sequestrati

Sequestrati 64mila medicinali anti-Covid illegali

I carabinieri del NAS di Milano, nell’ambito dell’attività di monitoraggio sulla presenza di farmaci clandestini per la cura del covid-19, hanno sequestrato 64.320 capsule (2.480 confezioni) e 55 flaconi di sciroppo a base del principio Lianhua Qingwen Jiaonang, per un valore di oltre 150 mila euro. I farmaci erano stati importati direttamente dalla Cina ed erano privi delle autorizzazioni all’immissione in commercio rilasciate dall’Agenzia Italiano del Farmaco. L’attività si è concentrata nel quartiere cinese di Milano e ha individuato un canale di importazione illecita di medicinali che sarebbero stati utilizzati nella terapia anti Covid-19. Erano usati dalla comunità cinese per la cura di varie sintomatologie influenzali e dei sintomi da coronavirus e sono stati trovati nell’Associazione Culturale Cinese. I farmaci sono ora a disposizione dell’Autorità giudiziaria di Milano, alla quale sarà proposto di disporre esami per verificare il contenuto delle capsule e accertare se vi fosse pericolo per la salute dei consumatori. ANSA

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Sequestrati 3,7 kg di cocaina, contanti e due pistole clandestine

Nel corso dei primi giorni dell’anno la Squadra Mobile della Questura, nell’ambito di mirati servizi sul territorio, ha arrestato un cittadino rumeno ed un cittadino italiano sequestrando due pistole con matricola abrasa, 3,7 kg di cocaina e 120 mila euro in contanti. Il primo intervento dei poliziotti risale a sabato 2 gennaio quando, dopo alcuni accertamenti, hanno individuato un piccolo prefabbricato in via Domokos, zona San Siro, abitato da cittadini dell’Est Europa dediti ad attività illecite e dove potevano essere custodite delle armi. La struttura perquisita si trovava all’interno di un’area verde adibita ad orto recintata, chiusa con un lucchetto e con cinque cani di grossa taglia a presidio. Una volta fatto accesso, i poliziotti della Squadra Mobile hanno individuato e identificato un uomo, A.N. cittadino 47enne romeno pregiudicato per reati contro il patrimonio, che, dietro il caminetto in pietra, avvolta nel cellophane, deteneva una pistola a tamburo calibro 38 con matricola abrasa. Il 47enne è stato quindi arrestato e condotto presso la Casa Circondariale San Vittore. Lunedì 4 gennaio, invece, gli agenti della Squadra Mobile hanno arrestato un cittadino italiano di 43 anni, D.C., pregiudicato con alle spalle precedenti per stupefacenti, tentato omicidio ed armi. Dopo una serie di servizi di osservazione nel corso dei quali è stato notato un via vai dall’abitazione dell’uomo, i poliziotti hanno deciso di fermarlo per un controllo in via Val Senales, mentre stava rientrando nell’abitazione della madre. Sottoposto a perquisizione personale, il 43enne è stato trovato in possesso di 1.200 euro in contanti nella tasca destra del giubbotto. In un locale in via Mosca, di cui lo stesso aveva le chiavi, occultati nel soppalco, sono stati rinvenuti e sequestrati 3,7 kg di cocaina, un panetto di un etto di hashish ed un revolver calibro 38 special con matricola abrasa e 43 proiettili. La perquisizione è stata poi estesa in via San Giusto ove l’uomo risiede e, all’interno di una scatola di scarpe, sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro 122 mila euro in contanti. D.C. nel dicembre del 2017 fu sottoposto a fermo di indiziato di delitto per la gambizzazione di un uomo di 29 anni commessa il 29 novembre 2017 in pieno giorno in via Lucca per questioni legate ad un debito di droga. L’anno dopo, nel novembre 2018, il 43enne fu raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nell’ambito dell’operazione “Miracolo” che aveva portato all’arresto di 18 persone: si trattava dei componenti di due bande criminali che controllavano lo spaccio di droga nella zona di San Siro e Buccinasco. D.C., scarcerato nel dicembre del 2019, fino a maggio del 2020 era stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari ed è stato condotto presso il carcere di San Vittore.

