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Sala e la sinistra attaccano Fontana sullo smog, solo Monguzzi (verdi) si smarca

Lo scontro al calor bianco che si è scatenato fra Regione Lombardia e il Sindaco Sala ha avuto (per ora) il suo epilogo in un post pubblicato da quest’ultimo sul suo profilo social. “Parole, parole, parole… Da Regione Lombardia solo parole sul trasporto pubblico. Da decenni hanno pensato solo a fare grandi strade (come la Brebemi, sempre vuota) e non hanno migliorato il Tpl. Chi utilizza Trenord lo sa bene. Chi dice il contrario forse non l’ha mai utilizzata”.  Parole scritte dopo che in mattinata, parlando con i giornalisti  a margine del forum Economia Urbana 2024, il Sindaco aveva espresso la propria contrarietà per le critiche fatte dal Governatore Fontana ai rimedi antismog adottati dal Comune: “È un po’ un cristallino esempio di benaltrismo: il problema è sempre altrove, le soluzioni sono sempre altre. Non ho mai detto che con la chiusura al traffico privato del Quadrilatero risolveremo i problemi, ma mettendo insieme tutta una serie di cose pian piano risolviamo, o per lo meno miglioriamo, la situazione, cosa che non fa Regione Lombardia” per poi ironizzare “Si parla del terzo mandato per i governatori: di questo passo gliene servono 8 per mettere a posto Trenord o fare qualcosa sul trasporto pubblico. Hanno una velocità veramente da bradipo nel migliorare le cose”. Poi, riferendosi all’incontro con la stampa organizzato dall’Assessore Grandi nel pomeriggio, per fare il punto su inquinamento e misure per contrastarlo Sala ha aggiunto che si sarebbe trattato di un “richiamo a Regione Lombardia a collaborare, mica a creare confini, anche perché l’inquinamento non presenta confini amministrativi: se c’è c’è”. Obiettivo: rimettere a un tavolo Regione, Comune e Città metropolitana ed “è chiaro che ognuno deve fare la sua parte” ha concluso il sindaco. Nel corso del pomeriggio, sul tema, sono poi interventi vari esponenti politici, fra gli altri l’assessore regionale all’Ambiente e Clima, Giorgio Maione: “Imporre divieti in maniera ideologica non serve. I risultati non si ottengono con domeniche a piedi e con la chiusura di alcune vie al traffico, ma con interventi di sistema e di prospettiva” quali “una politica di incentivi legati al rinnovo dei veicoli inquinanti, alla sostituzione degli impianti di riscaldamento obsoleti e agli investimenti in innovazione del sistema produttivo”.  A Maione si è contrapposto Simone Negri, consigliere regionale del Pd che, dopo aver detto di apprezzare le dichiarazioni di Sala, lo ha incalzato “Ci chiediamo, invece, se l’assessore regionale all’Ambiente Maione abbia capito qual è il suo ruolo”. Per poi esortarlo “Se non gli è chiaro, gli suggeriamo di provare a parlare con qualche pediatra che gli racconti quanti bambini hanno patito disturbi respiratori a causa di fenomeni di bronco-reattività da polveri sottili nelle ultime settimane, finendo pure al pronto soccorso. E da qui riparta”. Unica voce fuori dal coro, nel senso che non si è schierato con la propria parte politica, come spesso accade ultimamente, Carlo Monguzzi, Consigliere Comunale dei Verdi e presidente della Commissione Ambiente di Palazzo Marino che ha dichiarato:“I provvedimenti antismog del Comune non esistono. La politica di difesa della salute dei cittadini da parte della Giunta è frutto di incompetenza e irresponsabilità. Il sostanza tutta la politica antismog del Comune si riduce ad alcune feste di quartiere, è tutto molto imbarazzante e desolante” aggiungendo “dopo più di 7 anni di governo Sala e 2 e mezzo di Giunta grigia, si scopre che ci vuole un tavolo di confronto con la Regione, ridicolo” per poi concludere incalzando il Sindaco con una serie di domande “si chiede alla Regione di togliere gli incentivi alle auto e aumentare il trasporto pubblico, perché non inizia a farlo il Comune, che invece abolisce la 73 e altre linee bus? Si chiede alla regione di inasprire le misure di emergenza che sono Zero, a cosa serve inasprire lo Zero? E comunque può farlo autonomamente il Comune. Si chiede alla Regione di limitare le deroghe ad Area B ( move in) ma può farlo il Comune autonomamente come abbiamo ripetutamente chiesto. Perché non lo fa?”. 

