conciliano pianoforte ed elettronica, tecnica e sperimentazione. I concerti potranno essere anche ascoltati nel parco attraverso l’utilizzo di cuffie wireless SILENTSYSTEM, per permettere agli ascoltatori di immergersi nella bellezza della musica sotto la luce della luna piena. Il programma della notte tra venerdì 17 e sabato 18 si apre allo scoccare della mezzanotte con Bill Laurance, pianista degli Snarky Puppy e sperimentatore, cui seguiranno Hania Rani all’1.00 con musiche ispirate ai paesaggi islandesi e Chad Lawson alle 2.00 con la sua commistione tra musica classica e free form del jazz improvvisato. Chiude Lambert, alle 3.00, il pianista tedesco che cela la sua figura dietro una maschera sarda. La notte tra sabato 18 e domenica 19 invece, verrà allietata dalle colonne sonore originali di Roger Eno, che salirà sul palco a mezzanotte, da Shida Shahabi, pianista svedese di origini persiane che ama il punk che si esibisce all’1.00, e dai suoni sperimentali di Belle Chen alle 2.00. Si chiude alle 3.00 con Roberto Negro, italiano che vive a Parigi, rivelazione del jazz. A Piano City Milano quest’anno il sole sorge alle spalle della suggestiva basilica di Santa Maria delle Grazie e del suo Refettorio, famoso per conservare il Cenacolo Vinciano, patrimonio dell’Unesco. Nell’anno delle celebrazioni di Leonardo, la prima alba si leva con Alexandra Stréliski, compositrice franco-canadese di musica neoclassica che porterà immagini ricche e cinematiche nella mente degli ascoltatori. Il giorno seguente, le note del pianista italo-turco Francesco Taskayali risuoneranno alle 5.00 sullo sfondo del monumentale Cavallo di Leonardo all’Ippodromo Snai San Siro. Oltre a Rogoredo, via Corelli e Gratosoglio, tra i luoghi milanesi meno usuali ci sarà il quartiere NoLo, in occasione della prima edizione di BienNoLo, la biennale d’arte contemporanea che si terrà nel suggestivo ex Laboratorio Panettoni Giovanni Cova. Previsti anche due concerti presso la Casa Circondariale San Vittore “Francesco Di Cataldo”, dove si esibiranno Simone Quatrana ed Ettore Bove, tre concerti presso il Palazzo di Giustizia di Milano e infine il concerto di Scipione Sangiovanni presso il Comando Legione Lombardia e Comando Provinciale Carabinieri Milano di Via delle Moscova 21. L’itinerario tra i luoghi di Piano City Milano continua sulle terrazze dello skyline meneghino, come quella del Belvedere Enzo Jannacci di Palazzo Pirelli, grazie al Consiglio Regionale della Lombardia, con i pianisti Vincenzo Balzani e Elisa D’Auria domenica 19 maggio, e la terrazza al 38° piano di Palazzo Lombardia, con i due concerti al tramonto, quello a quattro mani di Katarzyna Preisner e Grana Dikanovic e quello di Remo Anzovino, recente Nastro d’Argento; e ancora protagonisti saranno la Rotonda della Besana e il Piazzale Donne Partigiane con l’omaggio a Ennio Morricone di Marcelo Cesena. Infine, uno degli spazi più caratteristici dello skyline milanese fa da sfondo a un programma di concerti a due pianoforti: Maddalena Giacopuzzi insieme a Eleonora Wegher e Francesco Grillo con Elisa Tomellini, con un concerto tra classica e jazz, in collaborazione con CityLife Shopping District, suoneranno infatti al centro di Piazza Tre Torri la domenica pomeriggio. Tra conferme e novità, l’ottava edizione di Piano City Milano verrà ricordata anche per l’approdo del festival in un luogo simbolo della città, il Cortile della Rocchetta, uno degli spazi più suggestivi del Castello

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