Rasia dal Polo per la sicurezza propone i vigili immigrati

Rasia dal Polo per la sicurezza propone i vigili immigrati. Il candidato in pectore del centrodestra per la poltrona di sindaco sta andando avanti nonostante non tutti credano alla sua candidatura, e nel frattempo avanza delle proposte su un tema caro alla coalizione: Rasia dal Polo per la sicurezza propone i vigili immigrati. Ecco il suo intervento:

Ogni volta che c’è un omicidio o una violenza su una persona il concetto di SICUREZZA torna alla ribalta. Per poi essere di nuovo derubricato.
Abbiamo tante idee e il tema è molto complesso, impossibile da risolvere sui social.
Però, un assaggio vorrei darvelo.
Il discorso sicurezza andrebbe a mio umile avviso analizzato su due piani ben distinti, ma fortemente complementari:
1. il piano delle istituzioni
2. il piano dei cittadini
1. Si sa che in termini di sicurezza, le deleghe del Sindaco e della Giunta non sono tantissime, però ci sono e si possono ottimizzare, cercando di migliorare la situazione.
Fra le tante idee, penso alla Polizia Municipale, troppo spesso oggi vissuta come arma punitiva del Comune per fare cassa. La Polizia Municipale è un organo straordinario, su cui bisognerebbe investire (perché non utilizzare questo tema per attrarre capitali del Recovery Fund?), in termini di immagine, prestigio, soddisfazione economica e formazione.
L’agente della Polizia Municipale dovrebbe essere l’amico dei cittadini, non quello di fronte a cui si sbuffa quando ci ferma per strada. Formazione è la parola chiave, deve diventare un corpo di cui si è tutti orgogliosi, capace di attrarre ragazzi giovani volenterosi di fare una bella carriera, ben pagata e stimata.
Con tanti cittadini regolari immigrati che stentano a parlare l’italiano sarebbe bellissimo anche riuscire a essere realisticamente inclusivi e consentire a immigrati regolari di aggiungere competenze linguistiche alla Polizia Municipale che potrebbe, così, comunicare meglio con i cittadini che non parlano l’italiano.
Si crea lavoro e si diventa inclusivi davvero, non solo a parole.