Municipio 5

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Viale Toscana, il Lambretta smentisce l’occupazione

Poche ore dopo la segnalazione del capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale, Alessandro De Chirico, è giunta la “colorita” smentita da parte del CSOA Lambretta di essere gli autori dell’occupazione (?) avvenuta in viale Toscana:  “Sono passati solo pochi giorni dal rogo di rifiuti tossici che ha reso irrespirabile l’aria della città. Ancora sconosciuta l’entità del danno e gli effetti che i fumi chimici avranno sugli abitanti della metropoli meneghina. Quello che sappiamo però è che la prima vittima si chiama Alessandro De Chirico, consigliere comunale di Forza Italia. Questa mattina in preda ad allucinazioni ipnagogiche ha lanciato l’allarme: “sono tornati gli abusivi, non sono rom o richiedenti asilo, ma i temibili facinorosi del centro sociale Lambretta”. Dopo, anche un j’accuse a Beppe Sala: “keffai, dormi?“.   La nota pubblicata sulla pagina Facebook degli autonomi si conclude quindi: “Purtroppo il Lambretta non ha ancora occupato, e non sappiamo quale sia la bocciofila o il cantiere in via di costruzione che il nostro ha scambiato per il centro sociale durante la sua usuale passeggiata all’alba di domenica. Siamo invece preoccupati per la salute dei nostri consiglieri comunali e lanciamo un appello alle istituzioni affinché vengano fatte le adeguate verifiche. La salute prima di tutto!“ Resta il dubbio su chi siano gli autori dell’occupazione e se di occupazione effettivamente si tratta.

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Gli autonomi del Lambretta occupano un immobile in viale Toscana

Gli autonomi del centro sociale Lambretta lo avevano annunciato qualche giorno fa con un post su Facebook: “In questi mesi di assemblee e voglia sempre crescente di rimettersi in gioco, il bisogno di riprenderesi uno spazio si è fatto sentire più forte che mai, e per questo abbiamo deciso di tornare, con l’occupazione di un nuovo spazio sociale” avevano scritto, manifestando l’intenzione di occupare nuovamente un immobile dopo essere stati sgomberati  da via Val Bogna il 31 luglio scorso. Leggendo quelle parole, Silvia Sardone, Consigliere Comunale e Regionale del gruppo misto, aveva immediatamente chiamato in causa la sinistra milanese, rea di assecondarli al punto di renderli “così arroganti da sbandierare ai quattro venti una nuova occupazione abusiva“, auspicando che se avessero messi in pratica le loro intenzioni “questi campioni delle occupazioni fossero immediatamente sgomberati e denunciati“. Oggi, secondo quanto riferito dal vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale, Alessandro De Chirico, gli autonomi sarebbero passati dalle parole ai fatti. Il condizionale è d’obbligo, perché ancora manca una rivendicazione, ma i dubbi sugli autori dell’occupazione sono pochi. Infatti, racconta l’azzurro: “Nella notte è stato rotto il lucchetto del cancello di una fabbrica dismessa in viale Toscana e una carovana di camper ha preso possesso dell’immobile. Complice l’oscurità, inizialmente si pensava all’arrivo di rom, ma le immagini inviatemi questa mattina dai residenti del quartiere tolgono ogni dubbio. Ad occupare sono giovani di un centro sociale, probabilmente il Lambretta che in settimana avevano preannunciato il ritorno”. “Nonostante il preavviso – accusa De Chirico – l’amministrazione comunale continua a dormire sonni tranquilli e le chiamate dei cittadini alle Forze dell’Ordine per il momento non hanno sortito effetto”. “I milanesi sono stanchi di leggere sui giornali le dichiarazioni del sindaco di condanna all’illegalità e alle occupazioni – conclude – Sala passi dalle parole ai fatti. Prima che la festa (abusiva) abbia inizio”. Nel tardo pomeriggio è però arrivata la smentita da parte degli autonomi del Lambretta.

