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Tre milioni per le Rsa da Regione Lombardia

Tre milioni per le Rsa da Regione Lombardia. Via libera a maggioranza in Consiglio regionale alla legge di ratifica di alcune variazioni di bilancio adottate dalla Giunta regionale in via d’urgenza. In particolare viene introdotta una garanzia pari a un massimo di 3 milioni di euro finalizzata a sostenere le RSA lombarde a fronte delle perdite sostenute in questi mesi di pandemia: l’iniziativa, adottata e messa in capo a Finlombarda (con un plafond di 30 milioni di euro), prevede di finanziare le RSA no-profit lombarde mediante l’erogazione di mutui ipotecari, così da sopperire al bisogno di liquidità generato dalla riduzione degli incassi derivante principalmente dai mancati introiti delle rette. Ecco allora Tre milioni per le Rsa da Regione Lombardia: il provvedimento, illustrato dal relatore Paolo Franco (Gruppo Misto), è composto da tre articoli. Il primo comporta una variazione di bilancio compensativa tra il capitolo legato ai servizi per lo sviluppo del mercato del lavoro e quello per il sostegno all’occupazione nell’ambito della gestione delle crisi aziendali; il secondo articolo riassume alcune variazioni di bilancio finalizzate all’acquisizione di servizi cha hanno generato debiti fuori bilancio pari a circa 75mila euro, per spese relative sostanzialmente a servizi di natura legale, utilizzo di software, noleggio di autovetture e telefonia mobile; il terzo articolo chiarisce infine che le spese relative ad attività di studio e ricerca finalizzate alla prevenzione e al trattamento delle dipendenze patologiche non gravano sul fondo sanitario regionale e non comportano pertanto oneri aggiuntivi. Bene aiutare le RSA, ha commentato il consigliere M5S Marco Fumagalli, “ma questi enti devono garantire la trasparenza imposta dalla legge. Un principio che il nostro Gruppo, ha ribadito più volte, chiedendo che i bilanci siano sempre depositati. Un obbligo troppo spesso evaso da troppe realtà. Noi vogliamo che i finanziamenti siano erogati solo a chi rispetta pienamente la legge. In queste condizioni, pur concordando con alcuni articoli di questa legge, il nostro voto non è potuto che essere contrario”. Di diverso avviso il Presidente della Commissione Bilancio Giulio Gallera nella sua dichiarazione di voto a favore per il Gruppo di Forza Italia: “Sulle RSA continua un’azione di grande attenzione, anche attraverso un anticipo sulla liquidità attraverso un modello particolarmente virtuoso grazie all’accordo con Finlombarda”. A favore anche la Lega, che con il Consigliere Marco Colombo, ha ribadito: “Benissimo la misura, la Lombardia interviene in un settore delicato e strategico del momento dando ossigeno e aiuto alle RSA”. Astenuti i Dem. Il Capogruppo Fabio Pizzul, ha spiegato: “Questa è una legge pronto soccorso, cerca d’intervenire recuperando su ritardi, mancanza e certe sbavature. Manca un disegno più organico e attento”.

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Covid19, Azione: “Regione Lombardia non fornisce i dati completi sulle Rsa”

Covid19, Azione: “Regione Lombardia non fornisce i dati completi sulle Rsa”. Lo affermano due consiglieri regionali lombardi: “Vogliamo sapere che cosa è successo in ogni singola Rsa lombarda, ma Regione Lombardia fornisce solo i dati ‘aggregati’, ufficialmente per tutelare la reputazione professionale di ciascuna Rsa, ma il dubbio e’ che qualcuna di queste strutture abbia avuto piu’ casi di altre”. E’ quanto sostengono i consiglieri regionali Elisabetta Strada (Lombardi Civici Europeisti) e Niccolo’ Carretta (Azione), che tornano a sollecitare la Regione Lombardia a fornire i numeri completi sulle strutture sanitarie e sulle Rsa. Dati, precisano, che l’assessore al Welfare Giulio Gallera stava illustrando in commissione sanità lo scorso 9 settembre, per poi fermarsi in seguito alle indicazioni del consulente legale dell’assessorato, che di fatto ha bloccato la diffusione dei numeri relativi a ogni singola Rsa lombarda. “Ad aprile, in piena pandemia Covid-19 – spiega Strada -, ho presentato a prima firma, insieme al collega Niccolo’ Carretta, due interrogazioni all’assessore Gallera per ricevere dati e informazioni sul numero di contagi e deceduti delle Rsa e delle strutture sanitarie pubbliche o accreditate, ma sono cinque mesi che stiamo aspettando risposte”. La questione delle Rsa lombarde, dove si sono concentrati la maggior parte dei decessi durante l’emergenza, sembrava chiusa, invece viene riaperta dai due consiglieri. Ora vedremo come risponderà Giulio Gallera all’attacco dei due centristi, perché è da qualche tempo che l’assessore al Welfare ha prudentemente scelto una linea di minor esposizione mediatica: l’assalto alla Lega e alla Lombardia è tutto meno che finito, quindi per quanto possibile meglio tenersi lontani dal centro del bombardamento.

