9 Ottobre 2020

Cinghiali arrivano a Milano nuotando nel Naviglio

E’ finita con due catture e un abbattimento la ‘caccia’ al branco di sei cinghiali avvistati nel Naviglio Pavese in direzione di Milano e poi in Darsena, a due passi dal centro della metropoli. Mentre due esemplari sono stati sedati, infatti, per un terzo è stato necessario l’abbattimento. A coordinare l’intervento sono stati i Vigili del fuoco, che dalle prime luci dell’alba cercavano il branco dopo che, verso le 5, era stato segnalato a Milano proveniente da Gaggiano, un comune del Parco agricolo Sud Milano. Ma in ausilio sono state chiamate tutte le forze dell’ordine, per il timore che gli animali potessero disperdersi in città. Uno degli esemplari è stato individuato alla Conca fallata, la chiusa di Leonardo da Vinci, ed è stato sedato dai veterinari dell’Asl prima di essere imbragato e tirato su a forza di braccia dai vigili del fuoco. Stessa sorte per un secondo cinghiale, a Gaggiano, anch’esso consegnato alla Polizia provinciale per essere reimmesso nelle aree verdi, libero. Uno dei sei, però, si sarebbe infilato in un condominio, in un’area comune di uno stabile in via Tobagi. Troppo difficile prenderlo e troppo aggressivo l’esemplare, ovviamente spaventato. Così è stato abbattuto.

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Fabbrica del vapore. Dal 10 ottobre la mostra Frida Kahlo

Apre il 10 ottobre alla Fabbrica del Vapore la mostra “Frida Kahlo – Il caos dentro“, un percorso sensoriale tecnologico per immergersi nella vita della grande artista messicana, esplorandone le dimensioni artistica, umana e spirituale. “Una mostra che immerge nella tradizione e nei colori del Messico e che permette di avvicinarsi a Frida Kahlo e alla sua vita in modo nuovo, un’occasione di incontro e conoscenza con la cultura messicana, attraverso la storia di una delle donne più significative del secolo scorso – commenta la Vicesindaco Anna Scavuzzo -. Frida Kahlo è un’artista appassionata ed emozionante, un’icona che conosciamo e che allo stesso tempo è donna che molto ha ancora da dire e farci scoprire di sé. La Fabbrica del vapore continua a stupirci, attenta a coniugare nuove tecnologie e arte, luogo ideale per sperimentare, innovare e far guardare l’arte da molteplici punti di vista”. La mostra rappresenta un’occasione unica per entrare negli ambienti dove la pittrice visse; per capire, attraverso i suoi scritti e la riproduzione delle sue opere, la sua poetica e il fondamentale rapporto con Diego Rivera; per vivere, attraverso i suoi abiti e i suoi oggetti, la sua quotidianità e gli elementi della cultura popolare tanto cari all’artista. Frida Kahlo rappresenta una figura centrale dell’arte messicana e certamente la più celebre pittrice latinoamericana del XX secolo. Con il marito Diego Rivera, tra i più importanti muralisti del Messico, formano una delle