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Stadio. Sala e De Chirico (FI) pensano al dopo Milan e Inter

“E’ legittimo che le squadre possano cercare di fare un altro stadio perché si patrimonializzano ed è non solo legittimo, ma doveroso che io lo difenda, anche perché se vanno via io cosa faccio?” si è chiesto il Sindaco Sala nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera, arrivando alla conclusione: “Dovrò trovare una soluzione e metterlo in vendita”. “Questo” ha aggiunto il Sindaco “sapendo che le squadre hanno garantito di stare a San Siro fino al 30 giugno del 2030, che è apparentemente un lunghissimo percorso, ma conoscendo le complessità amministrative lo è fino un certo punto”.  “L’ho già detto e lo ripeto” è intervenuto sul tema Alessandro De Chirico, Capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale  “Abbiamo dato il nostro contributo presentando uno studio che permetterebbe di riqualificare lo stadio di San Siro senza che le squadre debbano trovare un impianto alternativo dove poter traslocare durante i cantieri”. “Io l‘architetto Fenyves e tutti i professionisti che hanno elaborato solide proposte per la riqualificazione dell’impianto siamo disponibili a discuterne con Milan e Inter. Il sindaco lo sa e gliel’ho ribadito ieri” ha aggiunto De Chirico,  per poi accusare “Siamo in questa situazione dopo quattro anni di tira e molla a causa di una maggioranza in linea teorica guidata dal PD, ma in realtà ostaggio di ecotalebani”. “Fosse stato per me il Meazza poteva essere fatto implodere come avviene in USA” ma non si può per via del vincolo, ha continuato il forzista , concludendo “È giusto che il sindaco Sala pensi a un piano B. Anche se è difficile immaginare un centro commerciale dentro l’involucro delle rampe elicoidali di San Siro”.

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Foibe. Sala contrariato per le polemiche

A margine della commemorazione del Giorno del Ricordo, il Sindaco, Giusebbe Sala, ha espresso il suo rammarico per le contestazioni che gli sono state rivolte da alcuni esponenti del centrodestra, che lo hanno accusato di voler  impedire la benedizione del monumento.dichiarando: “Parlo con i referenti delle associazioni che mi pare invece siano completamente d’accordo, il resto sono polemiche strumentali, alle quali vorrei solo ricordare una cosa: se c’è questo documento dipende da un sindaco e si chiama Beppe Sala perché gli altri hanno fatto solo chiacchiere. Non parlo degli altri sindaci, ma delle opposizioni in generale che oggi si lamentano. Comunque è tutto concordato con le associazioni”. In seguito, il Sindaco, per fugare ogni dubbio, ha pubblicato sul suo profilo Instagrm il messaggio ricevuto da Claudio Giraldi, Presidente del comitato ANVGD di Milano: A nome del Comitato ANVGD di Milano e di ANVDG Nazionale esprimo il più grande e sentito apprezzamento per la  grande disponibilità accordataci per la celebrazione del Giorno del Ricordo 2024 e per la collaborazione e la sinergia che si è instaurata nel corso degli ultimi anni. Il Comitato non avvalora critiche e prende con fermezza e risolutezza le distanze da chi esprime malcontento e dissente dall’operato dell’Amministrazione Comunale di Milano. Claudio Giraldi Presiidente ANVGD – Comitato Milano

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Sala: parcellizzazione vigili colpa di De Corato. Ma quando avvenne non era Assessore

Ieri, il sindaco Sala, riferendo in merito alla ricontrattazione in corso con i sindacati della Polizia Locale, trattativa ostacolata dalle lamentele del “corpo” fra le quali spicca un’eccessiva parcellizzazione delle funzioni, cioè l’assegnazione di vari gruppi di agenti a compiti specifici, che rende difficoltoso spostare personale da un’attività all’altra, ha dichiarato “Probabilmente il padre di questa parcellizzazione e specializzazione è De Corato, che poi ogni momento è lì a fare le pulci su tutto. È stato lui che ha portato a una parcellizzazione. Questa è storia, non un’opinione, basta andare a vedere quando è successo”. E noi, come da  nostra abitudine siamo andati a vedere. Riccardo De Corato, interrogato in proposito ci ha spiegato “Quella che Lui chiama parcellizzazione è la divisione in Nuclei di vigili addetti ai vari compiti di sicurezza: nuclei addetti agli sgomberi dei campi rom, nuclei addetti agli sgomberi degli abusivi dalle case popolari, nuclei addetti ai controlli sui bus di superficie di notte, nuclei addetti ai controlli sui metro…” ricordando “Furono voluti anche dagli allora Comandante della Polizia Locale, l’ex Generale  dei Carabinieri Chirivì, nominato da Albertini e dall’Assessore alla Sicurezza che era un esponente di Forza Italia” De Corato non ricorda esattamente chi fosse, anche se azzarda un forse “Paolo del Debbio”. Insomma, questa sarà anche “storia”, ma qualcuno non la racconta giusta e, come giustamente ha fatto notare il Consigliere Comunale di Fratelli d’Italia Marco Bestetti, trovatosi a passare nei pressi per caso “Sala è sindaco da 8 anni. Ai quali vanno aggiunti i 5 di Pisapia. Dare la colpa al buon Riccardo di come è messa oggi la Polizia Locale è semplicemente ridicolo”.

