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La Scala apre con opera russa

Come già si sapeva, la Scala di Milano inaugurerà la prossima stagione lirica il 7 dicembre con Boris Godunov, capolavoro del russo Musirgskij. Una scelta fatta da anni che il sovrintendente Dominique Meyer difende come quella di avere interpreti russi come Anna Netrebko. “Non sono per la caccia alle streghe – ha detto alla conferenza stampa di presentazione – Non sono per la cancellazione delle opere russe e quando leggo Puskin non mi nascondo”. ANSA

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Scala: sciopero dei laboratori

Ha avuto una adesione quasi del 100% lo sciopero indetto da Cgil, Cisl, Uil e Fials dei laboratori della Scala che chiedono in primis l’apertura di un tavolo sul personale aggiuntivo necessario per affrontare le produzioni in calendario il prossimo anno. Oggi i lavoratori hanno organizzato un presidio davanti al laboratori, che si trovano nell’ex sede dell’Ansaldo, per chiedere al sovrintendente Dominique Meyer e al sindaco Giuseppe Sala, che è presidente del teatro, un incontro per discutere. Il giorno non è stato scelto a caso: oggi infatti all’ex Ansaldo c’è stato l’annuncio del progetto vincitore per la realizzazione della ‘Magnifica Fabbrica’ ovvero dei nuovi laboratori e depositi della Scala, che sorgeranno a Rubattino, alla presenza di Sala e Meyer. All’ascolto entrambi si sono detti disponibili, anche se la loro posizione sembra ben diversa da quella dei sindacati. “Li ascolterò ma devono capire che le loro condizioni di lavoro e di retribuzione non sono male” ha detto il sindaco. “Io ascolto tutti, ma questo non significa che sono dello stesso parere. Ci vedremo e parleremo di tutto ma abbiamo aggiornato da pochi mesi la pianta organica” ha ribadito Meyer che si è fermato a discutere anche con alcuni dei 120 dipendenti che lavorano all’Ansaldo. La richiesta per i laboratori, ha spiegato Paolo Puglisi della Cgil, è di un numero fra sette e nove aggiunto che ci sono “tutti gli anni”. “Il 31 maggio ci vedremo per un confronto tecnico e anche politico” ha detto Nicola Cimmino della Cisl. Poi si vedrà. “Abbiamo già avuto risposte insufficienti e questa è l’esasperazione della gente” ha aggiunto Andrea Gnani della Uil che, con lo stato di agitazione già aperto, non esclude che lo sciopero “si possa allargare”. ANSA

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Una Magnifica Fabbrica per la Scala

