rubattino

In Rubattino arrivano i laboratori della Scala

Ripensare la vocazione pubblica della Grande Funziona Urbana Rubattino accogliendo le richieste pervenute dal territorio e rendendo l’area ancora più verde con l’ampliamento del Parco della Lambretta. Con questo obiettivo l’Amministrazione ha approvato l’atto di modifica e integrazione delle Linee di Indirizzo sulla base di cui lo scorso giugno il Comune di Milano ha stipulato una Convenzione Quadro con Rubattino 87 S.r.L., proprietaria di parte dell’area per l’attuazione della GFU “Rubattino”. Negli ultimi mesi, il Comune ha infatti interloquito con il Municipio 3 e le associazioni di quartiere rispetto alle funzioni pubbliche da insediare nell’area: in luogo della realizzazione di un deposito per i bus elettrici  prevista inizialmente dall’Amministrazione, verrà quindi realizzata una grande area destinata a verde e attrezzature pubbliche di circa 70mila metri quadrato, caratterizzata dalla presenza di strutture di pregio architettonico e valore culturale (il Palazzo di Cristallo), in continuità con l’esistente Parco della Lambretta, che raddoppierà così di fatto la sua estensione. Questa modifica comporta un parziale riassetto dello sviluppo dell’area: i Laboratori del Teatro alla Scala di Milano, per la cui progettazione verrà indetto un concorso internazionale, saranno realizzati in parte, come già previsto, a nord di via Caduti di Marcinelle, in parte a est dell’insediamento INNSE, dove si sarebbe dovuto realizzare il deposito ATM (quest’ultimo verrà realizzato in un altro ambito della città in corso di individuazione da parte dell’Amministrazione). “Il percorso di ascolto del territorio con il prezioso contributo del Municipio 3 è stato fondamentale per definire al meglio le funzioni urbane che daranno la spinta alla rigenerazione del Rubattino – dichiara l’assessore all’Urbanistica e Verde Pierfrancesco Maran -. Ora finalmente c’è un piano di valorizzazione, che, a partire dall’insediamento dei Laboratori della Scala, darà nuova linfa vitale a una parte di città che da lungo tempo aspetta una svolta”. Le funzioni produttivo/logistiche e terziario/direzionali per 51.763 metri quadrati di SL di spettanza di Rubattino 87, nel rispetto dell’indice volumetrico di 0,35 mq/mq fissato dal PGT, vengono inoltre traslate all’interno dell’area attualmente identificata sul confine est del comparto della Grande Funzione Urbana. L’Operatore resterà proprietario di un’area di circa 115mila metri quadrati e dovrà farsi carico delle attività di bonifica di tutte le aree, comprese quelle pubbliche.

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Rubattino, arte immersa nel degrado

Sono passati quattro giorni da quando l’Assessore dal Corno, insieme al Presidente del Municipio 3, Caterina Antola e all’Assessore Luca Costamagna, hanno inaugurato le opere di Massimo Costantini e Pao Bordinoche realizzate per abbellire il sottopassaggio autostradale al Parco dell’Acqua nel quartiere Rubattino. Un’iniziativa definita da Dal Corno: “Un’esperienza di arte e cultura in un paesaggio e in un contesto molto particolare, ma arricchito da una presenza propositiva di un bel tessuto di associazionismo e cittadinanza attiva“. Qualche cosa però non deve essere andato come era previsto nei piani degli ideatori dell’iniziativa. Infatti, questa mattina il vice capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale, Alessandro De Chirico, ha denunciato: “Al Parco dell’Acqua nel quartiere Rubattino, la situazione delle vasche artificiali sotto la tangenziale è tornata ad essere quella che lamentano da mesi i residenti: degrado e abbandono“, sottolineando “Nonostante le segnalazioni all’assessore al Verde del Municipio 3, che pare abbia risposto che non si può fare nulla, e il consueto intervento di pulizia straordinario in vista del taglio del nastro, in puro stile propagandistico, nessuno dell’amministrazione sembra aver interpellato una delle ditte di spurgo appaltatrici del Comune per verificare le condizioni insalubri delle vasche. Ho scritto a Granelli, mettendo in copia ARPA e AMSA, affinché si intervenga prontamente“. L’azzurro ha quindi concluso: “I pesci saranno sicuramente morti, ma almeno si potranno rimuovere i tanti rifiuti gettati dai soliti incivili che nel weekend frequentano il parco per grigliate e grandi bevute multietniche. Alla faccia dell’integrazione e dell’ambientalismo alle spalle dei milanesi!”.

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