25 Giugno 2020

Il “barone nero” condannato a due anni per apologia di fascismo

Il “barone nero” condannato a due anni per apologia di fascismo. A darne notizia è lo stesso Roberto Jonghi Lavarini, storico esponente milanese dell’estrema destra. Una condanna in seguito alla quale sono iniziate ad arrivare manifestazioni di stima e sostegno dai membri di Aristocrazia Europea, associazione nobiliare alla cui fondazione ha partecipato lo stesso Jonghi Lavarini. Ecco la sua lettera: Questa mattina sono stato condannato per apologia di Fascismo (Leggi Scelba e Mancino), a due anni di reclusione (pena sospesa), 1.000,00€ di ammenda, 5 anni di sospensione dai pubblici uffici, per un servizio televisivo de Le Iene del 2014, andata in onda senza la mia necessaria autorizzazione liberatoria, loro sintesi volutamente alterata e distorta di 3 minuti di una mia lunga e articolata intervista di due ore e mezza. Il giudice ha, in maniera assolutamente inaspettata ed inusuale, addirittura triplicato la richiesta di condanna del Pubblico Ministero, rimasto lui stesso evidentenente basito dalla sentenza. L’ avvocato Simone Andrea Manelli, che ringrazio, ha prima fatto formale e logica richiesta di aquisizione agli atti della intera intervista (rigettata), e poi condotto una precisa e puntuale difesa su tutti i punti contestatimi, chiedendo la mia piena assoluzione. Sapevo di venire condannato, non avevo, sinceramente, alcuna illusione, ma non in questi termini. Si tratta di una sentenza politica, ideologica, partigiana. Mi condannano per un “tagli e cuci”, non autorizzato, che distorce e ridicolizza il mio pensiero, senza nemmeno verificare prove e testimoni. Si tratta di una sentenza assurda, già scritta, vogliono consolidare una giurisprudenza antifascista per reprimere ogni dissenso. Tecnicamente, voglio rassicurarvi, che non ci sono grandi problemi, faremo certamente motivato ricorso e siamo vicini alla prescrizione del reato. Come ho già detto ai giornalisti presenti, purtoppo, sulla crisi patologica del sistema giudiziario italiano e sulla politicizzazione della magistratura, aveva perfettamente ragione Silvio Berlusconi. Il caso Palamara è solo l’ultima goccia che, in una nazione civile, dovrebbe far travasare il vaso… Non ho mai avuto alcuna fiducia nella giustizia italiana e questo ultimo tragicomico atto non fa che confermare il mio giudizio, rafforzare le mie idee, ed intensificare il mio impegno politico e culturale contro questo sistema e contro questi liberticidi reati di opinione, che ne evidenziano la strutturale debolezza e la recondita paura dei suoi vertici (il “deep state” italiano). La loro censura è solo il segno evidente della loro pochezza intellettuale e della loro fragilità politica. ROBERTO JONGHI LAVARINI

Il “barone nero” condannato a due anni per apologia di fascismo Leggi tutto »

Il Pd in crisi cerca fascisti

Il Pd in crisi cerca fascisti. Sembra una battuta, invece è la realtà: il consigliere comunale Carlo Monguzzi racconta di avere ricevuto persino una protesta dell’Anpi perché il manager Atm che sarebbe al centro di un ampio e radicato giro di mazzette nel suo ufficio in azienda aveva in ufficio un calendario di Mussolini. Ora tralasciamo la tendenza dell’Anpi a rilasciare dichiarazioni pubbliche singolari perché sarebbe un discorso meritevole di uno spazio a parte. Concentriamoci invece su Monguzzi. Nel mezzo di quella che potrebbe essere una nuova Tangentopoli, l’unica dichiarazione che si è sentito di diffondere è stata su un calendario. E perché non parlare dei mobili? Magari Bellini, il manager di cui sopra, ha solo mobili stile Impero, un fatto probabilmente da sottolineare secondo Monguzzi. Le mazzette? Problemi secondari. E poi siamo sicuri che Bellini non abbia mai parcheggiato in doppia fila? O ancora più grave messo il parmigiano sulla pasta al tonno? Le mazzette mica sono problemi. E poi questo Bellini magari ha partecipato a una rievocazione storica in costume, quindi potrebbe essere un fanatico delle armi, scoreggiato in ascensore senza dire nulla, quindi un pericoloso omertoso. I problemi politici, o almeno così sembra reputarli una certa politica, sono tanti. Qualcuno ha verificato quante volte Bellini e gli altri della cricca hanno girato a destra nella loro vita? Delle mazzette parleremo poi. D’altronde bisogna anche capire Monguzzi: lo indicano come il rappresentante ambientalista della maggioranza, la stessa maggioranza che promuove progetti da migliaia di tonnellate di cemento come il nuovo pezzo di Porta Nuova che ha sloggiato una storica edicola. Sono un po’ come gli ambientalisti che hanno il marito petroliere (in consiglio comunale abbiamo visto pure questo): esistono, ma è difficile trovargli un senso realistico senza sorridere. Sono verdi fuori e grigio cemento dentro, per aggiornare la vecchia massima cuore a sinistra, portafoglio a destra. E ci sono le prove come dimostrano alcuni casi tipo Benedetto Marcello: nella via l’Amministrazione ha appena dato una passata di asfalto su quella che doveva essere un’area verde. I residenti sbalorditi hanno dovuto capire la real politik: l’area serve ai commercianti per il mercato settimanale e gli ambulanti godono della protezione di un pezzo grosso di Confcommercio. Quindi verdi in Buenos Aires, asfaltatori due vie più in là. Nel mezzo di questo strabismo politico il Pd in crisi cerca fascisti. Il caro vecchio argomento che mette d’accordo tutti come la pizza. Piatto, con pochi ingredienti e a buon mercato. Le mazzette che passavano sotto in naso dell’Amministrazione? Problemi secondari.