coppie più emblematiche della storia dell’arte mondiale. Nata nel 1907, a sud di Città del Messico, eredita e fa suoi i valori della Rivoluzione messicana, tra cui l’amore per la cultura popolare. Dopo una sezione multimediale con immagini animate e una cronistoria raccontata attraverso le date che hanno maggiormente segnato le vicende personali e artistiche della pittrice, con sue frasi e citazioni alternate a fotografie celebri, la mostra entra nel vivo con la riproduzione minuziosa dei tre ambienti più vissuti da Frida a Casa Azul, la celebre magione messicana costruita in stile francese da Guillermo Kahlo nel 1904 e meta di turisti e appassionati da tutto il mondo. Seguono la sezione ‘I colori dell’anima’ con i magnifici ritratti fotografici di Frida realizzati dal celebre fotografo colombiano Leonet Matiz Espinoza (1917-1988) e, al piano superiore, la sezione dedicata a Diego Rivera, dove sono proiettate le lettere più evocative che Frida scrisse al marito, accompagnate dal sonoro in lingua originale. Una stanza è stata poi dedicata alla cultura e all’arte popolare in Messico, che tanta influenza ebbero sulla vita di Frida, trattate su grandi pannelli grafici dove se ne raccontano le origini, le rivoluzioni, l’iconografia, gli elementi dell’artigianato. Il focus sulla tradizione messicana procede anche con la sezione dedicata ad alcuni dei più conosciuti murales realizzati da Diego Rivera in varie parti del mondo. E ancora, in un ambiente attiguo si possono ammirare sette busti in gesso che altrettanti artisti contemporanei hanno voluto rielaborare, ispirandosi ai corsetti che Frida dovette utilizzare nel corso della sua vita e che dipingeva. Mentre nella sezione ‘Frida e il suo doppio’ sono esposte le riproduzioni in formato modlight (particolare forma di retroilluminazione omogenea) di quindici tra i più conosciuti autoritratti che Frida realizzò nel corso della sua carriera artistica. Nella sala proiezioni si può poi vedere uno speciale documentario sulla vita di Frida: “Artists in love: Frida Kahlo & Diego Rivera”. Lo spazio finale è invece riservato alla parte ludica e divertente dell’esposizione: la sala multimediale 10D conclude infatti il percorso espositivo. Con una combinazione di video ad altissima risoluzione, suoni ed effetti speciali, adatta a grandi e piccoli. Ai bambini e alle visite scolastiche è dedicato anche un laboratorio per avvicinarli alle opere d’arte di questa straordinaria pittrice. La mostra è prodotta da Navigare con il Comune di Milano, con la collaborazione del Consolato del Messico di Milano, della Camera di commercio italiana in Messico, della Fondazione Leo Matiz, del Banco del Messico, della Galleria messicana Oscar Roman, del Detroit institute of arts e del Museo Estudio Diego Rivera y Frida Khalo, la mostra è curata da Antonio Arévalo, Alejandra Matiz, Milagros Ancheita e Maria Rosso.

