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Sala: vigilerò sui nuovi contagi

Milano si avvicina alla prima parziale riapertura dopo il lockdown a partire da lunedì. “Vi posso solo garantire che la mia vigilanza sarà attenta, continuerò a chiamare i medici degli ospedali, dei pronto soccorso, i nostri medici di famiglia e analizzerò con estrema attenzione i pochi ma speriamo significativi numeri che abbiamo a disposizione“, ha spiegato il sindaco, Giuseppe Sala, parlando ai cittadini nel consueto video sulle sue pagine social. Questa “prima parziale riapertura, necessaria, è sostanziata da un giudizio della sanità che ci dice che ad oggi la situazione è sufficientemente sotto controllo. Ciò nondimeno molti di voi mi esprimono preoccupazione e mi chiedono cosa succederà – ha aggiunto -. Non lo so cosa succederà, onestamente, lo vedremo e molto dipenderà anche dai nostri comportamenti ma quello che so è che cercherò di misurare con attenzione una eventuale ripresa della crescita dei contagi“. ANSA

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Sala: dovremo reinventarci il lavoro

Quello di oggi “è un primo maggio un po’ particolare, un po’ triste perché il lavoro lo stiamo perdendo e non basterà un clic per ritornare a prima, bisognerà un po’ reinventarsi“. Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha parlato della festa dei lavoratori nel corso del video che ogni giorno posta sulle sua pagine social. “C’è un editto del XII secolo che dice ‘chi sa lavorare viene a Milano ed e un uomo libero’ e questo è lo spirito che ha animato la nostra città e che ha costruito i destini di Milano“.  “Alle aziende milanesi e alle associazioni di categoria chiedo di applicare modelli diversi in termini di flessibilità organizzativa, di smart working e di orari. È fondamentale e lo sta cercando di fare prima di tutto in Comune“. E’ l’appello del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, al mondo delle aziende milanesi che da lunedì in alcuni casi potranno riprendere il lavoro. “Il burocratico Comune di Milano, come qualcuno lo definisce, ha oggi 7 mila persone che lavorano da casa, ne faremo rientrare un po’ alla volta ma ne lasceremo comunque in questa fase 4 mila che lavoreranno da casa. – ha concluso – Per quanto riguarda gli orari di inizio lavoro si potrà iniziare, a seconda dei vari uffici, dalle 7 e 30 alle 11. Noi ci attiviamo ma chiediamo grande collaborazione“. ANSA  

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Sala: 13 milioni per micro imprese e buoni pasto

Il Fondo di mutuo soccorso promosso dal Comune di Milano per gestire l’emergenza economica dovuta alla pandemia ha raccolto oltre 13 milioni di euro e queste risorse saranno destinate ad aiutare la micro impresa cittadina e a fornire buoni spesa ai cittadini che erano rimasti esclusi nella prima tornata, perché i fondi del governo erano in sufficienti. “Con il Fondo di mutuo soccorso abbiamo raccolto qualcosa di più di 13 milioni di euro, li destineremo in parte ad aggiungere buoni spesa a quelli che abbiamo già distribuito che sono stati finanziati dal governo, ma la richiesta è superiore. – ha detto il sindaco, Giuseppe Sala, nel consueto video sui social – Soprattutto li metteremo per ridare ossigeno a quelle piccole attività economiche di varia natura, dalla pizzeria in periferia, al piccolo asilo convenzionato, al teatro che hanno bisogno di noi per ripartire“. “In tanti ci state scrivendo chiedendo aiuto dal punto di vista economico, dal proprietario di un bar o la famiglia i difficoltà, uno studente fuori sede. – ha concluso – Vorrei spiegarvi quello che possiamo fare noi come Comune e altre azioni che abbiamo in mente ma che devono essere sostenute da un intervento del governo“. ANSA

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De Chirico: Sala ignora le soluzioni per riaprire

