20 Ottobre 2020

A Milano sbarca il marketing digitale Made in China

A Milano sbarca il marketing digitale Made in China. L’annuncio lo danno loro stessi: “Dopo Londra e Parigi, Hylink Digital Solutions, la prima agenzia indipendente cinese di servizi di marketing digitale, fa il suo ingresso nel mercato italiano, proponendosi come partner privilegiato di una comunicazione digitale innovativa e integrata per i brand del Made in Italy nei settori fashion, beauty, food, design e lifestyle. La sede è a Milano, capitale italiana della moda e del lusso”. E gli obbiettivi sono alti: “La mission di Hylink Italia è costituire una via di accesso alla Cina per i brand italiani che vedono nel mercato cinese un’opportunità strategica per il futuro, grazie ad un mix di competenze strategiche, tecnologiche e di comunicazione oggi necessarie per operare nel complesso mercato cinese. E viceversa: anche le aziende cinesi potranno rivolgersi ad Hylink per le loro strategie di sviluppo e di comunicazione nel mercato italiano. L’evoluzione tecnologica e l’innovazione sono alla base dello sviluppo e della crescita di Hylink: il digitale è oggi più che mai il punto di incontro perfetto tra i desideri di acquisto dei consumatori e lo stile, la creatività e l’abilità sartoriale e artigiana italiana”. Una grande sfida e una dimostrazione di quanto i cinesi diano ancora valore al Made in Italy perché in questo periodo economico l’Italia sembra molto in difficoltà. Ma il lusso non muore mai: “Si stima che il 50% dei consumatori cinesi acquisterà prodotti di lusso in Cina entro il 2025. Il mercato cinese rappresenterà un’opportunità unica nei prossimi anni, per tutte le aziende che sapranno approcciarlo con visione strategica” spiega Yuan Zou, Head of Fashion and Luxury Europe. “In questo Hylink può fare la differenza, aiutando i brand italiani a decodificare le abitudini dei consumatori cinesi puntando sulla generazione Z, che sempre più rivisita i brand attraverso il digitale, cercando una relazione più diretta ed emotiva. Siamo orgogliosi di poter affiancare i brand del made in Italy, caratterizzati da altissimi livelli di qualità ed eccellenza, in questo viaggio culturale e commerciale verso la Cina”.      

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La Lombardia ripiomba in primavera: Covid e lockdown

La Lombardia ripiomba in primavera: Covid e lockdown. Gli stessi errori, la stessa miopia. Non è cambiato nulla. A confermarlo Massimo Galli, l’infettivologo del Sacco diventato una delle voci razionali del 2020. “Le persone che lavorano con me sono amareggiate da vedere la stessa situazione di marzo – ha dichiarato a SkyTg24 – gli ospedali stanno riaprendo rapidamente, non progressivamente, spazi dedicati al covid in reparti dedicati al resto”. Una situazione disarmante, soprattutto per i lombardi che ieri hanno avuto la conferma di quanto la situazione non sia sotto controllo perché è stata sottovalutata: il tracciamento dei contagi è completamente sfuggito di mano. A dirlo il responsabile dell’Ats Milano. Quindi non sappiamo chi si è contagiato, dove, chi ha incontrato, insomma non abbiamo il controllo del virus. Perché fino ad oggi l’unico sistema per combatterlo sarebbe avere una conoscenza millimetrica dei focolai. Invece si è preferito parlare di attacco alla Lombardia, calcio, e altre idiozie belle e buone. E ora la Lombardia rimpiomba in primavera: Covid e lockdown. Senza un piano preciso se non riaprire l’ospedale in Fiera, come se insieme ai macchinari fossero pronti negli armadi anche gli stock precongelati di medici e infermieri. Ci aspettano settimane dure, perché gli “eroi” della primavera si stavano appena riprendendo da un’onda pesantissima. Paura e stanchezza non sono problemi veri per i sanitari abituati alla morte e alle malattie e a turni massacranti, il problema è la delusione. La plastica sensazione di non avere alle spalle nessuno se non un sistema basato sull’improvvisazione. Sull’attenzione ai soldi in tutte le sfaccettature possibili, invece che sulle persone. Una classe dirigente che pensa solo alla settimana, al massimo al mese. Non hanno un piano se non per la loro sopravvivenza politica. E grazie a questa miopia la Lombardia rischia tantissimo perché a Bergamo sono morte migliaia di persone, ma Milano ha dieci volte tanto gli abitanti della città simbolo del Covid fuori controllo. Una delle prime misure dovrebbe essere volta a rincuorare chi si ritrova a contare i morti come in primavera.

