2 Luglio 2019

Il Prefetto Saccone riceve la Banca del Bene

Il Prefetto Saccone riceve la Banca del Bene. Sua Eccellenza il Prefetto Renato Saccone ha ricevuto una delegazione di rappresentanti della Banca del Bene: Camillo De Milato, presidente dell’Asilo Mariuccia, Rodolfo Masto dell’Istituto dei cechi, Fabio Di Venosa e Andrea Mascaretti del Rotary International, la giudice Jole Milanesi, Diego Montrone della Galdus,  e tanti altri rappresentanti della società civile e di enti benefici milanesi come Pane Quotidiano o la società Mutua Cesare Pozzo che hanno aderito in varie forme alla Banca del Bene. Lo scopo dell’incontro, come ribadito dal Prefetto Saccone era cercare una “coralità senza la quale non c’è particolarità”: i tanti progetti portati avanti dai singoli attori ricevuti in Prefettura non possono infatti avere la stessa efficacia se non vengono inseriti in un’operazione più ampia. Proprio seguendo questa logica è necessario cercare la collaborazione tra istituzioni pubbliche e private in uno sforzo collettivo di miglioramento sociale. In cima alle priorità indicate da Saccone ci sono le periferie e le droghe, due temi all’ordine del giorno in una città come Milano che ha riscoperto il consumo di massa di droghe a causa del Boschetto di Rogoredo. Proprio in merito alle droghe il Prefetto ha sottolineato come sia necessario concentrarsi non solo sugli spacciatori, ma anche sui consumatori perché la diffusione così ampia del consumo è il sintomo di alcuni vuoti sociali che si sono creati in questi anni. Quindi è necessario quanto prima agire in più direzioni sulla prevenzione ricostruendo i legami sociali che sembrano essersi sciolti per più cause. L’invito è stato accolto da tutte le realtà coinvolte nell’incontro, comprese quelle private come Azimut che si sono dichiarate pronte a sostenere questi sforzi.

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Via Padova impazzita: denunciato il pericolo gallina

Via Padova impazzita: denunciato il percolo gallina. Sembra uno scherzo e qualcuno lo ha pure ipotizzato, ma tanti lo hanno preso davvero sul serio: su Facebook infatti è comparso un allarmato post su un giovane dotato di un rapace. Il giovane mendica soldi e ai rifiuti opporrebbe la minaccia di lasciare libero il “pericoloso rapace”. In realtà la descrizione corrisponde a quella di uno sbandato che durante la festa di via Padova cercava di spillare qualche euro ai passanti con un numero da circo con una gallina. Un numero a dire il vero poco “magico”, ma in tanti si sono lasciati convincere per tenerezza dell’uomo gallina. Eppure su Facebook è apparso il delirante post che vi riportiamo. PERICOLO URGENTE IN VIA PADOVA. Da alcuni mesi, gira in Via Padova, un uomo sui 35 anni, che porta sulla spalla, o sulla bici, un enorme uccello marrone, questo rapace è molto pericoloso, penso sia un falco, percorre indisturbato tutta la via, chiede soldi, ai passanti e ai negozianti, se non lo si asseconda, minaccia di lasciarlo libero. Per cortesia, possiamo fermarlo, basterebbe solo un giro delle forze dell’ordine, è visibilissimo, grazie per il bene di tutti gli abitanti. Mi appello a Samuele Piscina, sempre attento ai problemi degli abitanti del Municipio 2 e a tutti i consiglieri. Nei tempi moderni però anche una gallina diventa un falco e un pericolo urgente. E pensare che la città è piena di piccioni, per non dire di lucertole, zanzare e, come qualcuno ha detto davvero pochi giorni fa per attaccare Sala, ragni. Tra i tanti motivi per lanciare allarmi e per contestare il sindaco forse si poteva trovare qualcosa di meglio.

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Onlus indagata ospite al festival dei beni confiscati alla mafia