Il Pd in crisi cerca fascisti Leggi tutto »

San Siro, Bestetti: il Comune da i numeri sulle volumetrie

“L’accordo di massima annunciato dal Comune di Milano e dalle società di calcio in merito al progetto dello stadio di San Siro contiene l’esatto opposto di quello che ci vogliono raccontare”. Così in una nota il Presidente del Municipio 7, Marco Bestetti (Forza Italia) commenta l’intesa raggiunta la Giunta comunale sulle volumetrie da realizzare nell’ambito del progetto presentato da Milano e Inter sullo stadio Meazza. “Su volumetrie e verde, la Giunta sta letteralmente dando i numeri. Nonostante la favoletta sulle volumetrie che diminuiscono – spiega – in realtà avviene l’esatto opposto, perché il termine di paragone non può essere il primo progetto presentato da Milan e Inter, assolutamente sovradimensionato rispetto alle reali necessità, bensì gli indici edificatori sanciti dal PGT votato dal Consiglio comunale. Rispetto all’indice dello 0,35 mq per metro quadro valido per tutta la città, i diritti volumetrici concessi alle società prevedono circa 50.000 mq di cemento in più, sommandosi ai 98.000 mq già concessi dal PGT, per un totale di oltre 140.000 mq di costruito“. “Al contrario, per quanto riguarda le aree verdi – prosegue Bestetti – nonostante il Comune millanti inesistenti successi, la superficie filtrante si dimezza, dagli attuali 52.000 mq ai soli 26.000 mq previsti dal progetto. Peraltro, il nuovo stadio verrebbe realizzato proprio sopra il grande parco “Facchetti-Maldini” realizzato solo 4 anni fa e nel quale il Comune ha appena speso oltre mezzo milione di euro delle tasse dei milanesi per realizzare il nuovo impianto di illuminazione pubblica. Un pasticcio gestito nelle segrete stanze di Palazzo Marino, senza alcun coinvolgimento dei cittadini, con il Consiglio comunale ridotto a mera dependance della Giunta. Non capisco proprio cosa ci sia da vantarsi“.

San Siro, Bestetti: il Comune da i numeri sulle volumetrie Leggi tutto »

Rinviato a maggio il festival Mi Ami

Inizialmente previsto a fine maggio, poi spostato a settembre, il Mi Ami festival è stato infine rinviato al 2021. “Le attuali norme sugli eventi dal vivo e il permanere dello stato di incertezza sui grossi assembramenti – spiegano gli organizzatori – ci impediscono di realizzare un festival come vorremmo e come meritereste, costringendoci a prendere la decisione definitiva di darci appuntamento al prossimo anno. Abbiamo aspettato sino ad oggi al fine di provare ogni possibile soluzione per poterlo fare, ma ogni giorno che passa è un giorno in meno per poter accendere una macchina complessa come la nostra”. Ed ecco le nuove date: 28-29-30 maggio. Gli abbonamenti già acquistati rimangono validi per MI AMI 2021. Chiunque decida di mantenere il proprio abbonamento riceverà uno speciale coupon da regalare con cui potrà acquistare un nuovo abbonamento a prezzo iper-ridotto. “Oltre a questa possibilità, che vuole premiare il senso di comunità di chi aveva già acquistato un biglietto del festival – proseguono gli organizzatori – sarà possibile richiedere al nostro rivenditore esclusivo Dice il rimborso (in denaro, no voucher) fino al 24 luglio 2020″. Per le proposte firmate Mi Ami non bisognerà comunque aspettare fino al 2021: “Assieme ai nostri amici e sodali del Circolo Magnolia, a breve annunceremo le date di una rassegna di concerti all’Idroscalo di Milano nel pieno rispetto delle norme vigenti e nella assoluta tutela della salute. Concerti acquatici per cuori impavidi. Per la Musica, per Milano, per Noi”. ANSA

