Cronaca

Cronaca, spaccio, omicidi, aggressioni, furti, arresti, maltrattamenti, stupri, rapine, Polizia, Carabinieri, Polfer, Polizia Locale, Milano

Musocco invasa dai Rom, De Chirico (FI) accusa la Giunta

Alessandro De Chirico, vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale, denuncia la situazione di degrado negli accampamenti dei nomadi nel quartiere Musocco. “Non c’è che dire – scrive De Chirico – i nomadi che da qualche tempo invadono le vie di Musocco tengono fede al loro nome. Infatti, non stanno mai fermi. Dopo l’installazione delle barriere anti-carovane nel parcheggio laterale del cimitero, spostano di continuo il loro accampamento nelle vie della zona, con una spiccata preferenza per i parchetti e le zone appartate. Da 10 giorni sono accampati in via Serretta. Il tutto ovviamente con il solito corollario di posti auto negati a chi ne avrebbe diritto, rifiuti abbandonati per strada e panni stesi sui cancelli di condomini e aziende”. De Chirico sottolinea quindi l’allarme igienico sanitario, “Quello che preoccupa di più i cittadini  oltre alla recrudescenza di piccoli furti nei dintorni di dove i rom si accampano, è la sporcizia e con essa la comparsa dei topi con tutte le conseguenze negative che la presenze dei roditori ha per la salute pubblica. Oramai non conto più le segnalazioni e lamentele che mi giungono dai residenti in zona. Segnalazioni e lamentele che sono certo inviano anche ai membri della giunta, che come loro solito non fanno nulla di definitivo per risolvere il problema”.  Concludendo, “Del resto  un tratto distintivo di quest’amministrazione è proprio non fare nulla per risolvere un problema in modo si capisca che ne sono al corrente”.

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Incendio nel campo rom di via Bonfadini

Ieri sera nel campo rom di via Sacile-via Bonfadini, vicino all’Ortomercato, è divampato un vasto incendio i cui bagliori erano ben visibili dai quartieri vicini. Lo ha reso noto il Presidente della Commissione Sicurezza del Municipio 4, Francesco Rocco (FdI), che ha diffuso un video dell’evento. Le fiamme si sono scatenate dopo 21 e hanno interessato una vasta area del campo regolare, costituito dal Comune di Milano nel 1987 al civico 39 di via Bonfadini, in un’area di circa 7.500 metri quadrati compresa fra le ferrovie che si incrociano nella zona. Sul posto si sono immediatamente recati i vigili del fuoco per spegnere le fiamme e le forze dell’ordine per raccogliere riscontri sull’origine dell’incendio, che si presume che sia stato appiccato dagli stessi abitanti del campo, dove vivono decine di persone in baracche e casette abusive ma in gran parte tollerate per stato di necessità. Questa mattina in tutta l’area circostante all’incendio permane ancora un forte odore di bruciato. Gli accertamenti svolti dagli agenti intervenuti hanno permesso di formulare l’ipotesi che, l’incendio sarebbe stato appiccato dagli stessi occupanti del campo nomadi per bruciare i rifiuti, gettati nella sorta di discarica a cielo aperto vicina alla recinzione.

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Notte di follia in Piazza Gasparri, aggredita la Polizia

L’intensificazione dei controlli in Piazza Gasparri dopo la misteriosa sparatoria di martedì scorso a portato a conseguenze inattese. L’episodio ha avuto inizio  verso le 22, quando, tra via Val di Bondo e piazza Gasparri, una Volante della polizia ha fermato una Fiat 500 con a bordo cinque uomini. Due di questi si sono dati alla fuga, mentre altri tre invece sono rimasti vicini all’auto. A questo punto, in modo del tutto inatteso, la situazione è precipitata. I tre hanno aggredito i due agenti,  iniziando a colpire colpire con calci e pugni l’auto. Il tutto condito da minacce ai poliziotti facendo intendere loro che se li avessero controllati sarebbe finita male. Fortunatamente ad evitare problemi più gravi sono immediatamente intervenute altre sei volanti subito circondate da diversi amici dei tre accorsi in strada appena hanno sentito il trambusto. A rendere la situazione ancora più assurda c’è il fatto che riportata la calma e preso il controllo della situazione la Polizia ha constatato che sia la 500 alla quale erano a bordo, sia gli aggressori erano del tutto in regola. Probabilmente hanno voluto reagire e opporsi solo per mostrare, con quel gesto e con l’appoggio ricevuto dagli amici, chi è davvero a comandare nel quartiere. Evidentemente non loro perché sono tutti stati tratti in arresto. A finire in manette l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale sono stati in cinque italiani residenti nella zona di Comasina,  Savino B., quarantuno anni e tante condanne alle spalle, Nicholas B., suo parente di venti anni e già con precedenti, Dylan R., di un anno più grande e anche lui già noto alle forze dell’ordine, Cosimo C., quaranta anni e vecchi precedenti, e Nicola D.L., quarantadue anni e nome conosciuto alla polizia.    