“Quanto emerge dalle prime notizie arrivate dalla Magistratura di Milano in merito all’indagine “Fake Onlus” è gravissimo: Cooperative Onlus che si occupavano dell’accoglienza di migranti erano della ’ndrangheta. Un plauso alla Guardia di Finanza per il lavoro svolto” commenta Riccardo De Corato, Assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia. “Il business illegale degli immigrati, oltre alla Capitale, colpisce la nostra regione. C’era da aspettarselo. – continua l’ex vice-sindaco – Un giro di soldi troppo elevato per sfuggire agli interessi della criminalità organizzata“. “Il paradosso, se le indagini verificheranno la sussistenza delle accuse, è che l’associazione “Area Solidale Onlus” aveva partecipato, invitata dal Comune di Milano, al 6° festival dei beni confiscati alle mafie organizzato dall’Assessorato di Pierfrancesco Majorino, l’ex assessore alle Politiche Sociali. – denuncia quindi l’esponente di Fratelli d’Italia –  Per quell’occasione era stato pubblicato un volantino che si concludeva con la frase “la mafia non esiste”. Palazzo Marino, sempre mobilitato con marce e pic nic per migranti, chiarisca subito perché era stato affidato a questa associazione l’evento e si costituisca anche parte civile nell’eventuale processo“. “L’assurdità sarebbe anche che queste quattro associazioni coinvolte negli arresti di oggi abbiano avuto assegnati dai comuni locali sequestrati alle mafie. – continua De Corato –  Se così fosse, mi auguro che le amministrazioni provvedano immediatamente alla revoca degli affidamenti. Da anni ribadisco che sulle Onlus bisogna fare chiarezza. Troppi soldi per gestire gli immigrati. Dietro alla continua volontà di accoglienza sfrenata da parte di molte associazioni non c’è la pietas caritatevole, ma solo un business. E gli arresti di oggi lo dimostrano. Associazioni pronte a riempirsi la bocca di accoglienza e le tasche di denaro. Quante altre realtà simili esistono? – si chiede, per poi concludere – Serve un controllo a tappetto di tutte queste Cooperative Onlus che gestiscono l’accoglienza, anche se, sfortunatamente per loro gli sbarchi sono diminuiti“.  

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Accoglienza migranti, 11 arresti, guadagni illeciti per milioni di euro, legami con l’ndrangheta

I finanzieri del Comando provinciale di Lodi, su disposizione della Procura di Milano, stanno eseguendonumerose perquisizioni e un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 11 persone accusate di associazione per delinquere, truffa allo Stato e autoriciclaggio nell’ambito dell’inchiesta ‘Fake Onlus’ che vede al centro una presunta gestione economica illecita da parte di alcune onlus che si occupano di accoglienza dei migranti, per presunti profitti illeciti per milioni di euro. Ammonterebbe a circa 7 milioni di euro il presunto profitto illecito incassato da alcune onlus che si occupano dell’accoglienza dei migranti. Il particolare emerge dall’inchiesta, coordinata dai pm di Milano Boccassini e Prisco e condotta dalla Gdf di Lodi, che ha portato ad 11 arresti per associazione per delinquere, truffa ai danni dello Stato e autoriciclaggio. Quattro le onlus coinvolte che avrebbero utilizzato falsi documenti per partecipare ai bandi pubblici per gestire l’accoglienza di centinaia di migranti. Avrebbero utilizzato per “scopi personali” oltre 4,5 milioni di euro dei circa 7,5 milioni ottenuti illecitamente, i rappresentanti legali delle onlus al centro dell’inchiesta dei pm di Milano che ha portato a un’ordinanza cautelare per 11 persone (una in carcere, 5 ai domiciliari e 5 obblighi di dimora). Emerge dalle indagini della Gdf di Lodi su un consorzio di onlus che opera nella gestione dell’emergenza migranti che ha partecipato, tra il 2014 e il 2018, a bandi indetti dalle Prefetture di Lodi, Parma e Pavia. L’indagine nasce dall’analisi delle movimentazioni bancarie sui conti correnti intestati ad un consorzio di società cooperative onlus che opera nella gestione dell’emergenza migranti. L’inchiesta ha permesso di smantellare una presunta associazione a delinquere “dedita alla fraudolenta partecipazione a gare pubbliche indette dalle Prefetture di Lodi, Parma e Pavia per la gestione dei flussi migratori“. In particolare, le onlus indagate “dal 2014 al 2018, a fronte dei bonifici ordinati dai citati Uffici Territoriali del Governo in conseguenza degli appalti aggiudicati, hanno ottenuto illecitamente 7.497.256,26 euro di cui 4.586.981,27 utilizzati per scopi personali dai rappresentanti legali delle medesime Onlus“. Le onlus sarebbero collegate “a noti pluripregiudicati appartenenti alla ‘ndrangheta” e sarebbero state utilizzate per consentire a persone recluse di “accedere ai benefici di legge attraverso l’assunzione presso le predette cooperative“. Le onlus sarebbero state “sfruttate per fare ottenere a persone recluse, attraverso il rilascio di documentazione falsa, la concessione della misura alternativa alla detenzione da parte del magistrato di sorveglianza“. Il legame che esiste tra le onlus al centro dell’indagine e alcuni pregiudicati per ‘ndrangheta è datato nel tempo. “Il soggetto che è stato raggiunto da misura cautelare, ovvero l’indagata principale che è anche la promotrice e organizzatrice dell’associazione per delinquere, nel tempo aveva avuto contatti con pluripregiudicati in occasione dello svolgimento di lavori socialmente utili, intorno al 2002 e al 2003. E di li i contatti si sono mantenuti“. Lo ha spiegato Vincenzo Andreone, comandante provinciale della Gdf di Lodi questa mattina a margine della conferenza stampa sull’indagine ‘Fake Onlus’, coordinata dalla Procura di Milano. “Successivamente – ha aggiunto – abbiamo notato come le onlus indagate siano state utilizzate per permettere ad altri detenuti, segnalati dai pregiudicati, di produrre documentazione atta per farsi rilasciare dal magistrato di sorveglianza misure alternative alla detenzione“. ANSA  