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Da venerdì al Museo del Novecentola grande mostra: Carla Accardi. Contesti

Il Museo del Novecento presenta, a partire da domani, venerdì 9 ottobre, una grande mostra interamente dedicata a Carla Accardi (1924-2014), la prima astrattista italiana internazionalmente riconosciuta. Il progetto, prodotto da Comune di Milano|Cultura, Museo del Novecento ed Electa, fa parte del palinsesto “I talenti delle donne”, promosso e coordinato dall’Assessorato alla Cultura che fino ad aprile 2021 proporrà iniziative multidisciplinari – dalle arti visive alle varie forme di spettacolo dal vivo, dalle lettere ai media, dalla moda alle scienze – dedicate alle donne protagoniste nelle arti e nel pensiero creativo. Curata da Maria Grazia Messina e Anna Maria Montaldo con Giorgia Gastaldon, la mostra si inserisce con coerenza in una linea di ricerca che distingue il recente operato del Museo: la riproposta e la rilettura di personalità femminili attestate del Novecento italiano, quali Margherita Sarfatti, Giosetta Fioroni e Adriana Bisi Fabbri, o la ricontestualizzazione storico-artistica di figure finora disattese ma di primaria importanza nella ricerca intermediale della seconda metà del Novecento, come Marinella Pirelli, Amalia del Ponte, Renata Boero. “Carla Accardi. Contesti”, in programma fino al 27 giugno 2020, presenta il percorso dell’artista trapanese in tutte le sue sfaccettature, proponendone una lettura nuova che si differenzia da quella tematica delle più recenti monografiche, centrate principalmente sul suo repertorio di pittura segnico-cromatica. Il progetto di mostra, attraverso 70 opere circa e insieme a fotografie e documenti dell’Archivio Accardi Sanfilippo, riporta infatti al centro dell’indagine espositiva il panorama e il contesto storico, sociale e politico con cui l’artista si è rapportata, ne rivela il vivace orizzonte visivo costellato di confronti linguistici, intrecciati spesso anche con artisti più giovani, restituendo il ritratto di una donna coraggiosa e sperimentatrice che, in un momento in cui le istanze della pittura erano di competenza pressoché maschile, ha ottenuto un grande riconoscimento internazionale. Il percorso della mostra è organizzato attraverso una serie di sale, cronologiche e tematiche, le cui opere – dipinti, plastiche (sicofoil) e installazioni – sono state individuate principalmente tra quelle incluse nelle prestigiose e fondamentali rassegne, mostre personali ed esposizioni collettive, italiane e internazionali, cui prese parte Carla Accardi fin dai suoi primissimi esordi. La retrospettiva si apre così con una sala corale nella quale si testimonia la scelta astrattista del gruppo Forma, seguita da un approfondimento sulla svolta di Accardi del 1953, quando avviò la pittura in bianco su nero e la serie dei “Negativi”. La terza sala racconta del sodalizio con il critico internazionale Michel Tapié, che raggiunse il suo culmine con le “Integrazioni” e i “Settori”, anticipazioni di un ritorno al colore, ottico e vibratile, vero protagonista delle opere segniche degli anni sessanta. Grande spazio è riservato poi alle ricerche di Accardi sui nuovi materiali – plastiche e colori fluorescenti – e sullo sconfinamento spaziale, con installazioni e ambienti, ma anche con i lavori più concettuali legati inevitabilmente alla sua militanza femminista. Si giunge così alle ricerche degli anni ottanta, con il ritorno alla pittura, a materiali e tecniche meno artificiali, a una rivisitazione del proprio precedente repertorio segnico e dei propri riferimenti storici, Matisse in primis, elementi che si prolungano nella ricerca di Accardi fino agli anni Novanta e Duemila, testimoniati nelle ultime due sale di questa ricca retrospettiva. La mostra è accompagnata da un catalogo della casa editrice Electa, con saggi che, in linea con il percorso, contribuiscono a definire il variegato contesto socio culturale in cui l’artista operò.

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Porta Genova: restyling completato con nuove piante e colore

Si sono conclusi i lavori di restyling di piazzale Porta Genova, riconfigurata e parzialmente pedonalizzato nel 2019 con un intervento di urbanistica tattica nell’ambito del progetto Piazze aperte. Attraverso un Patto di collaborazione firmato con l’Amministrazione, Assoverde, Nespoli vivai e Progetto Seminiamo sono state ripristinate le colorazioni già presenti sul manto stradale, è stato raddoppiato il numero di piante esistenti, sono stati verniciati i vasi. I volontari di Retake Milano hanno completato l’intervento con la verniciatura sia dei nuovi vasi che di quelli preesistenti, tornando dopo un anno a prendersi cura della piazza a strisce bianche e blu. La manutenzione dell’area per i prossimi 12 mesi sarà in capo a Progetto Seminiamo, attraverso la cooperativa sociale Opera in fiore. Hanno contribuito all’intervento anche Mapei S.p.A., per la fornitura di vernici, Colombo Edilrestauri e la Ditta Angioletto Borri per la messa in opera e Carrerajeans per la fornitura di guanti e mascherine agli operatori.

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Presa la banda specializzata nei furti in abitazione

