22 Giugno 2020

Coronavirus: poco più di mille le persone ancora ricoverate, tre decessi

“Anche oggi possiamo commentare notizie sostanzialmente positive. In particolare continuano a diminuire i numeri dei ricoverati e dei dimessi, così come va rilevato che tra i 143 nuovi casi positivi, 64 sono riferibili a test sierologici e che, complessivamente 83 sono ‘debolmente positivi’. Da specificare anche che 2 casi riguardano operatori socio sanitari e 5 gli ospiti delle RSA. I decessi, infine, sono tre”. Così l’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, commenta i dati di oggi lunedì 22 giugno. A oggi in Lombardia sono stati riscontrati  93.111  (+143 di cui 64 risultati debolmente positivi  a seguito di test sierologici) contagi da coronavirus. I ricoverati sono 1.047 (-213) dei quali 51 (-2)  in terapia intensiva. I decessi sono stati 16.573 (+3). I tamponi effettuati sono stati  964.735  (+7.776).  Nella provincia di Milano sono stati riscontrati  24.184 (+23) casi di cui 10.289 (+15) a Milano città. Il rapporto fra tamponi effettuati e casi positivi è al 1,8%.    

Coronavirus: poco più di mille le persone ancora ricoverate, tre decessi Leggi tutto »

Confesercenti lancia “Diamo voce all’arte di strada”

Confesercenti lancia “Diamo voce all’arte di strada”. ASM Confesercenti (Associazione Artisti di Strada a Milano), nata nel 2013, é la prima associazione degli artisti di strada che operano a Milano. Nel 2019 ASM è entrata in Confesercenti per cominciare un percorso di inquadramento professionale che manca del tutto per questa categoria. Gli artisti di strada vivono oggi un momento devastante. Non hanno diritto a sussidi, aiuti statali o cassa integrazione e, da quattro mesi, non possono esibirsi, unica loro forma di sostentamento. Gli artisti di strada a Milano sono stati tra i primi a fermarsi volontariamente, prima del lockdown, per fare la propria parte nel contrastare la diffusione del Covid 19. Ma ora vogliono ripartire. Dal 15 giugno esistono protocolli di sicurezza che permettono di far ripartire lo spettacolo dal vivo. Eppure l’arte di strada a Milano non é ripartita. L’Assessora Galimberti del Comune di Milano ha ricevuto ASM Confesercenti in videoconferenza il 9 giugno. In quella occasione abbiamo spiegato che basterebbe poco per autorizzarci a ripartire. Il distanziamento tra le persone del pubblico può essere garantito con dei segnaposto, tracciabili dall’artista stesso sulla strada utilizzando dei gessetti. L’Assessora ha trovato interessanti le nostre valutazioni e ci ha proposto e garantito un secondo incontro entro il 19 giugno, per definire le linee guida per la ripartenza. Tale incontro, però, non é mai avvenuto, né ci é mai stato comunicato che non avrebbe avuto luogo. La situazione sta ora assumendo contorni paradossali, poiché a nostro avviso l’Arte di Strada, tra tutte le forme di spettacolo e intrattenimento all’aperto ormai autorizzate dalla Regione, è la meno pericolosa dal punto di vista sanitario. Per questo motivo ASM Confesercenti ha organizzato per MARTEDI 23 GIUGNO alle ORE 11 una performance artistica di protesta simbolica in Piazza Della Scala 2, davanti a Palazzo Marino. La performance alternerà silenzio (a simboleggiare il dialogo zittito) e delicato caos rigorosamente strutturato (a simboleggiare le molte anime dell’arte di strada). Sfrutteremo la risorsa principale dell’arte di strada: l’arte di strada stessa. Renderemo udibile il nostro silenzio. Renderemo musicale il caos della città. Riteniamo cruciale sprigionare la massima risonanza mediatica per chiedere al Comune di trovare il coraggio di uscire da questo immobilismo e far ripartire un settore culturale importante, che dà sostegno economico a migliaia di artisti a Milano, e che fa circolare cultura, civiltà, senso della comunità e senso della normalità. Abbiamo l’esigenza, non ulteriormente procrastinabile, di risposte. Ecco alcuni link che raccontano la vicenda. Questa è la situazione oggi: https://www.facebook.com/348604348593352/posts/3082087401911686/  Queste sono le proposte (inascoltate) fatte da ASM al Comune, a “Fase 2” inoltrata. https://milano.repubblica.it/cronaca/2020/06/15/news/milano_artisti_di_strada_ancora_stop_concerti-259276586/  Queste proposte (inascoltate) fatte da ASM al Comune, all’inizio della “Fase 2”: https://www.facebook.com/348604348593352/posts/3100053506781742/ ASM Confesercenti Artisti di Strada a Milano

