samuele piscina

Ordinanza anti movida. De Chirico (FI): inutile senza controlli. Piscina (Lega): favoriti i minimarket

Nel corso della commissione con a tema l’ordinanza anti movida in via di approvazione a Palazzo Marino, secondo quanto riferito da Alessandro De Chirico, Consigliere Comunale di Forza Italia “È emerso che dopo la mezzanotte non ci sarà alcun divieto di vendita del gelato di asporto”  ma “Vanno messe delle restrizioni ai minimarket che vendono a tutte le ore e che magari distano pochi metri dalle zone off-limits” e  “Pur ritenendo che sia doveroso mettere delle limitazioni alla vendita d’asporto di alcolici, è doveroso consentire a chi ha investito nei dehors posso continuare a servire al tavolo, nei weekend, almeno fino alle 2”. Infine, sottolinea De Chirico “Chi controllerà che questa ordinanza venga rispettata? Ho posto la domanda all’assessore Granelli, che ovviamente non ha risposto, mi auguro che se Gabrielli c’è ancora batta un colpo”. Dello stesso tenore l’intervento di Samuele Piscina, Consigliere comunale della Lega, secondo cui “abbiamo avuto la conferma che l’intenzione della sinistra sia quella di favorire gli stranieri dei minimarket e dei riders”. “Gli assessori Cappello e Granelli hanno affermato di voler superare il divieto del gelato cercando di fare un passo di lato – spiega il leghista -, ma non hanno detto né come intendano farlo, né se consentiranno l’asporto di altri alimenti e con quali modalità”. “Le parole del Sindaco sono ancora una volta imbarazzanti e lontane dalla  realtà. I divieti di asporto, di utilizzo dei dehors e di commercio in forma itinerante porteranno unicamente ad intensificare l’acquisto nei minimarket o attraverso i riders che, non svolgendo attività di somministrazione, saranno chiamati per portare le bottiglie nelle piazze e nei parchi, dove i maleducati continueranno a fare baccano a ogni ora della notte, senza alcun controllo da parte della Polizia Locale” ha concluso Piscina.

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TPL: Piscina (Lega): da Sala mancanza di strategia per sviluppo, servono metropolitane

“A Milano non viene ideata una nuova linea della metropolitana da quando la metropoli era amministrata dal centrodestra. Dal Sindaco di una città europea quale la nostra non abbiamo bisogno di scuse, ma di progetti e investimenti”, interviene Samuele Piscina, Consigliere Comunale di Milano e Segretario provinciale della Lega. “È un dato di fatto che, da quando a Milano governa la sinistra, il trasporto pubblico e privato sia in grande crisi, complice una visione miope e la completa mancanza di strategia politica dell’Amministrazione. È infatti sotto gli occhi di tutti che le uniche opere che si stanno realizzando siano frutto del lavoro delle precedenti giunte di centrodestra, nonché di finanziamenti governativi e comunitari come il prolungamento della M4 a Segrate o della M1 a Monza e a Baggio, fortemente voluto dal Ministro Salvini. Al contempo, in questi 13 anni i milanesi hanno subito i continui rincari dei biglietti e degli abbonamenti ATM, tanto voluti da PD e amici di sinistra che al contempo hanno demonizzato il mezzo privato creando un cortocircuito coercitivo che non ha condotto ad alcun risultato positivo. Infatti, l’utilizzo dei mezzi privati nel 2023 è aumentato del 7,4% e i mezzi pubblici sono stati abbandonati rispetto al 2019, a fronte di prezzi sempre meno abbordabili e tragitti sempre meno convenienti. È infatti un dato di fatto che le corse dei mezzi di ATM siano meno frequenti, con attese che spesso superano i 30 minuti, e le tratte siano nettamente diminuite con la soppressione di molte linee. Al contempo, a chi è ricco viene consentito l’utilizzo di auto nuove e luccicanti, mentre chi non possiede sufficienti risorse economiche deve pagare dazio, colpevole di inquinare”. “In questo contesto catastrofico è difficile sopportare le parole del Sindaco che ammette di non sviluppare nuove linee della metropolitana a causa dei costi di servizio, con ricavi non sufficienti a causa della fallimentare visione politica della stessa amministrazione, e dando la colpa alla carenza di autisti ai quali il Comune offre stipendi da fame per il costo della vita della nostra città. Urge una nuova strategia! Se davvero l’amministrazione vuole indirizzare i cittadini all’utilizzo del mezzo pubblico, sviluppi nuove linee della metropolitana, aumenti le corse di superficie rendendo i prezzi più accessibili e contrasti seriamente l’evasione tariffaria. È evidente che il Primo cittadino non sia un manager sufficientemente capace. Milano non può continuare a rimanere immobile, ha bisogno di opere importanti per poter riprendere la sua crescita. Da troppi anni la nostra metropoli è ferma, con conseguenti sviluppi negativi per i cittadini”, conclude Piscina.

