tentato omicidio

Algerino arrestato per tentato omicidio

Giovedì 16 gennaio, in piazza Caiazzo, la Polizia di Stato ha eseguito un fermo nei confronti di un cittadino algerino di 40 anni, ritenuto responsabile di tentato omicidio e minacce aggravate ai danni di un 29enne e un 38enne italiani. Gli agenti del Commissariato Garibaldi Venezia attraverso l’acquisizione dei filmati di videosorveglianza della zona, che hanno immortalato il 40enne nel momento della fuga e le descrizioni fornite dalle vittime e dai testimoni, sono risaliti all’identità dell’aggressore, giungendo così all’esecuzione del fermo di indiziato di delitto per il reato di tentato omicidio e minacce aggravate.  

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Tentato omicidio in via Borsi arrestato l’autore

Ieri pomeriggio, gli agenti del Commissariato di Porta Ticinese hanno arrestato l’uomo che lo scorso 17 febbraio, all’interno di un appartamento occupato abusivamente, aveva colpito ripetutamente al torace, con un coltello a serramanico, un cittadino marocchino 31enne per questioni di droga. Gli agenti della Squadra Investigativa, con grande meticolosità hanno acquisito tutti gli elementi di prova necessari per richiedere una ordinanza di misura cautelare in carcere nei confronti dell’autore del reato.  

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Ancora violenza in Stazione Centrale, un arresto per tentato omicidio

Ancora violenza in Stazione Centrale dove un clochard nigeriano di 33 anni è stato arrestato dai carabinieri per tentato omicidio dopo aver colpito con una bottigliata alla testa un altro senzatetto in piazza Duca d’Aosta, a pochi metri dal punto in cui ieri mattina un militare è stato ferito da uno yemenita con un paio di forbici al grido di “Allah akbar“. L’episodio e’ avvenuto alle 7.30 di oggi, i due stranieri sono stati notati dai militari del Nucleo radiomobile subito dopo aver litigato. Erano entrambi ubriachi e con i segni della colluttazione appena conclusa. Ad avere la peggio è stato un 19enne della Guinea, che ha riportato una ferita lacero-contusa sulla testa ed è in osservazione all’ospedale Fatebenefratelli. E’ in prognosi riservata ma non è considerato in pericolo di vita. L’aggressore, che risulta incensurato, è stato invece dimesso dall’ospedale nel pomeriggio con una prognosi di 3 giorni per una piccola ferita alla nuca. ANSA  

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Egiziano aggredisce due anziani, arrestato per tentato omicidio

È accusato di tentato omicidio e lesioni gravi l’egiziano di 31 anni arrestato ieri pomeriggio da Polizia di Stato e Polizia Locale  dopo che aveva aggredito un settantenne in zona Baggio un ottantenne in via Novare. Il primo episodio è avvenuto intorno alle 16.30 in viale Forze Armate dove l’uomo ha aggredito un anziano che stava camminando in strada, procurandogli diverse fratture e lesioni al volto e agli arti superiori. L’uomo è stato colpito con estrema violenza con un bastone per tende che l’aggressore gli aveva strappato di mano. L’immediata segnalazione di alcuni cittadini alla Polizia di Stato, ha evitato che le conseguenze potessero essere ancora più gravi. Poco dopo essere fuggito dal luogo della prima aggressione, l’uomo si è nuovamente scagliato contro un ottantenne in via Cascina Bellaria, tirandogli addosso una bicicletta e colpendolo successivamente a calci e pugni. In quel momento una pattuglia delle Polizia Locale che transitava nella via è stata richiamata da alcuni cittadini che stavano assistendo alla scena e gli agenti sono riusciti a fermare l’uomo, raggiunti poco dopo dalla Polizia di Stato che stava cercandolo. L’egiziano, con precedenti per reati legati all’immigrazione, minacce e violenza in famiglia, non ha dato spiegazioni per queste violenze, è stato arrestato in un’azione congiunta di Polizia di Stato e Polizia Locale ed è stato portato a San Vittore.  

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Arrestati per tentato omicidio ed espulsi

L’ufficio Immigrazione della questura ha accompagnato alla frontiera una trans brasiliana e un bengalese espulsi dopo che nei giorni scorsi erano stati rispettivamente arrestati per il tentato omicidio della receptionist di un albergo e per lesioni provocate ad alcuni passanti presi a pugni in centro. Il primo episodio è avvenuto attorno alle 9 di domenica 5 maggio, quando la trans 33enne ha aggredito la dipendente di un ostello in via Porpora che aveva chiamato la polizia per allontanare la cliente ubriaca. La straniera ha afferrato un paio di forbici con cui ha prima tagliato una ciocca di capelli della receptionist 24enne e poi ha tentato di colpirla, provocandole ferite giudicate guaribili in 10 giorni. Gli agenti hanno dovuto usare il taser per fermarla e portarla in questura. Nel pomeriggio del 6 maggio, invece, il bengalese di 38 anni e’ stato bloccato dai poliziotti in via Galilei dopo aver urlato insulti e minacce contro i cristiani, oltre ad aver aggredito ad alcuni passanti. ANSA  

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Quattro sudamericani arrestati per tentato omicidio

Personale della Squadra Mobile della Questura di Milano ha dato esecuzione questa mattina un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dall’Ufficio del Gip presso il Tribunale di Milano su richiesta della Procura della Repubblica a carico di 4 cittadini sudamericani, responsabili di tentato omicidio e rissa aggravata, avvenuto la notte dello scorso 3 giugno, a Milano nei pressi di una discoteca di via Toffetti, ai danni di un minore di origini sudamericane. Secondo gli inquirenti l’episodio è riconducibile alle dinamiche di controllo del territorio tipiche delle bande di strada salvadoregne, le cosiddette “pandillas” e in particolare alla gang MS13. Secondo la ricostruzione, l’aggressione, avvenuta il 3 giugno scorso, sarebbe avvenuta per “vendicare”, agli occhi della comunità latinoamericana, l’affronto subito per un diverbio avvenuto all’interno della discoteca nel corso della serata tra una delle “affiliate” alla gang degli aggressori ed altri avventori facenti parte del gruppo degli aggrediti, proprio per incutere timore e ottenere riverenza dalla stessa comunità. Gli indagati, in concorso tra loro, hanno dapprima aggredito la vittima, sferrandogli pugni e calci (anche in direzione della testa) e, successivamente, uno di loro lo ha colpito più volte alla schiena e al costato con un coltello. Una di queste ferite, molto profonda, ha raggiunto il polmone destro della vittima lacerandolo e causando un versamento interno, tanto da rendere necessario un drenaggio di circa mezzo litro di sangue dal polmone. Le dinamiche del tentato omicidio, con particolare riferimento al luogo e alle modalità dell’aggressione, nonché le testimonianze raccolte sul posto hanno fatto supporre sin dalle prime fasi dell’indagine che l’episodio fosse riconducibile alle dinamiche di controllo del territorio tipiche delle cosiddette “pandillas” salvadoregne ed in particolare a quella denominata “MS13”. L’ipotesi è stata confermata pienamente nel corso dell’indagine: due degli indagati sono risultati infatti affiliati a pieno titolo alla pandilla “MS13”, mentre i complici ne sono risultati dei fiancheggiatori, ma comunque ben a conoscenza delle dinamiche e delle regole che vigono all’interno della banda. comunità. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Milano, Alessandra Simion, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica Maria Letizia Mocciaro.

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