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Codacons denuncia: giardinetti di Quarto Oggiaro in mano ai pusher

Ennesimo caso di degrado verificatosi a Quarto Oggiaro a Milano. Sacchetti di droga stipati dai pusher sotto gli scivoli del parco giochi e vicino alle altalene. Bilancini di precisione nascosti tra i cespugli. Calze piene di stupefacenti lanciate sugli alberi per tenerle a distanza dal fiuto dei cani antidroga. Lo denuncia in un comunicato il Codacons, che chiede maggiori interventi all’amministrazione comunale. “Così – scrive nella nota l’associazione in difesa dei consumatori – i pusher hanno sfrattato i bambini in due giardinetti di via Fabrizi e pure in via Palizzi di fronte al civico 119, a Quarto Oggiaro, dove di pomeriggio e di sera gli spazi vengono invasi da nordafricani, gambiani e nigeriani. Lo stato di degrado in cui versa la zona di Quarto Oggiaro è ormai del tutto fuori controllo. I residenti hanno provato più volte a far sentire la loro voce, protestando e chiedendo interventi urgenti alla polizia, ma la situazione non è cambiata. Abbiamo piena fiducia nel lavoro della polizia, ma – conclude Codacons – servono interventi urgenti da parte del Comune per far cessare la situazione di enorme degrado. Bisogna installare telecamere di sorveglianza e prevedere controlli periodici e costanti da parte delle Forze dell’Ordine”.

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Devastata scuola, l’Assessore Dal Corno incolpa Salvini

Devastata scuola: nella serata di sabato, ignoti hanno effettuato un raid vandalico all’interno della Scuola di Cultura Popolare in via Bramantino. I vandali hanno imbrattato con vernice rossa le mura di alcune tracciando simboli fallici, parole in arabo, scritte contro gli omosessuali, svastiche, oltre allo slogan “W Salvini”. E’ stata inoltre messa a soqquadro buona parte della struttura gestita da un collettivo che lavora anche su progetti di integrazione per migranti, che avrebbe dovuto riprendere le proprie attività nei prossimi giorni. La notizia è stata diffusa dal Presidente del Municipio 8   Fabio Galesi attraverso il suo profilo Facebook, dove ha anche pubblicato le immagini della devastazione avvenuta. Secondo l’Assessore alla Cultura del Comune di Milano Filippo Del Corno, intervenuto con un commento sotto il post di Galesi, si è trattato di un “assalto intimidatorio di vigliacchi fascisti” di cui, proseguendo a scrivere, ha indicato quello che secondo lui è il responsabile morale, “Questo è il risultato delle politiche di ordine pubblico del Ministro dell’Interno Salvini, a cui, riconoscenti, questi criminali inneggiano“. Sul caso stanno indagando le forze dell’ordine.

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Rapina ai Giardini Montanelli, interviene il Nucleo Nibbio

Un kuwaitiano di 35 anni è stato aggredito e rapinato nella tarda serata di venerdì 14 settembre all’interno dei giardini pubblici Indro Montanelli di via Palestro. Ad aggredirlo piombandogli alle spalle all’improvviso per strappargli l’iPhone dalle mani è stato un marocchino di 27 anni, che poi si è dato alla fuga cercando di fare perdere le proprie tracce. La malcapitata vittima, appena si è ripresa dallo spavento, ha lanciato l’allarme e sul posto sono intervenuti i motociclisti del nucleo Nibbio di via Fatebenefratelli.  In circa 10 minuti gli agenti sono riusciti a localizzare e ad arrestare il malvivente grazie al servizio di localizzazione dell’iPhone, che lo ha individuato in Piazza Repubblica. Il rapinatore, già noto alle Forze dell’Ordine, che aveva ancora il telefono in tasca è stato anche riconosciuto dalla vittima. Per lui è scattato l’arresto con l’accusa di rapina aggravata.

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