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Movida. Piscina (Lega): Sala favorisce minimarket e massacra italiani

“È imbarazzante che il Sindaco chieda a Confcommercio di ascoltare i cittadini, quando è lo stesso Sala che non riesce più a rapportarsi con chi vive i disagi a causa dell’inerzia comunale. È evidente che la sinistra non sia in grado di dare soluzioni diverse da quelle fallimentari già sperimentate in via Lecco, prendendosela solo con chi lavora invece che gestire la movida”, evidenzia Samuele Piscina, Segretario cittadino della Lega e Consigliere comunale di Milano. “Il divieto di asporto dalle 00.00 alle 06.00 per tutti i giorni della settimana senza alcuna distinzione tra alcolici e non, così come il divieto di utilizzo dei dehors nei giorni feriali dalle 00.30 alle 06.00 e nei giorni festivi dalle 01.30 alle 06.00 e il divieto di commercio in forma itinerante su area pubblica e somministrazione di alimenti e bevande dalle ore 20.00 alle 06.00, non risolve sicuramente il problema. In pratica ogni cittadino che si reca al minimarket potrà comprare bottiglie per ubriacarsi in strada poiché la vendita in tali esercizi non corrisponde all’asporto. Invece, chi vorrà prendere la pizza o il gelato da portare a casa o consumare durante una passeggiata, sarà impossibilitato a farlo. Insomma, il Sindaco se la prende solo e unicamente con gli esercizi di somministrazione, ma favorisce nettamente i minimarket”. “Come Lega continuiamo a sostenere che i locali gestiti nel rispetto delle regole sono l’unico presidio positivo che impedisce a tanti giovani di riversarsi per le nostre strade, consumando alcolici e non permettendo il riposo dei residenti. I cittadini sono stufi di questo teatrino. Il netto fallimento delle ordinanze adottate in via Lecco ha già evidenziato come manchino i controlli della Polizia Locale. Invece di colpire gli onesti italiani per favorire gli esercizi gestiti da stranieri, il Comune cominci a contrastare il disturbo della quiete attraverso la Polizia Locale durante le ore notturne. Inoltre, vanno riviste le piazze tattiche: luoghi in cui si riversano individui senza controllo ed educazione creando solo e unicamente disagi. Si tratta di un esperimento fallito al quale penso debba essere messa la parola fine”, conclude Piscina.

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Piscina (Lega): cosa fa Sala contro le infiltrazioni mafiose?

“La Lega è seriamente preoccupata per la presenza di infiltrazioni mafiose all’interno della gestione del mercato Comunale del quartiere Isola. Spiace constatare che il Sindaco non lo sia in altrettanto modo. È necessario fare chiarezza e predisporre le dovute verifiche sul funzionamento dei sistemi di assegnazione dei bandi comunali”, interviene Samuele Piscina, Consigliere comunale di Milano e Segretario provinciale della Lega. “14 arresti disposti dalla Procura di Milano per infiltrazioni mafiose all’interno del mercato comunale dell’Isola e il Sindaco di Milano cosa fa? Riesce solamente a dire che è positivo che la Procura faccia bene il proprio lavoro e che è risaputo che a Milano ci siano le mafie. Ovviamente ringraziamo la Procura e la Guardia di Finanza per aver svolto eccellentemente il loro lavoro, ma davvero non è venuto in mente al Sindaco di predisporre immediatamente delle contromisure per evitare che società che vincono appalti del Comune possano poi facilmente subappaltare le attività alla malavita organizzata? Quante altre strutture comunali sono nella stessa situazione?”. “Se gli stessi fatti si fossero verificati durante il mandato di un’amministrazione di centrodestra, la sinistra sarebbe scattata sulle barricate, chiederebbe la testa di tutti gli amministratori e lo scioglimento del Consiglio Comunale stesso. Fa specie che se le mani dell’ ‘Ndrangheta finiscono sui mercati comunali quando amministra la sinistra, sia tutto quasi normale. Chiediamo subito la convocazione di una commissione Consiliare Antimafia che possa analizzare accuratamente quanto accaduto affinché si possano adottare le contromisure necessarie e svolgere le dovute verifiche così che tale vergogna possa essere evitata in futuro”, conclude Piscina.

