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Sala legge la Costituzione sui social

Nel consueto video sulle sue pagine social il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha voluto celebrare la festa della Repubblica leggendo i primi tre articoli della Costituzione. A fare da sfondo alla lettura le immagini della cerimonia dell’alzabandiera in piazza Duomo a cui Sala ha partecipato questa mattina con le altre autorità. “Il 2 giugno 1946, insieme con la scelta sulla forma dello Stato, i cittadini italiani elessero anche i componenti dell’assemblea costituente che doveva redigere la nuova carta costituzionale“, ha ricordato. ANSA

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Le Sardine verso Milano il primo dicembre

Le Sardine verso Milano il primo dicembre. L’annuncio sta smuovendo molte persone da una parte e dall’altra degli schieramenti. Anche perché se qualcosa non succede a Milano in quest’epoca dell’Italia, non succede davvero.  La notizia è stata data in modo semplice via social: “Pronti per Milano? A breve comunicazione per Piazza Duomo.Preparatevi sardine, dobbiamo riempirla e essere stretti stretti mentre cantiamo Bella Ciao”. Quindi Milano si prepara ad accogliere un mare di gente: se la manifestazione ha riempito una città secondaria, figuriamoci Milano dove le persone sono in grado di fare follie per un sushi. Tra l’altro sarà un esperimento molto interessante per capire se qualcosa di diverso dalle truppe di Pierfrancesco Majorino possa attecchire nella Milano degli anni Venti: i giovani, chiamiamoli così perché a trentanni e rotti in Italia sei giovane, che hanno organizzato la manifestazione meglio riuscita della sinistra dai tempi dei girotondi di Nanni Moretti hanno il merito politico di aver inventato un nuovo brand. Parlano la stessa lingua della Bestia salviniana, ma hanno saputo creare un popolo invece che uno schieramento di bot. O almeno così pare al momento. La funzione è la stessa, ma la sostanza no. La Bestia ha reagito con l’esperienza e ora i gattini sono arruolati nelle schiere leghiste (una mossa del cavallo visto che i gattini erano stato utilizzati proprio per danneggiare le pagine social di Salvini). Ma chi la spunterà tra i due? Ormai si sa che piazza Duomo la riempe più o meno chiunque. Secondo le stime più attendibili ci stanno circa venticinquemila persone, un nulla per Milano dove se metti l’annuncio su Facebook del lancio organizzato di quattro lanterne volanti se ne riuniscono più del doppio. Dunque difficilmente si fallisce, soprattutto se alle spalle hai tutto un sistema mediatico che non vedeva l’ora di vedere la sinistra in risalita dopo aver dovuto accettare che nonostante tutti gli sforzi Cinque Stelle e Salvini sfondano comunque di più di tutti quelli che venivano promossi. Radio e televisioni ora puntano sulle sardine, pesciolini che hanno saputo dimostrare al Sistema di poter utilizzare bene i social network come le madamine di Torino. Questo li rilassa perché nulla agita più un “posto fisso” della prospettiva di imparare qualcosa di nuovo. Ma se le Sardine vanno verso Milano il primo dicembre, come andrà la corrente? Al momento il movimento da salmone delle sardine è apprezzato dall’establishment, ma quando i quattro giovani apolitici si candideranno? Si sa che i giovani in Italia sono apprezzati finché lavorano gratis o ringraziano per l’opportunità di lavorare per due grissini e una scatoletta di tonno, quindi se chiedessero di più? Da sardina apprezzata a fritto misto è un attimo.

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La battaglia social di Fratelli d’Italia contro Corvetto Odia

La battaglia social di Fratelli d’Italia contro Corvetto Odia. Francesco Rocca, FdI, ha intrapreso una battaglia social contro la pagina Corvetto Odia, un ritrovo di anarchici dediti ad appelli a favore della scarcerazione di personaggi pericolosi. Come di video decisamente poco moderati come quello dal titolo “fuoco ai CPR“. Una pagina che rispetta il suo nome, nei post infatti si sparge odio in ogni modo e su diverse tematiche. Il rappresentate di Fratelli d’Italia aveva chiesto ai suoi contatti su Facebook di segnalare la pagina al social network, diversi utenti però hanno ricevuto una risposta sorprendente: “La pagina non viola gli standard della comunità”. Al massimo è chi si è sentito offeso che può smettere di seguire Corvetto Odia. Ma la battaglia social di Fratelli d’Italia contro Corvetto Odia non si è fermata lì. Rocca ha continuato a segnalare contenuti sgradevoli ed è riuscito ad ottenere intanto una piccola soddisfazione: la rimozione di una foto particolarmente offensiva anche per gli standard di Facebook. Un piccolo passo, ma almeno è un passo in direzione di una vita digitale meno astiosa. Per chiarire quanto questa pagina sia un punto di riferimento per la galassia degli anarchici pericolosi (perché attivi non solo con comunicati, scritti e idee) basta leggere il resoconto di una delle loro ultime attività. Nel dettaglio si parla di una visita ai loro compagni in carcere: “Sono accusati di attentato con finalità di terrorismo per l’invio di 3 pacchi esplosivi a Roberto Maria Sparagna e Antonio Rinaudo, pubblici ministeri torinesi da anni dediti alla persecuzione di anarchici, e Santi Consolo, ex direttore del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria (Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria). Due di loro, Robert e Giuseppe, sono stati rinchiusi a Opera, confermando una recente tendenza: portare in carceri con sezioni di 41bis compagni non classificabili per quel regime, ma ai quali evidentemente vogliono farlo avvertire”.

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