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Senzatetto morto. Majorino: serve sinergia fra Comune e ospedali

“Abbiamo appreso questa mattina della morte di P.V., un uomo di 62 anni senza fissa dimora, non lontano dall’ospedale Fatebenefratelli. Esprimo a nome dell’Amministrazione il più sincero cordoglio per l’accaduto e l’impegno per evitare che tragedie simili si ripetano“.  Lo ha dichiarato l’assessore alle Politiche Sociali Piefrancesco Majorino in riferimento al senzatetto rinvenuto morto questa notte in via Castelfidardo. “Per questo, – prosegue Majorino – pur non mettendo in discussione la professionalità del personale che si trovava al pronto soccorso e la serietà degli operatori, non posso non sottolineare la necessità di una maggiore collaborazione tra le strutture di pronto soccorso degli ospedali e le altre istituzioni, sull’esempio di quanto fatto negli anni scorsi dal Niguarda o di quanto realizzato da Comune e Fondazione Progetto Arca in via Mambretti dove è attivo un reparto pensato ad hoc per l’accoglienza successiva alla fase acuta che prevede la degenza in ospedale. Casi come questo non possono essere gestiti come quelli riguardanti un qualsiasi altro cittadino normalmente inserito nel tessuto sociale: è fondamentale che i nostri servizi siano subito contattati per provare a collocare i senza fissa dimora che si presentano in ospedale e che non necessitano di ricovero in una delle strutture del territorio. Sappiamo che si tratta di una corsa contro il tempo in cui è necessario un gioco di squadra. Noi continueremo a insistere e a intensificare gli interventi”, conclude l’assessore. Il senzatetto deceduto era stato ospitato nelle strutture che il Comune mette a disposizione per i senzatetto nel 2009, poi non si era più ripresentato a chiedere ospitalità. Attualmente ci sono oltre circa 2200 posti letto (che possono aumentare fino a 2700) messi a disposizione in una ventina di strutture del territorio cittadino. Oltre 150 sono ancora liberi, per cui l’Amministrazione rinnova l’appello a segnalare al numero verde (0288447646) attivo per la prima volta 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 le persone in difficoltà. ll Casc di via Ferrante Aporti è aperto dalle 9 alle 21 dal lunedì al venerdì e dalle 12 alle 21 il sabato, la domenica e i festivi e si occupa di accogliere le richieste di ospitalità e di indirizzarle nei vari centri che hanno posti liberi. Inoltre, in via Aldini sono a disposizione 15 posti letto in emergenza dove le unità mobili notturne accompagnano i senzatetto che accettano l’ospitalità di notte e che il giorno dopo potranno regolarizzare la loro posizione presentandosi al centro aiuto.

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Trovato senzatetto morto in via Castelfidardo

Un uomo di 62 anni, presumibilmente un senzatetto, è stato trovato morto questa mattina. Il clochard, di nazionalità romena (anche se l’identificazione è ancora in corso di accertamento), è stato notato riverso a terra da una passante in via Castelfidardo, non lontano dal pronto soccorso dell’ospedale Fatebenefratelli dove spesso gli sbandati cercano rifugio per la notte. Alcuni soccorritori che si trovavano nei pressi sono intervenuti subito ma non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell’uomo. Il decesso sarebbe avvenuto per cause naturali, probabilmente dovute all’abuso di alcol. Addosso all’uomo è stato trovato un foglio di dimissioni dell’ospedale Fatebenefratelli dove il giorno precedente il 63enne era stato ricoverato per eccesso di alcolici. Su quanto accaduto nelle ore precedenti il decesso indaga la Questura.

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Inaugurato nuovo centro per senzatetto di Progetto Arca

 “Un luogo dove chi ha bisogno possa trovare non solo pasti caldi e un letto per la notte, ma anche una piccola comunità in cui entrare a far parte e che lo possa sostenere per reinserirsi nella società, trovare un lavoro e non aver più necessità di aiuto“, è così che Alberto Sinigallia, presidente di Fondazione Progetto Arca, racconta la nuova struttura di accoglienza, aperta h24 e inaugurata oggi in via Giorgi 31. Una struttura da 25 posti letto, di proprietà del Comune, che Progetto Arca ha riorganizzato in vera “casa comune” con 7 servizi igienici, 4 docce, lavanderia, cucina e anche una zona giorno per le attività in comune. I 25 ospiti, selezionati dai servizi sociali del Comune, troveranno qui supporto psicologico e laboratori di formazione organizzati dai volontari di Progetto Arca e dalla direttrice Servizi, Costantina Regazzo. Ma verranno anche coinvolti nell’organizzazione delle diverse giornate con la programmazione di turni per le pulizie degli spazi comuni e opere di piccola manutenzione. Una soluzione diversa per aiutare persone e famiglie in difficoltà che nasce dalla positiva esperienza del centro di via San Marco, aperto lo scorso marzo 2017 per offrire ricovero ai senzatetto di zona Linate. “In questo caso non c’è il semplice supporto offerto dal dormitorio di primo soccorso, ma il tentativo di creare una comunità dove costruire relazioni. Bisogna insistere con gli investimenti e con i progetti per chi è in difficoltà, ricordando come Milano, in questo campo, sia la città che spende di più in Italia“, spiega l’assessore alle Politiche Sociale Pierfrancesco Majorino.