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Sequestrati due banchi abusivi di frutta e verdura

Sono stati sequestrati dall’Unità Annonaria della Polizia locale di Milano due banchi all’interno del mercato settimanale scoperto di via Segneri. Il sequestro ai fini della confisca si è reso necessario poiché operavano su area pubblica senza autorizzazione, precedentemente sospesa, vendendo frutta e verdura. Circa 800 i chili di merce recuperata, per un valore commerciale di circa 3.500 euro, che sono stati donati all’associazione Pane quotidiano ONLUS. Negli ultimi giorni, l’Unità Annonaria ha inoltre provveduto a chiudere tre circoli privati (in zona Vigentino, Navigli e viale Monza), dove si proseguivano le attività nonostante l’obbligo di chiusura in base alle norme anti Covid. Sono state anche sospese le attività, per 5 giorni, di un ristorante dietro piazza Duomo – dove sono state trovate 18 persone intente a consumare bevande e alimenti – e di una macelleria in via Padova, recidiva nelle violazioni al DPCM per assembramenti all’interno e per la mancata esposizione dei cartelli con la capienza massima. Il proprietario di quest’ultima è stato inoltre denunciato per non aver rispettato una precedente sospensione dell’attività.

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Sequestrati capi contraffatti per oltre 80mila euro

Prosegue l’attività del Nucleo Antiabusivismo della Polizia locale per contrastare il fenomeno della contraffazione all’interno dei mercati settimanali scoperti della città. Le ultime due operazione, in viale Papiniano e in via Crema, hanno portato al sequestro di capi per un valore totale di circa 65mila euro. “Sempre più spesso i nostri agenti del Nucleo stanno riscontrando, da parte di regolari operatori del mercato, episodi di vendita di prodotti contraffatti – commenta la Vicesindaco e assessore alla Sicurezza Anna Scavuzzo -, reato che solitamente è commesso da venditori abusivi. Chiediamo a tutti, operatori dei mercati e associazioni di categoria, la massima collaborazione a tutela dei cittadini, spesso ignari di acquistare merce non originale e dunque anche potenzialmente pericolosa per la propria salute”. In particolare, nel corso di un’attività di controllo presso il mercato di viale Papiniano, il Nucleo Antiabusivismo ha sequestrato 70 felpe con i marchi Valentino e Balmain, custodite all’interno di due scatole di cartone e messe in vendita al prezzo di listino di 395 euro l’una, tre giubbotti con il marchio Woolrich (per un valore commerciale di 1.800 euro) e quattro paia di occhiali con il marchio Cartier (3.200 euro). All’operazione si è aggiunta, insieme al Nucleo Reati Predatori, la perquisizione in zona Stazione Centrale di un furgoncino che veniva utilizzato per vendere jeans contraffatti, che riportavano il marchio Disquared, a 100 euro l’uno. Sono state in totale tre le persone indagate per i reati di contraffazione e ricettazione e circa 50mila euro il valore commerciale complessivo della merce sequestrata. Sono stati invece 560 i capi d’abbigliamento sequestrati a seguito di un’operazione che si è avviata dal mercato di via Crema. Il Nucleo Antiabusivismo ha eseguito una perquisizione a carico di un regolare operatore commerciale, titolare di un banco su cui venivano messi in vendita capi contraffatti che riportavano i marchi Louis Vuitton, Fendi e Burberry. Individuati i fornitori della merce, l’attività di perquisizione è stata estesa a un centro commerciale all’ingrosso di Agrate, dove sono state controllate quattro attività commerciali e rinvenuti oltre 500 capi della stessa tipologia di quelli sequestrati all’interno del mercato. Quattro le persone indagate per contraffazione e ricettazione e 15mila euro il valore commerciale complessivo della merce. Sempre nell’ambito di servizi di contrasto al fenomeno della contraffazione, il Nucleo Antiabusivismo ha eseguito altre due importanti operazioni in zona Paolo Sarpi. La prima ha portato al sequestro di oltre 1.200 articoli, tra cui anche alcune centinaia di mascherine, con segni distintivi di diversi marchi di moda, per un valore totale di circa 15.000 euro. Il titolare dell’esercizio commerciale è stato denunciato. L’ultima operazione è nata da un servizio nella stazione della metropolitana Duomo che ha portato alla perquisizione di un esercizio commerciale che esponeva in vendita capi di abbigliamento contraffatti. Individuati i fornitori, l’attività di perquisizione è stata estesa a due esercizi in Paolo Sarpi, dove sono stati rinvenuti e sequestrati 290 tra cappotti da donna, gonne, sciarpe, maglie e mantelle con marchi e segni distintivi contraffatti. Tre le persone denunciate.