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Riflettori di nuovo accesi sul tour 2019 di J-AX + Articolo 31

Riflettori di nuovo accesi sul tour 2019 di J-AX + Articolo 31, che la scorsa estate ha visto la straordinaria partecipazione dell’artista Raptuz. Il pioniere dei graffiti in Italia, co-fondatore della Spaghetti Funk, ha infatti presenziato a tutte le date in programma, portando di nuovo sul palco il live painting. Ora i dieci pannelli, realizzati volutamente da Raptuz in stile anni ’90 in occasione della celebrazione dei 25 anni di carriera di J-AX, diventano vere e proprie opere d’arte. A partire dal 19 ottobre 2020, infatti, le creazioni che hanno preso forma sui palcoscenici di tutta Italia, sono state messe all’asta su Ebay (https://www.ebay.it/usr/operasanfrancesco). L’intero ricavato verrà devoluto in beneficenza per realizzare interventi a favore dell’Opera San Francesco, Onlus che dal 1959 garantisce a persone in grave difficoltà assistenza gratuita e accoglienza. L’asta, ritardata a causa dell’emergenza sanitaria legata al Covid 19, è ora dunque pronta a partire con le opere, 210×420 cm, che saranno vendute unitamente a delle stampe uniche autenticate, numerate e firmate in originale da Raptuz e J AX, raffiguranti le bozze dei graffiti realizzati sul palco (stampa fine art su tela, dimensione 40×67 cm). Date del tour 2019 9 giugno Core Festiva, Treviso; 29 giugno Bologna, Bologna Sonic Park Arena Parco Nord; 3 luglio Legnano (Milano), Rugby Sound; 6 luglio Roma, Rock in Roma Ippodromo delle Capannelle;12 luglio Genova, Porto Antico;14 luglio Verona, Arena; 20 luglio Bibione (Venezia), Piazzale Zenith Spiaggia; 31 agosto Noci (Bari), Animanote Musica in collina Foro Boario; 7 settembre Catania, Estate Catanese Villa Bellini. BIO RAPTUZ Raptuz è uno stimato artista, designer e grafico presente da oltre 30 anni nel circuito artistico internazionale, pioniere nella scena italiana dei Graffiti e dell’Arte Urbana. Raptuz è co-fondatore della storica TDK Crew (Milano, 1990) e, insieme a J-Ax e Space One, co-fondatore del collettivo Spaghetti Funk. Dopo una vita passata a creare diviso tra Milano e Los Angeles, Raptuz ha sviluppato ed evoluto negli anni la propria tecnica ed il suo stile unico chiamato “Broken Window Futurism”. Con base nel capoluogo meneghino, oggi Raptuz viaggia frequentemente per il mondo dipingendo in numerosi festival, realizzando grandi e piccoli dipinti su commissione, ed esponendo le proprie opere nelle migliori gallerie d’arte. Inoltre, grazie alla sua vasta esperienza in materia, si occupa del brand management di Loopcolors, “top brand” internazionale di vernici spray, che fornirà i materiali tecnici per il tour J-Ax + Articolo 31.  