Un unico grande volume di luce composto da una maglia modulare regolare, circondato dal verde e dai canali d’acqua del Parco della Lambretta e affiancato dal Palazzo di Cristallo, restaurato nelle sue strutture portanti e riconvertito in un giardino d’inverno, chiamato Fabbrica verde della biodiversità. È il progetto vincitore del Concorso internazionale “Magnifica fabbrica”, firmato dal gruppo italo-spagnolo composto da FRPO Rodriguez y Oriol e WALK Architecture & landscape di Madrid ed SD partners di Milano. I progettisti autori della proposta vincitrice sono: Pablo Oriol e Fernando Rodriguez per FRPO, Juan Tur Mc Glone per WALK e Massimo Giuliani, Alessandro Viganò e Beatrice Meroni per SD partners. Il gruppo di lavoro multidisciplinare ha inoltre visto la partecipazione di Studio Gibelli, ing. Luca Stefanutti, Agroservice, TRM e Mecanismo ingegneria. La presentazione è avvenuta questa mattina negli spazi degli attuali laboratori della Scala di via Bergognone, in un ideale passaggio di consegne che, nell’arco dei prossimi anni, li porterà a est della città, nel cuore del quartiere Rubattino. “Il progetto interpreta in modo originale il tema delle grandi misure urbane – si legge tra le motivazioni della Commissione giudicatrice, che ha svolto il lavoro di valutazione degli elaborati, ammettendone 7 alla selezione finale dei 59 arrivati in primo grado –. La struttura è elegante e ben ritmata, risponde alle misure dettate dall’impianto industriale preesistente e si configura come un nuovo grande edificio pubblico e produttivo…e risponde pienamente ai criteri di sostenibilità, durabilità, manutenzione”. Attraverso un percorso pedonale da via Caduti di Marcinelle o su strada da via Rubattino, si arriva alla piazza della Torre dell’acqua, preziosa testimonianza del passato dell’area ex Innocenti, che verrà valorizzata e utilizzata come supporto dell’insegna della Magnifica fabbrica, caratterizzandone l’ingresso. La Magnifica fabbrica sarà un volume di legno e acciaio dalle linee pulite alto 25,2 metri per 66.778 m2 di superficie, scandito da 4 campate di 28,8 metri di lunghezza, dove verranno riuniti tutti i laboratori (che avranno a disposizione oltre 34.000 m2), le sale prove, le sartorie e i depositi (previsti oltre 2.500 posti container accatastati su 4 livelli con 3 vie di carico e scarico e 4 linee carroponte), oltre a sale polifunzionali e di ristoro. L’involucro utilizza policarbonato solido riciclato, e la copertura avrà un impianto fotovoltaico di 3600 kW, rendendo l’edificio uno Zero energy building, oltre ad un sistema di geotermia a ciclo aperto per contribuire alla depurazione delle acque di falda. Alla testa della Magnifica fabbrica si trova lo Spazio dei sogni, più di 4.000 m2 che garantiscono la massima flessibilità per un utilizzo quotidiano così come per ospitare mostre, laboratori, corsi e grandi eventi. All’interno, a 8 metri di altezza, si sviluppa l’Anello, un percorso pubblico sopraelevato per i visitatori, opportunità per tutti di scoprire le attività della fabbrica da dietro le quinte, senza interromperle o interferire in alcun modo. Come parte dello stesso concept, una struttura sopraelevata in legno, chiamata Piazza flottante, caratterizzerà anche il vicino Palazzo di Cristallo, che potrà ospitare eventi e celebrazioni legati alla programmazione culturale del Comune oltre che di enti e associazioni, e che permetterà di scoprire dall’alto il giardino d’inverno in cui il Palazzo verrà trasformato. Le sue due testate, dichiarate di interesse culturale quale testimonianza di archeologia industriale, così come l’intera struttura, saranno recuperate, e una rete di percorsi alberati le collegherà alla fabbrica. Tutt’intorno si sviluppa il Parco della Lambretta che raddoppierà la sua estensione arrivando a quasi 100.000 m2, beneficiando delle risorse previste dal PNRR (38 milioni): un paesaggio di prati verdi con percorsi anche sopraelevati che costeggiano gli argini dei canali, frutteti, filari sui viali e macchie arboree e con i Giardini dell’acqua, prati di fitodepurazione naturale che potranno offrire anche esperienze didattiche. È così quasi completata la progettazione della Grande funzione urbana Rubattino, oltre 300.000 m2 complessivi suddivisi tra proprietà pubblica comunale (quasi 180.000 m2) e privata (Rubattino 87 Srl e Camozzi). Nell’area pubblica, oltre ad alcune opere di urbanizzazione (ampliamento e sistemazione di strade) è prevista anche la realizzazione di un nuovo plesso scolastico in via Caduti in missioni di pace a servizio del quartiere, finanziato con 13,5 milioni nell’ambito del PNRR. Il primo atto dei lavori, i cui costi complessivi sono stimati in 120 milioni di euro, riguarderà l’ampliamento del Parco, con inizio previsto nel 2024.

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Sala: via Gergiev dalla Scala se non condanna Putin

“Abbiamo alla Scala ‘La dama di picche’ diretta dal maestro Valery Gergiev che ha più volte dichiarato la sua vicinanza a Putin, con il sovrintendente del teatro gli stiamo chiedendo di prendere una posizione precisa contro questa invasione e se non lo facesse saremmo costretti a rinunciare alla collaborazione”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, commentando quanto accade in Ucraina nel corso di un confronto con l’ex candidato sindaco del centrodestra a Milano e consigliere comunale, Luca Bernardo. “Di fronte a queste situazioni bisogna intervenire”, ha detto. Sala, che è anche presidente del Cda del teatro alla Scala, ha poi aggiunto che se il direttore d’orchestra “non prenderà una posizione” La Dama di picche nelle prossime rappresentazioni, in programma fra il 5 e il 13 marzo, “non so se non si terrà ma magari si troverà un altro maestro”. Inoltre sulla questione Ucraina secondo Sala “c’è anche tutto il sistema finanziario e voglio capire cosa farà perché il sistema delle nostre banche da un lato sono molto esposte al sistema russo, il vero punto è capire quanto Putin ha consenso totale o no”, ha concluso. ANSA

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Macbeth inaugura stagione della Scala