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Sequestrati beni ad ex spacciatore

Gli agenti della Divisione Anticrimine della Questura di Milano hanno dato esecuzione a un sequestro di prevenzione, adottato su proposta congiunta del Questore e del Procuratore Distrettuale Antimafia, nei confronti di Giuseppe Carvelli, ex trafficante di droga, con collegamenti con la potente cosca di ndrangheta dei “Mancuso” di Limbadi (VV). Dopo una lucrosa carriera nel narcotraffico, Carvelli è balzato agli onori della cronaca nel recente novembre 2019, quando è stato arrestato dai poliziotti della Squadra Mobile di Milano nell’ambito dell’operazione “Amleto”, che ha fatto luce su una rete di prestanomi impiegati da Carvelli per investire i proventi del traffico di stupefacenti in alcune attività di ristorazione. La figura di Carvelli, che non ha mai guadagnato redditi consistenti a parte quelli derivanti dalle sue attività illecite, ha attratto l’attenzione degli specialisti della Divisione Anticrimine, che hanno individuato un significativo compendio di beni riconducibili al medesimo, celati dietro a prestanomi di sua fiducia. All’esito di tali approfondimenti patrimoniali, è stato disposto il sequestro antimafia di una società immobiliare con sede a Sesto San Giovanni (MI), di due appartamenti siti a Forno Canavese (TO) e a Sesto San Giovanni (MI), di tre terreni agricoli in località Concorezzo (MB), di un’autovettura marca Porsche modello Macan e di vari rapporti bancari riconducibili, direttamente o indirettamente, allo stesso Carvelli. A causa della dimostrata sproporzione con i redditi, questi beni, che ammontano ad un valore di circa un milione di Euro, sono divenuti oggetto di un sequestro di prevenzione che, al termine di un procedimento di convalida, andrà a consolidarsi in un decreto di confisca antimafia, per mezzo del quale lo Stato acquisirà la titolarità dei beni sequestrati, “ripulendo” il mercato dai capitali sospetti e reimpiegandoli nell’interesse della collettività. Per quanto attiene invece ai ristoranti riconducibili a Carvelli, emersi e sequestrati in sede penale nell’ambito dell’operazione “Amleto”, rimane efficace il provvedimento già disposto dalla Procura lo scorso novembre.

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Sequestrati 4,5 Kg di droga al parco Martesana

Mercoledì sera la Polizia di Stato ha arrestato un cittadino italiano per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. I poliziotti del Commissariato Villa San Giovanni, a seguito di un servizio finalizzato a contrastare lo spaccio di droga all’interno del parco della Martesana, hanno notato un uomo vendere della sostanza stupefacente. Gli agenti hanno perquisito l’abitazione dello spacciatore e hanno rinvenuto 4,2 chili di hashish, 130 grammi di marijuana e 430 euro in contanti.

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