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Sala e Fontana chiedono il coprifuoco al Governo

Stop di tutte le attività e degli spostamenti, ad esclusione dei casi ‘eccezionali’ (motivi di salute, lavoro e comprovata necessità), nell’intera Lombardia dalle ore 23 alle 5 del mattino a partire da giovedì 22 ottobre. E’ la proposta che, all’unanimità, i sindaci di tutti i Comuni capoluogo della Lombardia, il presidente dell’Anci, Mauro Guerra, i capigruppo di maggioranza e di opposizione e il governatore Attilio Fontana, preso atto di quanto rappresentato dal Comitato Tecnico Scientifico lombardo, chiederanno di condividere al Governo, nella persona del ministro della Salute, Roberto Speranza, per fronteggiare la diffusione del virus. La Lombardia ha deciso di chiedere al governo l’istituzione del coprifuoco in regione dalle 23 dopo che la ‘Commissione indicatori’ istituita dalla direzione generale del Welfare ha previsto che al 31 ottobre, potrebbero esserci circa 600 ricoverati in terapia intensiva e fino a 4.000 in terapia non intensiva. ANSA

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Covid: in Lombardia rapporto sale all’11.5%. Ats: difficile tracciare i contagi

Sono 1687 i nuovi contagiati in Lombardia, con 14.577 tamponi effettuati, per una percentuale pari al 11,5 %, in netta crescita rispetto a ieri (9,6%). I nuovi decessi sono 6 per un totale di 17.084 decessi in regione dall’inizio della pandemia. Crescono sia i ricoveri in terapia intensiva: (+3, 113), che quelli negli altri reparti (+71, 1.136). Come nei giorni precedenti, la metà dei nuovi positivi arriva dalla città metropolitana di Milano, dove sono stati registrati 814 casi, di cui 436 a Milano città. Monza e Brianza (265) e Varese (206) le altre due province più colpite. Come nei giorni precedenti, la metà dei nuovi positivi arriva dalla città metropolitana di Milano, dove sono stati registrati 814 casi, di cui 436 a Milano città. E il direttore sanitario dell’Ats Milano Vittorio Demicheli lancia l’allarme: “Non riusciamo a tracciare tutti i contagi, a mettere noi attivamente in isolamento le persone. Chi sospetta di aver avuto un contatto a rischio o sintomi stia a casa”. Non è solo l’aumento crescente dei malati di Covid-19 a mettere in difficoltà gli ospedali, ma anche il gran numero di pazienti non Covid che arrivano in pronto soccorso per altre malattie e che rischiano di mettere in affanno la macchina organizzativa. Lo dice Stefano Centanni, direttore dell’unità di Pneumologia dell’Asst Santi Paolo e Carlo di Milano, dove hanno già riempito i 18 posti del reparto di terapia semi-intensiva respiratoria per Covid”. Sul fronte politico, fa discutere la chiusura di piazze e strade in chiave anti-movida prevista dal nuovo Dpcm. “Il Governo nella gestione delle città – commenta il presidente della regione Attilio Fontana – ha delegato ai sindaci la gestione delle piazze e delle strade, al fine di prevenire il contagio da Covid-19, scaricando su di loro una responsabilità impopolare senza il supporto di mezzi adeguati”. Per il virologo e componente del Cts lombardo Fabrizio Pregliasco, “bisogna prendere in considerazione l’eventualità di un coprifuoco nelle ore serali e notturne in città come Milano, Roma e Napoli e in tutte quelle zone del Paese dove la situazione potrebbe precipitare velocemente”.

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Disinfezione corridoio al Palagiustizia

Un intero corridoio della Procura di Milano è stato chiuso momentaneamente per attività di disinfezione in tutti gli uffici che sono presenti in quella zona al quarto piano del Palazzo di Giustizia, dopo che due pm, che hanno gli uffici proprio in quell’area, sono risultati positivi al Covid nei giorni scorsi. Anche gli uffici di altri magistrati e altri locali, nel frattempo, sono stati chiusi temporaneamente stamani per attività di sanificazione. In base alle procedure anti-Covid, immediatamente applicate, alcuni magistrati sono già in isolamento fiduciario e altri sono stati sottoposti a tamponi. Nei giorni scorsi è risultato positivo anche un ufficiale di polizia giudiziaria che lavora nell’ufficio di un pm. Nel frattempo è stata attivata una procedura di potenziamento dell’attività in smart working in particolare per le fasce più fragili e per i titolari di permessi speciali, legati allo stato di salute, che lavorano in Procura. E diversi incontri tra i vertici degli uffici giudiziari ci sono stati per stabilire come affrontare l’evoluzione dell’emergenza sanitaria anche nel Palazzo di Giustizia milanese. ANSA

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