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Olimpiadi, Forza Italia: Sala fa festa ma dimentica le paraolimpiadi

“Nella grande euforia per l’assegnazione delle Olimpiadi invernali del 2026 tutta la giunta comunale sembra essersi dimenticata delle Paraolimpiadi” lamenta Alessandro De Chirico, consigliere Comunale di Forza Italia.  “Prima a ricordarsene dovrebbe essere l’assessore Guaineri – posegue De Chirico – che invece, dopo lo scivolone del PalaLido che non rispetta i parametri per l’accessibilità dei diversamente abili, in una intervista rilasciata ieri al Corriere della Sera parla delle Olimpiadi solo come occasione per arrivare all’agognata parità di genere e per la realizzazione di impianti a sviluppo ecosostenibile. Della disabilità nemmeno un accenno“. Quindi, De Chirico aggiunge, “Questa mattina è il turno di Maran che parla di investimenti per le Olimpiadi molto più bassi rispetto ad Expo perché verranno realizzate delle opere che sarebbero state fatte a prescindere dell’assegnazione dei giochi olimpici. A mio modesto avviso si potrebbe fare qualche sacrificio in più per investire su accessibilità dei mezzi pubblici di trasporto, ma anche per permettere di muoversi in libertà sui marciapiedi e di facilitare l’entrata ai locali pubblici. Sono certo che le Olimpiadi 2026 siano un’occasione importante per l’abbattimento definitivo di tutte le barriere architettoniche ancora presenti in città e per cui elaborai un ODG, votato all’unanimità in Consiglio comunale, per chiedere che il nostro dossier si focalizzasse proprio su questo elemento qualificante”. “Visto che anche il sindaco Sala non ha fatto il minimo accenno alle Paraolimpiadi – conclude – gli ripeterò il tema della disabilità all’infinito affinché Milano diventi capitale europea anche in riferimento all’accessibilità. Il motto dei giochi olimpici sia davvero “L’importante non è vincere, ma partecipare“.  

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Da venerdì il villaggio contadino di Coldiretti