La Polizia di Stato di Milano, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Milano, nell’ambito di un’attività investigativa svolta nei confronti di un gruppo di cittadini georgiani dediti alla consumazione di furti in appartamento, ha dato esecuzione ad un provvedimento di fermo di indiziato di delitto disposto dal PM titolare delle indagini dr. Francesca Crupi e dal procuratore Aggiunto dr.ssa Laura Pedio Gli indagati, gravemente indiziati di diversi furti in appartamento nei quartieri Sempione, Città Studi e paesi dell’hinterland milanese, sono stati arrestati dagli uomini della 2^ sezione della Squadra Mobile di Milano. In particolare, cinque di loro sono stati rintracciati presso i rispettivi domicili; due, invece, sono stati intercettati all’interno del parco di Piazza Aspromonte (zona Sempione), solito luogo di ritrovo del sodalizio georgiano. All’esito delle perquisizioni i georgiani sono stati trovati in possesso di chiavi alterate e grimaldelli, monili in oro e 9.000 euro in contanti. Grande rilevanza per il buon esito dell’indagine ha avuto il puntuale sopralluogo scientifico compiuto dagli esperti del Gabinetto regionale della Polizia Scientifica di Milano che ha evidenziato, nel corso di un sopralluogo, una impronta utile riconducibile ad uno degli indagati. I servizi i pedinamento e controllo degli indagati, l’analisi delle conversazioni telefoniche ed ambientali intercettate sulle utenze e sulle autovetture monitorate ed in uso agli indagati, hanno evidenziato un protocollo operativo ben organizzato, una scelta meticolosa degli appartamenti da derubare, una distribuzione operativa dei compiti tra sodali, una professionalità singolare nell’apertura delle porte d’ingresso con utilizzo di chiavi alterate o grimaldelli. Il furto all’interno dell’abitazione ritenuta accessibile è stato sempre preceduto da accurati sopralluoghi e dall’apposizione di segni distintivi sulle porte degli appartamenti individuati (filtrino di sigaretta o frammento di bottiglia di plastica), utile per verificare nei giorni successivi che gli stessi siano disabitati, in modo da potervi rubare all’interno senza correre rischi. Nel lasso di tempo intercorso tra l’ingresso nello stabile, la consumazione del furto e la fuga con la refurtiva ad opera di uno o più sodali, altri membri del gruppo hanno svolto la funzione del cd. “palo”, controllando in maniera certosina e costante la presenza delle Forze dell’Ordine, verificando, una ad una, che all’interno delle autovetture in sosta lungo le vie adiacenti non vi fossero potenziali “agenti” appostati, “gli sbirri”. Nel corso dell’attività investigativa è altresì emersa la figura di un cittadino egiziano residente in viale Monza, che dalle attività tecniche è risultato essere il ricettatore professionale del gruppo criminale, terminale ultimo della refurtiva sottratta dai georgiani al termine dei furti, prontamente convertita in denaro contante. Nei confronti dello stesso è stato eseguito un fermo di indiziato di delitto di iniziativa della polizia giudiziaria, all’esito di una perquisizione domiciliare delegata dall’Autorità Giudiziaria durante la quale sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro monili in oro e argento occultati tra i generi alimentari all’interno del freezer, orologi e denaro contante per un totale di circa 15.000 euro. Il materiale probatorio acquisito ha ampiamente dimostrato un sistema criminale le cui modalità operative sono tipiche di soggetti che operano con elevata professionalità, basti pensare alla scrupolosità nell’esecuzione dei sopralluoghi di furto, all’abilità nell’individuazione degli obiettivi accessibili, debitamente “segnati”, nonché all’ingente bottino provento di reato sequestrato all’esito delle catture.

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Arrestato spacciatore di eroina

Ieri mattina, in viale delle Rimembranze di Lambrate, i poliziotti del Commissariato Centro hanno arrestato un italiano, con precedenti per spaccio e reati contro il patrimonio, per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. Gli agenti della Squadra Investigativa hanno incentrato le indagini su un uomo sospettato dello spaccio di droga tra le Colonne di San Lorenzo e Piazza XXIV Maggio: quando lo hanno rintracciato in via Saccardo, il 44enne aveva con sé 130 euro e un mazzo di chiavi e hanno, quindi, proceduto alla perquisizione presso l’ostello in cui alloggiava in zona Lambrate. Gli agenti del Commissariato Centro hanno trovato all’interno di una scatolina un involucro con 13 grammi di eroina miscelata con altre sostanze medicinali, tra cui metadone, e un bilancino di precisione.

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