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De Corato (FdI): Milano in balia manifestanti e criminali

Si è svolto sabato il sedicesimo corteo pro-Palestina che, anche se si è svolto fra tra Piazzale Lodi e Corvetto, ha comportato notevoli disagi per i milanesi. “Come nei precedenti, è stato insultato il popolo israeliano con urla e slogan che non hanno risparmiato nemmeno il Governo Meloni” denuncia il Senatore di Fratelli d’Italia Riccardo De Corato, chiedendosi “quand’è che la città potrà ritrovare un sabato pomeriggio di tranquillità e serenità senza essere vincolata da blocchi e pericoli vari in determinate vie e quartieri?”. “Non ammissibile, che i cittadini e turisti della stessa, debbano settimanalmente essere penalizzati da collettivi si sinistra, no global e Centri Sociali” aggiunge De Corato, chiamando in causa il Sindaco “Perché continua a rimanere in silenzio totale senza assumere alcun tipo di posizione”  ricordando che settimana scorsa, “Prefetto e Questore” che ne hanno la competenza “hanno evitato un corteo posticipandolo“. Evidentemente da Sala si aspetterebbe almeno qualche  parola di condanna per chi sottopone i milanesi a questo calvario. De Corato denuncia che anche “la scorsa notte, in città, si sono verificati accoltellamenti e liti tra egiziani e una violenza sessuale, da parte di uno straniero, ai danni di una povera ragazza di 21 anni mentre tornata a casa dopo una serata trascorsa in discoteca” sottolineando “Ogni fine settimana, puntualmente, Milano, è in preda a violentatori, criminali, accoltellatori, stupratori e aggressori”. “Sala, che lo scorso ottobre ha annunciato in pompa magna” l’arrivo di Gabrielli in città” ricorda il Senatore,  ma per ora la scelta non sembra avere sortito effetti positivi per la città e  “al momento, l’unico segnale dell’ex capo della Polizia che abbiamo visto, è stato che doterà presto la Polizia Locale del taser” conclude De Corato dipingendo il quadro cupo di una Milano ostaggio di manifestanti e criminali.

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Samuele Piscina (LEGA): “Sala nervoso, si occupi della sicurezza invece di insultare giornalisti”

“La solidarietà della Lega Milano va tutta ai giornalisti di Mediaset, vittime oggi di un attacco irrispettoso e senza precedenti da parte del Sindaco Sala”, interviene Samuele Piscina, Segretario provinciale della Lega e Consigliere comunale di Milano. “Vediamo Sala molto nervoso sul tema sicurezza in città. Evidentemente si è reso conto che la retorica del ‘è solo frutto della percezione dei cittadini’ gli è sfuggita di mano e non riesce a far passare più nessuno per fesso. Di sicuro, prendersela con dei giornalisti che gli chiedono perché non stia facendo nulla per arginare l’insicurezza a Milano non risolverà la situazione”. “Voglio ricordare al Sindaco che Milano è maglia nera per la sicurezza in Italia e i reati più frequenti sono proprio quelli di strada. Lì la Polizia Locale può e deve dare il suo contributo avendo poteri di polizia giudiziaria e quindi potendo intervenire per effettuare gli arresti! Il Primo cittadino può spiegarci perché dal 2018 a oggi ci sono 400 vigili in meno in organico, mentre invece aveva promesso di assumerne 500 in più? Sala può spiegarci perché la metà degli agenti della Locale lavora negli uffici invece di presidiare le nostre strade? Il Sindaco riesce a spiegare ai cittadini perché non si veda una pattuglia dei Ghisa per le strade se non a fare multe e dirigere il traffico e come mai di notte siano a disposizione solo 5 auto in tutta la città? Non basta nominare Gabrielli se poi le forze a disposizione sono sempre meno e ciò che si ha a disposizione viene gestito malamente. I nostri vigili devono tornare a svolgere compiti degni del loro ruolo presidiando i nostri quartieri”. “Ancora una volta Sala, in difficoltà, sbaglia bersaglio: invece di riformare la Polizia Locale mandando a casa Granelli e Ciacci, se la prende con chi gli fa notare che Milano è allo sbaraglio. Il Sindaco decida in tempi brevi se intraprendere la carriera d’attore, che gli consigliamo nonostante le scarse doti, o se intenda fare seriamente il Sindaco”, conclude Piscina.

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