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Il discorso di Rosa Di Vaia, ultimo atto del rimpasto nel Municipio 5

Si è consumato ieri sera durante la seduta del Consiglio di Municipio 5, l’ultimo atto della vicenda che ha visto l’avvicendamento fra le forziste Silvia Soresina e Rosa Di Vaia all’interno della Giunta guidata dal Presidente Bramati. La Di Vaia, da cui tutti si aspettavano maggiori spiegazioni in merito all’accaduto, rispetto alle poche parole uscite dall’ufficio di Bramati, non ha deluso le attese. Presa la parola a inizio seduta, dopo i saluti e i ringraziamenti di rito ha esordito spiegando “Non era mia intenzione intervenire questa sera per dare spiegazioni… ma molti cittadini me ne hanno chieste e ritengo doveroso rispondere alle loro sollecitazioni”. L’azzurra, dopo avere lamentato di non poterne però dare, perché nemmeno lei ne avrebbe ricevute “di chiare e definitive” ha riassunto quanto fatto in questi due anni e mezzo in cui “con onestà e trasparenza”  ha ricoperto la carica di Assessore. Lex Assessore alla cultura ha quindi sciorinato un lungo elenco di attività svolte “per strada e fra la gente, per comprenderne le esigenze“, come l’avere “presidiato tutti i fine settimana insieme alle forze dell’ordine, per prevenire gli schiamazzi notturni” il parco di via San Dionigi, sottolineando di avere sempre comunicato al “Presidente Bramati tutte le segnalazioni in merito a problemi di sicurezza“. Poi è passata alle iniziative deliberate nel tempo: “corsi di dialetto milanese… bookcrossing… eventi per mantenere viva la memoria storica di tragici eventi  come la Shoa, le Foibe, le stragi di Nassirija e Sebrenica, l’omicidio seminarista Ronaldo Rivi…” e ancora “tombolate, tornei di carte e gite” nei centri anziani, con “un occhio di riguardo per i fedeli delle 12 parrocchie” del Municipio 5 “organizzando  concerti e corali canti natalizi e l’evento in memoria di Papa Giovanni Paolo II“. Infine: “musica lirica, classica, poesia, corali,  musica leggera, musical, serate danzanti , tributi ai grandi autori della musica italiana e milanese ed eventi benefici come quello per raccogliere fondi per i terremotati di Amatrice“. Attività con la partecipazione di “artisti, rappresentanti istituzionali, Forze dell’Ordine, Esercito e clero” cui hanno assistito “migliaia di persone con punte di oltre 400 spettatori in una sola serata“, che all’apparenza non giustificherebbero il cambio al vertice, tant’è che la Di Vaia a concluso recriminando “non so spiegarvi perché mi sono state ritirate le deleghe, nemmeno io l’ho capito“, per poi invitare i cittadini a rivolgersi al Presidente Bramati, per avere da “lui i chiarimenti“, che lei non ha potuto dare. Nulla di chiarificatore quindi rispetto agli interrogativi che in molti si sono posti. Una dichiarazione che certo non ha cancellato, ma ha anzi alimentato, le voci le voci secondo cui il cambio sarebbe maturato in seguito a invidie personali da parte di alcuni che si sentivano messi in secondo piano dall’attivismo della Di Vaia, per il cattivo rapporto con il Presidente Bramati e, soprattutto, allo scontro fra due correnti forziste, da cui una è uscita vincente e l’altra perdente e silenziosa.