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Appello di Sala ai milanesi, aiutateci a salvare i senzatetto

“Lo dico anche a voi, dateci una mano, per le segnalazioni c’è un numero 0288447646. Grazie a tutti i milanesi per l’aiuto su questo drammatico problema” E’ l’appello rivolto dal Sindaco Giuseppe Sala con un video postato su Facebook,  affinchè i cittadini segnalino situazioni d’allarme , dopo la notizia del secondo senzatetto morto in due giorni a causa del freddo.  “Nelle giornate in cui Milano viene celebrata come la città più vivibile d’Italia, – ha aggiunto il Sindaco – ho voluto però andare a pranzo all’Opera Cardinal Ferrari dove da quasi cent’anni le persone in difficoltà vengono accudite: pasto caldo, a volte un alloggio e aiutate nel reinserimento. Non c’è nessun record che vale come la cura di quelli più deboli. Ho approfittato per chiedere a coloro che ho incontrato a pranzo di non dormire per strada in queste notti, con questo freddo. A Milano ci sono più o meno 2000 posti letto, anzi un poco di più, abbiamo ancora 200 letti liberi, per cui ho chiesto ai senzatetto di accettare di dormire nei nostri centri e di invitare anche le persone che vedono rimanere per strada a recarsi nei nostri centri”. Nelle stesse ore l’assessore alle Politiche Sociali Majorino ha comunicato: “In queste notti di freddo intenso il Comune ha potenziato il cosiddetto piano freddo, aprendo strutture emergenziali come il mezzanino della metropolitana in Stazione Centrale e predisponendo strutture permanenti come quella di via Giorgi che aprirà nei prossimi giorni” aggiungendo, “Per la prima volta quest’anno il servizio di accoglienza dei senzatetto è operativo sette giorni su sette 24 ore su 24, con un numero unico per le segnalazioni (0288447646) a cui è collegata una unità mobile che accompagna chi viene intercettato dagli operatori e accetta l’ospitalità in un dormitorio riservato alle emergenza notturne. Ci sono ancora diversi posti liberi nelle strutture cittadine, ma purtroppo ci sono ancora circa 300 senzatetto che, rifiutando l’accoglienza, mettono a repentaglio la propria vita. Per questo chiediamo a tutti di collaborare, dandoci una mano e segnalando le persone in difficoltà” conclude l’assessore“.

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Secondo senzatetto morto per il gelo in due giorni

Questa notte intorno all’una, 118 e carabinieri sono intervenuti nella stazione Porta Genova dove un senzatetto è morto per cause ancora da accertare, anche se quasi sicuramente sono da collegare alle temperature rigide di questi giorni. L’ipotesi piu’ plausibile e’ che sia deceduto per un’infarto, complice il freddo; sul corpo comunque non c’erano segni di violenza. Nemmeno le telecamere della stazione hanno registrato anomalie nella sala d’attesa. L’uomo era in compagnia di altri due senzatetto che dormivano nella stessa stanza e lo conoscevano, e che sono stati sentiti dai carabinieri per le indagini. L’uomo, 51 anni, algerino, si era rifugiato nella sala d’attesa della stazione per ripararsi dal freddo. È stato portato in codice rosso all’ospedale San Paolo ma è deceduto poco dopo l’arrivo. Si tratta del secondo caso del genere in due giorni, dopo il decesso avvenuto ieri al Fatebenefratelli, dove un altro senzatetto si era rifugiato in cerca di riparo. Il quarto dall’inizio dell’inverno.

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Senzatetto trovato morto in via De Sanctis

“Abbiamo appreso questa mattina della morte di un uomo senza fissa dimora che è stato trovato senza vita nella sua macchina in via De Sanctis, all’angolo con via Lusitania“. Lo rende noto l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino. “L’uomo, G.C., 61enne di origine romena, era noto alle nostre unità mobili che lo visitavano regolarmente per offrirgli cibo, vestiti, coperte e la possibilità di un rifugio al caldo nei centri del territorio – spiega Majorino -. Offerta che purtroppo è stata sempre rifiutata. Nonostante questo, gli operatori delle associazioni del Terzo settore convenzionate con il Comune hanno continuato a monitorarlo, l’ultimo tentativo di portarlo via dalla strada risale alla scorsa settimana. Frequentava quotidianamente un centro diurno del territorio dove veniva seguito anche da un’equipe medica. Le cause del decesso sono ancora da verificare, ma ci sentiamo di escludere che sia morto per il freddo. Affinché episodi del genere non si verifichino ancora, invitiamo i cittadini a segnalarci i casi di persone in difficoltà recandosi al Casc o chiamando il numero unico 02 8844 7646. In questi giorni stiamo moltiplicando ulteriormente gli sforzi e nei nostri centri ci sono decine di posti liberi: nessuna persona verrà lasciata a dormire per strada”.

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