Rinviato a maggio il festival Mi Ami Leggi tutto »

Assessore Limonta: manca almeno il 20% degli spazi nelle scuole

A Milano per il prossimo anno scolastico potrebbe mancare almeno il 20% dello spazio per accogliere tutti i bambini. Solo venerdì finiranno gli incontri con tutti i presidi per fare il punto della situazione ma già adesso l’assessore comunale alla Scuola di Milano, Paolo Limonta, lui stesso maestro, spiega che “nell’ipotesi di dimezzamento dei bambini per classe, dalle prime verifiche” è “emersa la necessità di avere almeno un 20 per cento in più di spazi ulteriori, esterni agli edifici scolastici”. “E questo – aggiunge – contando già in parte sull’utilizzo di altre aule nelle scuole o di laboratori, che comunque non devono essere totalmente sacrificati perché fanno parte dell’importante percorso di crescita degli alunni”. La situazione riguarda le scuole di competenza del Comune, quindi le primarie e le medie. ANSA

Assessore Limonta: manca almeno il 20% degli spazi nelle scuole Leggi tutto »

Egiziani spacciavano da due appartamenti collegati

La Polizia di Stato ieri a Milano ha arrestato due cittadini egiziani di 34 e 36 anni per detenzione di droga ai fini di spaccio negli appartamenti di via Borsi in cui vivevano. Durante il continuo e capillare servizio di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti in zona Navigli, gli agenti del Commissariato Porta Ticinese hanno individuato due appartamenti di via Borsi 10 scala G ove vi era un continuo via vai di persone tossicodipendenti che, dopo aver bussato alle rispettive porte, vi accedevano per uscirne velocemente poco dopo. Ieri pomeriggio, verso le ore 14, i poliziotti, posizionatisi all’interno dello stabile, hanno notato il 34enne M.M. che, accompagnato da un cittadino italiano, è entrato nel proprio appartamento. Un paio di minuti dopo, lo straniero è uscito sul corridoio e, dalla porta a fianco, è comparso il connazionale di 36 anni che gli ha consegnato un involucro di sostanza bianca prima di rientrare subito in casa. Intervenuti immediatamente, gli agenti del Commissariato Porta Ticinese hanno bloccato il 34enne con le due banconote da 50 euro che il cittadino italiano gli aveva consegnato per l’acquisto di 2 grammi di cocaina e lo hanno arrestato dopo aver posto sotto sequestro altri 150 euro rinvenuti nascosti nell’armadio di casa. Il 36enne, invece, barricatosi nell’appartamento a fianco, e dal quale si è udito subito il rumore dello scarico dell’acqua del wc in azione, è uscito spontaneamente solo dopo l’arrivo dei Vigili del Fuoco chiamati dai polizotti per fare ingresso nella casa nella quale hanno poi sequestrato materiale per il confezionamento della droga. A seguito dell’intervento della Polizia di Stato che ha portato ai due arresti, personale ALER è giunto sul posto per sigillare gli appartamenti. Da inizio anno, contrassegnato dall’incendio appiccato da un gruppo di occupanti abusivi, l’attività investigativa dei poliziotti del Commissariato di Porta Ticinese, e della Squadra Mobile, si è concentrata sulle vie Gola e limitrofe per ripristinare la legalità in una zona dove spesso sono state segnalate attività di spaccio di droga, occupazioni abusive di alloggi popolari e altri atti di illegalità: un mese fa gli agenti arrestarono due persone in un appartamento dotato di un impianto di videosorveglianza esterno e, lo scorso febbraio, trovarono anche una pistola a salve nascosta nelle cantine di via Pichi.  

Egiziani spacciavano da due appartamenti collegati Leggi tutto »