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Municipio 5, primo rimpasto in una giunta nella storia del decentramento milanese

Con il ritiro delle deleghe da Assessore alla forzista Rosa di Vaia e la successiva nomina della sua collega di partito, Silvia Soresina, nel Municipio 5, si è consumato il primo rimpasto di una giunta nella storia del decentramento Milanese. In seguito a questo avvicendamento la Giunta risulta così composta: Presidente, Alessandro Bramati (Noi con l’Italia), Vicepresidente e Assessore allo Sport e ai Giovani, Roberto Lupi (Forza Italia), Assessore (esterno) al Commercio, alla mobilità, all’ambiente e ai parchi e Giardini, Giovanni Esposito (Forza Italia) e Assessore all’educazione, Silvia Soresina (Forza Italia). Praticamente un monocolore azzurro come oramai è difficile trovarne nel paese. I primi a complimentarsi con la Soresina sono stati i capogruppo di Forza Italia in Comune e Regione Fabrizio De Pasquale e Gianluca Comazzi che hanno dichiarato: “Silvia è una persona capace ed efficiente, che si è sempre spesa per soddisfare le richieste dei cittadini. Riponiamo piena fiducia in lei e siamo sicuri che svolgerà un ottimo lavoro sul territorio. In bocca al lupo e buon lavoro”. Dal canto suo la neonominata Assessore, si è espressa attraverso la sua bacheca Facebook ringraziando “il Presidente di Municipio 5 Alessandro Bramati, Forza Italia con i Capigruppo De Pasquale e Comazzi in Comune e Regione, oltre a tutti i colleghi consiglieri in Municipio per la fiducia accordatami” prendendo l’impegno di fare del suo meglio  “per le Scuole del territorio“. L’Assessore uscente, la cui sostituzione è stata motivata dal Presidente Bramati con l’esigenza di “una riorganizzazione che garantisca collaborazione e fiducia con il Presidente del Municipio, per la realizzazione delle modalità e degli obiettivi dell’attività della Giunta“, ha preferito non commentare l’accaduto, limitandosi a ringraziare il suo partito per avergli consentito di ricoprire la carica di assessore in questi due anni.

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Nel Municipio 5 il primo centro del riuso cittadino

È stata individuata in via Lampedusa l’area per la costruzione di una nuova ricicleria Amsa con attiguo il primo centro del riuso del Comune, dove i cittadini potranno portare oggetti guasti che verranno riparati per tornare in circolo ed essere venduti e riusati mediante l’affidamento a un gestore che sarà individuato con un bando. Il progetto è stato presentato alla Commissione Mobilità e Ambiente tenuta a Palazzo Marino. L’area di via Lampedusa è di proprietà comunale, ha una superficie totale di 10.700 metri quadri e verrà riqualificata con una bonifica e la costruzione della sesta ricicleria presente a Milano dopo quelle di via Olgettina e via Corelli (Municipio 3), piazzale delle Milizie (Municipio 6), via Pedroni (Municipio 9) e via Lombardi 13 – Muggiano (Municipio 7). Negli ultimi tre anni le riciclerie hanno visto una costante crescita di materiali conferiti – 20.920 tonnellate nel 2015, 20.750 nel 2016 e 21.610 nel 2017 – e sono diventate una tappa importante nelle abitudini dei cittadini che qui possono gettare i rifiuti ingombranti. In un’area annessa ma separata alla ricicleria di via Lampedusa verrà realizzato un centro del riuso, all’interno del quale sarà sperimentata l’economia circolare per dare una seconda vita agli oggetti domestici. I cittadini potranno portare qui apparecchi elettrici o elettronici, piccoli elettrodomestici che non funzionano più e che verranno aggiustati e quindi rivenduti, tornando in circolo e quindi con un beneficio anche per l’ambiente. “Vogliamo che ogni Municipio della città abbia la sua ricicleria Amsa – ha detto Marco Granelli assessore all’Ambiente e Mobilità -. È importante rendere più facile per i cittadini gettare correttamente i rifiuti ingombranti ma è altrettanto importante, quando è possibile, dare una nuova vita agli oggetti che si possono riparare e sperimentare l’economia circolare. Per questo attiveremo il primo centro del riuso di Milano“. L’ingresso della ricicleria avrà un grande spazio che consentirà l’ingresso delle auto per evitare che si accodino in attesa nell’area esterna. L’inizio dei lavori è previsto tra fine 2019 e 2020 e si stima avranno la durata di un anno.

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