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Torna il covid in una RSA milanese

Il Coronavirus torna nelle residenze per anziani: alla rsa Quarenghi, periferia Nord Ovest di Milano, sono risultati positivi al tampone 21 ospiti e un operatore sanitario. Lo riporta il quotidiano Il Giorno, spiegando che comunque solo uno dei contagiati presenta sintomi. Proprio a causa dei sintomi a questa persona è stato fatto il tampone, risultato positivo. Immediatamente è stato eseguito a tutti gli utenti della struttura (oltre 120) e al personale ed è così che si è scoperto il focolaio. Dei 21 positivi la metà sono già stati ricoverati in ospedale in reparti Covid, gli altri dieci sono isolati in attesa di un posto, mentre l’operatore è stato messo a riposo. “La situazione – assicurano da Coopselios, che gestisce la struttura – è gestita e monitorata quotidianamente dal personale sanitario e socio-assistenzale dell’ente gestore nel rispetto delle procedure e dei protocolli in essere”. ANSA

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Gallera: riapriamo le RSA con regole molto rigide

“Con la delibera di oggi riprendiamo la riapertura delle Rsa con delle regole molto rigide: nessun positivo verrà collocato all’interno di una Rsa e verrà invece messo in una struttura sanitaria“. Lo ha spiegato l’assessore lombardo a l Welfare Giulio Gallera, parlando del provvedimento che sarà approvato oggi in Giunta che prevede la ripresa dei ricoveri sospesi durante l’emergenza Covid. L’Assessore ha spiegato che nella nuova delibera “ci sono della regole molto precise, qualunque anziano vorrà entrare in una Rsa gli verrà fatto a domicilio sia il test sierologico che il tampone“. Inoltre “ci sono poi alcune regole che ha previsto l’Iss come il Covid manager, la formazione del personale e l’attenzione alle protezioni necessarie, che noi scriviamo proprio perché siano luoghi in cui vengano preservate d’ora in poi le condizioni”. ANSA

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1.273 morti nelle RSA di Milano

Dal 20 febbraio al 20 maggio nelle Residenze sanitarie milanesi sono morte per coronavirus 1273 persone mentre il 40% degli operatori, a fine aprile, era assente per motivi legati alla diffusione del Covid 19. Sono i dati di un dossier dell’Ats di Milano riportato in cui si descrive l’evolversi dell’epidemia di coronavirus tra gli ospiti di queste strutture. L’Ats di Milano,ha raccolto i numeri forniti dalle Rsa dell’intero territorio che comprende anche il lodigiano, in particolare quello dei decessi: al 20 maggio: il 26 per cento dei morti, ha avuto certamente il Covid-19, il 34 per cento ha manifestato sintomi sospetti. In tre mesi, dal 20 febbraio al 20 maggio le strutture dichiarano 4.486 morti e più della metà, il 59,6% sono attribuibili al virus. Nelle Rsa di Milano città il valore più alto: 61,65%, 1273 persone tra covid accertato e sospetto. “Informazioni che ci devono far riflettere” dice Vittorio Demichelis , direttore sanitario dell’Ats Milano secondo il quale “per affrontare la questione sarebbe servito più personale” e “andrà rivalutata la sicurezza delle strutture“. ANSA  

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Gallera: lieve aumento dei casi dovuto ai tamponi nelle RSA

“I dati di oggi segnano un leggero incremento della percentuale tra i tamponi effettuati e i casi risultati positivi, ma indicano anche il raggiungimento di un traguardo davvero importante: siamo scesi sotto la simbolica cifra delle 200 terapie intensive. Il numero dei ricoveri in questi reparti è infatti di 199 casi. Aumentano anche i guariti, numeri da valutare sempre nel medio periodo con la raccomandazione di continuare a rispettare le regole per non vanificare l’eccezionale comportamento mantenuto fin qui”. Lo ha detto l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, commentando i dati odierni. “Segnalo anche – ha aggiunto Gallera – che fra i nuovi positivi registrati oggi, contiamo 108 tamponi riguardanti operatori sanitari e ospiti delle Rsa, un numero più alto rispetto alla stessa casistica degli ultimi giorni. La diffusione del contagio fra la popolazione rimane quindi stabile”. A oggi in Lombardia sono stati riscontrati 86.825 (+441) casi positivi. I ricoverati sono 4.026 (-2), dei quali 199 (-8) in terapia intensiva. I decessi sono stati 15.840 (+56). I tamponi effettuati sono stati 658.784 (+17.191). Nella provincia di Milano sono stati riscontrati 22.616 (+88) casi di cui 9.565 (+40) in città. Il tasso di positività odierno è del 2,6%.

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