Confesercenti lancia “Diamo voce all’arte di strada” Leggi tutto »

Forza Italia contro Atm per il manifesto anti Montanelli

Forza Italia contro Atm per il manifesto anti Montanelli. Il grande giornalista del Novecento oggi nell’occhio del ciclone per un pezzo del suo passato durante le guerre coloniali, subisce un altro attacco: in uno degli spazi pubblicitari dell’Azienda di trasporti milanesi è apparso un manifesto che imita le pubblicità del noto marchio di preservativi Durex, cambiato in Ducex per l’occasione con un richiamo alla preferenza per la destra politica di Montanelli. La statua oggetto di recenti di vandalismi è raffigurata avvolta in un preservativo, una esposizione che ha scatenato l’ira di Forza Italia che ha diramato un comunicato per contestarla “L’osceno manifesto affisso in una bacheca pubblicitaria di ATM è il secondo vergognoso oltraggio, in meno di una settimana, alla memoria di Indro Montanelli”. Così in una nota il Presidente del Municipio 7, Marco Bestetti (Forza Italia), e il Consigliere del Municipio 1 Federico Benassati (Forza Italia), commentano il manifesto dello street artist torinese Andrea Villa apparso a Milano. “Il fatto che il manifesto sia stato affisso in spazi pubblicitari in gestione ad ATM – spiegano – è un’aggravante che necessita di essere immediatamente chiarita. Il Comune di Milano e ATM forniscano immediate spiegazioni e rimuovano questo osceno manifesto. La memoria di Indro Montanelli merita tutela e rispetto, non certo le pagliacciate di artisti senza qualità in cerca del loro quarto d’ora di visibilità”.

Forza Italia contro Atm per il manifesto anti Montanelli Leggi tutto »

Trezzi rimette le deleghe alla mobilità metropolitana

Trezzi rimette le deleghe alla mobilità metropolitana. La comunicazione la dà lo stesso Palazzo Isimbardi in una nota di poche righe, ma è un altro segno di quanto Siria Trezzi, arrestata con l’accusa di aver usato il suo ruolo di sindaco per interessi privati, fosse un pezzo importante del partito democratico milanese. Per la Città Metropolitana aveva la delega alla mobilità tema su cui tutt’ora si sta scannando la politica milanese. La questione della pista ciclabile di Buenos Aires è solo un’ultimo atto di un’opera molto più ampia e importante, tanto che il sindaco Giuseppe Sala ha quasi rotto i rapporti con il governatore Attilio Fontana. Ecco il testo diramato da in cui si informa la cittadinanza che Trezzi rimette le deleghe alla mobilità metropolitana: Con una lettera datata 19 giugno e indirizzata al Sindaco metropolitano Beppe Sala, la consigliera delegata alla mobilità Siria Trezzi ha rimesso le deleghe presso la Città metropolitana di Milano a seguito della vicenda giudiziaria che la vede coinvolta. Come si riprenderà il Partito democratico? Forse non gli interessa nemmeno più di tanto visto che il segretario nazionale Nicola Zingaretti ne aveva annunciato lo scioglimento poco tempo fa. Un annuncio che aveva battezzato la nascita del primo partito zombie della storia politica italiana. Non del tutto morto e alla ricerca di cervelli. La caduta di Trezzi potrebbe accelerare il processo di cambiamento: si è appena riproposta la divisione tra la sinistra targata Majorino, che ha attaccato Regione con una chiara e ripetuta richiesta di commissariamento, e quella più democristiana stile Sala che invece con Fontana coltiva rapporti. Adesso che c’è un pezzo serio di Pd che finisce agli arresti per accuse che ruotano intorno al mattone e alla famiglia, forse potrebbe essere l’inizio della deflagrazione di un partito nato dall’alleanza di mondi diversi e che si erano uniti solo per combattere Berlusconi.

Trezzi rimette le deleghe alla mobilità metropolitana Leggi tutto »