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Piscina (Lega): sfalcio tardivo scusa per giustificare incuria

“Milano in questi giorni é una giungla, ma l’amministrazione comunale di sinistra cosa fa? Si inventa lo sfalcio tardivo per nascondere l’incompetenza comunale”, sostiene Samuele Piscina, Segretario Provinciale della Lega e Consigliere Comunale. “La linea di demarcazione tra la sostenibilità ambientale, la tutela  della biodiversità e l’incuria e l’abbandono delle aree verdi in periferia è molto sottile e la pratica dello sfalcio tardivo, ridotto o differenziato, è diventato un alibi per l’Assessore Grandi che ancora una volta sta dando prova della sua inefficienza – aggiunge il leghista – È poi curioso verificare come una grandissima parte delle aree destinate a sfalcio tardivo (1,2 milioni di metri quadri su 1,3 milioni) siano ubicate nelle zone più periferiche della città, mentre le aree verdi più centrali siano state escluse da tale pratica. Possibile che per la Grandi far crescere l’erba sia importante solo nelle aree già oggi piú degradate?”. “Ancora una volta a farne le spese sono i cittadini che non possono usufruire dei parchi periferici e saranno inondati di zanzare. Sarà inoltre grande il pericolo dei forasacchi per i nostri amici a 4 zampe. Questa pratica non diventi, nella gestione sempre approssimativa e raffazzonata di chi amministra la città, un alibi per evitare la manutenzione del verde nelle zone più periferiche di Milano” conclude Piscina.

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Approfittando della Deign Week Sala pensa a nuove pedonalizzazioni, la Lega lo contesta

Durante l’ultima diretta del format “Cose in Comune” il Sindaco Sala ha annunciato che nel periodo della Design Week  “Replicheremo l’idea dello scorso Fuori Salone di strade chiuse anche in Brera, nel tratto tra via Pontaccio e largo Treves, e tutta via Tortona” precisando che non si tratterà di una chiusura definitiva, ma “l’occasione per sperimentare nuovi modi di vivere la nostra città, e in questo caso le nostre strade“. Parole che in molti hanno generato preoccupazione, soprattutto nei commercianti che temono si tratti della prova generale per una pedonalizzazione definitiva che danneggerebbe gravemente le loro attività. Dichiarazione accolta con disappunto da Samuele Piscina, Consigliere Comunale e segretario provinciale della Lega  che ha commentato “È sotto gli occhi di tutti il mega fallimento dell’amministrazione comunale in tema di mobilità. Nonostante l’evidenza il sindaco, nella diretta odierna con i suoi followers, ha ribaditola propria posizione di demonizzazione delle auto senza garantire alternative credibili, sponsorizzando la realizzazione di nuove aree pedonali da rendere progressivamente definitive dopo il Fuorisalone“. “Mi sembra abbastanza evidente che l’approccio comunale non porti alcun risultato, anzi peggiori la situazione sotto tutti i punti di vista, sia quello della qualità dell’aria che quello della mobilità – aggiunge Piscina – Sono anni che cerchiamo di spiegare al sindaco che creare nuove Ztl, togliere parcheggi,fare zone 30 o 15 e restringere le carreggiate non porta a un miglioramento della qualità dell’aria né alla riduzione del traffico veicolare. Sponsorizzare nuove pedonalizzazioni causerà nuovi ingorghi, difficoltà per i commercianti, disagi per i residenti e per i lavoratori costretti all’utilizzo del mezzo privato”. “L’unico modo per diminuire il transito delle auto è rendere più accessibili e frequenti i mezzi pubblici, adottando prezzi calmierati. Peccato che la sinistra meneghina abbia dimostrato a più riprese di volere l’esatto opposto” ha quindi concluso Piscina.  

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