via palmanova

Un lupo sulla facciata di un palazzo in via Palmanova

Una facciata cieca della dimensione di 150 Metri quadrati, uno stabile che fa parte di un comprensorio di case popolari di proprietà comunale. È questa la scenografia del murale appena realizzato in via Palmanova 59, frutto della collaborazione tra la Fondazione Arrigo e Pia Pini, che ha incaricato il collettivo Orticanoodles quale direttore operativo dei lavori data la sua esperienza in ambito di arte urbana, e il Comune di Milano. Il murale fa parte del progetto “Milano arte natura inclusione – MANI”, che giunge così alla sua terza tappa dopo aver toccato il CDD Anfossi nel Municipio 4 e l’area di via Guerzoni, con il coinvolgimento delle Associazioni L’Amico Charly e Rob de Matt, nel Municipio 9. Ora approda nell’area di via Palmanova, a nord della città, per il doppio intervento degli artisti Lucamaleonte e Pao. “Murales, teatro, cinema insieme allo sport, al gioco, al sostegno scolastico e all’animazione per i più piccoli sono alcune delle attività che stiamo portando nei cortili delle case popolari – ricorda l’assessore alle Politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti -. Sappiamo che l’area del bisogno è grande, che serve più attenzione per la manutenzione, che in alcuni quartieri è decisivo il rispetto delle regole di convivenza, ma sappiamo anche che dobbiamo insistere nel portare tutta l’energia possibile tra le case dei quartieri popolari di Milano. Il lavoro da fare è molto e impegnativo e la cultura è fondamentale per dare dignità e per riscattare quelle parti di città che per troppo tempo abbiamo dimenticato. Grazie ai Comitati inquilini tutti e, in questo caso, a Cortili solidali, sono convinto che riusciremo a raggiungere risultati importanti”. Un’intera facciata della palazzina di accesso al grande cortile delle case popolari è stata dunque trasformata con Lucamaleonte, artista romano la cui opera è inedita a Milano, che ha scelto di raffigurare un lupo come simbolo della natura, per invitarci ad attraversare le paure con coraggio e intelligenza, rispettando l’ordine naturale: “Il disegno del lupo – spiega – è stato concepito durante il confinamento, quando assistevamo impotenti allo svuotamento delle nostre città e all’arresto di quasi tutte le attività produttive. Il lupo rappresenta qualcosa di selvatico e profondamente naturale che è arrivato, nel 2020, e ha preso il sopravvento sulle nostre vite, così urbane. Il lupo rievoca la centralità della Natura in un mondo di macchine, strade e palazzi, in una società di relazioni che ci porta, troppo spesso, a perdere il contatto con il nostro istinto e con quella radice che accomuna tutti gli esseri umani come esseri viventi, quindi come pari. Questo lupo incarna la fierezza e la quiete di chi ha il mondo intero come casa, per questo lo regaliamo alla città di Milano e alle case di via Palmanova, come simbolo di protezione, di cura e di sicurezza”. In questo giorni inoltre Pao, insieme a dieci ragazzi del CAG Tarabella, sta disseminando interventi diffusi di street art nei dintorni di Palmanova: non solo per raccontare, ma per permettere ai più giovani di fare esperienza di arte urbana. Fondazione Arrigo e Pia Pini dal 2016 dona alle associazioni e ai gruppi attivi nel supporto a persone fragili e con vulnerabilità sociale l’esperienza di potersi accostare all’arte urbana, sviluppando progetti di impatto visivo con le proprie mani, sotto la supervisione di artisti esperti. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con APS non riservato, Wit design, Istituto italiano di fotografia e sostenuto da Fondazione Comunità di Milano.

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Arrestato fornitore della piazza di spaccio di via Palmanova

Mercoledì pomeriggio la Polizia di Stato ha arrestato un 31enne italiano, per detenzione e spaccio di stupefacenti. Le indagini della Squadra Investigativa del Commissariato Villa San Giovanni, monitorando il fenomeno dello spaccio di droga che, tra le varie zone di competenza, interessa anche quella di via Palmanova, hanno permesso ai poliziotti di risalire a uno dei fornitori della piazza di spaccio. Gli agenti, durante un servizio di appostamento in via Torrazza a Brugherio (MB), intorno alle ore 17 hanno notato giungere sul posto un’automobile. L’uomo alla guida è uscito dall’autovettura, ha incontrato il 31enne che gli ha consegnato una scatola ed è tornato verso la macchina. I poliziotti lo hanno fermato e, all’interno della scatola, hanno rinvenuto quasi 60 grammi di marijuana in una busta in cellophane termosaldata. Gli agenti del Commissariato Villa San Giovanni hanno, quindi, fermato anche il 31enne che stava rientrando in casa. L’uomo è stato trovato in possesso di 700 euro e, nel suo appartamento, i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato diversi strumenti utili al confezionamento e alla pesatura della droga e circa 360 grammi di marijuana, nascosti parte nel congelatore e parte nella camera da letto. Il 31enne è stato arrestato dalla Polizia di Stato per detenzione e spaccio di stupefacenti, e per lo stesso reato è stato denunciato a piede libero l’acquirente, un cittadino italiano di 43 anni.  

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Truffa ad anziani in via Palmanova

Si è presentata alla loro porta spacciandosi per la figlia di una vicina di casa interessata ad acquistare da loro un particolare orologio. E le informazioni che aveva a disposizione, raccolte probabilmente nei giorni precedenti, sono riuscite a convincere i due anziani 89enni che l’hanno fatta entrare nella loro abitazione di via Palmanova. Ma qui la donna si è poi impossessata di alcuni orologi per un valore di oltre 20 mila euro, che la coppia le ha mostrato, per poi darsi alla fuga. Sulla vicenda indaga la Polizia.  

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