Dopo il galà esclusivamente televisivo dell’anno scorso causa pandemia, la Prima della Scala di Milano torna “a riveder le stelle” in teatro davanti al suo pubblico in carne e ossa. Per il settantesimo 7 dicembre scaligero (fu infatti nel 1951 che il grande direttore d’orchestra Victor de Sabata decise di anticipare al giorno di Sant’Ambrogio la serata inaugurale del 26 dicembre) andrà in scena Macbeth che chiude la “trilogia giovanile” di Giuseppe Verdi voluta dal direttore musicale Riccardo Chailly, che era iniziata nel 2015 con Giovanna d’Arco e proseguita nel 2018 con Attila. “E’ un una scelta che sottolinea non solo il valore dell’opera – ha spiegato Chailly – ma la circostanza di questo momento di grandissima difficoltà e incertezza che stiamo vivendo”. “E’ la quarta volta che Macbeth inaugura la stagione scaligera, accade una volta ogni 22-23 anni” ha ricordato il direttore d’orchestra (alla sua ottava inaugurazione di Stagione), spiegando che si tratta “della nuova edizione critica pubblicata nel 2005 da Casa Ricordi, che ci ha obbligato a ristudiare tutto e a mettere in discussione delle consuetudini consolidate”. In quella che sarà allestita martedì prossimo davanti al Capo dello Stato, Sergio Mattarella, alla presidente del Senato, Elisabetta Casellati, e al ministro della Cultura, Dario Franceschini (a cui potrebbero aggiungersi altri ospiti importanti, a partire dalla ministra della Giustizia, Marta Cartabia) ci sarà la scena della morte del nobile scozzese protagonista (“Mal per me che m’affidai”) e i ballabili, così come previsto dalla versione originale del 1847. “Il quarto atto rivela come finisce chi governa in modo dittatoriale e tirannico, chi gestisce il potere per guadagno personale” ha spiegato in proposito il regista Davide Livermore, sottolineando che “raramente c’è un’opera che parla al presente come questa, così in grado di scandagliare in profondità l’animo umano” ma chiarendo che “noi non facciamo né cronaca, né telegiornale, noi facciamo arte e parliamo attraverso l’arte”. “Il contemporaneo che metteremo in scena è un incubo, una realtà onirica distopica in cui la nostra contemporaneità si autogenera in un modo diverso. Raccontiamo l’orrore attraverso un altrove molto vicino” ha proseguito Livermore che ha fatto riferimento al thriller fantascientifico Inception, scritto e diretto nel 2010 da Christopher Nolan. “Inutile cercare di capire dove si svolge l’opera, non è New York, né Singapore né tantomeno Milano, abbiamo ricostruito un mondo attraverso la nostra solita maniera anche per venire incontro alle esigenze televisive” ha continuato il 55enne regista torinese alla sua quarta Prima scaligera, ricordando il successo crescente ottenuto negli ultimi anni dalla diretta su Rai 1 e sottolineando che “per la prima volta i privilegiati sono anche i telespettatori a casa”. Askanews

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In Rubattino arrivano i laboratori della Scala

Ripensare la vocazione pubblica della Grande Funziona Urbana Rubattino accogliendo le richieste pervenute dal territorio e rendendo l’area ancora più verde con l’ampliamento del Parco della Lambretta. Con questo obiettivo l’Amministrazione ha approvato l’atto di modifica e integrazione delle Linee di Indirizzo sulla base di cui lo scorso giugno il Comune di Milano ha stipulato una Convenzione Quadro con Rubattino 87 S.r.L., proprietaria di parte dell’area per l’attuazione della GFU “Rubattino”. Negli ultimi mesi, il Comune ha infatti interloquito con il Municipio 3 e le associazioni di quartiere rispetto alle funzioni pubbliche da insediare nell’area: in luogo della realizzazione di un deposito per i bus elettrici  prevista inizialmente dall’Amministrazione, verrà quindi realizzata una grande area destinata a verde e attrezzature pubbliche di circa 70mila metri quadrato, caratterizzata dalla presenza di strutture di pregio architettonico e valore culturale (il Palazzo di Cristallo), in continuità con l’esistente Parco della Lambretta, che raddoppierà così di fatto la sua estensione. Questa modifica comporta un parziale riassetto dello sviluppo dell’area: i Laboratori del Teatro alla Scala di Milano, per la cui progettazione verrà indetto un concorso internazionale, saranno realizzati in parte, come già previsto, a nord di via Caduti di Marcinelle, in parte a est dell’insediamento INNSE, dove si sarebbe dovuto realizzare il deposito ATM (quest’ultimo verrà realizzato in un altro ambito della città in corso di individuazione da parte dell’Amministrazione). “Il percorso di ascolto del territorio con il prezioso contributo del Municipio 3 è stato fondamentale per definire al meglio le funzioni urbane che daranno la spinta alla rigenerazione del Rubattino – dichiara l’assessore all’Urbanistica e Verde Pierfrancesco Maran -. Ora finalmente c’è un piano di valorizzazione, che, a partire dall’insediamento dei Laboratori della Scala, darà nuova linfa vitale a una parte di città che da lungo tempo aspetta una svolta”. Le funzioni produttivo/logistiche e terziario/direzionali per 51.763 metri quadrati di SL di spettanza di Rubattino 87, nel rispetto dell’indice volumetrico di 0,35 mq/mq fissato dal PGT, vengono inoltre traslate all’interno dell’area attualmente identificata sul confine est del comparto della Grande Funzione Urbana. L’Operatore resterà proprietario di un’area di circa 115mila metri quadrati e dovrà farsi carico delle attività di bonifica di tutte le aree, comprese quelle pubbliche.

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