La grande bellezza delle mille campagne italiane conquista il centro storico della metropoli finanziaria del Paese con il Villaggio Contadino della Coldiretti su oltre 200mila metri quadri per vivere un giorno da contadino tra le aziende agricole ed i loro prodotti, sui trattori, a tavola con gli agrichef, in sella ad asini e cavalli, nella stalla con mucche, pecore, capre, maiali, conigli e galline, nella capanna dei pastori o nelle fattorie didattiche e negli agriasili dove i bambini possono imparare a impastare il pane o a fare l’orto. L’appuntamento è a Milano, da piazza del Cannone a piazza Castello dove accorreranno decine di migliaia di agricoltori dalle diverse regioni, assieme al presidente di Coldiretti Ettore Prandini, a partire dalle ore 9 di venerdì 5 luglio, per far conoscere il lavoro, le produzioni e le ricette della tradizione Made in Italy. Nella giornata di apertura di venerdì 5 luglio con il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini hanno già confermato la presenza il Vicepremier e Ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio, il Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, il Segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti, Luigi Scordamaglia, consigliere delegato di Filiera Italia e il Presidente dell’Ice Carlo Ferro. Sabato 6 luglio a partire dalle ore 9 durante la giornata hanno già confermato la presenza il Vicepremier e Ministro dell’Interno Matteo Salvini, il Ministro delle Politiche Agricole, Forestali e del Turismo Gian Marco Centinaio, il sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento Guido Guidesi, il Presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, il Sindaco di Milano Giuseppe Sala, l’Assessore all’Agricoltura della Lombardia Fabio Rolfi, e alla sera spettacolo di Teo Teocoli su la “coltura del sorriso“. Nella giornata di chiusura di domenica 7 luglio dedicata da solidarietà e legalità presenti tra gli altri Mariastella Gelmini, presidente dei deputati di Forza Italia Gherardo Colombo ex magistrato e Presidente Uecoop, Gian Carlo Caselli Presidente comitato scientifico Osservatorio Agromafie, Andrea Fanzago responsabile area povertà della Caritas ambrosiana, e l’allenatore della Nazionale femminile di calcio Milena Bertolini che sarà premiata nell’ambito dell’appuntamento su Sport e cibo uniti dalla legalità. Nei tre giorni della manifestazione si alterneranno esponenti istituzionali, rappresentanti della società civile, studiosi, sportivi e artisti che discuteranno su esclusivi studi e ricerche elaborate per l’occasione dalla Coldiretti sui temi dell’alimentazione, del turismo dell’ambiente, della scuola e della salute, ma non mancheranno spettacoli di animazione e concerti. Ci sarà una vera e propria Arca di Noè dove scoprire le piante e gli animali salvati dall’estinzione grazie al lavoro di generazioni riconosciuto e sostenuto dai “Sigilli” di Campagna Amica che presenterà la più grande opera di valorizzazione della biodiversità contadina mai realizzata in Italia. Dalla preziosa mucca Bara’ di cui sono rimasti solo 4mila esemplari in tutta Italia, famosa per la sua capacità di adattarsi alla dura vita in montagna, alla capra Orobica una razza rustica, in grado di valorizzare gli alimenti più grossolani e di adattarsi a vivere in ambienti molto difficili, ci saranno esemplari sopravvissuti lungo tutta la Penisola come la pecora Bergamasca che è la più grande al mondo, la mucca Varzese giunta in Italia con i barbari e che è oggi ridotta a poche decine di esemplari, l’asino Romagnolo, quello di Martina Franca, quello dell’Amiata e quello dell’Asinara, il maiale Nero di Parma e la Mora Romagnola, il cavallo Norico le cui origine risalgono addirittura ai legionari romani e i simpatici Haflinger altotesini dalla folta e setosa criniera di colore chiaro, insieme a molte altre razze di oche, anatre, conigli e galline che animano la campagna italiana. #STOCOICONTADINI e’ anche l’unico posto al mondo dove per l’intero week end tutti potranno vivere per una volta l’esperienza da gourmet con il miglior cibo italiano al 100% a soli 5 euro per tutti i menu preparati dai cuochi contadini che hanno conservato i sapori antichi del passato, dalla pasta di grano Senatore Cappelli alla gricia o con pomodorini, olive riviera, capperi e mozzarella, al risotto al bagoss e melone vecchio viadanase o all’isolana con grana padano dop, dalla carne servita nelle bracerie ai galletti fritti o in soppressata e panino di segale, ma sara’ possibile gustare i piu’ pregiati salumi e formaggi italiani a denominazione di origine (Dop). Una occasione unica anche per assaggiare nei diversi gusti la pizza autenticamente tricolore, dalla farina all’olio, dal pomodoro alla mozzarella, ma anche lo street food green dal cartoccio di pesce di mare, come alici e gamberi, allo stecco di storione bianco, fino ai dolci come il gelato di petali di rosa, la granita di melograno, il cannolo siciliano o il succo di bergamotto. Ma per la prima volta si potrà andare a scuola di olio extravergine italiano nell’Oil&wine bar del Villaggio, dove si potranno degustare cocktail all’extravergine, vini e birra agricola, o seguire le lezioni di agrocosmesi con i trucchi di bellezza della nonna. Spazio al più grande mercato a chilometri zero con Campagna Amica dove acquistare direttamente dagli agricoltori provenienti da tutta Italia esclusivi souvenir del gusto per se stessi o da regalare agli altri. Presenti aree dedicate alla solidarietà per aiutare le categorie più deboli, con i prodotti delle aziende terremotate di Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo e quelli prodotti dalle aziende di agricoltura sociale impegnate nel reinserimento socio lavorativo di soggetti disagiati, disabili o problematici, ma anche nell’educazione ambientale e nei servizi alle comunità locali. Un intero settore è dedicato alla pet therapy e al ruolo degli animali nella cura del disagio. Ma al Villaggio verrà realizzato anche il primo giardino terapeutico-sensoriale, gli orti con i tutor e il Villaggio delle idee con i giovani imprenditori agricoli fa fanno innovazione nel Paese.  

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