“Che emozione rivivere i ricordi di un successo planetario, Expo 2015, mentre intere categorie imprenditoriali vivono, qui e ora, un vero e proprio dramma“, sottolinea critico il Consigliere Comunale di Forza Italia Alessandro De Chirico, aggiungendo, “Nello stesso istante in cui il sindaco si trovava a Mind per autocelebrarsi i ristoratori milanesi marciavano verso Palazzo Marino per consegnare al primo cittadino le chiavi dei propri locali. Una protesta annunciata perché sono migliaia le imprese che rischiano di chiudere, tra paludi burocratiche e regole del distanziamento“. “I virologi affermano che in locali chiusi il distanziamento di un metro non è sufficiente – spiega De Chirico –  soprattutto perché con l’arrivo del caldo e l’utilizzo di condizionatori e ventilatori rischia di riesplodere l’epidemia. – annunciando –  Chiederò oggi stesso la convocazione di una commissione urgente per ascoltare alcuni tecnici che hanno elaborato un progetto per far riaprire in sicurezza tutte le attività commerciali dove c’è vicinanza. Plexiglass o rimedi improvvisati fai da te servono a poco“. “Attraverso un sistema di lampade e di luce UVC si può sanificare ogni ambiente e oggetto. – aggiunge De Chirico – La tecnologia, basata sulla emissione di onde elettromagnetiche particolari, c’è già e funziona, bisogna solo contestualizzarla a livello locale. Consigliamo all’assessore Tajani di smetterla di puntare il dito contro le altre Istituzioni e di darsi da fare perché non possiamo pensare che la soluzione sia rendere Milano una città senza auto lo stesso giorno in cui il DG di ATM, Arrigo Giana, dichiara di non poter garantire le distanze di sicurezza all’interno dei mezzi pubblici”. “Al sindaco, invece – conclude l’azzurro – suggeriamo di abbandonare la narrazione da superuomo e le chiacchiere da happyhour per affrontare concretamente i problemi di bar, ristoranti, negozi e parrucchieri“.  

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Sala: riapriamo i parchi, ma usateli correttamente

Il Comune di Milano il 4 maggio riaprirà i parchi cittadini, come previsto anche dal decreto del governo. “Noi riapriamo, se con la riapertura dovessimo vedere elementi di rischio li richiuderemo, ma è giusto ora riaprire“, ha spiegato il sindaco, Giuseppe Sala, nel video che ogni giorno pubblica sulle sue pagine social. “Vi segnalo che a Milano abbiamo 25 milioni di metri quadrati di verde tra pubblico e privato, che vuol dire 18 metri quadrati di verde ciascuno. Li riapriamo e cerchiamo di vigilare che non ci siano assembramenti e che vengano utilizzati in modo corretto, – ha aggiunto – ma sarebbe irrealistico promettere una vera vigilanza e che tutto sia assolutamente nel rispetto delle regole. Quindi mi appello al vostro buonsenso, alla vostra buona volontà“.  

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Fontana: ribadiremo obbligo mascherine. Sala: male i parchi aperti. Il contagio rallenta

Sulle mascherine “tenderei a ribadire l’obbligo” in una nuova ordinanza regionale “ma è chiaro che vorrei avere garanzie dalla Protezione Civile sulla fornitura delle mascherine per tutta la popolazione“, lo ha dichiarato il Governatore, Attilio Fontana commentando il Decreto governativo in vigore dal 4 maggio, ricordando che l’ordinanza della Regione attualmente in vigore prevede l’obbligo di coprirsi naso e bocca “ogni qualvolta ci si rechi fuori dall’abitazione“. Sulla questione “mascherine” si è espresso anche il Sindaco Sala, nel corso del suo video giornalieero sui social sottolineando, “non si è chiarito come verranno distribuite e soprattutto non si è chiarito come e con che modalità e dove dovranno essere obbligatorie”. Dubbi che il Sindaco ha detto essere emersi nel corso, “del confronto che ho avuto con altri sindaci“. Un altro punto da chiarire secondo Sala è  quello dei parchi e degli spazi all’aperto, un tema “che ha fatto un po’ arrabbiare noi sindaci perché di fatto ci si dice ‘apriteli e poi controllate che non ci siano assembramenti”, ma, “Non siamo nel famoso film Minority Report di Spielberg in cui prevedi prima i crimini, non è per niente semplice“. Della app Immuni, che dovrebbe servire a tracciare i contatti tra le persone nella fase 2, ha quindi detto Sala, “è da troppo tempo che se ne parla e ancora non si sa nulla. Per me è una delusione che ieri non si sia chiarito nulla sulla app che è fondamentale“. Oggi in Lombardia sono stati registrati: positivi 73.479 (+590), ricoverati 7.525 (-956), in terapia intensiva 680 (-26), dimessi 48.471 (+ 1.409), decessi 13.449 (+124). Tamponi effettuati: 342.850 (+5.053). Provincia di Milano 18.559 (+188) di cui in città 7.867 (+79).  

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