Dall’8 al 19 giugno rimosse 6mila bombe austriache dal lago di Varna

Dall’8 al 19 giugno rimosse 6mila bombe austriache dal lago di Varna. Non è un modo di dire, le Forze Armate italiane in una decina di giorni hanno rimosso la bellezza di 6.064 bombe da fucile austriache (qui la GALLERY). Riportiamo la notizia per sottolineare il consueto ottimo lavoro al servizio della popolazione dei militari e gli effetti della guerra: dopo un secolo stiamo ancora rimediando ai danni del Prima Guerra Mondiale. Migliaia di ordigni, residui bellici che hanno reso inservibili terreni per generazioni e, tema più vicino a noi, spese continue per le bonifiche. Un patrimonio immenso sottratto alle generazioni successive, un patrimonio anche di tranquillità della sicurezza a cui rinunciano donne e uomini in divisa per proseguire nel lavoro di aggiustamento generale necessario dopo i conflitti. Si è appena concluso l’intervento d’urgenza condotto dagli operatori delle Forze Armate per la bonifica del lago di Varna (BZ) dagli ordigni esplosivi. I Palombari del Gruppo Operativo Subacquei (GOS) della Marina Militare distaccati presso il Nucleo SDAI di Ancona (Sminamento Difesa Anti mezzi Insidiosi), chiamati dal Commissariato del Governo di Bolzano, assieme ai colleghi dell’Esercito Italiano appartenenti al 2° Reggimento Genio Guastatori, hanno effettuato l’ennesima campagna di bonifica delle acque del lago di Varna (BZ) dall’8 al 19 giugno. Durante questa attività, pianificata accuratamente dagli Enti Locali con il Comando Truppe Alpine di Bolzano e il supporto del Comando Subacquei ed Incursori della Marina Militare (Comsubin), sono state rimosse dagli operatori della Marina 6.064 bombe da fucile austriache della prima guerra mondiale, che vanno ad aggiungersi ai 33.862 manufatti inesplosi che sono stati tolti dal fondo del lago dal 2017 e consegnati, per la relativa distruzione in idoneo sito, agli stessi guastatori della Brigata Alpina “Julia”. La complessa attività di bonifica condotta dal Gruppo Operativo Subacquei di Comsubin nelle acque italiane, rientra tra i compiti d’istituto assegnati dal Paese alla Marina Militare per la salvaguardia della pubblica incolumità. Dall’inizio del 2020 i Palombari del Gruppo Operativo Subacquei (GOS) del Comando Subacquei e Incursori della Marina Militare (Comsubin) hanno rimosso 19.401 ordigni esplosivi residuati bellici dai mari, laghi e fiumi italiani. E’ bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento alla locale Capitaneria di Porto o alla più vicina stazione dei Carabinieri, così da consentire l’intervento dei Palombari della Marina al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del nostro mare e dei nostri laghi. #UnaForzaperilPaese

Dall’8 al 19 giugno rimosse 6mila bombe austriache dal lago di Varna Leggi tutto »

I grillini rivendicano gli arresti Pd a Cinisello

I grillini rivendicano gli arresti Pd a Cinisello. Tra i pezzi pesanti dei grillini milanesi a rivendicare il successo della propria attività politica c’è Massimo De Rosa (M5S) che ha detto: “Le nostre denunce ignorate dalla politica, oggi sono state ascoltate dalla giustizia”. “La notizia purtroppo non ci sorprende” così il consigliere regionale Massimo De Rosa ha commentato l’arresto per corruzione dell’ex sindaca di Cinisello Balsamo Siria Trezzi, di suo marito e di un imprenditore di Cinisello Balsamo. “Durante l’interno mandato della sindaca il Movimento Cinque Stelle si è sempre espresso in maniera contraria al Piano di Governo del Territorio sostenuto dalla sindaca. Un PGT del quale gli allora consiglieri comunali Giancarlo Dalla Costa e Alessandra Riccardi avevano più volte contestato le incongruenze, arrivando a presentare esposti anche in procura. Io stesso avevo presentato un’interrogazione parlamentare al riguardo” ricorda De Rosa, il quale aggiunge: “La politica ha voluto ignorarci, la magistratura no e oggi ne vediamo i risultati. Ancora una volta ribadiamo il nostro no nei confronti del cemento, della speculazione edilizia e del consumo di suolo. Bisogna realizzare le opere che veramente servono alle comunità. Non quelle che servono solo a ingrassare il partito del cemento e, come vediamo, a far lavorare la magistratura” conclude il portavoce pentastellato. E mentre i grillini rivendicano gli arresti Pd a Cinisello, i democratici sono sotto scacco proprio mentre si riconomincia a parlare di elezioni: Siria Trezzi era un personaggio molto in vista anche prima dell’arresto, anche perché le cittadine dell’hinterland negli ultimi anni hanno acquisito sempre più rilevanza nei calcoli della politica milanese. Ci vivono milioni di persone interconnesse (ancora poco e male) con la città metropolitana e certi numeri contano come ha dimostrato la destra conquistando Sesto San Giovanni. Oggi le manette di Sesto potrebbe riservare altre sorprese non gradite alla sinistra.

I grillini rivendicano gli arresti Pd a Cinisello Leggi tutto »